martedì 31 ottobre 2017

Dodicimila alberi in arrivo.Nuovi boschi a Centocelle e Tor Sapienza


   In arrivo 12.000 nuovi alberi a Roma, piantati insieme a cittadini e associazioni per creare nuovi boschi urbani. Si inizia a Centocelle e Tor Sapienza. Da domenica 19 novembre, domenica ecologica (martedì 21 è la giornata nazionale dell'albero) verranno messi a dimora nuovi alberi tutti tipici dell'area romana. Oltre Centocelle e Tor Sapienza anche a Garbatella e Ostia. Il progetto andrà avanti nei prossimi anni. Veramente una lodevole iniziativa.
Nelle foto il parco di Centocelle, una delle aree nella quale
saranno piantati nuovi alberi.





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sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.

Nella foto di ieri via Monterone che si trova nei pressi di largo Argentina.

lunedì 30 ottobre 2017

Molte aree del Palatino chiuse al pubblico


   Una triste notizia ha fatto la comparsa sui giornali di oggi, molte aree del Palatino sono chiuse al pubblico. La direttrice dell'area archeologica assicura che con il nuovo anno tutto sarà aperto al pubblico. Ci contiamo veramente. Abbiamo milioni di turisti che ogni anno vengono a Roma, abbiamo il dovere di offrirgli di più, perché portano soldi alla nostra città, ai musei, è un aspetto economico importantissimo in questi anni di crisi.
   Certamente ci auguriamo di rivedere tutto aperto anche per il piacere di noi romani, degli amanti della sua storia, perché sentiamo di appartenere alla storia millenaria di Roma...

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Nella foto di ieri via Monserrato, nei pressi di piazza Farnese.

domenica 29 ottobre 2017

La regina di Danimarca a Roma per il foro di Cesare


     La regina della Danimarca Margrethe II è giunta a Roma con 1,5 milioni di euro per finanziare nuovi scavi archeologici nel foro di Cesare. Si tratta di lavori molto importanti perchè un quinto del foro è ancora sotterrato.

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Nella foto di ieri via Merulana (tra San Giovanni e Santa Maria Maggiore).

sabato 28 ottobre 2017

Festa del parco di Proba Petronia

   Dopo i lavori effettuati dall'Ente Roma Natura con il progetto "Parco del Pineto - Pianoro di Proba Petronia, il sistema dei Parchi di Roma Natura per la fruizine di tutti" con il contributo della Regione Lazio, siamo tutti invitati alla festa che si terrà lunedì 30 ottobre alle ore 16.




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Nella foto di ieri via Marmorata (Testaccio - Aventino).

venerdì 27 ottobre 2017

Evviva! Finalmente aperto al pubblico il sepolcro Barberini

   Riapre al pubblico la tomba Barberini con la realtà aumentata, si trova nel parco delle Tombe Latine. Era il sepolcro dei Corneli, nel Seicento proprietà Barberini diventata casale di campagna. Gli affreschi erano rimasti coperti dalla fuliggine dei fuochi accesi da basso, ma i restauri del secolo scorso li hanno riportati alla luce. Ora la ricostruzione dei piani di calpestio ha permesso di aprire alle visite anche questo sepolcro, dopo quello dei Valeri e dei Pancrazi. I lavori sono costati 250.000 euro. Si cammina su griglie di metallo, nel sepolcro era il celebre sarcofago adesso ai Vaticani. Ora nuovi lavori riguarderanno la basilica di Santo Stefano. Da novembre le visite e visioni in 3D a ingresso gratuito su prenotazione allo 06 39967700 (coopculture).
Il sepolcro Barberini.

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Nelle foto di ieri via Margutta (presso via del Babuino).

giovedì 26 ottobre 2017

Palma Bucarelli: una donna che ha cambiato la storia!

   In questi giorni alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea si sta svolgendo una mostra dedicata a Palma Bucarelli, una donna che ha lasciato il segno nella storia dell'arte del secondo dopoguerra.
   Sono in mostra le opere della sua collezione, che lei stessa a donato alla Galleria per volere testamentario. Spesso si tratta di doni di artisti che erano anche suoi amici.

Ritratto di Palma Bucarelli di Giulio Turcato (1944).



