venerdì 31 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è il punto più alto di Roma. Nel quesito di ieri si chiedeva il negozio più grande di Roma, è il Centro Commerciale EUROMA2, inaugurato il 23 giugno 2008. Negozi molto grandi sono la Rinascente a piazza Fiume e H&M a via del Corso.

Euroma2 in una foto di qualche anno fa.

giovedì 30 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è il negozio più grande di Roma. Ieri si chiedeva qual è il negozio più piccolo. Si trova in piazza Fontana di Trevi, adiacente alla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, è una sorta di intercapedine. Da qualche anno il negozio di calzolaio non c'è più, è utilizzato come ripostiglio di una vicina bancarella.

La chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio.
Il negozio più piccolo di Roma.


mercoledì 29 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è il negozio più piccolo di Roma. Ieri si chiedeva qual è la salita più ripida di Roma: è via di San Sebastianello che da piazza di Spagna sale a villa Medici.


martedì 28 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la salita più ripida di Roma. Nel quesito di ieri si chiedeva qual è la via più tortuosa di Roma. È via Garibaldi che sale al Gianicolo con sette curve di cui un tornante, è lunga Km 1,5. Viale Gabriele D'Annunzio che da piazza del Popolo sale al Pincio presenta due tornanti e prosegue con il nome di viale Trinità de Monti.
Lapide lungo via Garibaldi che ricorda i lavori per l'apertura della strada
che conduceva a San Pietro in Montorio.

lunedì 27 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la via più tortuosa di Roma. Ieri si chiedeva qual è la piazza più piccola di Roma, è piazza Rondanini che si trova presso via del Pozzo delle Cornacchie, a due passi dal Pantheon. Seguono piazza de' Ricci, lungo via Monserrato; piazza delle Coppelle, piazza de' Mercanti a Trastevere e largo Fumasoni Biondi, a Santa Maria in Trastevere.

Due immagini di piazza Rondanini.

domenica 26 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la piazza più piccola di Roma. Il quesito di ieri chiedeva qual è la piazza più grande di Roma, è piazza Vittorio, misura m 316 x 174, per noi romani è semplicemente piazza Vittorio. Molto grande è anche piazza di Porta San Giovanni (m 300 x 170), se consideriamo che la piazza ha una prosecuzione naturale in via Carlo Felice con i giardini fino a piazza Santa Croce in Gerusalemme e con piazza San Giovanni in Laterano, non c'è dubbio che questa è la piazza più grande di Roma.


Tre immagini di piazza Vittorio.

sabato 25 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la piazza più grande di Roma. Il quesito di ieri chiedeva qual è la strada più più larga e lunga di Roma. È la via Cristoforo Colombo, è lunga Km 28. Nell'ordine di lunghezza segue: viale Palmiro Togliatti che collega Tuscolana, Casilina, Prenestina, Collatina e Tiburtina, al centro corre una pista ciclabile. Se prendiamo in considerazione il centro storico (la parte all'interno delle mura Aureliane), la via più lunga è via del Corso, Km 1,7, per i romani semplicemente "il Corso". Mentre via dei Fori Imperiali e via Nazionale sono lunghe un chilometro. Corso Vittorio Emanuele II è lunga Km 1,3; Via Giovanni Giolitti Km 1,5; via Emanuele Filiberto Km 0,8. Subito fuori le mura si trova viale del Muro Torto di Km 2,2.

Pista ciclabile sulla Colombo.

venerdì 24 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la strada più larga e lunga di Roma. Nel quesito di ieri si chiedeva la strada più stretta di Roma, è vicolo San Trifone, che si trova nei pressi di piazza Navona, da via dei Coronari a via della Maschera d'Oro.
   Il nome è dovuto ad una chiesa che qui sorgeva fino al 1940 quando venne abbattuta e sostituita con un edificio di civile abitazione, la porta della chiesa è stata adattata alla casa del civico 1. Al di sopra si legge Ec(clesi)a Par(ochialis9 S. Salvotoris Primicerri, perché questo era il nome della chiesa in origine, fondata da Pasquale II nel 1113.


