giovedì 31 marzo 2016

I libri che hanno fatto l'Europa e gli europei


   Da oggi è possibile visitare una delle mostre più belle e interessanti degli ultimi anni. E' stata allestita all'Accademia dei Lincei e si intitola "I libri che hanno fatto l'Europa e gli europei". In mostra 180 preziosi libri manoscritti. Un percorso storico-culturale che ha portato dalla cultura e letteratura classico-cristiana alla letteratura e cultura moderna, o meglio occidentale. La mostra resterà aperta fino al 22 luglio a palazzo Corsini in via della Lungara 10. Per ogni informazione consultare il sito internet lincei.it oppure tel 06 68027337.
La locandina della mostra è tratta dal sito internet lincei.it.

Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un'involontaria violazione del copyright, in modo che io provveda subito all'eliminazione dell'immagine
usata per errore. 

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo della Rinascente in via del Corso, oggi del gruppo Zara. E' opera dell'arch. Giulio De Angelis, venne progettato nel 1885 e inaugurato il 21 dicembre di due anni dopo. E' ispirato ai grandi magazzini francesi come Printemps.

mercoledì 30 marzo 2016

Caffarella: due motivi validi per tornarci.

   La Caffarella non manca mai di stupire. Ecco due motivi validi per tornare a passeggiare in quel parco meraviglioso! Sabato 2 aprile alle ore 10 il comitato per il parco della Caffarella ha organizzato una bellissima passeggiata alla scoperta delle erbe officinali.

Ma non finisce qui! Lunedì 13 aprile parte il corso di "Esperienze di teatro nella natura", verranno trasmesse le tecniche di base per imparare a interpretare un testo in prosa. Oltre ad insegnare le tecniche espressive e recitative, verrà trasmessa la conoscenza del territorio sia storico che naturalistico.

Per ogni ulteriore informazione consultare il sito: Caffarella.it
Le immagini di questo post sono tratte dal sito internet: Caffarella.it che ringrazio.

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Nella foto di ieri il palazzo della Fao che si trova in viale Aventino angolo viale delle Terme di Caracalla. Venne costruito per ospitarvi il ministero delle Colonie, progettato nel 1938, fu completato nel 1952 divenne subito sede della FAO (Food and Agricolture Oranization). Il progetto si deve agli architetti Vittorio Cafiero e Mario Ridolfi. Davanti ad esso era collocata la stele di Axum che è stata restituita all'Etiopia.

martedì 29 marzo 2016

Botteghe storiche che resistono

   Nel rione Equilino ci sono botteghe storiche che resistono. Nonostante tutto riescono a stare aperte. Scopriamone alcune.

   Le ultime botteghe storiche, quelle che non hanno voluto vendere ai cinesi, ma lamentano di non essere sostenuti dal Comune.La coltelleria Sergio Zoppo in via Merulana vende coltelli di tutti i tipi, sciabole, spade Katana e coltelli in ceramica giapponesi, rasoi e forbici da sarto. Il negozio è qui dal 1921, in mezzo una bici Bianchi che usava il padre di Sergio Zoppo nel 1945. 


 
 
 
 
   La biscotteria Cipriani, in via Carlo Botta 21, è aperta dal 1906,  con gli Oswego, i Novellini, i Vittorio, i Napoleoni bianchi e al cacao e i Sigarettoni offre una vasta quantità di biscotti. Pietro Cipriani nasce nel 1876 a Pescia di Norcia in Umbria, giovanissimo viene a Roma dove comincia a lavorare come garzone di fornaio. Ancora ragazzo apre un laboratorio in via del Corallo (vicino a via del Governo Vecchio) e nel 1906 si mette in proprio. Nel 1908 nasce Amleto, a lui subentrano i tre figli, uno di questi Piero con il figlio Luca sono tutt’ora titolari dell’azineda. Oggi è anche pasticceria. Qui venne girato “Matrimonio all’italiana”, film del 1964, regia di Vittorio de Sica, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Il soggetto è ispirato a Filumena Marturano di Eduardo De Filippo.

