sabato 31 agosto 2019

Finalmente una bella novità per la metro C


Una bella novità per la metro C e per tutti gli abitanti del quadrante est di Roma. E' stata aumentata la frequenza dei treni da 12 a 9 minuti, invece di 5 corse ogni ora si passa a 7. E' una bella novità positiva per la città. Ci voleva, sappiamo dagli utenti della metro, che i tempi di attesa erano lunghi. Una novità importante, speriamo che presso la metro C sia prolungata fino a piazzale Clodio.

Sei romano de Roma se...

sai dove si trova questa lapide posta recentemente in una strada romana.

Nella foto di ieri il teatro Orione in via Tortona (piazza Re di Roma).

venerdì 30 agosto 2019

Il Comune ci riprova con il bike sharing



   Il Comune ci riprova con le bici a noleggio. E' stato pubblicato un bando di gara per bici a pedalata assistita e dotate di gps a bordo per evitare furti e vandalismi. Il bando avrà una durata triennale, cioè è valido fino al 31 agosto 2022, dovrà essere di un minimo di 500 bici fino a un massimo di 7.000. L’amministrazione si riserva di individuare le aree di sosta delle bici.
   Speriamo che questa volta l'iniziativa abbia più successo, l'ultima volta le bici sono state vandalizzate e alcune si vedono ancora oggi buttate in qualche angolo di città.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il teatro che vedi sotto.

Nelle immagini di ieri la catacomba di via Dino Compagni.

   Si tratta della catacomba più importante del periodo tardo antico. Venne scoperta nel 1955 a seguito dei lavori di costruzione del palazzo sovrastante (via Latina 258) che causarono lo sfondamento di molti soffitti antichi , mentre accanto ai piloni antichi si trovano quelli moderni. Si trova a 16 metri sotto il livello stradale, la galleria principale è lunga 50 metri. L’indagine archeologica venne condotta dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per cui la scritta sul tombino. In essa si alternano pitture con episodi biblici (L’arrivo in Egitto della famiglia di Giacobbe, Mosè che batte la rupe, Il sacrificio di Isacco, Il passaggio del mar Rosso) ad altri pagani (La morte di Cleopatra). In una bella sala rotonda vi sono colonne, capitelli dipinti, mensole, decorazioni floreali e vegetali e scene di vita pastorale. In un cubicolo Sansone in lotta con i leoni e Adamo ed Eva con il serpente. In una sala quadrangolare vi è il mito di Eracle, nella volta puttini ed eroti alati. Nell’ultimo cubicolo sono riproposte scene del Vecchio e Nuovo Testamento come: La Resurrezione di Lazzaro, Il passaggio del Mar Rosso e Noè nell’Arca. Era una catacomba privata realizzata nei primi decenni del IV secolo, in quell’età di passaggio quando il Cristianesimo fu accettato. Ampia la descrizione che ne fa Argan nella sua storia dell’arte.

giovedì 29 agosto 2019

Cambia il volto di un pezzo di Roma


   Passando per via Cilicia, continuazione di via Marco Polo, in pratica la Tangenziale, si nota una novità importante. Una alta gru è al lavoro in un'area verde che fa parte del Parco della Caffarella, quindi del Parco Regionale Naturale dell'Appia Antica. Un'area trascurata, di quelle sempre poco frequentate. Ebbene, che sta succedendo? Le Ferrovie dello Stato stanno abbattendo un ponte che in quel punto scavalca la ferrovia Roma - Civitavecchia, un ponte della larghezza del vicino ponte di via Latina, un piccolo ponte, che doveva servire per lo sviluppo edilizio di Roma in base al piano regolatore del 1931. Per fortuna tale piano è stato bloccato, la zona è di interesse storico e naturalistico per cui non si può edificare. Giustamente! Alcune carte geografiche che abbiamo visionato nella biblioteca comunale di via La Spezia disegnano addirittura una strada che da piazza Galeria arriva al ponticello in questione. C'è addirittura il nome: via Egitto. Per fortuna tale strada non è mai stata fatta, oggi una via con quel nome è al Villaggio Olimpico.
   Il ponticello e l'area verde intorno è frequentata dai ragazzini del quartiere che vanno a giocare a pallone in quegli spazi. Generazioni sono passate da lì, un po' ci dispiace che il ponticello che si trova in fondo a via Bitinia scompaia, ma è la vita!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il sepolcro romano che vedi sotto.