Vicolo di San Trifone.


giovedì 23 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai come si chiama e dove si trova la strada più stretta di Roma. Nel quesito di ieri si chiedeva qual è la cupola più grande di Roma, ovviamente dopo San Pietro. È la cupola della chiesa di Sant'Andrea della Valle, è opera di Carlo Maderno, misura m 16,10 di diametro e 80 di altezza. San Pietro misura m 41,50 di diametro e 133,30 di altezza.
La cupola di Sant'Andrea della Valle vista da via del Sudario.

mercoledì 22 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai qual è la chiesa più grande di Roma, dopo san Pietro. Ieri si chiedeva qual è il chiostro più piccolo di Roma: è quello della chiesa dei santi Quattro Coronati, tra il Colosseo e San Giovanni.
Chiesa dei Santi Quattro Coronati.

martedì 21 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

Sai come si chiama e dove si trova il chiostro più piccolo di Roma. Nella foto di ieri il panorama di Roma dal Gianicolo.

lunedì 20 luglio 2015

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e da dove sono state prese le immagini che vedi sotto.




Nella foto di ieri la galleria d'arte Valentina Bonomo che si trova in via del Portico d'Ottavia 13.
     La Galleria ha sede nel vecchio ghetto ebraico di Roma dal 2002 in alcune sale al pianterreno di quella che era la casa dei Fabi poi convento Quattrocentesco.. Un’altra sala espositiva si trova in via del Gesù 62, vicinissima a piazza Venezia. Ha nella sua scuderia nomi famosi: Carla Accardi, Giuseppe Caccavale, Giacinto Cerone, Enzo Cucchi, Jannis Kounellis, Nunzio, Mimmo Paladino, Sol Lewitt, Luca Trevisani.
     La galleria è impegnata nella realizzazione di progetti destinati ad istituzioni museali italiane e straniere. Ha curato le mostre progettate da Achille Bonito Oliva quali Minimali a Venezia nel 1997 a Roma nel Palazzo delle Esposizioni l’anno successivo, la mostra sulla Transavanguardia italiana a Shangai nel 2000 e a Buenos Aires nel 2002. Recentemente Valentina Bonomo si è occupata della mostra “Opera per l’Ara Pacis” di Mimmo Paladino e Brian Eno tenutasi nel 2008[1].

     La via prende il nome dal grandioso portico fatto costruire da Augusto come accesso al teatro di Marcello e dedicato alla sorella Ottavia. Venne poi chiamata via della Pescheria per il mercato del pesce che vi si teneva.



[1] Galleria Valentina Bonomo. Tutte le notizie da: galleriabonomo.com, artribune.com, ecodellanotizia.com.

domenica 19 luglio 2015

Un bel riconoscimento per Roma

   Un bel riconoscimento per Roma, una grande città che ha tanti problemi, uno se ne risolve e altri ne appaiono all'orizzonte.
Gli studi cinematografici di Cinecittà

   Per gli amanti della nostra città e del cinema, Roma è stata candidata ad entrare nella lista Unesco delle città creative per il cinema insieme a Parigi. Finora hanno questo riconoscimento 69 città di 32 paesi. Grande soddisfazione da Enrico Franceschini, ministro cultura. Ha dichiarato: "Qui è nata la prima industria del cinema al mondo, la più antica scuola di cinema, qui decine di migliaia di persone vivono e lavorano per il cinema".
   In questi tempi di crisi servono molto queste notizie positive.
La casa del Cinema a villa Borghese.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria d'arte che vedi nell'immagine.


