venerdì 31 ottobre 2014

Autunno nei musei romani con spettacoli serali gratuiti.

   I musei del comune di Roma come i Capitolini, la centrale Montemartini, i Mercati di Traiano, il Museo dell'Ara Pacis, il Museo di Roma in palazzo Braschi e tutti gli altri animeranno l'autunno romano per tutto novembre rimanendo aperti la sera per ospitare eventi e spettacoli dal vivo ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

   Si tratta di spettacoli di danza, musica e teatro selezionati attraverso l'avviso pubblico "Selezione di progetti di animazione culturale e spettacolo dal vivo da realizzarsi in spazi culturali del comune di Roma".
   Tra le tante iniziative in programma ci piace menzionare lo spettacolo in scena nello splendido palazzo Braschi dal titolo "L'ultimo palazzo del Papa" di Rosa Di Brigida, sabato 8 novembre alle ore 21, domenica 9 novembre alle ore 19, è consigliata la prenotazione allo 060608. Tra parole e musica sarà raccontata la storia del palazzo dalla sua costruzione commissionata da Papa Pio VI Braschi fino a pochi anni fa quando è diventato sede del Museo di Roma. Una parte significativa l'avrà Pasquino che abita ai piedi del palazzo stesso.
   Per consultare tutto il programma vedere il sito internet: comune.roma.it. Buon divertimento.
Le foto sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.


giovedì 30 ottobre 2014

Buoni a nulla.

   C'è nelle sale cinematografiche di Roma un nuovo film ambientato nella nostra città. Merita di essere visto. E' la storia di un docile e timido impiegato statale alla viglia della pensione, si chiama Gianni, all'improvviso viene trasferito dall'ufficio centrale nel quale lavorava da tanti anni in una sede all'estrema periferia di Roma, qui l'immagine della Roma periferica merita di essere vista. Gianni viene messo davanti ad un computer di cui non sa assolutamente nulla. A salvarlo è l'intervento del compagno di stanza, Marco vera e propria immagine della generosità e gentilezza. Marco e Gianni diventano così amici... è l'incontro di due generazioni.
   Di Gianni Di Gregorio, con Gianni Di Gregorio, Marco Mazzocca, Marco Messeri e Valentina Lodovini.
La locandina del film è tratta da:
mymovies.it che si ringrazia.

   Ai cinema Andromeda, Cineland, Eurcine, Giulio CEsare, Greenwich, King, Maestoso, Quattro Fontane, Roxy, Space Magliana, Stardust, Tibur, Uci Lunghezza e Porta di Roma.
   La battuta più bella del film: Marco accompagna Gianni a mangiare alla mensa dell'ufficio: "I cannelloni li fanno una volta a settimana perchè ci vuole una settimana per digerirli".

mercoledì 29 ottobre 2014

L'ultimo duello della strada!

   La Repubblica di oggi, in prima pagina, pubblica un articolo dal titolo: L'ultimo duello della strada: "ciclisti arroganti sono un pericolo". Già il titolo è sbagliato, sembra una presa di posizione. Poi continua dicendo Sono croce e delizia del traffico in città. I ciclisti non inquinano, riducono gli ingorghi e obbligano gli automobilisti a rallentare. Ma sempre più spesso sono oggetto di critiche feroci per comportamenti ritenuti poco o per nulla rispettosi delle regole.
   L'articolo a firma di Luca de Vito, continua a pag. 25 con una serie di tabelle e molti dati. In Italia circolano 25 milioni di biciclette, i ciclisti urbani sono 5 milioni. Nel 2012 si vendono più bici che auto 1.748.000 contro 1.403.000. Sono di più i ciclisti al Nord che quelli al centro e al sud.
   Mi sembra che l'articolo sia impostato male, come si può parlare di ciclisti arroganti e pericolosi se ogni anni muoiono sulle strade 4.000 pedoni, ciclisti e persone coinvolte in incidenti stradali. Il vero problema è l'eccessivo uso del mezzo individuale di trasporto, delle auto, il problema è la carenza del servizio pubblico che costringe tanti cittadini a servirsi dell'automobile.
   Serve più equilibrio. Gli utenti deboli della strada sono pedoni e ciclisti che rischiano la vita tutti i giorni per le strade. E' questa la vergogna che deve finire.

martedì 28 ottobre 2014

Come il cielo fra le ali degli uccelli!

