venerdì 31 maggio 2013

Arte a New York, una collettiva con 25 artisti di diverse generazioni.

   Nominare New York vuol dire pensare ad un mondo all'avanguardia,
al futuro del nostro pianeta, sia dal punto di vista artistico che
da quello tecnologico, senza parlare dell'aspetto economico e
politico che è sempre sotteso ad ogni ragionamento.
   Oggi forse questa immagine è un po' sbiadita, il futuro del
mondo sembra rappresentato dai paesi che stanno dall'altra parte
del Pacifico, il Giappone, la Cina con il suo prorompente sviluppo
economico e demografico, la Corea, ma anche l'India e i paesi del
Sud Est asiatico.
   Invece per i curatori della mostra "Empire State" al palazzo
delle Esposizioni di via Nazionale, fino al 21 luglio, per questi
curatori la capitale mondiale dell'arte non è Pechino o Bombay,
o almeno ancora non lo è, ma è New York. E allora questi curatori
si sono messi a setacciare 150 studi di artisti tra la città e i
suoi dintorni per ottenere un vero atlante dell'arte in cui si
incontrano artisti già affermati e nomi sconosciuti ai più,
sono a confronto i generi più diversi: la fotografia, i video,
la pittura, la scultura.
   In ogni sala sono in mostra due o tre artisti con opere per
la maggior parte realizzate per l'occasione di questa mostra.
E' una mostra che non si deve mancare di visitare per la sua
importanza, per il panorama qualificato che offre, tanto è vero
che anche il New York Times ha consigliato i propri lettori di
prendere un aereo per Roma in primavera per visitare questa
mostra.
   Noi romani non ce la dobbiamo far sfuggire!

giovedì 30 maggio 2013

Dieci anni di Auditorium, un luogo che tutto il mondo ci invidia!

   Il 9 giugno sarà un giorno di festa per l'Auditorium e per la
nostra città, si festeggeranno i dieci anni del grande cantiere
della musica e non solo, cioè dell'auditorium di Renzo Piano.
Per quel giorno sono previsti eventi gratuiti e sale aperte fino
a notte.
   E' una struttura eccezionale se pensiamo che è ancora in
utile nonostante i tagli. Il bilancio del 2012 si è chiuso con un
utile netto di 43.820 euro (sarebbero 308.000 senza le tasse),
gli incassi della biglietteria hanno superato i 5 milioni di euro.
Il livello di autofinanziamento della fondazione rappresenta oggi
il 66,5%. Infine un dato che non ha paragoni in nessun altra
parte del mondo, nemmeno Parigi o New York, in un anno gli spettacoli
sono stati 1.290 e gli spettatori 572.000, i frequentatori due
milioni.
   L'auditorium è stato progettato da Renzo Piano, la sua
costruzione è iniziata nel 1995 ed è stato inaugurato il 21 aprile
2002 mentre il 21 dicembre dello stesso anno è stata inaugurata
la sala Santa Cecilia. Si compone di tre sale che dall'alto somigliano
a tre scarabei oppure a tre liuti, ogni sala è progettata per essere
la cassa acustica più idonea per il genere di musica che vi verrà
interpretata. Tutti i materiali richiamano i colori di Roma: il
bianco del travertino, il rosso dei mattoni, il grigio della copertura
richiama la cupola del Pantheon. La sala più grande è la Santa Cecilia
da 2.700 posti dedicata ai concerti sinfonici per grandi orchestre.
Le strutture portanti di copertura sono costituite da travi in legno
lamellare e acciaio, la superficie coperta è di 4.000 mq. E' la più
grande sala da concerti d'Europa. La sala Giuseppe Sinopoli da 1.200
posti si adatta ai più diversi tipi di musica anche perchè l'orchestra
può assumere varie posizioni. La sala Petrassi da 700 posti per
generi musicali più nuovi a casua dei tempi di riverberazione del
suono, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche perchè
permette il cambio delle scene e dei costumi.