Ritratto di Palma Bucarelli di Alberto Savinio (1946).
   Nel 1941 Palma Bucarelli diventa soprintendente della galleria, vi resterà fino al 1975, a lei spetta il merito di aver posto in salvo la collezione dai pericoli della guerra (le opere saranno riparate nel palazzo Farnese di Caprarola) e, passata la guerra sarà l’artefice del rinnovamento della cultura italiana aprendola ai fermenti più vivi dello scenario internazionale. Inoltre la Bucarelli porterà avanti un’idea moderna di museo, con mostre, dibattiti, visite guidate e proiezioni di film, la galleria sarà dotata di un piccolo bar e ospiterà iniziative quali le sfilate di moda che la renderanno un luogo attraente e vivo. La Bucarelli si avvalse di uno staff di collaboratori di primordine: Ponente, Carandente, Maltese. Tra il 1951 e il 1964 promosse i premi di incoraggiamento per i giovani pittori italiani. Nel 1953 si tiene in Galleria una grande mostra di Picasso, nel 1956 su Mondrian, nel 1958 su Pollock, nel 1959 viene esposto il grande sacco di Burri, nel 1971, in seguito alla mostra di Piero Manzoni, ci fu chi chiese “la sua testa”.

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Nella foto di ieri via Mario de Fiori,
nei pressi di piazza di Spagna.

mercoledì 25 ottobre 2017

Ecco il palazzo H al Foro Italico

Ecco alcune immagini dell'interno del palazzo H al Foro Italico. Il palazzo, progettato da Enrico Del Debbio nei primi anni Trenta è oggi sede del Coni e dell'Università degli studi di Roma Foro Italico (Scienze motorie).
Enrico Del Debbio (Carrara 1891 - Roma 1973) Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Carrara con specializzazione in architettura, si trasferisce a Roma dove ottiene il Pensionato Artistico Nazionale di Architettura. Dal 1921 insegna presso la Scuola Superiore di Architettura di Roma. Negli anni Venti ricopre numerosi incarichi nelle istituzioni pubbliche: palazzo delle Esposizioni, Mostra del Decennale della Rivoluzione Fascista, direttore ufficio tecnico dell'Opera Nazionale Balilla. Nel 1927 inizia la progettazione e realizzazione del Foro Mussolini oggi Foro Italico, sono sue l'Accademia di Educazione Fisica ora palazzo IUSM-CONI, lo stadio dei Marmi, la Foresteria Sud ora Ostello della Gioventù. Suo il progetto della palestra e campo sportivo in via Populonia. Progetta con Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo il palazzo della Farnesina oggi sede del Ministero degli Esteri, già palazzo del Littorio. (1935-43). Per le Olimpiadi del 1960 realizza lo stadio del Nuoto (1956 con Vitellozzi). Tra il 1958 e il 1960 ha progettato il quartiere INA Casa di Acilia San Giorgio in coll.






L'apoteosi del fascismo di Luigi Montanari.

Allegoria di Roma antica di Angelo Canevari.

Grazie al mio amico Mauro che mi ha fornito le foto di cui è autore.

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Nelle foto di ieri via Margutta,
la celebre strada degli artisti, parallela a via del Babuino.

martedì 24 ottobre 2017

Ottima iniziativa per la Caffarella

   Complimenti al Comitato per il Parco della Caffarella per l'ottima iniziativa che ha preso in favore della salvaguardia del nostro bellissimo parco. Riproduciamo integralmente la sollecitazione inviata alla sindaca Virginia Raggi.
Panoramica della Caffarella dal Bosco Sacro.

L'art. 8, comma 5 dello Statuto di Roma Capitale recita testualmente:
Gli appartenenti alla comunità cittadina presentano interrogazioni e interpellanze al Sindaco, depositandone il testo, con non meno di duecento sottoscrizioni, presso il Segretariato Generale. Il Sindaco, entro e non oltre sessanta giorni, risponde per iscritto e invia copia delle risposte alle Consigliere e ai Consiglieri Capitolini. 

Ciò purtroppo non si è verificato per l'interrogazione d'iniziativa popolare consegnata il 21 giugno scorso dall'associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella nelle mani del Direttore del Segretariato Generale del Comune di Roma e protocollata con il n. 1/2017.  
519 sono stati i cittadini sottoscrittori dell'interrogazione, le cui firme sono state tutte certificate dall'Ufficio Elettorale, essi chiedevano alla Sindaca di rispondere in merito alle aree della Caffarella di enorme valore storico-artistico-naturalistico, con accesso da via Appia Antica, espropriate nel 2005 e poi dal 2007 lasciate in detenzione precaria agli ex proprietari, nonchè sullo stanziamento di 1.000.000 di euro per interventi di manutenzione del Parco, stanziati 6 anni or sono, ma mai spesi. Il 21 agosto scorso sono scaduti i 60 giorni previsti dallo Statuto per la risposta, ma questa, nonostante i nostri  tre solleciti del 14  e 28 settembre e del 16 ottobre, non è mai pervenuta.
Invitiamo pertanto i cittadini a sollecitare questa risposta inviando una e.mail (di cui alleghiamo una bozza) alla Sindaca. Più e.mail invieremo, maggiori saranno le possibilità che la Sindaca finalmente risponda.