Qual è la cupola più grande di Roma dopo San Pietro? Chiedeva il quesito di ieri.
   La cupola più grande di Roma, ovviamente dopo quella di San Pietro, è quella della chiesa di Sant’Andrea della Valle. Misura m 16,10 di diametro e m 80 di altezza, mentre la cupola di San Pietro è di m 41,50 di diametro e m 133,30, la cupola del Pantheon è di m 43,30 pur essendo molto più bassa. La cupola è stata progettata da Carlo Maderno, all’esterno il tamburo riprende il tema delle colonne binate della cupola di San Pietro. E’ molto luminosa grazie ad un ordine di finestre intervallate da semi-colonne, in numero di otto. La presenza delle finestre, se da un lato permette l’illuminazione sontuosa che caratterizza la chiesa, dall’altro rende difficilmente distinguibile il meraviglioso affersco della cupola, realizzato da Giovanni Lanfranco tra il 1621 e il 1625. Il lavoro venne compiuto in contemporanea e in competizione con quello dei pennacchi e del transetto absidale eseguiti dal Domenichino. Gli affreschi della cupola hanno per tema la “Gloria del Paradiso”, mentre nei pennacchi i “Quattro Evangelisti”.
     Secondo alcune fonti questa sarebbe la terza cupola di Roma, è stata superata da quella della chiesa di San Pietro e Paolo all’Eur, di Arnaldo Foschini (1938-1955).

sabato 18 luglio 2015

Non conoscete il museo Canonica? E' il momento giusto per andarci

   Se non conoscete il museo Canonica, nel cuore di villa Borghese, questo è il momento giusto per andarci. Finalmente è stato aperto il deposito con ottanta sculture provenienti da villa Borghese, tolte negli anni Ottanta dai viali e sostituite da copie per le salvare le sculture da possibili atti vandalici.         Inoltre gli originali cinquecenteschi dei Mascheroni e dei Tritoni della fontana del Moro di Giacomo della Porta in piazza Navona, sono conservati in questo posto e ora li possiamo vedere. Anche statue romane del II – III secolo, restaurate nel Cinque/Seicento: Ercole Incoronato e Satiro in riposo. Tra le opere meglio conservate lo stemma di Paolo V e le statue originali del tempio di Esculapio.


   Ricordiamoci che il museo Canonica si trova nella Fortezzuola di villa Borghese a due passi da piazza di Siena, è uno dei musei comunali aperto al pubblico gratuitamente. Attenzione però all'orario di apertura: da giugno a settembre è aperto solo il pomeriggio dalle 13 alle 19.


Sei romano de Roma se...

Sai qual è la cupola più grsnde di Roma, ovviamente dopo San Pietro. Un piccolo aiutino non guasta.


Nella foto di ieri la galleria Sciarra in via Marco Minghetti, nei pressi di fontana di Trevi. Nata come cortile estremo di palazzo Sciarra, che affaccia su via del Corso, è stata progetta da Giulio De Angelis, è completamente decorata di affreschi di Giuseppe Cellini, realizzati tra il 1885 e il 1888 in stile liberty. Gli affreschi celebrano la donna come angelo del focolare, madre e sposa. Emblematiche le didascalie: la pudica, la sobria, la paziente, la fedele; ben sintetizzano le idee della donna agli inizi del Novecento.

venerdì 17 luglio 2015

La più moderna tecnologia permetterà di scrivere una pagina di storia di Roma

   Almeno una volta siamo entrati nel Foro Romano e ci siamo spinti davanti alla Curia, dove si riuniva il Senato di Roma antica. Tutti abbiamo visto che davanti alla Curia c'era il Lagis Niger con una iscrizione che risale ai primi tempi della storia di Roma. Nessuno è in grado di leggerla, ma dalle guide in nostro possesso sappiamo che tale scritta era l'indicazione di un'area sacra, qui, secondo la leggenda Romolo era stato tratto al cielo.

