Nella foto di ieri il palazzo delle Esposizioni opera di Pio Piacentini, il padre del famoso architetto Marcello Piacentini autore di tanti progetti di rilievo nazionale durante il fascismo (via della Conciliazione, via dei Fori Imperiali, il quartiere dell'Eur). Il palazzo venne costruito tra il 1878 e il 1882 come sede della Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
La sontuosa facciata si
presenta nel mezzo come un arco trionfale a tre fornici, ornato da colonne,
rilievi e statue e fiancheggiato da due ali più basse ripartite da lesene
coronate sull’attico da statue raffiguranti sommi artisti. Il gruppo marmoreo a
fastigio “L’arte tra la pace e lo studio” è di Adalberto Cencetti. Alla sua
inaugurazione suscitò polemiche per la mancanza di finestre sulla facciata. Il
5 ottobre 2007 il palazzo ha riaperto al pubblico, alla presenza del presidente
della Repubblica Napolitano, dopo cinque anni di lavori (mostre di Rothko,
Ceroli e Kubrick) che hanno permesso una riqualificazione e l’aumento della
superficie espositiva. Oggi dispone di 10.000 mq, di cui 5.100 per esposizione,
due bar, un ristorante, un cinema da 139 posti, un auditorium da 90 posti, una
libreria di 470 mq, i lavori sono costati 28 milioni. La serra superiore di
Paolo Desideri ospita un ristorante del cuoco Antonello Colonna.
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