   La via Appia Antica è uno dei luoghi più belli del mondo, da pochi anni lungo questa strada c'è un luogo straordinario: la villa Capo di Bove, ogni volta che vi entro mi viene da pensare che qui potrebbero abitare delle fate, è un luogo favoloso, una bellissima villa preceduta da un parco stupendo disseminato da statue di arte contemporanea e preceduto dai resti di un impianto termale di epoca romana.

   Negli ultimi giorni si è aggiunto all'interno di questa villa una mostra che ci dà la sensazione di volare, una sensazione di leggerezza, colori tenui e volatili. Si tratta di una mostra di arte e musica contemporanea che vuole essere un omaggio alla Natura e alla Caffarella ed è opera di Elisabet Norseng e Sven Karhrs. Per creare un legame stretto con la musica di Sven Kahrs, il celebre violinista David Alberman si è esibito in concerto il 20 settembre nella stessa sala dove è la mostra d'arte. Il tutto è stato realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, la reale Ambascaita di Norvegia a Roma e l'Arts Council of Norway e l'Associazione Nuova Consonanza.
   Bellissima! Merita di tornare in questo luogo stupendo. Villa Capo di Bove si trova in via Appia Antica 222 (dopo la tomba di Cecilia Metella), è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 16.

lunedì 27 ottobre 2014

Tutte le salite del mondo.


   Lo sport come possibilità per l'uomo di ritrovare se stesso, la misura delle proprie possibilità. L'autore del libro "Tutte le salite del Mondo" è Riccardo Barlaam, un giornalista sportivo che passa la maggior parte del tempo in redazione a seguire notizie e a scrivere di esse. Nonostante ciò è riuscito a ritagliarsi lo spazio  per la corsa, il nuoto, ma soprattutto la bici. Si è dato un programma impegnativo, scalare in bici tutte le salite più dure del mondo, quelle classiche inserite nel Giro d'Italia e nel Tour de France. Da queste gare con se stesso Riccardo Barlaam ha trovato la forza per superare le insidie della vita di tutti i giorni. Dal 2013 ad oggi ha fatto la maratona di Barcellona, la salita Trento - Monte Bondone, lo Stelvio, il Mortirolo, il Mont Ventoux, il Monte Grappa, il Ghisallo, il Mottarone e tante altre. Da questo impegno per superare le salite che significa voler superare le salite che sono dentro di noi, ne è nato un bel libro, da non perdere, un libro che insegna a trovare la spinta per andare avanti:
Riccardo Barlaam, Biciterapia per il corpo e per l'anima, Ediciclo editore, pagg. 272, € 14,90.

domenica 26 ottobre 2014

E' bello andare a riscoprire le piazze scomparse di Roma.

   Questa mattina, con gli amici di VediROMAinbici, siamo andati alla riscoperta delle piazze scomparse di Roma. Eravamo in 37, siamo stati sui luoghi dove sorgevano delle piazze scomparse per "il piccone demolitore" negli anni Trenta del Novecento. Abbiamo cercato di far rivivere non solo i luoghi ma anche gli ambienti e le persone che sono scomparse con quei luoghi attraverso foto d'epoca, stampe, i sonetti del Belli e quanto rimane delle piazze magari spostato in altri luoghi.
Eccoci alla partenza, la giornata è fredda e nuvolosa,
nonostante ciò siamo 37.

Ci dirigiamo verso via della Conciliazione,
incontriamo una processione di peruviani,
seguono l'immagine del Cristo e della Madonna
protettrici del Perù.

Ancora una immagine della processione.

Siamo a metà di via della Conciliazione,
qui era piazza Scossacavalli, ne rimane solo il bellissimo
palazzo Torlonia, la fontana che era al centro ora è
davanti alla chiesa di Sant'Andrea della Valle.

Prendiamo via della Conciliazione verso San Pietro.


Incontriamo di nuovo la processione di peruviani,
nelle due foto si vedono i loro "santi protettori".

Percorriamo la pista ciclabile lungo la banchina del Tevere,
bellissima e un po' umida! Ma ne vale!