   All'aperto è stata ricavata una cavea intitolata a Luciano Berio
di ben 3.000 posti per gli spettacoli estivi, mentre d'inverno ospita
la pista di ghiaccio. Nell'auditorium si trova dal 2008 il MUSA,
ovvero il Museo degli Strumenti Musicali dell'Accademia di Santa
Cecilia, una delle principali raccolte italiane, si compone di 500
pezzi, ne espone 130 a rotazione.
   Veramente un luogo magico nel quale è bello andare anche
solo a passeggiare!
Tutte le immagini dell'Auditorium di questo post sono dell'autore del blog. Il loro uso è libero.

mercoledì 29 maggio 2013

Roma in un libro: un architetto e la sua città, Roma.

Anche se non si vede questa è la copertina
del libro che presentiamo oggi,
è tratta da: ibs.it.

   Il testo che presentiamo oggi ricostruisce, sulla base di
un ricco materiale documentario, il lungo percorso creativo
di Giuseppe Nicolosi che ha lasciato importanti testimonianze
artistiche nel panorama architettonico italiano e romano in
particolare. Nato nel 1901 e scomparso nel 2011 è autore di
due lotti di case alla Garbatella nel 1930, le case per
abitazione a Tiburtino III (Santa Maria del Soccorso), del quartiere
INA Casa a Torre Spaccata con altri nel 1960, della chiesa
Regina Mundi sempre a Torre Spaccata nel 1968, della chiesa
di San Policarpo in piazza Celio Aruleno Sabino, nel
quartiere Appio Claudio di Roma nel 1960.
   C'era in questi progetti il tentativo di realizzare delle
case, e con esse dei quartieri, a misura d'uomo. Anche la casa
del ceto popolare doveva avere la dignità che ogni uomo merita.
   Il tutto avveniva in un contesto di speculazione edilizia
dilagante, dove le grandi città italiane venivano depredate
e stravolte, asservita agli interessi dei costruttori.
   Un bellissimo libro, non solo per chi ama l'architettura,
anche per chi ama la Roma moderna e vuole conoscerne meglio
i suoi sviluppi.
A cura di Luca Arcangeli, Giuseppe Nicolosi, ed. Casa dell'Architettura,
€ 27.

martedì 28 maggio 2013

Roma al cinema: Miele film drammatico su un tema spesso rimosso.

La locandina del film è tratta da: www.film.it.
   Irene, la protagonista del film, quasi al limite della legge,
aiuta i malati terminali a porre fine alle loro sofferenze e quindi
alla vita. Il lavoro di Irene è per lei un lavoro senza problemi
di carattere morale, finchè chiede il suo intervento l'ingegner
Carlo Grimaldi. Tutto all'apparenza nella normalità, invece Irene
scopre ad un certo punto della storia che Carlo sta benissimo,
non ha alcuna malattia incurabile.Inizia così a scavare dentro
di se, a interrrogarsi, incontra più volte Carlo e cerca di
convincerlo a farsi restituire i farmaci che gli ha consegnato
per il terribile scopo.
   Nel film appare più volte Roma, la stazione Termini, il nuovo
ponte della Musica presso l'Auditorium, l'aeroporto di Fiumicino,
la spiaggia di Castel Porziano.
   Il film è la prima prova alla regia per Valeria Golino, nel
film recitano Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo,
Vinicio Marchioni. E' tratto dal romanzo "Anome tuo" di Marco
Covacich. Miele è il nome fittizio di Irene. Questo film
merita ssolutamente di essere visto perchè appartiene a quella
categoria di rare pellicole che sanno andare a fondo in problematiche
sociali volutamente rimosse nel dialogo collettivo e intimo.

lunedì 27 maggio 2013

Che bello ritrovare capolavori che si credevano persi.