   Adesso ci sono novità importanti su questo sito "magico" di Roma.
   Un laser svelerà la scritta sul cippo sotto il Lapis Niger scoperto a fine Ottocento da Giacomo Boni. La tecnologia di ultima generazione del laser scanner Cam2 Arm permetterà l’acquisizione digitale ad altissima definizione dell’iscrizione sacra presente nel santuario arcaico sotto il Lapis Niger. Si potrà così avere una fotografia fedele dell’iscrizione del 575 a.C. parzialmente nascosta dalle stratificazioni successive. Si diceva che qui, durante la guerra con i Sabini gli dei avessero fatto scaturire un getto d’acqua calda per salvare l’esercito romano guidato da Romolo. E, in effetti, nelle sabbie geologiche sono stati trovati conglomerati travertinosi che provano la presenza di una sorgente termale sotto l’altare. Non solo. Le ultime indagini hanno rivelato la presenza di strutture murarie risalenti addirittura al IX secolo a.C. che provano come l’area fosse già frequentata ben prima della creazione del Comizio, databile introno al 510 a.C. e del Lapis Niger; la pavimentazione in marmo nero della piazza che ricopri il piu antico complesso sacro alla fine dell’età repubblicanea.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria che vedi qui sotto.






Nell'immagine di ieri la Galleria d'arte Magazzino d'Arte Moderna in via dei Prefetti 17.
     Questa galleria d’arte si trova nel cuore di Roma, a due passi da Montecitorio e piazza San Lorenzo in Lucina. E’ stata fondata nel 1997. Ha nella sua scuderia Massimo Bartolini, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Jan Fabre, Alberto Garutti, Gianluca Malgeri, Alessandro Piangiamore, Vedovamazzei e altri[1].
     “Situato in pieno centro storico, propone lavori che si relazionano con lo spazio della galleria, sconfinando in quello circostante e nell’interdisciplinarietà. Perché l’arte contemporanea pone dubbi e sgretola gabbie identitarie”[2].

     La via prende nome dalla chiesa di San Nicola dei Prefetti, nella strada abitava una famiglia De Vico che aveva incarichi in prefettura, ma il nome della chiesa è anteriore.


[1] Magazzino d’Arte Moderna. Tutte le notizie da: magazzinoartemoderna.com.
[2] Questo capoverso è tratto da: Emanuela De Notaris “A spasso nell’arte”, pubblicato in Pit giovani n.2 del 2005.

giovedì 16 luglio 2015

Che vergogna! La Galleria Nazionale d'Arte Moderna chiusa la domenica mattina!

   Che vergogna, la Gnam, l'unica galleria nazionale statale dedicata all'arte moderna e contemporanea, nei mesi estivi sarà chiusa la domenica mattina e i festivi. Sarà invece aperta il pomeriggio dalle ore 14 alle ore 19,30. La prima domenica del mese, quando i musei statali sono aperti gratuitamente al pubblico, l'ingresso alle sue meravigliose sale sarà contingentato: 14,14 - 15,45 - 17,15 - 18,15. Il tutto è dovuto alla carenza di personale.
La scalinata di ingresso alla Gnam.

   Sempre a causa della carenza di personale la Galleria ha dovuto chiudere le sale in cui si trova la mostra sulla Scultura Ceramica Contemporanea, tale mostra si è conclusa il 7 giugno e sembra che -sempre per questo motivo - non è stata permessa una sua proroga (vedi la Repubblica di oggi nella prima pagina della cronaca di Roma, articolo a firma di Nino Caruso).
Le Tre Età di Gustav Klimt, 
uno dei quadri più rappresentativi della Gnam.

   Queste chiusure della Gnam rappresentano un fatto molto grave, siamo nel periodo estivo, quando centinaia di migliaia di turisti giungono a Roma, tale situazione rimarrà fino al 27 settembre (vedi sito internet gnam.beniculturali.it.
   Ci rivolgiamo al ministro dei Beni  e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e alla Soprintendenza affinchè questa grave situazione sia risolta nel più breve tempo possibile e in modo favorevole.
Il giardino delle fontane alla Gnam.
In questi giorni è aperta una mostra particolare e molto interessante:
Corporate Art - L'azienda come opera d'arte,
fino all' 11 ottobre. Da non mancare!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria d'arte che vedi nella foto.