Eccoci a piazza Augusto Imperatore, lato abside chiesa di San Carlo al Corso.
Qui era piazza delle Carrette che era occupata dai carretti 
usati per il trasporto delle merci. Scomparve tra il 1934 e il 1940,
nei lavori per isolare il Mausoleo di Augusto.

Una sosta per il caffè ci sta bene!

Ci spostiamo in via del Portico d'Ottavia dove era piazza Giudea.
Ancora un altra tappa ai piedi del Teatro di Marcello
dove era piazza Montanara. E' stata una bella passeggiata
caratterizzata dall'allegria degli amici di VediROMAinbici.

sabato 25 ottobre 2014

Compie ottant'anni il Liceo Classico più grande d'Italia!

   Per la seconda volta in una settimana mi trovo a scrivere un post su una scuola di Roma. Ma non potevo proprio mancare di festeggiare, a modo mio, gli ottanta anni del Liceo Classico Giulio Cesare di corso Trieste reso celebre in tutta Italia da una canzone di Antonello Venditti. In più oggi e domani si tiene nei locali della scuola la mostra interattiva "Correva l'anno" con filmati dell'Istituto Luce, foto d'epoca e libri di ex alunni. In questa occasione sarà assegnato il premio Gens Giulia alla famiglia con più ex alunni della scuola. Da notare che il 19 ottobre, durante il Festival Internazionale del Film di Roma è stato presentato il documentario "Giulio Cesare. Compagni di scuola" di Antonello Sarno, sulla storia del liceo.

Il liceo si trova nel quartiere Trieste, lungo la via omonima, è stato realizzato nel 1937 su progetto dell’architetto Cesare Valle.
     La facciata a portico bianco è in corso Trieste al n. 48. L’ingresso è composto da un alto porticato in perfetto stile razionalista che anticipa l’ingresso al primo grande cortile dell’istituto. Sull’orto botanico svetta la statua di Giulio Cesare, riproduzione di quella ai Fori Imperiali. La costruzione è organizzata in tre piani di altezza e un piano seminterrato. All’interno si trova un amplissima aula magna, due palestre e il museo della scuola. Ogni anno il 15 marzo vi si organizzano gare di componimento poetico in latino. Opera di Cesare Valle (1902 – 2000, ingegnere e architetto, assistente di Gustavo Giovannoni, è stato docente di urbanistica alla facoltà di ingengneria della Sapienza fino al 1972.  Ha progettato tra l’altro la casa in cooperativa di via Carlo Poma, l’Anagrafe in via Petroselli, la scuola Cagliero, il nuovo ponte della Magliana con I. Guidi nel 1939-48, da. De Guttry, cit. ).  Il liceo fu inaugurato il 28 ottobre 1928 (lo stesso giorno della inaugurazione della Cagliero) alla presenza del capo del governo Benito Mussolini. Dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 l’edificio fu occupato da un reparto della divisione Piave che partecipò attivamente alla difesa di Roma sostenendo i combattimenti con i tedeschi a Monterotondo, in seguito fu occupato dalle truppe tedesche e dopo il 4 giugno 1944 dalle truppe alleate. Nell’aula magna del liceo una lapide in latino (?) ricorda i partigiani Albertelli, Canalis e Gesmundo (da Mogavero, I muri ricordano, ed. Massari, pag.245). Per l’aumento della popolazione scolastica, nel 1959, fu realizzata una sopraelevazione di tre piani che ne altrò la facciata esterna e soffocò l’ariosità del portico d’ingresso (da: Dagli archivi delle scuole romane, ed. Gangemi, 2006; da wikipedia.org). Nel 2005-07 la scuola ha adottato come monumento il proprio edificio scolastico.
     Allievi celebri furono il cantautore Antonello Venditti, che gli ha dedicato una celebre canzone, il giornalista Maurizio Costanzo, l’attrice Serena Dandini, il linguista e ministro Tullio De Mauro, il ministro Franco Frattini, il critico cinematografico Gian Luigi Rondi, il giudice Occorsio, Thomas de Gasperi cantante degli Zero Assoluto.