   A Castel Sant'Angelo, dal 20 maggio al 5 novembre sono in
mostra opere d'arte trafugate o frutto di scavi archeologici
clandestini. La mostra avviene per i venti anni di collaborazione
tra ministero per i beni e le attività culturali e le forze
dell'ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza.
   Le opere di inestimabile valore provengono da siti e musei
di tutta Italia, spicca il sarcofago delle quadrighe di Aquino
e il cratere di Eufronio del museo di Villa Giulia.
   La mostra si articola in nove sezioni tematiche, al centro
di ognuna un capolavoro ritrovato, ma esposto non da solo, con
altre opere simili o dello stesso contesto storico e artistico.
   Il percorso si apre con il Kouros in marmo di Reggio Calabria,
scultura di giovinetto parzialmente dipinta della fine del VI
secolo a.C. Si prosegue con due capolavori assoluti della ceramica
attica provenienti da villa Giulia: il cratere di Eufronio con
il trasporto del corpo di Sarpedonte del 510 circa a.C. e
restituito dal Metropolitan Museum di New York nel 2006 e la
Kilix dipinta con il ciclo troiano restituita dal Getty Museum di
Malibù.
Le foto di Castel Sant'Angelo sono state scattate
da Piero Tucci, il loro uso è libero.

   Ma il percorso non finisce qui, più avanti vediamo uno
degli acroliti di Morgantina e tra i bronzi greci la testa di
filosofo da Porticello (460-440 a.C.).
   Segue una sezione con la grande pittura parietale con due
frammenti provenienti dalla casa degli Amanti di Pompei.
   A chiudere la mostra due straordinari sarcofagi recuperati
più volte.
   Gli amanti di Roma, della storia e dell'archeologia non mancheranno
certamente di visitare questa mostra.

domenica 26 maggio 2013

Dal ponte delle Scienze al ponte della Musica, in bici naturalmente!

   Una bella sorpresa questa mattina per gli amici di Vediromainbici, invece di incontrarci al Colosseo, come di consueto, ci siamo visti al Colle Oppio. I nostri amici Giancarlo e Sara hanno voluto festeggiare con noi l'imminente matrimonio della figlia. C'è stato un bel momento di festa, uno di quei momenti che ci fanno sentire più uniti, il clima che è tipico di questa associazione cicloamatoriale. Tutti ci siamo stretti intorno ai genitori della sposa facendogli i nostri più sinceri e calorosi auguri di una felice vita di coniugale.
   Oggi eravamo quasi 40.

Eccoci alla partenza, c'è una particolare allegri
tra tutti noi, oggi si festeggia la figlia di Giancarlo
(il nostro presidente) e di Sara, sabato prossimo si sposa.

Ormai si sono fatte le dieci e un quarto, si parte dal Colosseo,
via di San Gregorio, Circo Massimo, si prende la pista ciclabile,
via delle Terme di Caracalla, via di Porta San Sebastiano,
via Appia Antica fino al Quo Vadis, da qui facciamo una
deviazione per un sentiero (foto sopra) che ci porta
alla Cristoforo Colombo.

Percorriamo la pista ciclabile dorsale Colombo
fino a via delle Sette Chiese ed eccoci alla 
Garbatella, siamo davanti alla chiesa di San Filippo Neri.

Attraversiamo le strade della Garbatella
fiancheggiate da bei villini degli anni Venti,
percorriamo circonvallazione Ostiense ed
eccoci al cavalcaferrovia Ostiense recentemente
intitolato a Settimia Spizzichino unica ebrea romana (donna)
deportata dal ghetto il 16 ottobre 1943 e ritornata in patria.


Pedaliamo per via Ostiense, via del Porto Fluviale ed eccoci
davanti al ponte della Scienza,
è ancora un cantiere.

Una immagine del ponte della Scienza visto da Sud.

