Questa mattina alla Città
dell’Altra Economia (ex Mattatoio di Testaccio) si è tenuta una tavola rotonda
sui temi della ciclabilità. A questo dibattito sono stati invitati tutti i
candidati a sindaco di Roma, erano presenti Virginia Raggi del M5S e Stefano
Fassina di Sel Sinistra Italiana.
Ha introdotto il dibattito Roberto Pallottini del Coordinamento Roma Ciclabile dicendo che le scelte che noi chiediamo
di fare parlano a tutti i cittadini di Roma. Andare in bici fa bene alla
salute, spendere per la ciclabilità è un risparmio, comporta una riduzione dei
costi alimentari. Parliamo di qualità della vita, non di bici o piste
ciclabili, siamo in compagnia dell’Europa, nelle principali città europee la
diffusione della bicicletta e delle piste ciclabili è molto più avanzata
dell’Italia. Nonostante l’impegno dell’ex sindaco Marino ci sono stati tanti
problemi nella passata amministrazione. Chi diventerà sindaco troverà in
bilancio 10 milioni per la ciclabilità. Da circa dieci anni ci sono i soldi per
prolungare la p.c. lungo il Tevere che arrivi al mare, eppure non si è riusciti
a realizzarla.
Ha preso la parola Stefano Fassina che in città si muove solo con il bus Atac. Le richieste dei ciclisti
mettono giustamente in evidenza che bisogna portare avanti un’altra idea di
città e di sviluppo. Vi sono due piani: uno operativo di breve periodo, uno
sistemico, cioè bisogna avere un piano strategico dei trasporti. Dagli anni
Settanta la popolazione di Roma è sostanzialmente invariata invece il consumo
di territorio occupato è raddoppiato. Al primo punto è necessaria una
programmazione, un piano strategico dei trasporti. Bisogna porsi l’obiettivo di
dimezzare in una consiliatura il numero delle auto in circolazione. E’
necessario realizzare il passante ferroviario, ne servono quattro da potenziare
come quello Orte-Fiumicino; completare la metro C, prolungare la metro B a
Casal Monastero, realizzare tre linee tranviarie, aumentare le corsie
preferenziali, rinnovare il parco bus, ampliare le aree pedonali e le creare
nuove corsie ciclabili. Ampliare le zone 30, dare incentivi fiscali alle
aziende che organizzano l’arrivo dei lavoratori nella sede di lavoro con mezzi
di trasporto che non inquinano. E’ necessario ricostruire un dialogo con tutte
le realtà della città, attivare un percorso di discussione che porti a
decisioni condivise. La politica senza i cittadini con ce la può fare.
Ha preso la parola Virginia Raggi che ha subito dichiarato che non farà promesse. E’ necessario avere una
visione di città, un’amministrazione che ascolta i cittadini. La mobilità è uno
dei temi principali di impegno per i Cinque Stelle insieme alla trasparenza e
al degrado. Bisogna riportare la vivibilità in questa città. La mobilità è il
tema principale insieme a Traparenza e Degrado. E’ necessario incrementare il
trasporto pubblico, aumentare la rete ciclabile, realizzare l’interconnessione
(bus-metro-bici-parcheggi). Grazie a Marco Pierfranceschi è stata fatta una
mappatura dei percorsi più frequentati dai ciclisti romani che ha coinvolto
oltre 1.000 persone. Si è tenuto conto dei giorni lavorativi e di quelli
festivi, quando cambiano gli itinerari. Servono più piste ciclabili e più
corsie ciclabili. Servono queste piste o corsie soprattutto sulle strade
consolari. E’ stata in vacanza in Austria, lì ci sono vere e proprie strade
parallele per le bici. Ma lei non va in bici per un brutto incidente in moto.
Bisogna ampliare l’esperienza del bike to school. Sono necessari stalli nei
condomini, nelle scuole, nelle università. Favorire le bici sui mezzi pubblici
e realizzare parcheggi nei capolinea dei bus e nelle fermate delle metro.
Bisogna ripartire dal Piano Quadro della Ciclabilità, un piano rimasto lettera
morta, un piano di valenza strategica. Tutto questo comporterà una diminuzione
dell’inquinamento e la salute dei cittadini si rifletterà in un risparmio del
sistema sanitario nazionale. Qui il tema è anche quello dell’accessibilità per
tutti alla vita della città.
Nel dibattito sono intervenuti: Marco Contadini che è tra i massimi esperti dei temi della ciclabilità a Roma ed è tra
gli autori del Piano Quadro della Ciclabilità. Tra l’altro ha detto che 2 Km di
metropolitano costano quanto tutta la ciclabilità metropolitana. A Roma solo il
20% dei cittadini si muove con i mezzi pubblici. Gianfranco Di Pretorio della Federazione Ciclistica Italiana ha ricordato che da quasi dieci
anni sono fermi 1.700.000 euro stanziato dalla Regione Lazio per la pista
ciclabile lungo il Tevere che dovrebbe arrivare a Fiumicino.Ha parlato del
valore formativo dello sport e ha mostrato due foto emblematiche di due licei,
uno di Roma davanti al quale sono parcheggiate tante minicar e motorini, uno
dell’Olanda con tante bici. Alfredo della Rete
Vivinstrada ha detto che invece di zone 30 l’ideale sarebbe avere tutta la
città a 30 Km/h. Gli assi di scorrimento a 50 Km/h. Chiede che fine ha fatto la
Consulta cittadina sulla sicurezza stradale. Lorenzo Sturlese di Pedalando Uniti parla ancora di Consulta e della necessità di
investire su questi temi avendo certezza di referenti. Luciano Tomassini di Ostia in bici. Vito de Russis dell’Associazione
in difesa dei Pedoni parla della battaglia per la restituzione pubblica di
piazza Corazzini (a Monte Sacro Alto) resa inagibile da un privato. Parla della
necessità di realizzare corsie ciclabili partendo dall’opera di volontari. Giuseppe Teano ha parlato del sogno di avere a Roma una bike square nella riqualificata
piazza San Silvestro. Marco Gemignani per Ruota
Libera Fiab ha parlato della mancanza di organico dei vigili urbani. Hanno
preso la parola anche Enzo Mariani di Calma e Pietro per le bike line.
Per le conclusioni hanno ripreso la parola
Virginia Raggi (ha parlato del telelavoro e degli sportelli on line da
intensificare per diminuire il traffico) e Stefano Fassi (ha parlato del fatto
che il blocco del turnover impedisce l’assunzione di nuovi vigili urbani, della
necessità di maggiori poteri ai municipi) che si sono detti favorevoli alle
proposte del Coordinamento Roma Ciclabile e aperti ad altri incontri.
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