sabato 31 maggio 2014

Lucciole e poesie

   Una bellissima idea è venuta al comitato del parco della Caffarella, per questa sera, tempo permettendo è prevista una lettura di poesie nello splendido parco che è parte del più vasto parco dell'Appia Antica. Domani mattina ci andranno gli amici di VediROMAinbici per una bella passeggiata in bici, ma certo questa idea di abbinare natura e poesia è davvero splendida. Complimenti al comitato di tanti altri successi nella sua meritoria battaglia di difesa e valorizzazione di questa area naturale unica al mondo.
La locandina è presa dal sito internet: www.caffarella.it
che si ringrazia.
     In quest'oasi di pace sono concentrati straordinari valori paesistici, archeologi ed ecologici, in essa si alternano verdi prati, boschetti, casali, monumenti, grotte e fungaie, fonti, un corso d'acqua dalla storia leggendaria, alcuni stagni che formano un luogo di inestimabile valore per gli studiosi di tutto il mondo. L'hanno visitata e amata illustri viaggiatori dei secoli passati: Andersen, Goethe, Byron, Stendhal. E' un luogo fuori dai grandi circuiti del turismo di massa, lo conosciamo e lo apprezziamo noi romani, una specie di piccolo segreto.

venerdì 30 maggio 2014

Terminato il restauro dell'ovale perfetto di Bernini.

   Forse non tutti sanno che a Roma c'è una chiesa definita l'ovale perfetto, si tratta della chiesa di Sant'Andrea al Quirinale, dopo un anno di restauri è tornata a splendere.
   Sede del Noviziato della Compagnia di Gesù, situata di fronte alla manica lunga del Quirinale, la chiesa fu costruita tra il 1658 e il 1671 su progetto di Gian Lorenzo Bernini per commissione del nipote di Innocenzo X[1] il cardinale Camillo Pamphili.
     La facciata si apre su un piccolo sagrato dilatato da due ali concave che ampliano lo spazio in modo illusionistico. La facciata è completata da una gradinata semicircolare ed un portico monumentale con lo stemma dei Pamphili retto da colonne corinzie che copre la finestra della facciata.
     L'interno ha una pianta ovale con l'asse maggiore trasversale, è splendido di marmi, dorature, stucchi. L'altare maggiore è costituito da una cappella in cui la pala d'altare è illuminata da una fonte di luce nascosta secondo un espediente teatrale (la stessa cosa aveva fatto Bernini nella cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria) Crocifissione di Sant'Andrea del Borgognone[2] al di sopra splendida raggera dorata con angeli e cherubini del Raggi. Nella prima cappella di destra all'altare Morte di San Francesco Saverio[3] del Baciccia 1706. Nella seconda cappella a sinistra La Madonna appare a San Stanislao Kostka[4] di Carlo Maratta[5], 1687.
     Il successivo ampliamento della strada ha comportato la riduzioni delle ali della facciata in modo che oggi appaiono arretrate rispetto alla scalinata. Nelle stanze annesse alla chiesa, la statua di San Stanislao Kostka morente, di Pierre Legros.
     Nell'andito a sinistra dell'altare maggiore è sepolto Carlo Emanuele IV di Savoia[6].

Due immagini della chiesa di Sant'Andrea al Quirinale,
foto dell'autore del blog, il loro uso è libero.

