Mattinata in bici, con temperatura bassa ma un bel sole a riscaldarci. Siamo andati in giro per Roma a conoscere la storia delle stazioni e delle linee ferroviarie che partono dalla nostra città. Una storia che ha ormai 160 anni.
Prima tappa: la vecchia stazione Trastevere. In viale Trastevere n. 46, dopo il
ministero della Pubblica Istruzione, prima di via Ippolito Nievo, sul lato
sinistro della strada per chi esce da Roma, si trova un villino del 1905
costruito dove sorgeva la stazione di Trastevere, la seconda di Roma,
inaugurata nel 1859 e rimasta in funzione fino alla costruzione della odierna
stazione di Trastevere (1910 piazza Flavio Biondo). La
prima stazione di Roma era fuori porta Maggiore per la linea ferroviaria che
conduceva a Frascati, quindi a Ceprano. Dopo questa data fu utilizzata come
scalo merci, restano i piloni di passaggio della linea ferroviaria su via
Portuense. Vi ha avuto sede l'Istituto Sperimentale delle Ferrovie dello Stato,
nel giardino era in mostra una locomotiva a vapore posata su un troncone di
rotaia, era la locomotiva n. 625/101 che faceva servizio sulla Roma
Civitavecchia. Da oltre dieci anni l'istituto è stato trasferito in via di
Portonaccio. Attualmente è in abbandono.
Seconda tappa: stazione Ostiense. Si trova in piazzale dei Partigiani, vi
fermano i treni diretti all'aeroporto di Fiumicino e quelli della linea
Civitavecchia - Pisa. Costruita nel 1938 per la visita di Hitler in Italia su
progetto dell'arch. Roberto Narducci. Ma,
essendo di materiali precari perché costruita a tempi di record, fu ricostruita
subito dopo. Il fabbricato copre una superficie di 5.600 mq. Il rivestimento
esterno è in lastre di travertino levigato, mentre per gli interni e i
pavimenti sono stati prevalentemente impiegati marmi policromi dell'Apuania.
Sul pavimento sono presenti mosaici con tessere bianche e nere che raffigurano
vari episodi della storia di Roma da Enea che lascia Cartagine alla basilica di
San Pietro. Sulla facciata "Bellerofonte e Pegaso"
di Francesco Nagni del 1940. In un anno passano per questa stazione
oltre 5 milioni di passeggeri. E' la terza stazione di Roma per movimento
passeggeri. Nel 2012 tale edificio è stato trasformato
in Eataly,
il super marchio del gusto italiano.
Eataly è una creatura dell'imprenditore piemontese Oscar Farinetti,
comprende 20 botteghe del gusto, 20 ristoranti e 20 aule didattiche. E' il più
grande megastore dedicato ai cibi e alle bevande di qualità, accoglie a turno i
grandi chef, i migliori mastri birrai e i più famosi maestri pasticceri
italiani. "Si può cenare con 10 € come con 100. Vogliamo convincere la
gente che mangiar bene non è un lusso" dice Oscar Farinetti che il 27
gennaio 2007 tagliò il nastro della prima struttura a Torino. Da allora in poi
ha aperto altre sedi a Milano (ottobre 2007), a Tokyo (settembre 2008), a
Bologna (dicembre 2008), a New York nell'estate 2010. A Roma non poteva mancare
Eataly, è all'altezza della capitale: 17.000 mq, si calcolano 7 milioni di
visitatori l'anno. Si tratta di quattro piani uniti da ascensori e scale
mobili. Nell'Air Terminal dell'Ostiense ha avuto
sede dal 2012 la stazione di Italo, il treno rosso della Ntv (Nuovo Trasporto
Viaggiatori) di Luca Cordero di Montezemolo,
il primo operatore privato italiano sulla rete alta velocità che fa capo ad una
cordata di azionisti con Della Valle, Punzo e il già citato Cordero di
Montezemolo (questi hanno il 33% della società). Oggi la sede centrale è a
viale del Policlinico 149. Adesso vi ha sede Ikea.