Nelle foto di ieri l'Istituto di Istruzione Superiore Margherita di Savoia di via Cerveteri (piazza Re di Roma).

Già Istituto Magistrale. Dopo l’unità d’Italia la formazione dei maestri avveniva nelle “Scuole Normali” della durata di tre anni. Nel 1888 in via Giovanni Lanza venne aperta la Scuola Normale che l’anno successivo fu intitolata alla regina (aveva una succursale in piazza Vittorio 110). Durante la guerra di Libia e la prima guerra mondiale attuò iniziative a favore dei combattenti e dei reduci con varie iniziative tra le quali un’intensa attività teatrale promossa dalla preside Maria Romano[1] (anche autrice dei testi teatrali) della quale è presente una lapide commemorativa. Nel 1923 con la riforma Gentile la Scuola Normale divenne Istituto Magistrale. Nel 1939 l’istituto si trasferì nell’attuale sede di via Cerveteri con annesso Giardino d’Infanzia. In seguito alle leggi razziali quattro alunne della scuola furono allontanate, nel 2006 sono state rintracciate e invitate a scuola, nella biblioteca storica del III piano hanno raccontato la loro  esperienza, si tratta delle sorelle Gilda e Franca Sabatello ed Enrica e Silvana di Veroli (parente dei fondatori della cartoleria di Veroli di piazza Vittorio, oggi C’art). Durante la II Guerra Mondiale le ragazze divennero “madrine di guerra”, inviavano pacchi dono per i soldati al fronte[2]. Dal 1955 al 1970 l’istituto aumentò progressivamente i suoi iscritti fino ad arrivare a 2.000 nel 1966/67 per cui ebbe bisogno di una succursale in via delle Sette Chiese dove, in collaborazione con l’Istituto per Ciechi Sant’Alessio sperimentò l’inserimento dei non vedenti. Un’altra succursale era in via degli Angeli al Quadraro[3]. Conobbe la contestazione del 1968, nel 1969 fu occupata dagli studenti e negli anni successivi ebbe una intensa attività politica. Gli studenti si diedero un loro giornalino: “Nuove idee”. Nel 1996/97, con la sperimentazione Brocca nacque l’indirizzo Sociopsicopedagogico e quello linguistico che affiancarono il Magistrale diventato Liceo di Scienze Sociali (decreto interministeriale 10 marzo 1997).  Con la Riforma Gelmini l’istituto è diventato Liceo delle Scienze Umane. La scuola è accreditata per il tirocinio formativo attivo dei docenti in formazione con l’università La Sapienza, Roma Tre, Luspio e del Molise. La scuola è dotata di laboratorio linguistico, biblioteca, sala conferenze, laboratorio di informatica, di fisica, di chimica e palestre. Dispone di un coro, partecipa alle olimpiadi della filosofia, è attivo un corso di scacchi. L’8 maggio del 2014 si è tenuta una giornata di celebrazioni per i 125 anni dell’Istituto, tutte le aule sono state intitolate a pedagogisti o educatori di tutti i tempi e nazionalità.


[1] Maria Romano. (Perugia 1869 – Roma 1948).  Si diploma al liceo Cavour di Torino nel 1888, prima di lei solo tre donne si erano diplomate. Si laurea in lettere nel 1892, quindi in filosofia. E’ tra le prime donne ad essersi laureate in Italia. Nel 1910 è direttrice e insegnante di Lettere al Margherita di Savoia di Roma. Negli anni ’30 si afferma come scrittrice per la gioventù. Tutte le notizie da: “A spasso nel tempo. Al passo coi tempi”.
[2] Madrine di guerra. Nel volumetto “Le rondini garrivano” Alba Maria Mendico ricostruisce questa iniziativa e l’atmosfera che si viveva nella scuola in quei giorni.
[3] Succursale al Quadraro. Dai ricordi di ex alunni. Angelo Meli IV M, in “A spasso nel tempo. Al passo coi tempi”, pag. 39.

mercoledì 28 agosto 2019

Un bell'esempio sulla cattedrale di Ostia


Ostia ha una chiesa principale, che noi romani chiamiamo la cattedrale di Ostia, ma non ha questo titolo, è la chiesa di Santa Maria Regina Pacis. Pedalando per le strade del quartiere marino di Roma abbiamo fatto una scoperta, sul fianco esterno destro vi sono tre ritratti, non tutti sono cattolici, ma sono persone da prendere ad esempio per tutti, cristiani o no. Questo per me è un messaggio molto elevato, un esempio da seguire.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.