     Il 21 gennaio 2008 nel liceo è stato presentato il film “Scusa ma ti chiamo amore” alla presenza di Moccia, Bova e Quattrociocche. Il 28 gennaio 2008 Giulio Andreotti è stato invitato dal liceo per parlare del 60° della Costituzione (da cronaca di Repubblica).
Buon compleanno liceo Giulio Cesare!


venerdì 24 ottobre 2014

Una bella mostra fotografica in un luogo insolito!

   Camminando per le strade del quartiere Tuscolano ho fatto una bella scoperta. In via Eurialo 104 (vicinissima a via delle Cave) si trova una ottima gelateria, questa organizza nei suoi ampi spazi tante belle iniziative che non sono solo di carattere "mangereccio". Altre volte avevo trovato delle belle mostre d'arte, questa volta sono stato sorpreso positivamente da una mostra fotografica dal titolo: "I luoghi della Resistenza a Roma nelle fotografie dei fotomani". Con questa mostra collettiva i Fotomani vogliono evidenziare, con le loro fotografie che i luoghi della Resistenza di Roma, tra il 1943 e il 1945, non sono così lontani nel tempo e nello spazio. Essi stessi sostengono nel manifesto di apertura che " vivere nel ricordo non basta. Bisogna perpetuare nel tempo la memoria di donne e uomini di valore e di azione che ci hanno lasciato eredità morali e segni troppo importanti per lasciarli cadere nell'oblio. Nelle foto è possibile vedere i luoghi principali della Resistenza romana ma anche tanti luoghi poco conosciuti. In una foto si vede il palazzo di via Rasella con i segni dell'esplosione che causò la morte di 32 tedeschi e quindi la vile rappresaglia che portò alla strage delle Fosse Ardeatine. I lavori presentati sono frutto di uscite individuali o di gruppo del gruppo dei fotomani.

Due immagini della mostra fotografica
all'interno della gelateria Splash, le foto sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.

   Veramente un bel lavoro che merita di essere visto. Inoltre è da segnalare che domani, sabato 25, alle ore 18 ci sarà la lettura di testi sul tema della Resistenza e la proiezione di immagini d'epoca e registrazioni di quegli anni. Gelateria Splash, via Eurialo 104 (metro Colli Albani, oppure bus 85) fino al 6 novembre.
   Complimenti a chi ha organizzato questa bella iniziativa.

giovedì 23 ottobre 2014

Salviamo il fiume Almone! Il terzo fiume di Roma!

   Dobbiamo prendere atto con grande tristezza di quanto ci informa il Comitato per il Parco della Caffarella, nulla è stato fatto, dall'ottobre 2013, per salvare il bellissimo fiume che attraversa la valle della Caffarella e non solo.


   Non sono stati concordati con la provincia i sopralluoghi da parte delle Guardie Provinciali per individuare gli scarichi abusivi, non sono state richieste all'Arpa - Lazio le analisi sulle acque del fiume, non è stata fatta una nuova delibera di Giunta per cancellare quella precedente e vergognosa che escludeva il fiume Almone dai fiumi da monitorare. Tutti provvedimenti a costo zero per l'amministrazione.


   Non va dimenticato che il fiume è stato intubato presso Ciampino e il Quarto Miglio e la recente alluvione di Genova, causata proprio da un corso d'acqua intubato, dovrebbe insegnare qualcosa.


   Il Comitato del Parco della Caffarella sollecita tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela dell'ambiente a inviare una e mail al presidente Nicola Zingaretti affinchè i 5 milioni di euro necessari per il risanamento del fiume siano messi in bilancio. Un fac simile si trova sulla pagina facebook comitato per il parco della caffarella organizzazione no profit.
   Speriamo in un esito positivo di questa lodevole iniziativa a favore della natura.
Tutte le foto del fiume Almone
sono state scattate dall'autore del blog,
il loro uso è libero.



mercoledì 22 ottobre 2014

Le scuole di Roma sono un pezzo di storia della nostra città.

   Le scuole di Roma non sono soltanto centri di formazione umana e culturale, sono un pezzo di storia della città.
   In questi giorni il liceo Mamiani di viale delle Milizie (Prati), festeggia con una mostra fotografica la sua lunga storia. Si potranno ammirare 160 foto di classe e 200 foto tratti dagli archivi dei giornali. Tra le altre iniziative un ricordo per Gianni Borgna, ex alunno del liceo e indimenticabile assessore alla cultura del comune di Roma con Rutelli  e Veltroni.