Una lunga galoppata sulla pista ciclabile lungo il Tevere
ci porta al ponte della Musica, ultima tappa della passeggiata di oggi.
E' stata una bellissima giornata. Che bel gruppo di amici!
E' proprio vero che chi va in bici trova tanti amici!

sabato 25 maggio 2013

00176 Pigneto Città Aperta.

   Il Pigneto, un quartiere di Roma che solo i romani conoscono bene ma che i turisti ignorano. Non è nemmeno un quartiere, fa parte del quartiere VII Prenestino Labicano, è una parte di Roma che si trova subito fuori porta Maggiore, ha come spina dorsale proprio via del Pigneto. Il nome evoca la presenza di una pineta, pigneto in romanesco, la fama è di una "zonaccia da evitare", un quartiere malfamato, fatto di povere case, nato agli inizi del Novecento in seguito al boom edilizio di Roma giovane capitale del regno d'Italia. Un quartiere fatto di immigrati provenienti dalle regioni dell'Italia meridionale o dalle campagne del Lazio. Povera gente che viveva di lavori edili, spesso le case si appoggiavano agli archi degli acquedotti lungo via del Mandrione.


Alcune immagini di via del Pigneto
scattate dall'autore di questo blog.
Il loro uso è libero.
   Ma con il tempo le cose cambiano ed anche il Pigneto è cambiato. Negli ultimi venti anni è diventato uno dei luoghi di incontro della gioventù romana, soprattutto la sera si anima per la presenza di tanti piccoli, accoglienti ed economici localini: pizzerie, ristoranti, pub, pizza al taglio, bar, gelaterie, locali alternativi come è spesso la gioventù che li frequenta.
   Anche Licia Colò, in una puntata di alcuni anni fa, della trasmissione "Alle falde del Kilimangiaro" consigliava un turista di passaggio a Roma di trascorrere una serata in un locale della zona. Insomma, la situazione si è rovesciata, adesso il Pigneto è di moda!!!
   Da ieri e fino a domenica si tiene al Pigneto la rassegna promossa dal collettivo Trauma Studio dal titolo "Pigneto città aperta" che coinvolge oltre 200 artisti e una quarantina di spazi del quartiere. Si tratta di una manifestazione autogestita e autofinanziata completamente gratuita per chi vi partecipa. Per tre giorni nel quartiere vi saranno mostre, concerti, spettacoli di danza, teatro, proiezioni di film, presentazioni di libri e fumetti, reading, laboratori per bambini e degustazioni.
   L'appuntamento più atteso è la presentazione di "Ogni maledetto lunedì su due", terzo libro a fumetti di Zerocalcare che raccoglie un anno e mezzo di storie - ovviamente a fumetti - pubblicate sul suo blog e alcune strisce inedite. Appuntamento domenica alle 20.
   Il programma completo della manifestazione di quartiere si può trovare sul sito traumastudio.noblogs.org.

venerdì 24 maggio 2013

Anna Maria Ortese a Monte Mario.


Anna Maria Ortese
da: www.it.wikipedia.org.
   Adelia Battista è una persona che ha avuto la fortuna
di conoscere personalmente Anna Maria Ortese una delle scrittrici
più importanti e amate del nostro tempo. Nata e vissuta a Roma,
nel quartiere di Monte Mario è scomparsa a Rapallo in Liguria
il 10 marzo 1998. Dopo la pubblicazione di alcune poesie
dettate dal dolore per la perdita del fratello e i primi racconti
pubblicati su consiglio di Massimo Bontempelli dal titolo "Angelici
dolori", l'ispirazione artistica si affievolisce e cambia varie
città tra cui Firenze, Trieste e Venezia. Finalmente giunge a
Napoli, dove abiterà a lungo, una città che lei trova magica,
per questo motivo torna a scrivere. Nel 1953 pubblica "Il mare
non bagna Napoli" dove il soggetto principale è la città stessa,
una città che trasmette senso di rovina e disperazione. Con questo
libro vince il premio Viareggio nello stesso anno.Nel 1967 "Poveri
e semplici" vince il premio Strega. Accentuando il suo isolamento
culturale e umano, alla metà degli anni Ottanta, si trasferisce
definitivamente a Rapallo. Usufruisce della legge Bacchelli
dopo le insistenze di Dario Bellezza.
   Fu la prima donna a seguire il Giro d'italia per l'Europeo,
si ricordano le sue cronache del Giro del 1955 dominato da
Nencini ma vinto da Magni.
   Il libro raccoglie la corrispondenza epistolare tra la Ortese
e l'autrice che trovò in Roma un punto di referimento decisivo
per la sua vita familiare e artistica. Questo libro rivela gli
aspetti più intimi e significativi da cui ha avuto origine
tra il 1969 e il 1975, l'opera letteraria della Ortese.
Adelia Battista, Anna Maria Ortese, ed. Lozzi Publishing, € 12.

giovedì 23 maggio 2013

Mille botteghe dove il fatto a mano è come un'arte antica.