Saluti Caffarellari.
La presidente - Rossana De Stefani

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Nellafot di ieri via della Madonna dei Monti
nel rione Monti.

lunedì 23 ottobre 2017

Due pessime notizie

   Due pessime notizie per gli amanti dell'Appia Antica e della Caffarella. Zone molto frequentate dai ciclisti romani. E' crollato uno stemma presente sulla facciata esterna della chiesetta del Domine Quo Vadis, per fortuna nessun ferito, a differenza di quanto accaduto nella chiesa di Santa Croce a Firenze. Invece in CAffarella dei vandali hanno scritto con la vernice sul ninfeo che si trova lungo la via Latina, presso largo Tacchi Venturi. Si tratta di un monumento che era stato recentemente restaurato, tali restauri erano terminati nel gennaio 2015.


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Nella foto di ieri via Marcantonio Colonna
nel rione Prati.

domenica 22 ottobre 2017

Fontanella in Caffarella

   Una estate secca, senza pioggia... Roma ha rischiato di veder razionata l'acqua, l'Acea è corsa ai ripari chiudendo tante fontanelle, uno dei simboli di Roma, che gettano acqua giorno e notte, la sorpresa, la meraviglia, di turisti e romani che da sempre ci dissetano durante l'estate.

   Tra le fontanelle che hanno chiuso c'è quella che si trova ai bordi della Caffarella sul lato di via Appia Pignatelli, una fontanella cara a tante persone che vanno a correre nel parco. Un anonimo cittadino ha pubblicato questa bella poesia che abbiamo trovato scritta all'ingresso della Caffarella, lato largo Tacchi Venturi. Ci hanno ricordato le poesie in dialetto romanesco che nei secoli passati apparivano sotto la statua di Pasquino, o i sonetti del Belli che accusavano i potenti del tempo.
   Eccola la poesia, la trascrivo con l'augurio che presto cessi l'emergenza idrica e l'Acea decida di riaprire tutte le fontanelle ora chiuse.
Sei stata da anni la nostra salvezza
che ce dava forza, sprone, euforia,
eri così grande nonostante l’altezza,
eri così grande ma sei andata via.

Stavi là da anni chissà se eri stufa,
ma un pensiero t’arriva dalla gente che corre…
il destino ha voluto e ora sei chiusa,
non vedremo mai più quell’acqua che corre,
il destino ha voluto e ora sei chiusa,
non vedremo mai più quell’acqua che scorre…

Sei stata da sempre la nostra salvezza,
nonostante fossi solo na fontanella,
è con te che ho smaltito la peggio stanchezza,
de n’allenamento alla Caffarella.

Fontanella Sant’Urbano torna a vivere!!
Lollo Pimpinella

Il poeta di strada

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Nella foto di ieri via Lucullo nei pressi di via Veneto.
Il monumento in primo piano si riferisce al carcere nazista
che era presente in quel palazzo nei nove mesi di occupazione
tedesca di Roma.

sabato 21 ottobre 2017

E' solo un inizio. 1968.

   In questi giorni alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma si tiene una grande ed interessante mostra sul 1968. Non sui movimenti sociali e politici di quell'anno straordinario, ma sui movimenti artistici e sugli artisti che di quei movimenti saranno espressione, a volte lo anticiperanno.
   Il 1968 fu un anno di grandi contestazioni che riguarderanno il mondo studentesco - in prevalenza - ma non solo, interesserà l'Occidente sviluppato e industrializzato, ma anche il blocco dei paesi dell'Est europeo. Spesso la contestazione partì per aggregazione spontanea, con una carica di contestazione verso i pregiudizi socio-politici. La portata della partecipazione popolare e la sua notorietà, oltre al tempo ristretto dei fatti, contribuirono a identificare il movimento con il nome dell'anno.

   Nel 50° dell'anno della grande contestazione, la Galleria espone le opere di: Accoci, Angeli, Boetti, Calzolari, De Dominicis, Fabro, Kosut, LeWitt, Mario Merz, Mochetti, Prini, Schifano, Moore, Ontani, Paolini, Pistoletto, Zorio e tanti altri.
   Fino al 14 gennaio 2018 alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di viale delle Belle Arti 131.

