Oggi VediROMAinbici ha organizzato una doppia passeggiata, la prima a piedi per visitare Castel Sant'Angelo, la seconda in bici per vedere il quartiere Coppedè. Il secondo sito si trova nei pressi di piazza Quadrata. Un luogo affascinante di Roma, poco conosciuto, sempre molto originale ma che porta i segni del degrado nel quale si trova la nostra meravigliosa città. Bottiglie di birra e altri rifiuti sulla piazza, la fontana delle Rane inclinata (e questo sarebbe poco) ma in degrado con l'erbetta nella vasca superiore.
Il quartiere Coppedè venne progettato dall'architetto fiorentino Gino Coppedè tra il 1919 e il 1926.
E' un incredibile incrocio di linguaggi
architettonici che ben ci riportano nell’atmosfera borghese di inizio
Novecento. “E’ un tardo episodio liberty, del tutto anacronistico e spaesato.
La decorazione è sovrabbondante e fantastica, vi prevalgono gli elementi neo
medioevali e manieristici” (Irene de Guttry, Guida di Roma moderna).
Il cuore del quartiere è piazza Mincio che ha al centro la fontana delle Rane del 1924-26,
con grandi conchiglie sorrette da coppie
inginocchiate. Una rivisitazione in chiave ironica della fontana delle
tartarughe in piazza Mattei. Otto esemplari del simpatico anfibio compaiono sul
bordo del catino superiore, mentre in atto di spiccare un salto gettano
zampilli d’acqua nella vasca. Altre quattro rane, più grandi, ritornano al
centro delle valve di conchiglia tenute da coppie di giovani che con le gote
gonfie spruzzano l’acqua nel bacino più basso.
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