 
 

 
   Resiste anche la Coloreria Bordi in via dello Statuto aperta nel 1910.
Esiste dal 1910, attualmente gestita da Claudio Bordi e dalla moglie Francesca, storica dell’arte. Il bisnonno Augusto rischiò grosso quando nascose 15 ebrei e antifascisti nella cantina del negozio. Nella seconda metà dell’Ottocento un Bordi commerciava colori, pennelli, tele e saponi, liquori e vino in un altro locale. Si trovò il 20 settembre 1870 a porta Pia dalla parte dei pontifici. La nonna Delia rifece le vetrine con una vincita al lotto, si era giocata i numeri della targa di Claudio Villa che era passato al negozio. Grazie ai taccuini del bisnonno si vende una cera per mobili del tutto naturale. Oggi vi si tengono corsi di pittura. Il restauratore Giuseppe Mantella, mentre restaurava L’estasi di santa Teresa del Bernini passava dal suo negozio per rifornirsi. Entrando nel negozio a sinistra si trovano i quadri che ricostruiscono la genealogia della famiglia.




 

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Nella foto di ieri il palazzo della Consulta che si trova in piazza del Quirinale.

     Il PALAZZO DELLA CONSULTA fu eretto da Clemente XII su progetto dell’architetto Ferdinando Fuga tra il 1732 e il 34 per il Tribunale della Sacra Consulta, dopo il 1870 fu sede del Ministero degli Esteri, quindi del Ministero dell’Africa Italiana, oggi vi risiede la Corte Costituzionale. La facciata, forse la più bella del Fuga, a due piani con interposto ammezzato, divisa da paraste, ha tre ricchi portali con frontoni ornati da trofei e statue di Filippo Valle (1739); al sommo stemma di Clemente XII fiancheggiato da stemmi alati.

     La Corte Costituzionale è un organo previsto dall’art. 135 della Costituzione composto di 15 giudici 1/3 di nomina presidenziale, 1/3 di nomina parlamentare e 1/3 di nomina dei giudici stessi; durano in carica 9 anni. La Corte giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi, sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato, sulle accuse contro il Presidente della Repubblica, sull’ammissione dei referendum. Il presidente è (dal dicembre 2010) Ugo De Sierno, dura in carica tre anni.

lunedì 28 marzo 2016

Roma beat

   Ecco un bel libro che ripercorre gli avvenimenti di Roma tra il febbraio 1965 e l'ottobre del 1970. I questi anni avvennero grandi cambiamenti, la nascita e lo sviluppo di nuove culture giovanili, l'esplosione del beat e dei ritrovi giovanili dove la musica si faceva dal vivo. Ma non solo: nuove correnti artistiche, i capelloni, il movimento studentesco, la contestazione giovanile, le manifestazioni per il Vietnam, la pillola, il divorzio.
   Nel Tridente, la parte più elegante di Roma, quella dei negozi alla moda, accadeva che nei sotterranei, nelle cantine, si ritrovava la sera la gioventù romana che rifiutava la tradizione e la Roma da cartolina della "dolce vita". Una minoranza di capelloni, donne ribelli, poeti di strada, liberi pensatori, viaggiatori, scriveva una nuova pagina di storia che Claudio Pescitelli ha raccontato nel libro. Claudio Pescitelli, Roma beat, ed. Zona, euro 18.
   In questo libro troviamo una cronaca ricca e dettagliata di quegli anni con un indice di 1500 nomi.
L'immagine di copertina è tratta da ibs.it
che ringrazio.

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Nell'ultima foto pubblicata, quella di sabato 26, il palazzo della Cancelleria che si trova nella piazza omonima a due passi da Campo de' Fiori. Sede storica della Cancelleria Apostolica, ancora oggi accoglie i tribunali della Santa Sede tra i quali la Sacra Rota. Il palazzo fu costruito tra il 1485 e il 1513 ed è zona extraterritoriale del Vaticano. Secondo il Vasari alla progettazione del palazzo partecipò il Bramante. Nel palazzo si trova la chiesa di San Lorenzo in Damaso.


domenica 27 marzo 2016

Auguri di buona Pasqua!