       Il Liceo Mamiani[1] fu fondato nel 1885 con sede in Corso Vittorio. Venne così denominato in onore dell'intellettuale e politico risorgimentale che fu ministro della Pubblica Istruzione. Nel 1924 venne trasferito nell'edificio attuale progettato dall'arch. Vincenzo Fasolo (progetto del 1919, appalto dei lavori nel 1921), oggi è tutelato dalla Sovrintendenza come monumento nazionale.      Nel liceo hanno studiato lo scrittore Emilio Lussu, il filosofo Guido Calogero, il fisico Emilio Segrè, l'attrice Anna Proclemer, il matematico Lucio Lombardo Radice, il giornalista Mario Pannunzio, il musicista Nicola Piovani, il giornalista e uomo politico Eugenio Scalfari fondatore di Repubblica, il regista Gabriele Muccino, la medagli d'oro ten. Maurizio Giglio vittima delle Forre Ardeatine, il ministro per la coesione territoriale del governo Monti: Fabrizio Barca (è un economista).

   Nella vecchia sede del corso Vittorio avevano frequentato la scuola Emilio Sereni comandante generale delle divisioni Garibaldi e poi ministro della Repubblica, Altiero Spinelli uno dei padri fondatori dell'Europa.
   Durante il fascismo insegnò in questa scuola Alfredo Panzini firmatario del manifesto in difesa della razza.
   Durante la Resistenza fu centro di attività contro l'occupazione militare tedesca, la medaglia d'oro Giaime Pintor era un ex alunno di questa scuola. Dopo la Liberazione fu sede dell'ospedale militare della Quinta Armata USA.
   Nel 1968, nel clima della contestazione studentesca, fu la prima scuola romana ad essere occupata dagli studenti (15-16 marzo), in essa si tenne la prima assemblea autorizzata (26 marzo).
   Oggi la scuola è dotata di una biblioteca, di moderni laboratori di fisica, informatica, sala proiezioni e palestre. E' attivo un laboratorio teatrale. E' un monumento adottato dalla scuola stessa tramite il progetto del Comune di Roma.
   La statua di TerenzioMamiani che era nell'androne oggi si trova in via Acciaioli ang. corso Vittorio (giardini).
  
   Dal punto di vista architettonico è una delle massime espressioni dell'architettura del barocchetto in cui si coniuga la ricerca del linguaggio romano con quella delle necessità funzionali di questo nuovo organismo tipologico. Tuttol'edificio, decorazioni, distribuzione delle masse, dettagli architettonici, è improntato sul singolare e arduo dialogo.
   L'impianto è simmetrico rispetto all'asse di ingresso a cui corrisponde in pianta lo spazio del cortile centrale su cui affacciono i corrdoi che portano alle aule. Si sviluppa su tre livelli. Il pronao di ingresso è ideato a ispirazione di una serliana. Il conicione del corpo centrale, leggermente avanzato è chiaramente ispirato alle costruzioni barocche.

Le foto del liceo Mamiani sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.


     Il liceo ginnasio Terenzio Mamiani è una delle scuole più prestigiose di Roma, qui sono stati ambientati diversi film. “Terza liceo” del regista Luciano Emmer, del 1953, narra la storia corale di un ultimo anno di liceo della scuola, dal primo giorno agli esami. Interpreti: Giulia Rubini, Ilaria Occhini, Anna Maria Sandri, Ugo Amaldi, Turi Pandolfini, Giuliano Montaldo, Paola Borboni. Nella stessa scuola, ma del filone erotico-sporcaccione è “La compagna di banco” (Laurenti, 1977) che racconta, come dal buco di una serratura, le vicende di una procace liceale della III B Lilli Carati attorniata da compagni di classe del calibro di Lino Banfi, Gianfranco D’Angelo e Alvaro Vitali.


