Tutti conosciamo i panorami di Roma dal Pincio, dal Gianicolo, dal Campidoglio, ma vi sono panorami altrettanto belli che pochi conoscono. Con VediROMAinBici siamo andati a conoscere il panorama di piazza delle Muse (ai Parioli) e quello di piazzale Socrate (al Trionfale). E' stata una bellissima scoperta.
sai come si chiama e dove si trova il largo che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'ex dormitorio pubblico di Primavalle in via Federico Borromeo.
Bellissima passeggiata in Caffarella con una giuda storico archeologica e un'altra ambientale, il tutto in una splendida giornata di sole!
sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesa di Santa Maria della Salute a Primavalle.
Sono iniziati i lavori per un totale di 1.599.000 euro in Caffarella. Questi riguardano: rifacimento delle aree giochi, ingressi al parco da via Latina, via Centuripe (qui creazione area giochi e area cani), via Bitinia, via Macedonia, via Mondaini, via dell'Almone, sistemazione della collina della chiesetta di Sant'Urbano, accesso per le autoambulanze da largo Tacchi Venturi. Veramente una bellissima notizia per tutti gli amanti della Caffarella.
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Nelle foto di ieri la chiesa di Santa Maria Assunta a Primavalle.
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Nella foto pubblicata per ultima la chiesa di San Luigi di Monfort a Primavalle (Torrevecchia).
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Nella foto di ieri l'edificio che si trova all'interno della Biblioteca Franco Basaglia a Primavalle.
sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.
Nella foto di ieri la Biblioteca Franco Basaglia a Primavalle.
Per oggi VediROMAinBici ha organizzato una bella passeggiata alla scoperta di alcuni animali di Pietra abbinandola ad una bella passeggiata sulla ciclabile Nomentana e nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene. Un grande grazie a Marco che ha fatto da guida.
sai come si chiama e dove si trova la Biblioteca che vedi sotto.
Nelle foto di ieri via Annia Regilla.
Dai giornali di oggi apprendiamo che è stato posto in vendita il Casino dell'Aurora, ciò che rimane della splendida villa Ludovisi distrutta per far posto ai palazzi lungo via Veneto. L'asta del secolo parte da 353 milioni. Sono stati invitati a partecipare all'asta i 20.000 uomini più ricchi del pianeta. Nel casino si trova l'afresco dell'Aurora del Guercino e l'unico affresco realizzato da Caravaggio. Con la morte del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi si è aperta questa possibilità. Sembra che nelle scorse settimane sia ventuo a Roma un emissario di un noto emiro. Speriamo che lo Stato eserciti il diritto di prelazione. Roma, non basta una vita!
La foto è tratta dalla pagina facebook "Memorie di Roma" che si ringrazia.
sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.
Nella foto di ieri via Annia Regilla presso via di San Tarcisio.
In Santa Maria della Vittoria torna a risplendere la cappella Cornaro nella quale si trova una delle opere più stupefacenti del Bernini: l'Estasi di Santa Teresa oppure "Santa Teresa trafitta dall'Amor di Dio".
E' terminato il restauro della cappella, pitture e vetrate, che contiene la celebre opera di Gianlorenzo Bernini. Un angelo sorridendo punta una freccia verso il cuore della santa, rovesciata in estasi. Al di sopra, da una finestra, scendono raggi dorati. Forse la sua opera più poetica, realizzata nel 1646. Dai lati si affacciano, come palchetti di un teatro, vari personaggi della famiglia Cornaro, scolpiti da Bernini e aiuti, una falsa prospettiva ha colonne ioniche. Sulla balaustra della cappella è disponibile il testo autobiografico di Santa Teresa della sua estasi, è in quattro lingue.
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Nella foto di ieri il villino in stile medioevale in via Appia Pignatelli.
Alla Nuvola di Fuksas, dal 18 al 24 novembre si terrà la prima edizione della Fiera d’arte contemporanea si chiamerà "Roma Arte in Nuvola" curata da Adriana Polveroni. Presenti un centinaio di gallerie italiane di cui 30 romane. In mostra opere dai primi del Novecento agli artisti viventi. Una bella occasione per fare una ricognizione sull'arte contemporanea in Italia.
sai come si chiama e dove si trova questo villino simile a una fortezza medioevale.