Nella foto di ieri la galleria d'Arte Lorcan O'Neill in via Orti d'Alibert 14..
     La galleria si trova a Trastevere presso via della Lungara e Regina Coeli. Fra gli artisti che espongono con frequenza in questa sede ci sono: Francesco Clemente (Napoli 1952, uno dei maggiori artisti della transavanguardia teorizzata da Achille Bonito Oliva, ha compiuto un viaggio in India, vivendo in povertà nei templi buddisti, ha attraversato a piedi l’Afghanistan, le sue opere sono nei maggiori musei del mondo, tra questi alla Gnam “Senza titolo” ritratto di un uomo con il dito insanguinato), Martin Creed, Tracey Emin, Anselm Kiefer (sue opere nei maggiori musei  del mondo, tra questi al MAXXI), Masbedo, Luigi Ontani (di Grizzana Morandi 1943, considera il corpo un’opera d’arte, la sua può definirsi boky art, Ha esposto alla Biennale di Venezia, sue opere nei maggiori musei del mondo, tra questi Il Guggenheim di New York, al Pompidou di Parigi, al MAXXI “Le ore” la sua immagine fotografica con vari costumi che hanno riflessi della cultura dell’estremo oriente, alla GNAM “Meditazione d’apres de la Tour”), Emilio Prini, Pietro Ruffo.
     La galleria è in procinto di aprire un’altra sede in via dei Catinari 3, presso via Arenula; c’è stata una preapertura in giugno 2013 con la mostra di Martin Creed[1].
     “E’ forse la più in di Roma, i suoi vernissage sono  veri e propri evnti mondani, durante i quali si fanno conoscenze interessanti tra un aperitivo e l’altro nel grazioso cortile di fronte alla galleria. L’ambiente è variegato e giovane, con una tendenza al glam-fashion: artisti, critici, amanti d’arte o semplicemente amanti della mondanità”[2].

     La via degli Orti d’Alibert è così chiamata dalle proprietà del conte Giacomo di questa famiglia autore anche della costruzione del teatro Alibert a Tor di Nona. Alla fine del Seicento qui esistevano dei giardini artistici della famiglia Alibert che avevano il casino nella parte più alta e quindi sovrastavano i giardini stessi. Di questi giardini nulla resta, al suo posto delle serre di un commerciante di fiori.


[1] Galleria Lorcan O’Neill. Tutte le notizie da lorcanoneill.com, exibart.com, artribune.com.
[2] Questo capoverso è una citazione dall’articolo di Emanuela De Notaris dal titolo “A spasso nell’arte”, pubblicato in Pit giovani n.2 del 2005.

mercoledì 15 luglio 2015

Niente paura: è solo vapore!

Una ciminiera è spuntata davanti a porta San Giovanni, in piazzale Appio, all'interno del cantiere della metro C. No, non è una nuova fabbrica, è solo vapore!
Speriamo che presto la metro arrivi da Lodi a San Giovanni come promesso per la metà del 2016.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria d'arte che vedi nell'immagine sotto.