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Nella foto di ieri via Lepanto nel rione Prati.

venerdì 20 ottobre 2017

A proposito del sottopasso di Santa Bibiana

   A proposito del sottopasso ferroviario di Santa Bibiana, che mette in comunicazione il rione Esquilino con il quartiere di San Lorenzo, facciamo propria la presa di posizione del Coordinamento Roma Ciclabile. Riteniamo sbagliato aver tolto spazio ai pedoni per creare una pista ciclabile. Non è questo il metodo giusto, bisogna togliere spazio alle auto, per avere una città con meno traffico e meno inquinata.

Il progetto realizzato per l’attraversamento ciclabile del tunnel di S. Bibiana è sbagliato, non poco ma molto sbagliato. Non andava fatto. Era meglio. Il primo motivo, e il più importante, è che non si possono penalizzare, mai, i pedoni, nemmeno in nome dei ciclisti. Perché a Roma i pedoni sono gli ultimi, i più penalizzati. Non si può togliere ai pedoni un intero marciapiede, da un lato del tunnel, costringendoli ad un doppio attraversamento. E’ intollerabile e noi che vogliamo far crescere la mobilità ciclabile non possiamo motivare una decisione così sbagliata. Era meglio rimanere come prima. E così sarà anche ora, perché sul lato a noi dedicato passeranno, giustamente, anche i pedoni, e noi in bici, giustamente, ci fermeremo per farli passare. Oppure non andremo in quel marciapiede. 
Ma c’è qualcosa che ci preoccupa ancora di più: che per far spazio ai ciclisti si tolga spazio ai pedoni invece che alle auto. E non per motivi ideali, ma per motivi molto concreti di politica della mobilità sostenibile. Noi pensiamo di voler e dover crescere di numero non perché ci vogliamo bene (anche), ma perché siamo una alternativa alle auto, possiamo ridurne il numero in circolazione – e la velocità - e quindi vogliamo, anzi dobbiamo togliergli spazio. 
E non diteci che non si poteva fare. Quando è stato fatto il progetto, epoca del sindaco Marino, abbiamo ampiamente dimostrato che si poteva. Ora vi chiediamo di fare quello che hanno fatto gli anonimi attivisti: rimuovete subito i cartelli di divieto per i pedoni, i ciclisti sono intelligenti e sapranno convivere rispettandone la precedenza. E poi rifate il progetto.

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Nella foto di ieri via Leone IV, presso piazza Risorgimento, con il ristorante Francesco I.

giovedì 19 ottobre 2017

Una domenica in Caffarella

   Domenica prossima, 22 ottobre, c'è una iniziativa speciale del Comitato per il Parco della Caffarella, una bella iniziativa che è il caso di raccogliere, di iniziative così ce ne vorrebbero 10, 100, 1000 nella nostra città.

Domenica alle ore 10 i volontari del parco invitano tutti i cittadini ad unirsi a loro per pulire le sponde del fiume Almone. L'appuntamento è davanti alla Vaccareccia. La foto della locandina è tratta dalla pagina facebook del Comitato per il Parco della Caffarella, che si ringrazia.

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sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto. In primo piano un ristorante intitolato al papa Francesco.
Nella foto di ieri via Lazio presso via Veneto.

mercoledì 18 ottobre 2017

Bellissima notizia per l'Appia Antica

     Finalmente il piano di assetto per il parco dell'Appia Antica, con esso stop ad abusi e autodemolitori. Che cos'è il piano di assetto di un parco? E’ una specie di piano regolatore che fissa regole certe su cosa si può e non si può fare nei 3.700 ettari del parco. La Giunta regionale lo ha approvato ieri mattina, ora passa alla Pisana. Era pronto nel 2002. Il primo obiettivo è il trasferimento di tutte le attività incompatiblli con il parco come gli sfasciacarrozze e i rivenditori di auto. Si potranno rispedire al mittente tutte le richieste di sanatoria avanzate dal 1985 al 1994 e procedere rapidamente per quelle del condono del 2003. Un nodo da sciogliere sarà l’apertura al pubblico delle aree private, il 70% del parco. Il piano di assetto intende valorizzare le attività agricole tradizionali con produzioni biologiche e proponendo un marchio Appia Antica.
La tomba di Cecilia Metella,
uno dei luoghi simbolo del parco dell'Appia Antica.