Nelle foto di ieri via Appia Pignatelli con lo stemma del papa Innocenzo XII Antonio Pignatelli di Spinazzola (papa dal 1691 al 1700).
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Nelle foto di ieri via Appia Nuova all'altezza del Quarto Miglio.
Che splendida notizia per tutti gli amanti di Roma e della natura. Sono ripresi i collegamenti sul Tevere, da ponte Marconi di può arrivare fino all'area archeologica di Ostia Antica. Una splendida notizia, una navigazione lenta che permette di conoscere il fiume e quel pezzo di città che affaccia sulle sue sponde.
E' necessaria la prenotazione, il biglietto costa 30 €. Giunti a Ostia è possibile accedere direttamente all'area archeologica con uno scalo creato dalla sovrintendenza. Stupendo. Da provare, almeno una volta nella vita. Nella foto in alto una immagine poetica del Tevere nel 1890, prima della costruzione dei muraglioni. Foto tratta da internet. Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un’involontaria violazione del copyright, in modo che io provveda subito all’eliminazione dell’immagine usata per errore
sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.
Nella foto di ieri la chiesa di San Tarcisio al Quarto Miglio.
La parrocchia è stata creata nel 1933 e
retta dai francescani di via Merulana diretti da padre Leonardo Bello a cui è
dedicato un busto davanti alla attuale chiesa. L’edificio di culto, eretto su
progetto dell’arch. Tullio Rossi, è stato consacrato il 13 giugno 1939. La
chiesa è stata visitata da Giovanni XXIII nel 1963 e da Giovanni Paolo II nel
1985 per i 50 anni della parrocchia.
La facciata è a capanna, cioè l’altezza è
minore della larghezza. Interno a due navate divise da colonne con soffitto a
capriate.
Tarcisio è un
giovinetto romano, martire, a cui papa Damaso[1]
dedicò uno dei suoi carmi più belli nelle catacombe di San Callisto. E’ patrono
del quartiere.
[1] Damaso. Papa dal 366 al 384, santo, portoghese, molto colto, cercò le tracce dei primi cristiani. Convocò il Concilio di Costantinopoli che nel 381 condannò l’Arianesimo.
Bella pedalata con VediROMAinBici questa mattina alla scoperta dei luoghi dell'Università di Roma Tre. Mattina fredda, inizialmente nuvolosa, ma con la simpatia del gruppo.
sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.
Nelle foto di ieri la villa Sette Bassi tra la via Tuscolana e via di Capannelle.
Un viale di villa Borghese sarà intitolato a Gabriel Maria Marquez, lo scrittore colombiano, premio Nobel 1982, che frequentò il parco nel 1955 mentre scriveva il suo primo romanzo "Foglie morte" che in Italia uscì solo 22 anni dopo. Si troverà presso il viale dei Cavalli Marini.
Soprannominato Gabo (Aracataca 1927 - Città del Messico 2014) è stato scrittore, giornalista e saggista naturalizzato messicano. Tra i più celebri scrittori di lingua spagnola, Marquez, è considerato uno degli esponenti più emblematici del cosiddetto realismo magico, la cui opera ha fortemente contribuito a rilanciare l'interesse per la letteratura latino-americana. Il suo romanzo più famoso è "Centanni di solitudine". La fontana di Marquez è tratta da it.wikipedia che si ringrazia.
sai come si chiama e dove si trova la villa che vedi sotto.
Nella foto di ieri la stazione del tram Stefer allo Statuario. Il tram era diretto alle Capannelle.
Una
fantastica notizia per tutti gli amanti di Roma e della natura. Ha riaperto da domenica
10 ottobre il roseto comunale. Resterà aperto fino a domenica 24
ottobre 2021 - in occasione della tradizionale fioritura autunnale. Per
due settimane, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 8.30 alle
17.30, sarà possibile ammirare la fioritura autunnale delle varietà
moderne e di alcune varietà antiche di una delle più prestigiose collezioni
botaniche di rose. L'ingresso al Roseto è libero e gratuito. Il
Roseto Comunale è in via di Valle Murcia n. 6, sull’Aventino. Ci si può
arrivare comodamente con la metro B scendendo alla stazione Circo Massimo.
sai come si chiama e dove si trova questo edificio abbandonato.