   Roma è città d'arte, anzi ne è il tempio. Ma anche dal
punto di vista dell'artigianato Roma presenta delle eccellenze
che poche altre città italiane possono vantare. Per quanto
riguarda gli stranieri loro conoscono i luoghi dell'artigianato
di pregio meglio di noi.
Noi romani - come al solito - siamo più distratti.
   A colmare questa lacuna sono stati pubblicati due libri
dal titolo "La donna su misura" e "Una guida su misura per
uomo" ed. da Palombi. Le due guide presentano oltre 500
luoghi di eccellenza e sono state accolte in maniera
entusiastica da Silvia Venturini Fendi presidente di Alta Roma.
   Vogliamo una scarpa su misura? Abbiamo la bottega del
signor Crepida in via dell'Arco della Ciambella, vicino a
Torre Argentina, un mastro calzolaio capace di foderare
le scarpe della stessa stoffa di un vestito.
   Vogliamo un cappello speciale? Possiamo rivolgerci all'antica
Manifattura in via degli Scipioni al rione Prati. Ci serve
un ombrello? Ecco gli ombrelli della Sartoria Ripense in via
Ripetta 38, sono su misura. Per le scarpe da uomo il massimo
è Carlo Marini erede di una dinastia di calzolai famosi anche in
Cina e Giappone. Il suo laboratorio è in via Francesco Crispi.
Il tempio delle cravatte su misura è in via di Santa Cecilia
12 a Trastevere, mentre per le sciarpe e cravatte gioiello
bisogna andare da Nicotra di San Giacomo in via del Governo
Vecchio.
   Insomma due guide in cui riscoprire il gusto del fatto a mano!

mercoledì 22 maggio 2013

Roma in un libro: 450 domande e risposte su Roma.


   Angoli sconosciuti di Roma, luoghi incantevoli ma nascosti
ai più, lapidi che parlano del costume romano, notizie curiose
o divertenti, magia e arte, tutto mischiato in 450 domande a cui
risponde l'autrice di questo interessante libro che si legge
tutto di un fiato. Anche i più accaniti curiosi di Roma,
della sua storia millenaria, avranno certamente da fare
scoperte nella grande miniera di questa lettura. Come si
usa dire: per Roma non basta una vita!
   Per esempio: lo sapevate che Caravaggio ha fatto un solo
dipinto ad olio e che è conservato nel Casino Boncompagni
Ludovisi in via Lombardia 46? Insomma forza, sotto con la
lettura, c'è tanto da scoprire!
Lauretta Colonnelli, Conosci Roma, ed. Clichy, € 15.
La copertina del libro
è presa da: www.amazon.it.

martedì 21 maggio 2013

Film a Roma: nelle sale un film ambientato a Roma e di atmosfera romanista: Benur.