Nella foto di ieri la scuola Manzoni di via Lusitania (Porta Metronia).

La prima scuola moderna costruita in Italia, del 1932. Opera di Ignazio Guidi[1], intitolata a Mario Guglielmotti, per essa l’architetto progettò uno schema aperto su una corte centrale, dotata di 38 aule su tre piani e un piano seminterrato. Possedeva palestra e teatro, un ampio giardino dotato di una uccelliera. La simmetria planimetrica dell’edificio è contraddetta dall’accesso posto sull’angolo tra via Vetulonia e via Lusitania evidenziato dalle scale esterne e dall’atrio sporgente con la torre delle scale. L’edificio appartiene allo stile razionalista presenta molte soluzioni formali assolutamente nuove per l’epoca. Due rilievi ornano l’atrio opere di Francesco Coccia[2]. Una aula interna è dedicata a Nazario Sauro eroe della prima guerra mondiale (nel 1960 venne scoperta una lapide dalla nipote, la piccola Giuliana Sauro). Negli anni Sessanta la scuola aveva un giornalino degli alunni stessi.
     Fu grazie a questo progetto e a quello della scuola Garrone di Ostia che l’esordiente architetto si mise in luce accendendo l’interesse della critica. L’edificio è in cemento armato, con ampie vetrate, innovativo nella struttura, queste caratteristiche ne fanno uno dei primissimi esempi in Italia del razionalismo europeo. Negli anni Cinquanta fu aggiunto un ulteriore piano.
     Nel giardino della scuola e nel campo sportivo si trovano i resti, assai ridotti, di una grande villa di età repubblicana. Un grosso muro, appartenente al terrazzamento della villa ed un pilastro a volta è tutto quello che è rimasto in evidenza[3].


[1] Ignazio Guidi. (Roma 1904-1978) Nel 1931 scuola Guglielmotti ora Manzoni, la scuola Rosa Maltoni Mussolini (la madre del futuro duce) poi Leopardi a Monte Mario (scuola all'aperto), nel 1936 caserma dei Vigili del Fuoco a via Genova, nel 1936-39 scuola Fratelli Garrone a Ostia in corso Cardinal Consalvo, edifici per il Comune nell'attuale via Petroselli (anagrafe) con Cesare Valle, nel 1960 sottopassaggi di corso Italia, nel 1961 progetto per il quartiere INCIS di Decima con altri (Libera, Moretti, Cafiero).
[2] Francesco Coccia. (1902-82) E’ l’autore della grande scultura posta all’ingresso delle Fosse Ardeatine. E’ stato direttore della prima quadriennale romana dopo la guerra che si è tenuta alla Gnam. Ha decorato le pareti interne e i nicchioni esterni con disegni geometrici nella chiesa di San Pietro e Paolo all’Eur. In piazza delle Cinque Giornate, appoggiata al palazzo dell’Inail si trova la Fontana delle Attività Lavorative del 1940.
[3] Resti archeologici nella scuola Manzoni. La notizia da: Il patrimonio archeologico della IX Circoscrizione, cit. pag.25.

martedì 27 agosto 2019

Fontane di Roma, simbolo di Roma


Sarà perché le fontane di Roma sono uno dei ricordi più belli che i turisti portano via con se dopoo una visita a Roma, sarà perché dissetano romani e turisti, sarà perché semplicemente sono belle, sta di fatto che le fontane sono uno dei simboli della nostra città.

Adesso grazie al finanziamento di Fendi si restaurano il Fontanone del Gianicolo, la fontana del Mosè in piazza San Bernardo (vicino a piazza della Repubblica, sull'asse di via XX Settembre), la fontana di piazzale degli Eroi (mostra terminale dell'acquedotto del Peschiera) e il ninfeo del Pincio.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.