[1] Innocenzo X Giovanni Battista Pamphili, Papa dal 1644 al 1655. Nunzio in Francia e Spagna, cardinale dal 1629, cercò di rafforzare lo Stato della Chiesa mantenendone l'autonomia. Protesse gli artisti, tra questi Bernini e Borromini. Lottò contro i Barberini del predecessore Urbano VIII. Condannò Giansenio, fu attivo nella Controriforma. La cognata donna Olimpia Maidalchini detta la Pimpaccia curò i suoi interessi e venne odiata dal popolo come testimonia Pasquino. Incaricò il Bernini di progettare la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale, la fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona.
[2] Borgognone (1621-1675) pittore francese noto in Italia come Giacomo Cortese. La sua formazione artistica è essenzialmente italiana visse in Italia, a Roma si accostò alla lezione accademica del Reni e a Pietro da Cortona. Miracolo dei pani e dei pesci in Santa Croce.
[3] San Francesco Saverio missionario gesuita spagnolo, proclamato santo nel 1622 da Gregorio XV, il suo culto è ammesso dalla chiesa anglicana. E' vissuto nella prima metà del Cinquecento, è morto in India, la sua tomba nella cattedrale di Goa.
[4] Stanislao Kostka gesuita polacco proclamato santo da papa Benedetto XIII nel 1726, è morto a soli 18 anni. Di nobile famiglia, è vissuto tra il 1550 e il 1568.
[5] Carlo Maratta (Camerano, Ancona 1625 - Roma 1713) Pittore. La sua produzione è caratterizzata da un suggestivo accademismo, realizzò grandi tele a soggetto religioso come l'Immacolata Concezione a Siena in Sant'Agostino, oppure la Morte di San Francesco Saverio a Roma nella chiesa del Gesù e ancora, la Madonna in Gloria a Roma in Santa Maria del Popolo. Sua la "Fuga in Egitto" nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. Ha realizzato vasti affreschi celebrativi a Roma nel palazzo Altieri e a Frascati in villa Falconieri.
[6] Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato. Fu re di Sardegna dal 1796 al 1802. Scacciato dai francesi la sua sovranità rimase limitata alla sola Sardegna. Dopo la morte della moglie entrò nel noviziato dei gesuiti, abdicò in palazzo Colonna a Roma in favore del fratello Vittorio Emanuele I. Morì nel noviziato annesso a questa chiesa.

giovedì 29 maggio 2014

Tre buone notizie in un colpo solo, per Roma, per gli amanti della cultura.

   Aprendo il giornale questa mattina, in cronaca di Roma, abbiamo trovato tre buone notizie in un colpo solo che riguardano la nostra città e che possono far piacere a tutti gli amanti dell'arte e della cultura in senso alto. Il ministro della cultura Franceschini sta pensando di creare un centro che raggruppa vari musei all'Eur. Per primo è scongiurato il pericolo della chiusura del Museo dell'alto Medioevo, in secondo luogo si sta pensando di spostare il Museo dell'Arte Orientale Giuseppe Tucci da palazzo Brancaccio in via Merulana (dove si pagano ogni anno per l'affitto dei locali 800.000 €) al palazzo dell'Eur che ospita il Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini. Terza e ultima bella notizia l'ha data il presidente dell'Ente Eur: sembra risolto il problema di trovare i fondi per terminare la Nuvola di Fuksas, arriveranno dal dl lavoro attualmente in discussione al Senato.
   Non c'è male direi, visti i tempi di crisi che attraversa il nostro Paese.
Il museo dell'Alto Medioevo all'Eur.
Il museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini all'Eur.
La Nuvola di Fuksas in costruzione sempre all'Eur.
Palazzo Brancaccio in via Merulana.
Tutte le foto sono state scattate dall'autore del blog,
il loro uso è libero.

mercoledì 28 maggio 2014

Salviamo il sentiero ciclabile lungo il fosso di Vallerano

Guardate come è ridotto il sentiero pedonale e ciclabile lungo il fosso di Vallerano, dopo l'Eur, nel quartiere del Torrino. E' un vero peccato, basterebbe un intervento di manutenzione ordinaria per renderlo fruibile. Speriamo che le autorità preposte intervengano al più presto.

martedì 27 maggio 2014

La bici conquista anche le librerie.

   Se fate un salto alla libreria La Feltrinelli di via Appia Nuova potete vedere che hanno allestito un intero reparto per i libri sulle bici, la pratica ciclistica e il ciclismo. Forse questo spazio è pensato per tutte le librerie Feltrinelli di Roma. E' veramente una bella sorpresa, un altro segno ancora del successo che la bicicletta riscuote tra i romani.
La foto è stata scattata dall'autore di questo blog.

lunedì 26 maggio 2014

Speravamo nei miracoli, un bel libro per riflettere sulla nostra storia recente.