Nella foto di ieri la galleria d'arte "L'Attico" in via del Paradiso, nei pressi di Campo de' Fiori.
     La Galleria L’Attico è una galleria d’Avanguardia che ha svolto un ruolo di primo piano negli anni Sessanta e Settanta, venne creata da Bruno e dal figlio Fabio Sargentini, contribuì a lanciare artisti di fama internazionale, alcuni ancora viventi, come Pino Pascali, Janis Kounellis, Gino De Dominicis e Luigi Ontani.     
     La galleria venne fondata nel 1957 in piazza di Spagna 20, vide le esposizioni di Fautrier, Fontana, Leoncillo, Capogrossi, Magritte, Pascali, Kounellis e Sebastian Matta. Nel 1969 si trasferì in via Beccaria 22, fuori porta del Popolo, in un garage, qui ebbero luogo le esposizioni di Kounellis con i suoi cavalli, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Vito Acconci, Sol LeWitt, la prima mostra personale di Gino De Dominicis, e le “sculture” di Tinguely. Questa sede espositiva concluse la sua attività con l’allagamento della stessa (50.000 litri) ad opera di Pino Pascali: “Il mare”. Nel 1972 la galleria si trasferì in un attico di via del Paradiso presso Campo de’Fiori, qui si tennero concerti, videoproiezioni, spettacoli di danza. Si ebbero personali di Kounellis, Gilbert & George, Sol Lewitt, Boetti, Chia, Ontani, Nunzio e Pizzicannella.
     Il MACRO di via Nizza si è aperto al pubblico con una mostra su “L’Attico”, in una saletta video, che precedeva la mostra, proponeva un’intervista a Fabio Sargentini, importante gallerista romano che rinnovò la scena artista capitolina. Si vedeva la galleria nella sede di piazza di Spagna, poi di via Beccaria fuori porta del Popolo in un garage, la sede di via del Paradiso (Campo de Fiori), gli interventi di Pino Pascali, Simone Forte, Kounellis, Mattiacci, Merz, Rinke Beyus, Gilbert & George, Paolini, Ontani, De Dominicis, Sol Lewitt, Smithson che fa cadere il catrame da una collina (land art) fino alle performance degli americani. Si vedeva l’allagamento del garage di via Beccaria, il “Mare” di Pascali.
     Oltrepassata la porta di Massimo Bartolini (Cecina 1962), nella sala si trovavano le foto dei protagonisti e delle mostre dei 12 anni di vita della galleria, anche la saracinesca originale del garage di via Beccaria. Foto di Claudio Abate, testimone oculare degli avvenimenti. Sul celebre fiore di Kounellis sono proiettate immagini filmate del luogo.
     Sopra le cassettiere grande foto con “Lo zodiaco” di Gino De Dominicis, in tale occasione l’artista portò animali nella galleria d’arte. Visibile una grande foto di Pino Pascali sdraiato e vestito di nero. Sulla prima cassettiera, lato interno, primo cassetto centrale: foto di Tinguely e Palma Bucarelli con la scultura oggi alla Gnam del bidone con marchingegno azionabile dai visitatori per percuoterlo. Notare la foto di Rubiu, Sargentini e Mattiacci a Berna nel 1969.
     La Galleria “L’Attico” è aperta tutti  i giorni dalle ore 17 alle ore 20, chiusa la domenica[1].

     La via (come la piazza) prendono il nome da una delle poche locande medioevali che ancora sussistono a Roma. Ne esisteva una grande e una piccola detta Paradiso Miccinello. Dal 1445 possiamo risalire a tutti i proprietari delle due locande (nel 1790 lapiccola scompare). Una lapide ricorda che nella locanda grande soggiornò il vescovo Giuseppe Melchiorre Sarto poi papa San Pio X (1903-14). L’insegna è ancora esistente ai numeri 46, 47 e 47°, ora si chiama Trattoria del Paradiso, mentre l’albergo è su via dei Chiavari. Nella piazza una Madonna con Bambino di fattura Settecentesca.



[1] Galleria L’Attico. Tutte le notizie da mostra al Macro e da fabiosargentini.it.

martedì 14 luglio 2015

I quartieri popolari di Roma visti attraverso un bel romanzo.


   L'associazione culturale VediROMAinbici ha organizzato una serie di visite guidate alla scoperta dei quartieri popolari di Roma sorti nel dopoguerra. E' stato un bel modo per conoscere la nostra città, per rivalutare parti poco conosciute, per conoscere pezzi di storia dell'architettura del secondo dopoguerra.
   Uno dei quartieri, che abbiamo raggiunto in bici è stato Tor Bella Monaca, è uno dei più nominati nelle pagine di cronaca dei giornali, la sua fama non è certo positiva. Eppure è un quartiere nato con un progetto, voleva essere dotato di tutte le infrastrutture e servizi, autosufficiente. Le cose non sono andate come i progetti volevano. Eppure questo e gli altri quartieri sono da difendere, in essi c'è tanta umanità, persone e associazioni che si battono per la loro vivibilità.
   Rosario Bonavoglia, ci racconta la storia di Silia, una donna che vive a Tor Bella Monaca, un quartiere che sente estraneo a lei, vive con un uomo, il marito, dal quale non si sente amata. L'unico slancio positivo della sua esistenza è il rapporto con Giulio, fotoreporter che ha perso la passione per il suo lavoro. Tra sofferenza e solitudine, i due si trovano davanti ad una situazione nuova e imprevista: il Comune vuole demolire le case popolari per creare un nuovo quartiere. Che ne sarà degli abitanti? Silia scopre così che si può difendere ciò che sembra estraneo a se stessa, scopre un'altra dimensione del suo quartiere e della sua vita.