La locandina del film è tratta da:
www.mymovies.it.
   E' nelle sale un nuovo film ambientato a Roma, precisamente
nella Roma turistica, quella da cartolina, quella che i turisti
di tutto il mondo immaginano prima di giungere a Roma.Tutti
infatti abbiamo studiato sui libri di storia l'impero romano
con i suoi famosi centurioni che imponevano con la forza la
legge di Roma in tutto il mondo. Ma  anche la Roma dei gladiatori,
una civiltà forte e cruda.
   Il film Benur di Massimo Andrei con Nicola Pistoria, Paolo
Triestino, Elisabetta De Vito e Augusto Fornari, parla anche
del disagio dei giovani romani di oggi, della difficoltà a
trovare un lavoro. I protagonisti del film sono due fratelli,
Sergio, ex stuntman a Cinecittà, costretto da un infortunio
a esibirsi come gladiatore per i turisti che si affollano
intorno al Colosseo dove ogni domenica mattina ci incontriamo
con gli amici di Vediromainbici per la consueta passeggiata
in bici. Alle nove di mattina questi figuranti sono già sul
piazzale che circonda l'Anfiteatro Flavio.
L'altra protagonista è Maria, telefonista per una hot-line.
Entrambi sono separati e di conseguenza sono stati costretti
a tornare a vivere insieme tra difficoltà economiche non
indifferenti. Nella loro insoddisfacente vita arriva Milan,
immigrato irregolare ucraino con laurea in ingegneria. Per
Sergio Milan diventa un prezioso socio nel lavoro, per Maria
un possibile nuovo amore...
   Un film commedia, per ridere e per riflette sui tempi nostri.

lunedì 20 maggio 2013

Le carrozze del Presidente, anzi del Re d'Italia.


   Ha riaperto sabato 20 aprile il Museo del Colle con le visite
guidate agli sfarzosi cocchi dei reali Savoia, si possono ammirate
berline coupè, un vero e proprio parco macchine al servizio del
Quirinale, prima il re d'Italia poi il presidente della Repubblica.
   In un ambiente denominato "Rotonda" sono esposte alcune delle
carrozze di gran gala della corte, compreso ahimè il carro funebre.
Nella galleria sono in esposizione le berline reali dorate della
corte di Vittorio Emanuele II, il "padre della patria".
   Non sarà arte con lettera maiuscola, ma è un occasione da non
perdere per vedere luoghi e carrozze che mai erano state esposte.
Bisogna infine tener conto che sono stati restaurati per l'occasione
i preziosi finimenti e le bardature dei cavalli, tutte opere di
alto artigianato.
   Una visita che è anche un po' un sogno!

Le immagini del palazzo del Quirinale
sono dell'autore di questo blog,
il loro uso è libero.


domenica 19 maggio 2013

Alla scoperta della storia dei cinema di Roma, in bici naturalmente!


     L'itinerario di oggi era dedicato alle sale cinematografiche di Roma. Attraverso di esse, come in un flash back ci troviamo nella Roma dei primi del Novecento capitale di un giovane Stato che vuole misurarsi con le grandi nazioni europee, le sale cinematografiche sono adattate in palazzi antichi del centro storico oppure in locali dedicati al cinema e al teatro leggero tra barocchetto e stile "parigino". Attraverso il fascismo la città vede sorgere sale cinematografiche in stile razionalista e littorio, negli anni della ricostruzione il cinema conosce un vero boom, parallelo al boom economico degli anni Sessanta, anche le sale cinematografiche cambiano volto, diventano espressioniste. In questi anni Cinecittà è la seconda capitale mondiale del cinema dopo Hollywood, a Roma si contano 250 sale, sparse su tutto il territorio anche in periferia.
     Nel 1968 e negli anni della contestazione studentesca e giovanile sorgono i cinema d'essay, in essi si entra con una tessera annuale, si vedono film di qualità e al termine di si partecipa al dibattito.
     Con lo sviluppo della televisione privata, che ha moltiplicato l'offerta dei film portandola in tutte le case, la possibilità di noleggiare i film prima in videocassetta poi in DVD, ha portato alla crisi del cinema. Resistono solo le multisale, ma anch'esse hanno consistenti problemi di gestione. Negli anni in cui Walter Veltroni è stato sindaco di Roma vi è stato un notevole sforzo verso il cinema e le sale cinematrografiche considerate come luoghi di cultura. A questo sindaco si devono la Casa del Cinema nella Casina delle Rose dentro villa Borghese (dal 2004) e il restauro del cinema Farnese a Campo de Fiori con il recupero del cinema Aquila nella via omonima al Pigneto, quest'ultimo era un bene confiscato alla mafia.
      Questo itinerario permette di riscoprire in alcuni luoghi di Roma trasformati ora in supermercato, ora in sala bingo, in un edificio anonimo, attraverso un dettaglio, un mosaico, un bassorilievo, un lampadario, le tracce di un passato da non disperdere, di un'architettura, di uno stile.