   Dopo il film Sacro Gra che ci ha fatto fare un giro immaginario e reale lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma, adesso c'è un bel libro di Mario de Quarto che ci fa compiere un viaggio nel tempo attraverso una cronaca romanzata della vita tra il 1954 e il 1965 nel rione Pigna, tra via di Coronari, San Salvare in Lauro e piazza Lancellotti. La miseria regnava sovrana su gran parte delle famiglie che di lì a poco sarebbero state espulse dal centro storico per andare a vivere nella periferia. Era un popolo di lavoratori nell'edilizia alla giornata, manovali, imbianchini, disoccupati cronici, alcolizzati, donne molto simili a Anna Magnani, con strade sempre affollate di bambini di tutte le età. L'autore segue la famiglia della piccola Lella che incrocia la vita di tante altre famiglie e bambini.
   Il ritratto che ne viene fuori è quello di una Roma pezzente e chiassosa ma anche solidale e speranzosa.
L'immagine di copertina è tratta dal sito:
www.marsilioeditori.it.


domenica 25 maggio 2014

Una passeggiata in bici sui luoghi di grandi avvenimenti politici degli ultimi 60 anni.

   Oggi per Roma, per l'Italia e per altri 24 paesi europei è il giorno delle elezioni europee. Per questa occasione gli amici di Vediromainbici hanno organizzato una bella passeggiata a tema: "Roma politica", le tappe dell'itinerario toccavano luoghi in cui sono avvenuti importanti avvenimenti politici. Eravamo in 35, tra noi anche una turista finlandese ospite di un nostro amico.

   La prima tappa è stata piazza San Giovanni, la piazza rossa di Roma, dove si tengono i grandi comizi sindacali e dei partiti della sinistra. La prima volta del Primo Maggio è stata nel 1891, il comizio si è tenuto nella vicina piazza Santa Croce in Gerusalemme, ha parlato Amilcare Cipriani, lo scopo era ottenere la giornata lavorativa di otto ore. L'ultimo primo maggio si tenne all'orto botanico (parco del Celio) e all'interno del Colosseo, era il 1922, poi la dittatura fascista avrebbe impedito il primo maggio. Dal 1990 il comizio è stato sostituito da un concerto. Sulla piazza anche i funerali laici di Palmiro Togliatti il 25 agosto 1964 e quelli di Enrico Berlinguer il 13 giugno 1984. Nei palazzi Lateranensi vennero sottoscritti i Patti Lateranensi: Concordato e Trattato del Laterano che poneva fine alla questione romana, vennero sottoscritti da Benito Mussolini e dal card. Pietro Gasparri.

   La seconda tappa è stata la piazza del Campidoglio dove il 25 marzo del 1957 venne firmato l'atto costitutivo della CEE e dell'Euratom da sei paesi: Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Nella stessa piazza, e nello stesso luogo, nella sala degli Orazi e Curiazi del palazzo dei Conservatori, il 29 ottobre 2004 venne sottoscritta da 25 paesi la Costituzione Europea. Ad accogliere i capi di stato il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi.
   Siamo passati per via Caetani, doveroso ricordo di Aldo Moro, in questa strada venne ritrovato il corpo dello statista ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Altro passaggio, senza sosta, in via della Missione, dove avvenne l'attentato a Palmiro Togliatti il 14 luglio 1948.