Auguri di buona Pasqua a tutte le persone che seguono questo blog.

Gite fuori porta e musei aperti per Pasqua e Pasquetta

   Come è da tradizione per Pasquetta i romani fanno una gita fuori porta, si va sui prati che circondano la città, come in Caffarella o nel parco degli Acquedotti, sui Castelli, lungo le rive del lago di Bracciano o sulla costa: Ostia, Fiumicino, Anzio e chi può si allontana ancora di più. Quando non esisteva la motorizzazione di massa la nostra Pasquetta era sui prati che si trovano subito "fori de' porta".
   Molte le proposte per queste due giornate. Il parco di villa Gregoriana a Tivoli ha in programma visite guidate per tutti, giochi e attività per bambini, pic nic con prodotti a Km zero. A Monte Romano, nei pressi di Tarquinia si può visitare gratuitamente la rocca di Repampani e il territorio circostante. Le suggestive rovine del borgo di Monterano (presso il lago di Bracciano) sono lo scenario della camminata che parte alle ore 9,30 immersi nella natura dei monti della Tolfa. Allontanandosi un po' di più si arriva ad Acquapendente, provincia di Viterbo, presso il confine con la Toscana, lungo la via Cassia. In occasione del Giubileo è in programma un'apertura straordinaria delle carceri vescovili.
La Gnam.

   Sembra che per Pasquetta il tempo non sia bello, quindi ricordiamoci che tutti i musei comunali e statali sono aperti. Tra le tante offerte ricordiamo: Capitolini ospitano la mostra: "Campidoglio. Mito, memoria e archeologia", la Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale di via Crispi ospita la mostra: "Roma anni Trenta. Le Quadriennali", il Maxxi: "Istanbul. Passione, gioia, furore", alla Gnam di viale delle Belle Arti ultimi giorni per vedere la mostra: "Pablo Eucharren" e per vedere la collezione permanente perché dal 4 aprile le sale saranno chiuse a rotazione per permettere un riordino delle opere presenti nella galleria.
Immagine di villa Gregoriana a Tivoli presa dal sito internet tibursuperbum.it che ringrazio.
 

sabato 26 marzo 2016

Tre ciclisti travolti sull'Aurelia da un'automobile, uno è morto.

   Questa mattina tre ciclisti sono stati travolti da un'auto pirata sulla via Aurelia, al Km 17, in località Castel di Guido, l'auto che li ha investiti non si è fermata a prestare i primi soccorsi. Più tardi la donna che ha causato l'incidente si è costituita, è risultata negativa ai test alcool e droga. E' stata denunciata a piede libero, è il primo caso in Italia che rientra nel reato di omicidio stradale. A rimanere ucciso è stato un uomo di 76 anni Roberto Giacometti, era stato portato in elicottero all'Aurelia Hospital. Per lui non c'è stato nulla da fare.
   Quanto accaduto richiama l'esigenza che vi siano leggi a difesa degli utenti deboli della strada, in queste occasioni si scontano i ritardi italiani e romani nella realizzazione di piste ciclabili o comunque percorsi protetti.

Pasqua con la musica nei musei del Comune di Roma

   Dalla musica classica al jazz, ogni genere musicale è importante e gradevole, sono tutte espressioni che devono essere conosciute. Una bellissima occasione è offerta dai musei del circuito del Comune di Roma che saranno aperti fino a tarda sera per abbinare musica e arte, tutte le iniziative vanno dal 24 al 28 marzo.

   Tra le tante iniziative tra cui scegliere segnaliamo il 27, giorno di Pasqua, alla Centrale Montemartini vi sarà uno spettacolo nel quale avverrà una contaminazione tra musica jazz, musica elettronica e tango. con il sax di Javier Girotto e il pianoforte di Alessandro Gwis (ore 21 e ore 22,30).
   Per consultare tutto il bellissimo elenco di iniziative vedere in sito internet: museiincomune.it o telefonare al 060608.

