domenica 24 aprile 2016

Oggi si corre la Liegi Bastogne Liegi, la decana delle classiche.

Da non perdere! Su Rai3 dalle ore 15 in diretta la Liegi-Bastogne-Liegi. In gara tutti i migliori ciclisti degli ultimi anni. Rischio neve: Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde sono i favoriti, potrebbe essere spettacolo per una battaglia tra i due.

E’ la più antica tra le classiche di ciclismo su strada, per questo è detta la Doyenne, cioè la decana, (se si esclude la Bordeaux – Parigi che non si disputa più) si corre in Belgio nella regione della Vallonia nel mese di aprile. Fa parte del calendario mondiale dell’UCI.

 
Nella foto tratta da it.wikipedia.org il fuoriclasse belga Eddy Merckx
che detiene il record di vittorie in questa gara.

STORIA

     La prima edizione si corse nel 1894 e fu vinta dal belga Lèon Horea alla media di Km/h 25,150. La seconda edizione si disputò nel 1912 e fu vinta dal belga Omer Vershoore, la terza edizione si corse nel 1919 e poi tutti gli anni a seguire.

     Eddy Merckx detiene il record delle vittorie: 1969, 71, 72, 73, 75, una volta fu secondo e un’altra terzo. Al “Cannibale” è stato dedicato un monumento sullo Stockeu. Sono plurivincitori della corsa: lo svizzero Ferdy Kubler (1951, 52), Alfred De Bruyne (1958, 59), Hinault nel 1977 e nel 1980 (vinse sotto la neve). Rik Van Looy (1961). Primo italiano a vincere la gara fu Carmine Preziosi nel 1965 con una volata molto scorretta su Vittorio Adorni. Adorni si piazzò terzo in altre due occasioni nel 1963 e nel 1964. Altri italiani vincitori sono: Silvano Contini nel 1982, Moreno Argentin ha vinto ben quattro volte (1985, 86, 87 e 91 partendo da Sart Tilman dove è l’università di Liegi). Nel 1997 e l’anno successivo ha vinto Michele Bartoli.

     La doppietta Freccia Vallone – Liegi è riuscita solo allo svizzero Ferdy Kubler (1951-52), al belga Stan Ockers (1955), all’immancabile Merckx (1972) e ad Argentin (1991). In occasione delle vittorie di Argentin (nato il 17.12.60) il francese Criquielion è arrivato due volte secondo. Argentin si guadagnò il nome di “Re delle Ardenne”.

     De Bruyne disse che era la corsa dei cento scatti, bastava sbagliarne uno per perdere la gara. Kelly, primo nell’84 e 89, disse che vincere la Liegi era come laurearsi campione del mondo.

 

ALBO RECENTE

2010 Aleksadr Vinokurov   2011 Philippe Gilbert   2012 Maksim Iglinskij   2013 Daniel Martin   2014 Simon Gerrans   2015 Alejandro Valverde   2016

 

 

PERCORSO

     Il percorso si aggira sui Km 260, presenta dodici “cotes” (qualche anno anche 10), cioè salite con pendenze dal 4 al 12% per complessivi Km 30. L’ultima salita prima del traguardo è quella di Ans. Queste salite sono meno dure dei muri delle Fiandre, ma più lunghe, quindi ugualmente impegnative. Sono le colline delle Ardenne.

     La più famosa è la Cotes de la Redoute dopo 230 Km di percorso e a Km 35 dal traguardo, lunga Km 1,7 con 11% di pendenza, con punte del 20%, in cima una lapide in francese reca la scritta: “Qui sono iniziate le più grandi imprese del ciclismo”. E’ come la foresta di Aremberg per la Roubaix o il Poggio per la Sanremo. La salita è fiancheggiata dall’autostrada Liegi-Lussemburgo, chiusa al traffico per permettere agli spettatori di vedere la gara. E’ la 7° cotes.

     La cotes più elevata è la Cote du Rosier (m 500) che si trova dopo Km 196 di gara, si tratta di Km 4 di salita al 6,2%; segue la Cote de Lorcè (m 380) dopo Km 215, salita di Km 4,3 al 5,6%, viene poi la Cote de la Redoute (m 271), ancora la Cote de Hornay (m 250) al Km 235,5, salita di Km 2,7 al 4,5%; penultima la Cote de Sart-Tilman di m 240, al Km 252, a Km 13 dall’arrivo, salita lunga Km 3,5 al 5,5%, questa è la salita dell’Università di Liegi. Ultima è la Cote di Saint Nicolas (m 200), al Km 260 e quindi a Km 5 dall’arrivo, Km 1,2 di salita al 10%. Questa è abitata da italiani, prima di essa la fonderia, il fiume e lo stadio dello Standard Liegi. L’arrivo, in salita, è nella periferia di Liegi in rue Jean Jaurès.

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