   Terza tappa in piazza del Popolo, qui ricordiamo che il 28 ottobre 1922 dalla porta del Popolo entrarono le camicie nere durante la marcia su Roma. Erano guidate da Michele Bianchi, Emilio De Bono, Cesare Maria de Vecchi e Italo Balbo. Fu l'inizio della dittatura fascista. In questa piazza si svolse la prima festa del Primo Maggio, dopo la Liberazione, nel 1945; il comizio conclusivo della campagna elettorale del 18 aprile 1948 tenuto dal Fronte Popolare, sul palco: Nenni e Togliatti, tali elezioni videro il successo della Dc che vinse sfiorando il 50% dei voti.
Tutte le foto sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero. Nell'ultima la facoltà di architettura di Valle Giulia.
   Quarta tappa Valle Giulia. Qui il 1° marzo 1968, avvenne l'episodio più importante della contestazione studentesca e giovanile di quell'anno memorabile. E' stata ricordata anche la poesia di Pasolini su quei fatti.
   Quinta tappa in via Salaria 121 dove una lapide ricorda l'assassinio di Massimo D'Antona collaboratore del ministro Antonio Bassolino avvenuto il 20 maggio 1999 ad opera delle Nuove Br.
   E' stata una bella e interessante passeggiata, in una splendida giornata di sole. Buon voto a tutti!

Una festa nella quale rivive lo spirito del paese nella nostra grande città.

   Nella nostra città esiste ancora la dimensione di paese. Una città grande, dispersiva, nella quale è difficile coltivare i rapporti umani. Eppure, anche qui a Roma esiste, la dimensione del paese, un luogo, una occasione precisa nella quale è possibile incontrarsi, vedersi, parlare. Nel quartiere Tuscolano, il 24 maggio di ogni anno si tiene la festa di Santa Maria Ausiliatrice (ovviamente per la parrocchia con questo nome) con processione, bancarelle, giochi e spettacolo pirotecnico finale. Qualche anno c'è stato anche uno spettacolo musicale in chiusura di serata.


        Il tempio di Maria Ausiliatrice in Roma è una chiesa a croce latina che misura m 72 nel braccio maggiore e m 42 nel minore, è opera degli architetti Nicola Mosso di Graglia (Biella) e Giulio Vallotti di Quinzano (Brescia). Gli autori si sono ispirati alle chiese romane della seconda metà del  Cinquecento. La chiesa e l’Istituto Pio XI che la affianca sono stati costruiti perché l’analogo istituto in via Marsala era insufficiente ad accogliere tutti gli studenti delle scuole professionali e del liceo-ginnasio. Quattro semicolonne affiancano il portale architravato con timpano ad angolo acuto nel piano inferiore, mentre nel superiore si ripete lo stesso motivo con due colonne e una grande finestra. Al di sopra di una balaustra si trova la Madonna col Bambino. La facciata ha lateralmente le due torri campanarie. Il giorno 4 giugno 1929 venne beatificato don Bosco, nello stesso giorno venne posta la prima pietra della chiesa. Nel 1934 venne realizzata la copertura, nel 1936 l'opera era finita. L'autore degli affreschi interni alla chiesa è don Giuseppe Melle (di Saluggia, Torino) che vi ha lavorato ininterrottamente per otto anni dal 1957 al 1965 aiutato da un suo discepolo Nicola Napoletano a cui si devono gli ornamenti. Altra sua opera importante sono gli affreschi per la chiesa del Redentore a Bari.



Le foto della festa di Santa Maria Ausiliatrice
sono state scattate dall'autore di questo blog, il loro uso è libero.
     E' una basilica minore, è affidata ai Salesiani. La parrocchia venne istituita nel 1932, il suo territorio desunto da quello delle chiese di Ognissanti e Santi Marcellino e Pietro sulla via Casilina. Il 24 maggio di ogni anno vi si tiene la festa parrocchiale con processione, bancarelle e spettacolo pirotecnico serale a cui segue uno spettacolo canoro. Secondo Giorgio Carpaneto[1], durante la costruzione della chiesa si è trovato un terreno con grandi vuoti, è stato necessario tanto materiale per riempirli e dispendio di denaro per cui non è stata costruita la cupola, la facciata ha il travertino nella parte inferiore mentre in quella superiore materiale meno costoso, mancano le statue nelle nicchie e il gruppo di angeli alla sommità.


[1] Giorgio Carpaneto. La notizia che riferisco è presa da: I rioni e i quartieri di Roma, ed. Newton, vol VI, pag. 1722.

venerdì 23 maggio 2014

Una buona legge per la cultura, per il nostro Paese, per Roma!