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Nella foto di ieri il palazzo della Calcografia Nazionale costruito nel 1837 da Valadier, si trova in via della Stamperia presso fontana di Trevi. E' sede della Calcografia Nazionale e del Gabinetto Nazionale delle Stampe.

venerdì 25 marzo 2016

Una bella idea... semplice!

Una bella idea, semplice, come sono sempre le idee geniali. Le torri di Ligini all'Eur sono in restauro, a breve partiranno i lavori e non vedremo più quegli scheletri di palazzi, anzi di grattacieli che rovinano l'Eur e chi entra a Roma dalla via Cristoforo Colombo. L'idea questa che vedete nella foto sotto.
   Una volta le tre torri di Ligini costituivano il PALAZZO DEL MINISTERO DELLE FINANZE, progettate degli architetti Cafiero, Ligini, Marinucci e Venturi, del 1957-62. I tre grattacieli alti 60 metri e i due corpi bassi lo ponevano come uno degli elementi caratterizzante dell’Eur nel dopoguerra. Sono stati parzialmente demoliti, al loro posto dovevano sorgere le Torri in cristallo di Renzo Piano un un complesso misto di appartamenti e negozi. A parte le proteste degli architetti e dei cittadini del quartiere, del progetto bellissimo di Piano non se ne farà più nulla perché non si sono trovati investitori privati in grado di realizzarlo. A gennaio del 2016 tutto il complesso semi demolito è stato acquistato dalla Tim che lo restaurerà e si è impegnata a completare il tutto per la fine del 2016. Qui si trasferiranno i 5.500 dipendenti ora a Corso Italia.
   Speriamo che tutto vada in porto nel migliore dei modi.

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Nella foto di ieri il palazzo del Viminale.
    Il palazzo si trova in piazza del Viminale, nel rione Monti (anche se al di là di via Depretis è rione Castro Pretorio). In alcuni testi è indicato palazzo del Viminale. Venne costruito nel 1920 su progetto dell’architetto Manfredo Manfredi, in stile neocinquecentesco, si caratterizza per una scalea centrale e una doppia rampa carrozzabile che sale al palazzo. Al centro della piazza una fontana a livello della strada con una tazza quadrangolare sulla quale sono scolpiti tre monti (simbolo del rione) e la lupa. Le rampe e la piazza con la fontana furono sistemate nel 1930. I lavori per la costruzione del palazzo portarono alla demolizione del convento di San Paolo e della chiesa di Santa Maria della Sanità con il suo ospizio dei Convalescenti. L’area di 60.000 mq venne spianata ad opera del Genio Civile, la terra rimossa venne scaricata dove oggi è la Città Universitaria. A ridosso di San Lorenzo in Panisperna furono trovati resti di un impianto termale. Attuale ministro dell'Interno è Angelino Alfano dell'NCD, nato ad Agrigento nel 1970.

giovedì 24 marzo 2016

Colosseo: ricostruito il montabelve di Domiziano




L'intervento di archeologia sperimentale farà parte del progetto di ricostruzione del piano dell'arena in cinque anni, per un costo stimato di 20 milioni di euro.

Una grande gabbia di 1,80 per 1,40 metri, alta un metro, che un meccanismo di carrucole e tornio azionati dalla forza di 8 uomini, riesce a far salire per 7 metri, dai bui sotterranei fino all'arena. Ricostruito con esattezza filologica dagli ingegneri Umberto Baruffaldi e Heinz Beste, è uno dei 28 montacarichi, di fatto stupefacenti macchine sceniche, che assicuravano il sollevamento delle belve.
Circa 200.000 € il costo dell'impresa, finanziata e poi filmata dall'americana Providence Pictures.
 
 

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Nella foto di ieri il palazzo del Quirinale.