[1] Terenzio Mamiani (Pesaro 1799 - Roma 1885) filosofo, scrittore e patriota. Cugino di Giacomo Leopardi. Fu ministro dell'Istruzione del governo Cavour, senatore del regno.



martedì 21 ottobre 2014

30 itinerari per Roma suggeriti dai colori


   Quest'oggi parliamo di un libro su Roma veramente particolare, si intitola "Roma 30 itinerari suggeriti dai colori", una angolazione veramente originale da cui vedere la nostra città. Nella copertina una delle sale della Gnam con, in primo piano, i caratteristici divani rossi della galleria. L'autore è nato e sempre vissuto nella nostra meravigliosa città, unica al mondo per capolavori d'arte di epoche lontane tra di loro. Gli itinerari proposti con questo libro hanno questa particolarità: in un luogo, ad esempio la Gnam di viale delle Belle Arti, ricca di una collezione meravigliosa di pittura e scultura, di cui chi scrive è innamorato, l'autore suggerisce di cercare in una certa sala soltanto quei quadri nei quali il colore rosso è veramente significativo: a chi osserverà il tramonto su piazza Navona dipinto da Gino Bonichi, più conosciuto con il nome d'arte di Scipione, potrà capitare di avere la sensazione di capire attraverso il colore cosa voleva esprimere l'artista. I colori ricordati in questa ricerca sono da sempre i colori fondamentali: il rosso, il bianco, il nero, il verde.
   Il libro l'ho trovato nella libreria della Gnam, in via Antonio Gramsci 73, Roma.
Buona lettura a tutti.
Questo il titolo del libro: Francesco Scaldaferri, Roma 30 itinerari suggeriti dai colori, ed. Skill, € 15.

domenica 19 ottobre 2014

Bellissima la nuova pista ciclabile Monte Ciocci - Monte Mario! Sembra di stare nel Nord-Europa.

   Oggi eravamo in 39 per la splendida passeggiata in bici con VediROMAinbici alla scoperta della splendida e nuovissima pista ciclabile Monte Ciocci - Monte Mario.
Eccoci alla partenza da via dei Fori Imperiali.

Oggi una bella sorpresa: i giochi di strada.

Eccoci sulla pista ciclabile Monte Ciocci - Monte Mario,
siamo all'inizio, si trova sopra la linea ferroviaria
Roma - Viterbo, ha una pendenza del 3%.

E' una meraviglia! Guardate com'è spaziosa,
non si vede e non si sente nemmeno una macchina.

Una fortuna per chi abita in zona.
Se tutta la città fosse così sarebbe anche troppo bella!



Sullo sfondo il Policlinico Gemelli.

Non è solo una pista ciclabile ma
un parco lineare, ecco uno dei tanti parchi giochi per bambini,
lungo il percorso anche tante fontanelle e panchine.

Giunti alla stazione FS Monte Mario
siamo entrati nel Parco del Santa Maria della Pietà.
Bellissimo, anche se mal tenuto.

sabato 18 ottobre 2014

Che meraviglia il Parco delle Tombe Latine restaurato!

   Merita proprio una bella passeggiata il Parco delle Tombe Latine appena restaurato. E' il simbolo di un parco archeologico in periferia, un brandello della Campagna Romana cantata da scrittori, poeti e artisti nei secoli passati. Senza visita guidata, conoscendo poco della storia di Roma, è bellissimo passeggiare in questo posto che parla del nostro lontano passato e della bellezza della natura. Non è da escludere il panorama fino alla cupola di San Pietro e, sul lato opposto, verso il Castelli romani.
Una panoramica della via Latina.

Il sepolcro Barberini.

Un particolare del sepolcro Barberini.


Il sepolcro dei Valeri.

Tutte le foto sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero.

   Restaurate le tombe dei Pancrazi, dei Valeri e il sepolcro Barberini. Cento metri di strada romana intatta per un sito che raddoppia la sua superficie di parco pubblico. Peccato che non è ancora possibile entrare nella basilica di Santo Stefano usata come deposito della soprintendenza. Presente un nuovo antiquarium, bellissima l'installazione di nuovi pannelli didattici in italiano e inglese, favolose le foto d'epoca presenti sugli stessi pannelli. L'ingresso è gratuito, per arrivarci basta prendere la metro A e scendere alla fermata Arco di Travertino.