     I cittadini che doneranno allo Stato delle somme economiche per il restauro dei Beni Culturali del nostro Paese potranno godere di un credito d'imposta pari al 65% ammortizzabile in tre anni. E' questo il punto più importante del decreto cultura approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri, è chiamato Art bonus.
Il Colosseo è oggetto di un importante restauro
finanziato da un privato.
   Nel decreto ci sono anche altre importanti misure: interventi a favore delle fondazioni liriche, credito per il cinema, crediti d'imposta per la ristrutturazione e l'ammodernamento di strutture ricettive, la trasformazione dell'Enit in ente pubblico-economico, stanziamenti per le attività culturali nelle periferie. Ma questo del credito d'imposta per chi fa mecenatismo mi sembra il provvedimento più giusto e importante.
   Può tornare utile anche alla nostra città.

giovedì 22 maggio 2014

Che bella sorpresa sta per farci il Celio.

   La nostra città non si stanca di farci delle sorprese, delle belle sorprese. Questa volta tocca al Celio di sorprenderci, un luogo magnifico, non conosciuto dal grande turismo di massa, un luogo dove il medioevo vive ancora tra San Clemente, la chiesa su tre/quattro livelli, la chiesa dei Santi Quattro Coronati con il suo chiostro e l'oratorio di San Silvestro, la chiesa di Santo Stefano Rotondo con i suoi affreschi che lasciano sconcertati.
   Un luogo magico per chi ha occhi e cuore per saperlo vedere.
   Adesso ecco la sorpresa. Nel monastero della chiesa dei Santi Quattro Coronati è stata scoperta un'aula gotica, affrescata nel Duecento, gli esperti la definiscono "La Sistina del Medioevo". Gli affreschi raffigurano di mese in mese la vita sulla terra e il ciclo della natura. Corriamo a prenotarci! L'aula sarà visitabile sono il 17 e 18 giugno e il 15 e 16 luglio!



Le foto della chiesa dei Santi Quattro Coronati
sono state scattate dall'autore del blog, il loro uso è libero.

mercoledì 21 maggio 2014

Rinasce Testaccio con la rinascita della sua piazza e il ritorno della fontana.

     Finalmente sono partiti i lavori di riqualificazione di piazza Testaccio, il mercato che occupava il centro della piazza stessa, se n'è andato da qualche anno, serviva un'opera di riqualificazione e di miglioria della piazza stessa, non poteva restare come era.
La fontana delle Anfore oggi in piazza dell'Emporio.
    Il giorno 19 il sindaco Marino e la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi hanno incontrato i residenti del popolare rione romano. Negli anni Venti la piazza fu completata e spontaneamente sorse un mercato. Nel 1926 un concorso vide vincitore l'architetto Pietro Lombardi con la fontana delle anfore, un opera innovativa che faceva riferimento alla storia del luogo, cioè il monte dei Cocci nato dalle anfore rotte dopo il trasporto lungo il Tevere. Nel 1935 la fontana fu trasferita sul lungotevere in piazza dell'Emporio perchè il mercato si era ingrandito e mancava lo spazio.
   La piazza sarà ora ripavimentata tramite pietra lavica per il dobdo esterno e poi con la ricollocazione al centro della fontana contornata da listoni di travertino e sampietrini.
   Oltre ai grandi platani presenti nella piazza saranno piantati delle Jacharanda, alberi dai fiori blu cobalto. Nell'occasione il sindaco ha detto che il tram 3 tornerà a fare capolinea alla stazione Trastevere.
L'incontro del sindaco con i cittadini.
Foto tratta da: www.comune.roma.it.
La fontana è dell'artista che ha fatto le tante fontane dei rioni di Roma, ad esempio la fontana di Monti, la fontana della Sapienza, quella degli artisti. La fontana delle anfore, progettata nel 1924, eretta nel 1926 in piazza Mastro Giorgio (attuale piazza Testaccio) venne spostata nel 1935. nel luogo attuale. Si distingue da tutte le altre per la forma solenne e le linee puramente architettoniche. La fontana, a pianta circolare è divisa in quattro raggi da rampe di scale di cinque scalini concentrici. 
Il vecchio mercato di Testaccio.

martedì 20 maggio 2014

Un viaggiatore inglese a Roma negli anni della Restaurazione.