Terza tappa: stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma Ostia. E' la stazione della ferrovia Roma Lido, è
una stazione di testa. La stazione venne progettata da Marcello Piacentini e
costruita tra il 1921 e il 1924, la ferrovia venne costruita tra il 1916 e il
1924, nei primissimi lavori vennero utilizzati anche prigionieri austriaci. Il
10 agosto 1924 avvenne l'inaugurazione della ferrovia Roma - Lido (con una
corsa speciale a cui prese parte Benito Mussolini), era a binario doppio, (locomotiva
a vapore per il viaggio inaugurale fornita dalle ferrovie dello stato seguita
da quattro vagoni, un bagagliaio e una carrozza panoramica, impiegò un’ora e
undici minuti), ma godeva della trazione elettrica, assenza di passaggi a
livello e i marciapiedi alti all'inglese per agevolare l'ingresso dei viaggiatori.
E’ la prima ferrovia in Italia ad avere
i marciapiedi alti quanto i pavimenti dei convogli. Il 21 aprile 1925 viene
attivata la trazione elettrica e il doppio binario, tempo di percorrenza 50
minuti. Ad Ostia vi era una stazione uguale a
questa di porta San Paolo che venne distrutta dai tedeschi in fuga. La nuova
stazione di Ostia Centro risale al 4 giugno 1951 nell'atrio è stata posta la
lapide della vecchia stazione ed una nuova che ricorda questa vicenda. Nel 1932
venne sperimentata una automotrice su pneumatici progettata dalla Michelin, era
mossa da un motore diesel che la faceva arrivare a 100 Km/h. Consumava 22 litri
ogni 100 Km. Oggi la maggior parte delle vetture ha l’aria condizionata. L'atrio
si è conservato come era all'inaugurazione. Un grande arco sovrasta la
biglietteria e precede i marciapiedi con i binari, tale arco presenta un
cassettonato esagonale che richiama quello della basilica di Massenzio (ma in
quel caso è ottagonale e tre volte incassato). Grandi graffiti in bianco e nero
di soggetto marino vogliono imitare i mosaici dell'antica Roma, sono opera
dell'artista fiorentino Giulio Rossi. Nell'atrio una lapide riporta un verso di
D'Annunzio sul rapporto tra Roma e il mare. Da notare le pensiline dei marciapiedi completamente in cemento armato, una
novità per Roma. Quarta tappa: stazione Tiburtina. Si trova nel piazzale omonimo tra i
quartieri Nomentano e Pietralata. Vi transitano molti i treni a lunga
percorrenza in direzione Nord - Sud. E' la stazione
dell'alta velocità di Roma. Inaugurata dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano il 28 novembre 2011, in quell'occasione la stazione è stata
intitolata a Cavour e all'interno si trova una stele alta 20 metri che pesa 13
t con il discorso del capo di governo per l'insediamento del primo parlamento
del regno d'Italia nel quale si dichiarava che Roma era la capitale
irrinunciabile dell'Italia. E' costata tre anni di lavori per 322 milioni di
investimento, di cui 170 solo per la stazione. Un
incendio, nel luglio 2011, rallentò la fine dei lavori.
Costruita su progetto dell'arch. Paolo
Desideri si
compone di una doppia piastra che scavalca i binari, si tratta in pratica di un
ponte che riunisce i quartieri Nomentano e Pietralata, tale ponte è lungo 360
metri, largo 60 e si erge nove metri
sopra i binari. Ha al suo interno otto "bolle", come le chiama il
progettista per i servizi, a vederle dal ponte sulla Tiburtina sembra che
nuotano appese alla piastra superiore. I vetri hanno serigrafie diverse perché
ogni tessera deve filtrare il sole in modo diverso per garantire un microclima
giusto. La stazione ha 7.000 mq di vetrate esterne, per la sua costruzione sono
state necessarie 13.000 t di acciaio, a pieno regime da qui passano 500 treni
al giorno, di cui 140 freccia rossa e argento, 38 di lunga percorrenza, 140.000
passeggeri al giorno.
La stazione è dotata di 52 scale mobili, 29 ascensori e 20 binari.
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