     Iniziato da Gregorio XIII nel 1574, sul posto di una villa del cardiale Ippolito d’Este (il figlio del duca Alfonso e di Lucrezia Borgia), per farne la residenza estiva dei papi. Vi lavorarono successivamente il Mascherino, Domenico Fontana, Flaminio Ponzio, Carlo Maderno, il Bernini e Ferdinando Fuga, fu compiuto sotto Clemente XII (1730-40), ma già Clemente VIII era andato ad abitarvi e, dopo di lui tutti i papi fino al 1870. Da quell’anno divenne la reggia dei Re d’Italia e, dopo il 1947, la residenza del Presidente della Repubblica Italiana.

     L’ampia facciata del tardo Rinascimento è a due piani con finestre a piattabanda e a timpano,  a sinistra basse costruzioni e un baluardo circolare ne nascondono la parte inferiore. A destra il grande portale di Carlo Maderno, fra due colonne reggenti un ricco timpano arcuato con cornice spezzata su cui le statue di San Pietro (di Stefano Maderno) e San Paolo del 1615. Al di sopra grande balcone fiancheggiato da lesene, fregiato nel mezzo del timpano spezzato da una Madonna con Bambino, di Pompeo Ferrucci (1635). Sulla destra emerge il lato breve della sopraelevazione della “Manica lunga”. Nell’interno il vasto cortile porticato è di Domenico Fontana, mentre la torretta dell’orologio, la scala a chiocciola a colonne doriche binate sono del Mascherino. Le tre finestre del piano nobile, ad angolo con via del Quirinale corrispondono alla Cappella Paolina che prende il nome da Paolo V Borghese che la fece costruire da Carlo Maderno, ha le stesse dimensioni della Cappella Sistina in Vaticano. Nell’Ottocento quattro papi vi furono eletti. Ad essa segue il Salone dei Corazzieri o sala Regia, sempre del Maderno con affreschi di Giovanni Lanfranco e C. Saraceni, in essa si svolgono le principali cerimonie tra cui l’insediamento del Presidente della Repubblica. Al balcone corrisponde la sala del Balcone, seguono – affacciando sulla piazza: la sala Gialla, la sala di Augusto, la sala degli Ambasciatori. Queste sale furono ricavate da un’unica galleria in epoca napoleonica.

mercoledì 23 marzo 2016

L'Appia Antica ha bisogno della massima tutela!

   Nei giorni scorsi si è svolta una marcia in ricordo di Antonio Cederna che tanto si è battuto per la tutela e la valorizzazione dell'Appia Antica, è stato il primo che ha chiesto l'istituzione del parco regionale per meglio proteggere gli immensi territori conservati lungo il suo percorso.
   Dopo la riforma dei Beni Culturali voluta dal ministro Franceschini, il parco dell’Appia Antica si sta trasformando in Istituto Autonomo, come Ostia Antica. Ma con i soldi dei biglietti in un anno si arriva a 100.000 euro, tale cifra non basta nemmeno per sfalciare l’erba. Siamo sicuri che questa riforma fa bene al parco dell'Appia Antica? Come fare per sopravvivere?
   Ci auguriamo che le autorità competenti siano in grado di affrontare questo problema.
 

Contro il terrorismo: solidarietà al popolo del Belgio!

L'immagine del Campidoglio illuminato ieri sera in solidarietà di tutte le oltre 30 vittime dei due attentati terroristici a Bruxelles è tratta dal sito internet post.it che ringrazio!