Qui venne proiettato il primo film a Roma.
     Alla partenza dal Colosseo siamo in 25. Prima tappa in via del Mortaro dove nel 1896 vi fu la prima proiezione cinematografica di Roma nello studio del fotografo Liure, oggi - al suo posto - c'è un noto ed elegante ristorante.
     Seconda tappa in piazza Cavour dove si trova il cinema Adriano costruito nel 1898 su progetto dell'ing. Luigi Rolland, era in legno, dopo sette mesi andò in bruciato e fu ricostruito parzialmente in cemento armato. Dal 1936 al 1950 fu sede dell'orchestra e del coro dell'Accademia di Santa Cecilia. Nel 1950 l'interno fu trasformato in due sale, una con ingresso sulla piazza e un'altra da via Cicerone. Nel 1965 vi si esibirono i Beatles nell'unica tournee italiana. Nel 1997 è stato trasformato in una multisala con ben 10 schermi.
Eccoci in piazza San Lorenzo in Lucina.
     Terza tappa in piazza San Lorenzo in Lucina dove abbiamo visto - purtroppo solo dall'esterno - l'ex cinema Corso ora Spazio Etoile, progettato da Marcello Piacentini nel 1918. Aveva la cupola apribile e rilievi di Arturo Dazzi. Negli anni Settanta una ristrutturazione comportò la distruzione di questi rilievi interni. Negli anni Novanta venne trasformato in un centro congressi. Nel gennaio del 2012 è diventato la boutique della maison parigina Luis Vuitton, è stato ristrutturato dall'arch. Peter Marino.
     Quarta tappa - dopo breve spostamento - al cinema Trevi sede della cineteca di Stato. E' il "cinema più bello del mondo" per lo scrittore romano Marco Lodoli, una sua parete vetrata permette di vedere i resti di una domus romana e di un castello delle acque dell'acquedotto dell'Acqua Vergine.

Eccoci davanti e dentro al cinema Trevi.
     Adesso una lunga cavalcata ci porta in via Bergamo, vicinissima a piazza Fiume, qui ci siamo impegnati per fare in bici tutta la salita di via Nazionale. Abbiamo visitato un cinema in stile littorio, costruito nel 1938 dall'arch. Francesco De Intinis. Era anche teatro, vi si sono esibiti Totò, Rascel, Sordi. Nel 1951 l'interno è stato ristrutturato da Fabio Dinelli (lo stesso autore del grattacielo Alitalia all'Eur). La facciata è rimasta nello stile del Ventennio.
     Ancora una bella passeggiata fino a via Pastrengo dove era il cinema Capitol e i grandi magazzini CIM. Il cinema si trovava al piano seminterrato ed era molto lussuoso. Oggi il palazzo è della Banca d'Italia. In una saletta attigua al cinema Vittorio Mussolini (secondogenito di Benito) proittò per se e per i suoi amici film americani sequestrati su una nave militare USA.
     Proseguiamo con un lungo spostamento fino al cinema Maestoso in via Appia Nuova nel quartiere Appio Latino, ma lungo la strada la maggior parte degli amici ci salutano. Restiamo solo in 5. I "resistenti" meritano una foto ricordo. 
Una foto ricordo per i "superstiti",
il quinto sono io, l'autore di questo blog!!
Tutte le foto sono di Piero Tucci, il loro uso è libero.
     Il cinema Maestoso fu costruito nel 1956 su progetto del grande ingegnere Riccardo Morandi. E' il primo edificio di Roma costruito per essere unicamente cinema. La sua facciata era la sigla di una trasmissione televisiva degli anni Sessanta "Andiamo al cinema". La facciata di notte si illuminava e diventava un faro sulla città. Trasformato in multisala, purtroppo la proprietà vuole ulteriormente trasformarlo in albergo con palestra e centro benessere. Se ciò avvenisse sarebbe un vero peccato. Il XI municipio con 130.000 abitanti resterebbe con il solo cinema Trianon.
     E' stato un bel giro!

sabato 18 maggio 2013

400 giovani in bici per la Magnalonga! Che bella iniziativa!