 William Gell era un archeologo e antiquario dilettante che visse agli inizi
dell'Ottocento, viaggio in Italia, Grecia e Asia Minore. La sua figura è
emblematica del fascino che la nostra città ha sempre avuto per la sua
storia millenaria e i resti archeologici che conserva. Personalità eclettica
ebbe un ruolo importante come topografo di Roma classica, fece da cicerone
a personaggi illustri in visita in Italia, primo fra tutti Walter Scott.
   Per l'editore Gangemi è uscito un bel libro che delinea il ritratto
di un uomo gentile e generoso, amabile con chiunque gli si rivolgese per
consigli e ogni genere di suggerimenti. Ha lui si devono importanti studi
sulle mura di Roma.
   Un bel libro per capire il fascino della città eterna.
A cura di Bianca Riccio, William Gell, archeologo, viaggiatore e cortigiano, Gangemi editore, pagg. 80, € 15.
L'immagine della copertina del libro è tratta da: www.gangemieditore.com.

lunedì 19 maggio 2014

Villa Medici, riscoprila ogni volta diversa!

   Uno dei luoghi più affascinati di Roma, carico di storia, è villa Medici che appartiene all'Accademia di Francia. In una stazione della metropolitana ho trovato un manifesto che invita a visitarla, l'ho trovato molto bello, invitante e mi ha fatto venire la voglia di tornare a visitare questo posto magnifico.
   La villa venne eretta sui famosi Horti di Lucullo, poi di Messalina (che vi venne uccisa) quindi la sede dell'imperatore romano d'Occidente Onorio (il primo dopo Teodosio) e sede del generale bizantino Belisario. Eretta nel 1544 da Annibale Lippi per il cardinale Ricci di Montepulciano, passata poi ai Medici, ai Granduchi di Toscana (Lorena, quando si estinse la casata dei Medici) e infine alla Francia. Nel 1803 Napoleone vi fece trasferire da palazzo Mancini - Salviati (al Corso, presso palazzo Odescalchi) l’Accademia di Francia fondata nel 1666 da Luigi XIV, per permettere agli studenti di Belle Arti francesi di venire a perfezionarsi a Roma. Il Premio Roma ha la durata di tre anni. La prestigiosa accademia ha avuto tra i suoi direttori Ingres e Balthus. Dal 2000 è una prestigiosa sede espositiva, nel 2003 per il secondo centenario dell'Accademia si è tenuta una grande mostra "La maestà di Roma" in tre sedi: questa, le Scuderie del Quirinale e la GNAM.
    La facciata esterna presenta un aspetto austero e compatto con le due torrette laterali che fungono da altana. Al pianterreno si apre un maestoso portale architravato, affiancato da colonne e da sei finestre incorniciate e sormontate da un balcone, al centro del quale la balaustra si interrompe per lasciare posto ad una fontanella ovoidale sorretta da uno stelo centrale e da due delfini.
     La facciata interna è quella principale, presenta due avancorpi laterali che si innalzano a torretta, al centro, al piano terreno, presenta la loggia dei Leoni per la presenza di due massicci leoni marmorei tra colonne di cipollino e granito egiziano, due scale simmetriche conducono dal giardino al salone. Al centro la terrazza si incurva e la balaustra si interrompe per lasciare il posto ad una coppa sormanotata dalla fontana del Mercurio Volante: la statuetta poggia la punta del piede destro e si presenta nell'atto di spiccare il volo, mentre la gamba sinistra è slanciata all'indietro. Il giovane dio appare nudo, con due piccole ali al di sopra dei talloni; il braccio destro è proteso in avanti mentre il sinistro, più aderente al corpo, sostiene il caduceo, ovvero la verga simbolo del dio, sulla quale sono attorcigliati due serpenti. La facciata interna è caratterizzata da un gran numero di rilievi e statue, nonostante le depredazioni avvenute nel tempo, le edicole vuote testimoniano queste mancanze, la bellezzetta del luogo è rimasto intatto. Vari frammenti dell'Ara Pacis sono stati successivamente trasferiti a Firenze e al Louvre. Oggi rimangono due ghirlande, murate negli avancorpi laterali.
     Oltre la facciata interna si apre un vasto parco con giardino all'italiana, le torri delle mura Aureliane sono state adattate a studi degli artisti.
     Nel palazzo hanno alloggiato Maria de Medici (moglie di Enrico IV di Francia), Velazquez (pittore spagnolo del Seicento), e Galileo (pisano).
   Davanti alla villa la bella fontana della Palla di Cannone a coppa di granito di Annibale Lippi del sec. XVI, con l’acqua che zampilla da una palla di cannone. Semplice ed elegante nelle proporzioni, presenta una vasca ottagonale a fil di terra, un pilastro sostiene la vasca circolare superiore di granito rosso a forma di coppa con il bordo arrotondato, al centro la palla di cannone da cui fuoriesce un allegro zampillo d'acqua. Secondo la leggenda la regina Cristina di Svezia, nel 1656, aveva appuntamento con il pittore Charles Errand, ma giunta l'ora esatta dell'appuntamento era ancora a Castel Sant'Angelo, decise così di sparare una cannonata per avvertire che non si era dimenticata dell'appuntamento e in qualche modo era puntuale. Un'altra versione della stessa leggenda dice che la regina aveva un amministratore che abitava a villa Medici, costui era sempre in ritardo agli appuntamenti, un giorno, per ricordargli l'ora dell'incontro decise di inviargli una cannonata.
     Alcune guide turistiche indicano sul portone il segno lasciato dalla cannonata.