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sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto (oggi è facile).
Nella foto di ieri il palazzo del Parlamento nella omonima piazza.
La turrita facciata posteriore di Palazzo Montecitorio è opera di Ernesto Basile del 1903-25. Fu costruita in occasione del raddoppio dell’edificio con la nuova aula parlamentare sempre del Basile. E’ uno degli esempi più notevoli di architettura floreale o liberty che vi sia in Roma per quanto troppo in contrasto con l’ambiente. L’architetto usò mattoni rossi e travertino con enorme stilobate. Notare l’esagerato sviluppo della parte basamentale e la modestia del portale, preceduto da una ripida scala. I due gruppi allegorici sono di Domenico Trentacoste del 1911. Qui, nel 1748 venne ritrovato l’obelisco gnomone di Augusto ora su piazza Montecitorio.

martedì 22 marzo 2016

E' in crisi il primo cineclub romano


   E' in crisi il Filmstudio, chiuso da giugno, non ha riaperto dopo la pausa estiva. E’ stato il primo e più prestigioso cineclub romano, autentico tempio del cinema indipendente. Si trova in Via Orti d’Alibert a Trastevere, molto vicino a via della Lungara. Perché possa continuare a vivere ci sono due problemi da affrontare: riconversione tecnologica di una delle due sale e saldo di una non indifferente bolletta dell’energia elettrica.
   Ci auguriamo che presto questi problemi si possano superare perché quando chiude un cinema è una triste notizia, perché è un luogo di diffusione della cultura, ma se chiude un cineclub è una doppia tristezza, perché chiude una sala che proietta film di qualità, a volte rari, molto belli ma che non riescono ad arrivare nel grande circuito, spesso film stranieri dei popoli del Terzo Mondo. Ma c'è ancora un altro motivo, il dibattito che segue queste proiezioni rendono più interessante l'attività che si svolge in questi luoghi.
   Forza Filmstudio!
Nella foto in alto via Orti d'Alibert dove si trova il Filmstudio.

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Nella foto di ieri il palazzo del Monte dei Pegni  o del Monte di Pietà che si trova in piazza del Monte di Pietà nei pressi di via dei Giubbonari.
     Istituto fondato nel Seicento con ampia facciata a mattoni e senza rilievo, unica decorazione, al centro una lapide di Clemente VIII del 1604 con splendida cornice e un’edicola con il “Cristo nel Sepolcro”. Il palazzo fu progettato da Carlo Maderno[1], la facciata posteriore è di Nicola Salvi.  Sulla sinistra campanile con campana in vista e orologio di fine Settecento. La leggenda vuole che l’orologiaio, per un compenso considerato scarso, avesse sabotato alcuni ingranaggi firmando l’opera con questi versi: “Per non esser state a nostre patte, orologio del Monte sempre matte”. Oggi le lancette vanno avanti di quattro minuti secchi. Una fontana è sulla facciata e un’altra nel cortile, sempre opere del Maderno.
     All’interno si trova una splendida cappella di Carlo Maderno rifatta da G.A. De Rossi e decorata da C. Bizzaccheri con marmi preziosi, pitture e soprattutto sculture. All’altare Pietà, di Domenico Guidi, 1676, il suo capolavoro. E’ aperto in occasioni particolari, come le giornate del FAI.


[1] Carlo Maderno   (Capolago 1556 - Roma 1629) Deve la sua fama ad aver progettato e realizzato la facciata e la navata trasversale della basilica di San Pietro. Sua anche la chiesa di Santa Susanna in via XX Settembre, san Giovanni de Fiorentini (dove è sepolto) e sant'Andrea della Valle. Cappella Salviati in San Gregorio al Celio.

lunedì 21 marzo 2016

Una chiesetta sconosciuta ma con una lunga storia

   C'è a Roma una chiesetta sconosciuta ai più. Ci passa davanti una strada importante, la via della Magliana, ma le macchine corrono via veloci, non c'è tempo per fermarsi ad ammirarla. La chiesetta sta lì solitaria tra la strada chiassosa e indifferente, una pista ciclabile su marciapiede, e sui fianchi casette di un tempo passato quando tanti romani vivevano in baracche o poco più che baracche. Lungo i fianchi della chiesa tante attività artigianali, piccoli artigiani che lavoro il ferro, il legno e altro ancora. Ma nessuno a tempo per visitarla e lei mostra orgogliosamente l'abside all'indifferenza di noi moderni che corriamo veloci, siamo più attratti da internet con i suoi social.
   E allora diamogli un'occhiata a questa sconosciuta ma affascinante chiesetta. Ascoltiamo la sua storia!