Nella foto di ieri la scuola Media Grazia Deledda di via Fortifiocca (Villa Lazzaroni).

lunedì 26 agosto 2019

Roma si riprende una bella piazza


   Una bella piazza di Roma è stata ripresa dai suoi cittadini grazie al sapente restauro e alla sua pedonalizzazione. Si tratta di un luogo del quartiere Flaminio, nel II municipio, circondato di palazzi degli anni Venti del Novecento, con graziose fontanelle, panchine e area verde. Stiamo parlando di piazza Perin del Vaga che fa tutt'uno con piazza Melozzo da Forlì dove c'è un giardino con giochi per bambini. Un bell'angolo di Roma riconquistato dalla cittadinanza!


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri la scuola Media Giovanni Pascoli in via Sibari (Porta Metronia).

domenica 25 agosto 2019

A due passi da Roma...


Un luogo dove è bello andare a passeggiare o pedalare a due passi da Roma è l'anello che circonda il lago di Castel Gandolfo. Ha una lunghezza di circa 10 Km, permette scorci romantici sul lago e il paese sovrastante. La maggior parte del percorso è un sentiero nel bosco, poi c'è un tratto di lungolago asfaltato, aperto alle auto, ma con scarsa densità di traffico.


E' anche un percorso avventuroso, si tratta di scavalcare un ruscello, superare un albero caduto di traverso sul sentiero e alla fine una sbarra che chiude il percorso. Ma è indubbiamente bello. Un percorso da fare!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri la scuola Ada Negri in via Latina (Appio Latino).

sabato 24 agosto 2019

Per la Caffarella: una bella iniziativa, da sostenere!


   Il parco della Caffarella è un pezzo di campagna romana salvatosi non si sa come dalla speculazione edilizia. Per la fortuna di tutti noi romani c'è il Comitato per il Parco della Caffarella che si impegna da tanti anni per la sua salvaguardia e la sua valorizzazione. Ecco una bella iniziativa che è giusto far conoscere, diffondere e sostenere!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri il Pontificio Collegio Nepomuceno di via Concordia (Appio Latino), presso piazza Zama.

venerdì 23 agosto 2019

Pedonalizzata via Flavio Stilicone


   Nel popoloso quartiere di Cinecittà il Comune di Roma (o meglio il VII Municipio) sta pedonalizzando una strada per farla diventare luogo di incontro e passeggiata per adulti e bambini. E' già stato pedonalizzato il tratto da via Calpurnio Fiamma a via Ponzio Cominio. Mancano ancora gli arredi, ad esempio le panchine, che arriveranno in autunno, ma già così la strada si è riempita di bambini con le biciclettine, genitori e nonni che li sorvegliano. E' diventata una strada vivibile, quello che manca in molti quartieri di Roma.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama  e dove si trova l'istituto religioso che vedi sotto.

Nella foto di ieri Ponte Lungo sulla via Appia Nuova tra i quartieri Appio Latino e Tuscolano.

giovedì 22 agosto 2019

I sanpietrini: un simbolo di Roma


   Le fontanelle, oppure i sanpietrini sono i simboli veri di Roma, quelli che colpiscono i turisti frettolosi che sbarcano in città per una visita rapida di 2-3 giorni, come è la media della permanenza di un turista a Roma... Purtroppo! Ma anche per i turisti più attenti la pavimentazione delle strade romane è qualcosa che caratterizza la città.
   I sanpietrini sono arrivati a Roma nel Cinquecento quando vennero utilizzati per il transito delle carrozze nell’ambito della grande riqualificazione voluta da Sisto V. L’operazione interessò oltre 10.000 mq, andò avanti fino alla ultima guerra mondiale.
   Adesso il Comune di Roma ha deciso che i sanpietrini torneranno in via del Corso, torneranno anche in via dei Serpenti e nel rione Borgo, all’Aventino; invece saranno rimossi da via Veneto, da via Nazionale, da via Battisti e via IV Novembre, dall'anello intorno a piazza Vittorio.
   Mi sembra una decisione saggia!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il ponte ferroviario che si vede sotto.


Nella foto di ieri il Poligrafico dello Stato di via Gino Capponi presso l'Alberone (Appio Latino).

mercoledì 21 agosto 2019

Passeggiando in bici per Ostia


Passeggiando in bici per Ostia mi sono imbattuto in questo particolarissimo incrocio tra la natura e la costruzione dell'uomo. Una pianta grassa, ben nutrita è cresciuta sulla facciata del palazzo ICP di Camillo Palmerini che si trova in corso Duca di Genova. Ecco un esempio della forza della natura.