Rosario Bonavoglia, Un angelo alle case verdi, Ed. Lupetti, € 15.

Sei romano de Roma se...

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Nella foto di ieri la galleria d'Arte La Nuova Pesa in via del Corso 530, poco prima di piazza del Popolo.
     La Nuova Pesa nasce nell’aprile del 1959 a Roma, in via Frattina, per iniziativa di Alvaro Marchini, imprenditore romano amico personale di molti artisti. La dominante culturale di quegli anni è il neorealismo, la direzione artistica è affidata a Dario Durbè, poi a Mario Penelope fino al passaggio definitivo a Fernando Terenzi. Il costante apporto di Antonello Trombadori, Dario Micacchi, Antonio Del Guercio, Marcello Venturoli e la presenza di Renato Guttuso fanno de La Nuova Pesa l’ambiente più aggiornato del neorealismo. Roberto Rossellini, Italo Calvino, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti apportano un contributo importante alla vita della galleria anche con testi scritti per i cataloghi.
     Nel 1961 la Nuova Pesa si trasferisce a via del Vantaggio, la nuova sede si inaugura con una mostra di ceramiche di Picasso, prima mostra dell’artista in Italia con opere destinate alla vendita. Si prosegue con mostre molto varie con Ottone Rosai, Giacomo Manzù, le antologiche di Mario Sironi, Antonietta Rapael, Fernand Leger. La galleria sostiene anche i giovani artisti: Ugo Attardi, Dario Micacchi, Renzo Vespignani. Nel 1976 la vita della galleria si interrompe.
     Dopo un decennio di stop, Simona Marchini riapre la galleria nel 1985, come donna impegnata nel mondo dello spettacolo vuole aprire la galleria al contatto tra le diverse discipline artistiche. Si seguono le tendenze del Postmoderno: i Nuovi-nuovi di Renato Barilli, l’Anacronismo di Maurizio Calvesi e l’Astrazione povera di Filiberto Menna. Espongono Alighiero Boetti, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, e altri, che presentano opere di piccole dimensioni dipinte su tele d’alto artigianato.
     Opere d’arte e testo poetico sono affiancati, così vengono affiancati un’opera di Alighiero Boetti e un testo di Giovan Battista Salerno, Fabio Mauri e il poeta Nanni Cagnone, Gianni Scalia e la scrittrice Emanuela Trevi. Dal 2004 Giacomo Zaza diventa direttore artistico de La Nuova Pesa[1].


[1] Galleria Nuova Pesa. Tutte le notizie da: nuovapesa.it.

lunedì 13 luglio 2015

Povero Alberone. Il simbolo del quartiere romano è secco. Salvatelo!

   L'alberone, la quercia che ha dato il nome al quartiere lungo la via Appia Nuova è completamente secco, almeno a me così pare. Siamo a luglio, ma lui è secco. Possibile che nessuno è intervenuto prima.


L'albero era crollato dopo la bomba d'acqua che aveva investito Roma a novembre del 2014. Prontamente il Comune l'aveva sostituito il 21 novembre (giornata della festa dell'albero) con un altro albero di 150 anni di età, alto dieci metri e proveniente da un vivaio di Pontinia. Il nuovo Alberone era valorizzato da una illuminazione notturna ben fatta. Possibile che nessuno sia intervenuto prima. Speriamo che le autorità competenti non si dimentichino di questo simbolo di una parte importante di Roma.

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Nella foto di ieri la galleria d'arte Gagosian in via Francesco Crispi 16 (vicino piazza Barberini).

