sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri piazza Caprera nei pressi di corso Trieste e via Nomentana.
Vero luogo di pace, “un cerchio
perfetto dove i pensieri cattivi non riescono a seguirci, un incanto capace di
respingere i malumori che accompagnano le nostre giornate… mi ha sempre fatto
pensare a quella piazza romana di cui si favoleggiava ne Il segno del comando…
forse vera, forse solo sognata…è circondata da villini degli anni Trenta, tutti
abitati e stranamente silenziosi, come se la gente che li popola si muovesse in
punta di piedi…il punto migliore per godersi questa pace sospesa è di sicuro il
baretto sotto il minuscolo porticato, ci possiamo sedere a uno dei quattro
tavolini e aprire un libro: la penombra a poco a poco cancellerà le parole … mentre
l’alcol di un Campari soda le mescolerà alle parole che abbiamo nella testa.
Chiudiamo tranquillamente il libro, allunghiamo le gambe e i pensieri nuovi. Un
cane attraversa la piazza, un bambino gioca con l’acqua della fontana, noi
stiamo bene, quasi bene.” (Marco Lodoli 25 maggio 2003). La sera, dopo cena, la
piazza è luogo di incontro dei giovani del quartiere che quasi la occupano
tutta.
Il quartiere di piazza Caprera è stato
pianificato da Gustavo Giovannoni (1873 -1947),
autore dello stabilimento della birra Peroni a via Alessandria, la città
giardino Aniene e la borgata della Garbatella (da Irene de Gutty, Guida di Roma
Moderna, ed. De Luca, 1989).
Nella piazza e nel ristorante sono state
girate alcune scene del film “Scusate se esisto” (2014) di Riccardo Milani con
Paola Cortellesi e Raoul Bova, ispirato al progetto dell’arch. Guendalina
Salimei per la riqualificazione di Corviale.
Al centro una fontana moderna, un piccolo
caffé con i tavolini sotto un portico sul lato nord, vicino un ristorante: Caprera,
dove prima c’era una tintoria, i coniugi Nicoletta e Fabio De Rossi hanno
creato questo ristorante, lei una scultrice allieva di Emilio Greco, lui un
ingegnere sono diventati ristoratori per passione; si serve solo pesce fresco,
il cuoco Gianni Daga è sardo. Mai chiusura settimanale, chiuso in agosto e
gennaio, dispone di 80 posti, spesa media € 60. Da: I ristoranti di Roma,
Repubblica, 2007/08. Sulla piazza affacciano un villino delle Suore Francescane
del Cristo Re con annessa scuola dell’infanzia e un altro villino sede
dell’Istituto di Studi Superiori privato Gabriele d’Annunzio.
La fontana è opera di Jacques
Zwobada (1900-1967) artista francese di origine ceca vissuto in viale Gorizia,
le statue sono un dono della figlia Anna al comune di Roma (da targa murata nel
pavimento e da wikipedia). In piazza
Caprera 2, in un villino del 1907,
notare le decorazioni in maiolica sopra le finestre.
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