   Il complesso di Case Popolari si trova di fronte alla scuola elementare Fratelli Garrone (di Ignazio Guidi). Le case popolari risalgono al 1929, oggi si trovano in cattive condizioni di manutenzione. Prevale il colore ocra, è stato costruito su tre livelli, ha entrate ad arco, un cortile interno e sulle facciate: colonne, rilievi con soggetti marini, un portico rotondo (quando fu costruito, la strada si chiamava via delle Dune).

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama  e dove si trova l'edificio che vedi sotto.

Nella foto di ieri la pizzeria del Bersagliere in via Gino Capponi all'Alberone, davanti ai banchi del mercato omonimo.
   La pizzeria DAL BERSAGLIERE è riconosciuto locale storico dal Comune di Roma, essendo in attività dal 1955. All’interno si trova una pittura murale copia del quadro di Michele Cammarano “La presa di Porta Pia”, l’originale è al museo di Capodimonte. In una saletta è esposto un ritaglio del Messaggero nel quale Francesco Totti dice di frequentare tale pizzeria con Ilary Blasi (negli anni in cui erano fidanzati); Totti era di Porta Metronia, non lontano da qui. Anche l’attore Stefano Accorsi e l’atleta Franca Fiacconi frequentano il locale. 

martedì 20 agosto 2019

Una buona idea: speriamo che vada in porto


   Dal Comune di Roma c'è una buona iniziativa che rientra nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Si tratta di assegnare un bonus per chi vende l'auto e decide di usare il mezzo pubblico di trasporto. Tra i vantaggi ci potrebbe essere l'abbonamento gratuito per tutti gli autobus della rete Atac, una agevolazione per l'acquisto di una bici con la pedalata assistita. Per ora ancora non sappiamo con precisione, ma l'idea mi sembra buona.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa storica pizzeria romana.


Nelle foto di ieri la piscina romana che si trova in via Cesare Baronio.

     Nel 1980, per lavori di ampliamento della strada, è stato abbattuto un montarozzo con una abitazione sopra, in questi lavori è venuta alla luce una PISCINA MONUMENTALE. Rappresentava un elemento decorativo del giardino di una villa romana che si sviluppava su una vasta area; resti di strutture antiche rinvenute in via Omodeo, Luzio e De Bildt potrebbero essere pertinenti a tale villa. Dal ritrovamento di condutture idriche in piombo iscritte è possibile ipotizzare che il proprietario della villa fosse il senatore Q. Vibius Crispus, amico di Vespasiano, tre volte console e curator aquarum, successivamente fu proprietà di Avidius Quietus. Si tratta di una grande piscina che è conservata per la lunghezza di 26 metri ma doveva raggiugnere i 42 metri, per una larghezza di m 18,50, la fontana centrale ha un diametro di m 4,5, questa presenta dei cunicoli e delle cavità comunicanti tra loro. Per tecnica costruttiva è databile tra il I e il II secolo. Si trovava all’interno di un giardino che prospettava scenograficamente sulla via Latina. Cadde in disuso dopo il IV secolo. I muri perimetrali sono scavi nel banco naturale di tufo e rivestiti di intonaco idraulico. Le vaschette per l’acqua e le tubature in cotto sono perfettamente conservate. Le caratteristiche costruttive dimostrano che la piscina veniva utilizzata come vivaio per l’allevamento dei pesci pratica diffusa per la necessità di garantire l’approvvigionamento di questo alimento pregiato anche nei mesi invernali quando la navigazione era sospesa. Di solito, nelle pareti erano inserite delle anfore o tubature o nicchie idonee alla deposizione delle uova. Le fonti riferiscono che gli antichi erano in grado di allevare in acqua dolce specie ittiche marine che si adattavano a vivere in acqua dolce[1].


[1] Piscina monumentale. Tutte le notizie da pannello descrittivo posto dalla Soprintendenza presso la piscina stessa nel 2014.

lunedì 19 agosto 2019

Eccola come nuova la fontana delle Najadi in piazza della Repubblica

   Finalmente, dopo un accurato restauro è tornata a zampillare la fontana al centro di piazza della Repubblica che molti romani chiamano ancora piazza Esedra. Si tratta della fontana più bella tra quelle di Roma moderna.