     Sorta su un sepolcro romano e già esistente nell’ VIII secolo dopo Cristo. A questa epoca si fa risalire la traslazione dei corpi di Ciro e Giovanni, per cui la Santa non è mai esistita, si tratta di una storpiatura popolare di Abate Ciro. La chiesa è stata ampliata nel XIII secolo. L’abside ha mensoline in marmo a motivi vegetali e una bifora murata in antico. La chiesa si sviluppa su tre livelli. L’ingresso è sul lato opposto e sopraelevato. Sul semplice portale una finestra con grata in pietra a motivi geometrici e due finestrelle murate. Nell’interno resti di affreschi riproducenti cinque santi dell’VIII o IX secolo. Mentre quelli dell’abside, molto ritoccati sono sono del XIV secolo. Dalla sacrestia si scende nella cripta, forse la chiesa originaria, ad un livello ancora più basso il sepolcro romano con resti di affreschi.




 

Augusto: il fondatore dell'impero che cambiò il mondo


   Una delle figure più importanti della storia di Roma e del mondo è Ottaviano Augusto, l'uomo che fondò l'impero romano ponendo fine a un lungo periodo di lotte intestine. La pace da lui realizzata permise all'impero di sopravvivere per circa cinque secoli. Adesso c'è un bel libro di Arnaldo Marcone dal titolo Augusto edito dalla Salerno editrice che ripercorre le vicende storiche che hanno visto Ottaviano protagonista.

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Nella foto di ieri il palazzo del Grillo che si trova alle spalle del foro di Augusto nella piazza omonima. E' un palazzo seicentesco formato da due corpi di fabbrica collegati da un sovrappasso detto arco dei Conti. Ingloba la torre detta della Miliziola per distinguerla dalla vicina e più grande torre delle Milizie, fu edificata nel 1223 come proprietà dei Carboni, poi dei Conti, finchè nel 1675 fu acquistata dai del Grillo che la ristrutturarono aggiungendovi il coronamento a beccatelli e l'epigrafe Ex Marchione de Grillis. Il palazzo è legato alla memoria del Marchese Onofrio del Grillo, famoso per i suoi scherzi, a lui si è ispirato Mario Monicelli nel celebre film "Il marchese del grillo" del 1981, con Alberto Sordi.

domenica 20 marzo 2016

Acquedotti romani: una grande impresa ingegneristica.

   Una delle grandi imprese compiute dagli antichi romani fu quella di saper costruire strade e acquedotti che hanno superato la prova del tempo. Nel costruire gli acquedotti hanno dato prova di capacità ingegneristiche eccezionali. Oggi ne abbiamo avuto una prova con la passeggiata per Roma, organizzata da VediROMAinbici, nella quale il nostro amico Bruno ci ha fatto vedere gli acquedotti dal punto di vista tecnico, ingegneristico. E' stata una passeggiata molto interessante.
Eccoci alla partenza di largo Corrado Ricci,
oggi ha Roma è una bellissima giornata di sole,
oggi 20 marzo inizia la primavera,
siamo in 30 persone.

Prima tappa alle terme di Caracalla,
qui abbiamo visto i depositi dell'acqua,
punto terminale dell'acquedotto Antoniniano.

Altra tappa a porta Maggiore dove confluivano 8 degli undici acquedotti dell'antica Roma.
Questo perché era un punto molto alto della città nel quale
far arrivare l'acqua per poi distribuirla in tutta l'Urbe.

Ecco lo speco nel quale scorreva l'acqua di cinque acquedotti,
di due più in basso sono murati, altri due sono ben visibili, il più alto
è parzialmente crollato.

Siamo sempre a porta Maggiore, ecco la conduttura di altri due acquedotti.

Ultima tappa a via del Nazareno dove è possibile vedere l'unico tratto in superficie
dell'Acquedotto dell'Acqua Vergine.