Nella foto di ieri il:
SEPOLCRO DI VIA BISIGNANO O
TEMPIO DI CORIOLANO
L’edificio sorge lungo una deviazione della via Appia che conduceva a Castrimoenium, oggi Marino. Si tratta di un sepolcro a pianta quadrata, costituita da due camere sovrapposte, quella inferiore era la cella funeraria illuminata da strette finestrelle e coperta da volta a crociera di cui rimangono solo i pennacchi agli angoli delle pareti. La camera superiore, destinata ai riti funerari, era decorata da una nicchia per lato, contenenti i ritratti dei defunti. Anche questo ambiente era coperto da una volta a crociera di cui restano i pennacchi. L’esterno è in laterizi: mattoni gialli per la cortina e rossi per le decorazioni. E’ simile alla Sedia del Diavolo e al tempio del Dio Redicolo in Caffarella. Datato al II secolo d.C. Nel medioevo fu torre di guardia.
sai come si chiama e dove si trova il sepolcro che vedi sotto.
Nelle foto di ieri piazza Rosarno allo Statuario.
Dobbiamo un grande grazie al Comitato del Parco della Caffarella per la sua quarantennale lotta in difesa e per la valorizzazione di questo meraviglioso parco. Nel mese di ottobre hanno un calendario fittissimo di iniziative che è giusto diffondere, far conoscere a tutti.
Domenica
10 ottobre
PULIZIA DELLA CAFFARELA E DEL FIUME ALMONE.
Appuntamento alle 10.00 alla Casa del Parco, portare guanti e attrezzi e sacchi
dell’immondizia;
Domenica 17 ottobre
Alla Casa del Parco dalle 12.00 al
tramonto “OTTOBRATA ROMANA ALLA CAFFARELLA” con
giochi tradizionali per grandi e piccoli, passeggiata e laboratorio botanico,
spettacolo di musica romana di Filuccio e Fattacci, salsicce e vino.
Domenica 24 ottobre
Spettacolo del Ponentino Trio alle
16.00 alla Casa del Parco.
Domenica 31 ottobre:
PIANTIAMOLA! Rimboschiamo la Caffarella con
querce, aceri e gelsi. Chi volesse acquistare un albero da dedicare a un
familiare telefoni ad Alessandro (cell. 3895227162). Appuntamento alle 10.00
alla Casa del Parco portare pale e zappe.
Sono sempre benvenuti i volontari che volessero
aiutare.
sai come si chiama e dove si trova la piazza che vedi sotto.
Nella foto di ieri una edicola sacra allo Statuario in piazza Mileto.
Sabato prossimo apertura serale della Galleria d'Arte Moderna dalle ore 19 alle ore 22 con ingresso gratuito. In più:
Sabato prossimo, 16 ottobre alle ore 19,30, nel salone Centrale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea in viale delle Belle Arti 131 (villa Borghese, stazione metro A Flaminio).
La Galleria
Nazionale ospita, nel Salone Centrale eccezionalmente libero da ogni
allestimento, una performance site specific parte del progetto Risonanze
Nascoste, creato durante la fellowship alla Real Academia de
España en Roma, con il sostegno del progetto EU H2020.
Il progetto
coreografico e musicale, ideato da Istituto Stocos (Muriel
Romero, Pablo Palacio, Daniel Besig) fa parte di un’estesa ricerca che
intreccia danza e modelli
computazionali per indagare il movimento e ampliarne il
potenziale espressivo.
Risonanze
Nascoste nasce da una riflessione
sulla percezione di specifiche opere scultoree e pittoriche presenti a Roma,
che si distinguono per la sorprendente capacità di incarnare le qualità del
movimento, e su come queste qualità possano essere sviluppate ulteriormente
attraverso il movimento dei corpi nello spazio fisico e tradotte in musica
utilizzando la tecnologia interattiva.