La vasca che costituisce l'attuale fontana si trovava un centinaio di metri verso la stazione Termini dove oggi ci sono i giardini con il monumento ai Caduti di Dogali. Nel 1888 venne quindi spostata in questo luogo, al centro dell'allora piazza Esedra oggi piazza della Repubblica. Si tratta della mostra terminale dell'acquedotto dell'Acqua Pia Antica Marcia. E' la più bella fontana di Roma moderna.
     E' composta di una larga vasca circolare nella quale è inserita una struttura ottagonale dai lati alternativamente retti e concavi al cui interno si trovano, ad altezze sempre crescenti, altre tre vasche concentriche. Altre quattro vasche semicircolari contengono le statue bronzee delle Naiadi[1], al centro si erge il gruppo del Glauco che stringe un delfino. Tutte le sculture sono di Mario Rutelli[2]. Dal bordo della vasca circolare interna partono una serie di zampilli rivolti al centro, altri quattro zampilli bagnano le naiadi. Al centro un alto zampillo esce dal delfino, questo è visibile dal fondo di via Nazionale.
     La fontana venne inaugurata tra le polemiche nel 1914.



[1] Najadi figure della mitologia greca erano le ninfe che presiedevano a tutte le acque dolci, possedevano facoltà guaritrici e profetiche. Glauco è figura della mitologia greca, figlio di Poseidone (Nettuno).
[2] Mario Rutelli scultore nato a Palermo e morto a Roma nel 1941. La sua opera più importante è questa fontana delle Naiadi. Stdiò all'Accademia di Belle Arti di Palermo e poi a Roma con Giulio Monteverde. Tra le opere più conosciute la quadriga bronzea sul teatro Politeama di Palermo, il monumento equestre ad Anita Garibaldi sul Gianicolo, una delle Vittorie al Vittoriano, il monumento a Nicola Spedalieri in piazza Sforza Cesarini lungo il Corso Vittorio. E' il bisnonno del politico ex sindaco di Roma Francesco Rutelli.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la piscina romana che vedi sotto.



Nella precedente foto pubblicata il piazzale Metronio che si trova fuori porta Metronia.

sabato 10 agosto 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il piazzale che vedi sotto.


Nella foto di ieri piazza Zama all'Appio Latino.

venerdì 9 agosto 2019

Un bel sogno per Roma!

   Dopo il voto nell'aula di Giulio Cesare, è stato presentato in Campidoglio il PUMS, il Piano urbano della Mobilità Sostenibile. Con esso si punta ad avere il 50% degli spostamenti senza auto privata, oggi al 36%. Prevede 38 Km in più di metropolitane, comprese le ex ferrovie concesse (la Roma-Lido trasformata in metro E), (la metro C prolungata fino a Farnesina, la B1 prolungata al GRA, la A prolungata a Monte Mario dove troverà la ferrovia regionale per Viterbo, una nuova metro la D da Eur Magliana a Talenti passando per Trastevere), altri 58 Km di tram, e 290 Km di nuove piste ciclabili, più aree pedonali e zone 30. 
   Se pensiamo che oggi la nostra città dispone di 115 Km di piste ciclabile e di altri 113 Km di percorsi pedonali e ciclabili, sarebbe un bel salto di qualità se questo Piano fosse attuato. I tempi sono di 10 anni, confidiamo nell'impegno dell'amministrazione, sarebbe un bel sogno realizzato per tutti i ciclisti romani e per gli amanti della nostra città.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova


Nella foto di ieri piazza Tuscolo nel quartiere Appio Latino.

giovedì 8 agosto 2019

Sorprendente mostra alla Casina delle Civette


   Uno dei luoghi magici di Roma, la Casina delle Civette è un luogo di sogno, che sembra esistere o no. Tutti i romani che amano la nostra città ci sono stati almeno una volta. Ma pochi sanno che la Casina è sede del museo della Vetrata. Oltre alle bellissime vetrate della casina stessa, periodicamente si tengono mostre veramente belle di un'arte poco conosciuta, appunto quella del vetro d'artista.

Le immagini qui presentate si riferiscono alla mostra di
Clara Garesio, ceramista.


Le parole e le immagini non rendono la bellezza delle opere.
Bisogna farci un salto.