Chiuderà
il 3 giugno anche il cinema Maestoso con la scadenza del contratto d’affitto.
Fa parte di Circuito Cinema di cui fanno parte anche Giulio Cesare, Mignon,
Nuovo Olimpia, Eurcine, King e Quattro Fontane. La proprietà ha proposto
l’acquisto del locale, ma è un impegno troppo rilevante. Saranno licenziati
nove dipendenti. Buona parte degli spazi avranno una destinazione commerciale.
E' veramente una notizia molto triste per il nostro quartiere, un altro presidio culturale che chiude, un grave danno. Adesso per tutti gli abitanti del VII Municipio - oltre 300.000 abitanti - restano solo il cinema Trianon e Atlantic. Speriamo che qualche intervento di tipo istituzionale posso salvare il Maestoso, ma la vedo difficile!
Questo edificio rappresenta la chiave di
volta nell'edilizia destinata ai cinema. Per la prima volta sorge un edificio
destinato unicamente a spettacoli cinematografici anche se la grandissima sala
dispone di un palco per spettacoli teatrali. Al di sopra di esso c'è spazio per
alcuni appartamenti. Siamo negli anni del boom economico (inaugurazione 1956),
il progetto è del famoso ing. Riccardo Morandi[1].
La grande vetrata che caratterizza il prospetto era il luogo attraverso il
quale la struttura si esibiva nello spazio urbano e che di notte trasformava
l'edificio in un vero e proprio faro sulla città grazie all'illuminazione
artificiale.
La facciata del cinema servì da sigla per
la trasmissione televisiva degli anni Sessanta "Andiamo al cinema",
nella sigla di apertura si vedeva il pubblico entrare, in quella di chiusura si
vedeva il pubblico uscire dal cinema. La trasmissione era a cura dell'Anicagis
e presentava solo quelli che ora si chiamano trailer dei film, senza alcun
giudizio critico, senza presentare la trama e senza alcun dibattito.
Negli anni Novanta è stato
trasformato in una multisala - la prima multisala di Roma - provvista di 4
schermi, fatto questo che non ha evitato la crisi attuale.
[1] Riccardo Morandi studioso delle possibilità applicative del cemento
armato, romano 1902-89, tra le sue opere maggiori: il ponte sul lago Maracaibo
in Venezuela nel 1962, il viadotto di Catanzaro, il viadotto sul torrente
Polcevera a Genova per l'autostrada nel 1965, il ponte sul lago di Paola a
Sabaudia nel 1963, l'Aviorimessa Alitalia a Fiumicino nel 1970. Suo anche il
progetto per il mercato coperto di via Magna Grecia.
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