Uno degli
aspetti centrali di questo progetto sta quindi nell'uso della tecnologia come
mezzo per estendere il movimento del corpo su altri piani di espressione
artistica. Questo permette, per esempio, di comunicare attraverso la
sonificazione interattiva aspetti espressivi della danza che generalmente non
vengono percepiti dall'osservatore esterno, offrendo la possibilità di
esprimere attraverso altre modalità sensoriali le qualità ipnotiche del
movimento presenti nei capolavori che ispirano questo progetto.
La
performance è gratuita e ad accesso libero fino a esaurimento posti.
Prenotazione
consigliata scrivendo a: gan-amc.comunicazione@beniculturali.it
sai come si chiama e dove si trova l'edicola mariana che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'obelisco che si trova sulla via Appia Nuova all'altezza dello Statuario che indica quel centro abitato nato dalla bonifica dei terreni.
Il bar Necci al Pigneto è un pezzo della storia recente di Roma, un pezzo del cuore popolare della città. In questi ultimi giorni i proprietari dello storico locale hanno terminato i restauri dei sotterranei che sono aperti al pubblico con visite guidate. Nati come cave di pozzolana, poi cantina vinicola, quindi rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale. Il luogo è stato bonificato e sarà utilizzato per degustare cocktalil, classici e inediti, bollicine, rossi e bianchi alla mescita.
Si tratta di un bar – pasticceria – ristorante; diventato
famoso in seguito al film di Pasolini “Accattone” del 1961.Oggi è uno dei luoghi più frequentati della movida
giovanile.
La zona venne ripetutamente colpita dai
bombardamenti dell’ultima guerra, i segni di tale distruzione rimasero per
decenni dopo la guerra. Nei registri dei Vigili del Fuoco presenti nel museo di
via Galvani vi è traccia delle operazioni di soccorso alla popolazione vittima
di crolli, persone travolte o imprigionate dalle macerie. Vengono menzionate
via Ettore Fieramosca, via Erasmo Gattamelata, via Alberto da Giussano.
sai come si chiama e dove si trova l'obelisco che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'ippodromo delle Capannelle.
Un impianto delle corse venne allestito lungo la via Flaminia dove oggi è il Villaggio Olimpico nel 1911 per il Cinquantesimo dell’unità d’Italia. Fu progettato da un giovane Marcello Piacentini. Nel 1929 venne chiuso e trasformato in campo Parioli, ribattezzato campo Dux per esercitazioni militari. Dopo la guerra ciò che rimaneva delle tribune furono occupate da baraccati, per le olimpiadi del 1960 la zona venne sbaraccata per far posto al Villaggio Olimpico.
L’ippodromo delle Capannelle venne inaugurato nel 1881 ma ricostruito nel 1926, fino a marzo 2014 ha ospitato esclusivamente gare di galoppo, con la chiusura di Tor di Valle, su una nuova pista appositamente realizzata anche le gare di trotto. I cavalli partono dietro una macchina con due grandi ali per il trotto, mentre per il galoppo i cavalli partono dai box vicino ai nastri di partenza.
Il re Umberto I, appassionato dei cavalli, frequentava assiduamente questo ippodromo. Il 21 aprile 1897, mentre si recava qui subì un attentato da un anarchico, Acciarito, attentato che fallì. Le corse furono uno dei divertimenti più consueti della domenica di tanti romani, nobili ma non solo, luogo di giochi d’azzardo. Il nome deriva da un gruppo di capanne, tipiche della campagna romana, che sorgevano tra la via Appia Nuova e la via Appia Pignatelli.
Nel 2005 è stata costruita la prima pista italiana con fondo sintetico, l’anno successivo è stato acceso l’impianto di illuminazione di questa pista. La nuova pista del trotto è stata inaugurata il 9 aprile 2014. Le scuderie possono ospitare fino a 1.000 cavalli. L’impianto può ospitare più di ventimila persone.
Spesso vi si tengono spettacoli circensi e concerti di musica popolare.