     La galleria occupa uno spazio di circa 750 mq di cui 450 espositivi a piano terra e rialzato, è quindi la più grande galleria privata di Roma. Si tratta di un edificio che costruito nel 1921 su progetto di Marcello Piacentini per essere una banca. Lo spazio caratteristico del luogo è la “sala ovale” lunga circa m 23 e larga 13 con un soffitto alto m 6 completamente bianca. Il progetto di restauro e adattamento degli ambienti è dell’architetto romano Firouz Galdo[1].
    La galleria appartiene al commerciante d’arte americano di origini armene Larry Gagosian (Los Angeles 1945) che iniziò la sua attività vendendo manifesti presso la città universitaria di Los Angeles. All’inizio degli anni Ottanta sviluppò velocemente il suo commercio vendendo le opere d’arte di artisti contemporanei. Nel 2004 la rivista britannica Art review ha definito Larry Gagosian il più grande mercante d’arte al mondo. E’ ovviamente tra le persone più influenti nel mondo dell’arte. La prima galleria è stata aperta a Los Angeles nel 1979, ne esistono tre a New York (due a Madison Avenue e una a Beverly Hills), due a Londra, una a Parigi, una a Ginevra, una a Hong Kong e una ad Atene.
    La galleria è stata inaugurata sabato 15 dicembre 2007 con una mostra di Cy Twombly, alla presenza del gallerista, del sindaco Veltroni, di Francesco Rutelli ministro dei Beni Culturali, e molte personalità del mondo della cultura come Mimmo Paladino, Prada, Valentino, Tronchetti Provera[2] e la moglie Afef, il soprintendente Claudio Strinati, la soprintendente della Gnam Maria Vittoria Marini Clarelli. A fatto seguito una cena a palazzo Barberini per 450 invitati[3].
   Le gallerie Gagosian organizzano mostre dei principali artisti contemporanei: Francis Bacon, Joseph Beuys, Georg Baselitz, Jean Michel Basquiat, Alighiero e Boetti, Francesco Clemente, Walter de Maria, Alberto Giacometti, Damien Hirst, Anselm Kefer , Willem de Kooning,  Jeff Koons, Roy Lichetenstein, Mario Merz, Pino Pascali, Ed Ruscha, Richard Serra, Cy Twombly, Andy Warhol e tanti altri[4].


[1] Firouz Galdo (Teheran 1960 – Roma 2012) architetto, scenografo, artista, scrittore. Inizia come scenografo per il teatro, produce progetti di tipo minimal, usa il grigio o il bianco. Sua la libreria del palazzo delle Esposizioni, la fondazione Giuliani, la fondazione Cerasi Barillari e la galleria Gagosian. Colpito da un grave male è morto prematuramente, i funerali si sono tenuti nella chiesa degli artisti a piazza del Popolo il 20 ottobre 2012.
[2] Marco Tronchetti Provera (Milano 1948) manager Pirelli, è stato dirigente Telecom.
[3] Inaugurazione Gagosian le notizie da: la Repubblica del 16.12.2007.
[4] Galleria Gagosian. Tutte le notizie dalla cronaca di Roma de la Repubblica, gagosian.com, it.wikipedia.org alla voce Larry Gagosian.

domenica 12 luglio 2015

Restaurata la pista ciclabile Dorsale Tevere Nord

   Questa mattina bella passeggiata - con il fresco - sulla pista ciclabile Dorsale Tevere Nord con due belle sorprese. La pista è stata restaurata nel tratto da ponte Milvio al sottopasso della ferrovia per Viterbo. I vari tratti della pc sono stati intitolati a donne, si tratta di donne che si sono distinte nella Resistenza. Due piacevoli novità.
   L'ultimo tratto, verso Castel Giubileo, necessita dello sfalcio dell'erba ai lati della pista ciclabile stessa. Speriamo in un rapido intervento di chi di competenza.



L'ippodromo di Tor di Valle.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la galleria d'arte che vedi sotto.



Nella foto di ieri la galleria Giacomo Guidi di largo Cristina di Svezia 17, a Trastevere. Si tratta di una delle maggiori gallerie d'arte contemporanea d'Europa.