   Oggi si è tenuta la 5° Magnalonga organizzata da Legambiente e con il supporto tecnico organizzativo di Naturaminci e Vediromainbici. Una bellissima iniziativa con tanti giovani in bici che hanno coperto un percorso di 25 Km con partenza dal Colosseo e arrivo al Colosseo (Arco di Costantino), ma in mezzo ci sono state alcune tappe con l'occasione di mangiare cibi genuini offerte da aziende agricole di produzione biologica. Tanta allegria e un'aria di festa ci hanno accompagnato dalle ore 13 alle ore 21.
Eccoci alla partenza dal Colosseo,
siamo proprio in tanti!


Una coppia di romeni si sposano nei costumi tipici
della propria regione.

Tutti pronti per la partenza,
ci si muove.

Breve sosta al parco del Colle Oppio,
dopo la salita del Colle Oppio ci vuole proprio.

Si passa per la stazione Termini,
il profilo del "dinosauro" ci vede sfilare.

Prima sosta dentro la Città Universitaria,
qui mangiamo degli ottimi formaggi.

Pronti a ripartire,
ma quanti siamo!?

Passiamo per porta Metronia,
la discesa di via Gallia aumenta l'andatura.

Seconda sosta, la più bella,
davanti alle terme di Caracalla.
Altri assaggini.


Ancora una sosta e siamo nei giardini
che precedono la basilica di San Paolo fuori le Mura.

Penultima sosta,
siamo in via Ettore Rolli dove la mattina c'è il mercato di Porta Portese,
qui si mangiano alcuni dolcetti.


Siamo tornati al Colosseo, ultima tappa della passeggiata,
ora si beve: vino e birra. 
Ma soprattutto si prepara per permettere di
produrre energia per un bel concerto di musica pop.
Una bellissima e originale iniziativa.


Dove andare per la notte dei musei?

   Questa sera, dalle ore 20 alle 24 i musei, le gallerie, le aree archeologiche sono aperte gratuitamente per l'iniziativa "la notte dei musei", si tratta di un'occasione da non perdere, c'è la possibilità di visitare luoghi di bellezza eccezionale che trasmettono emozioni insolite. Si tratta di un'iniziativa voluta dal ministero e dall'Unione Europea. Molti luoghi di cultura che aderiscono all'iniziativa l'hanno arricchita con concerti, mostre tematiche o suggestivi percorsi con visite guidate.
Questo il logo della notte dei musei
tratto da: www.beniculturali.it.

   In una città come Roma straordinariamente ricca di luoghi d'arte non abbiamo che l'imbarazzo della scelta. Se non sapete dove andare noi un consiglio ce l'avremmo. Ai musei Capitoli è tornato da pochi giorni il "Leone che azzanna il cavallo", si tratta di un gruppo scultoreo della fine del IV secolo a.C. creato in Grecia o nell'Asia Minore (arte ellenistica). L'opera era conosciuta anche nei secoli passati ed era stata restaurata una prima volta nel Cinquecento da un allievo di Michelangelo. Dal 1925 fino all'anno scorso si trovava al centro di una fontana all'interno del palazzo Caffarelli (sempre nei musei Capitolini). Lo scorso anno è stato restaurato sotto la direzione di Carlo Usai e grazie al finanziamento dei Cavalieri di Colombo con 40.000 euro. Al termine del restauro è volato negli USA dove è stato esposto fino al 5 maggio nell'atrio del Museo Getty Villa di Malibù. Ora è tornato da noi e collocato nell'Aula Aymonino dove si trova la statua del Marco Aurelio.
   Una bella occasione per vedere questa "nuova statua" e per tornare in quel luogo magico che sono i musei Capitolini.