domenica 18 maggio 2014

Una bella iniziativa spontanea di cittadini consapevoli e responsabili!

   Una bella iniziativa spontanea a cura di un gruppo di cittadini che dovrebbe essere presa ad esempio da tanti altri. La pista ciclabile Tevere Sud, quella che corre lungo il Tevere da Porta Portese fino al ponte di Mezzocammino, può essere messa in comunicazione con il quartiere del Torrino da un piccolo e scosceso sentiero presso l'antico ponte romano dell'Ostiense. Un gruppo di cittadini hanno bonificato questo sentiero che adesso è percorribile da tutti i ciclisti romani risparmiandogli di fare un lungo giro su strade trafficate.
Complimenti a queste belle persone tra cui il mio amico Carmelo che vedete nell'ultima foto sotto, a destra.


Le foto sono state scattate da Carmelo che ringrazio.

sabato 17 maggio 2014

Una scuola di 125 anni portati splendidamente!

   L'Istituto Magistrale Margherita di Savoia di via Cerveteri, nel quartiere Appio Latino compie quest'anno 125 anni, li porta splendidamente, è una scuola che ha saputo rinnovarsi, una scuola aperta al futuro! Oggi si chiama Istituto di Istruzione Superiore Margherita di Savoia, ha tre indirizzi: Liceo di Scienze Umane, Liceo Economico Sociale e Liceo Linguistico.

     Dopo l’unità d’Italia la formazione dei maestri avveniva nelle “Scuole Normali” della durata di tre anni. Nel 1888 in via Giovanni Lanza venne aperta la Scuola Normale che l’anno successivo fu intitolata alla regina. Durante la guerra di Libia e la prima guerra mondiale attuò iniziative a favore dei combattenti e dei reduci anche attraverso un’intensa attività teatrale promossa dalla preside Maria Romano (anche autrice dei testi teatrali) della quale è presente una lapide commemorativa. Nel 1923 con la riforma Gentile la Scuola Normale divenne Istituto Magistrale. Nel 1939 l’istituto si trasferì nell’attuale sede di via Cerveteri con annesso Giardino d’Infanzia. Dal 1955 al 1970 l’istituto aumentò progressivamente i suoi iscritti fino ad arrivare a 2.000 nel 1966/67 per cui ebbe bisogno di una succursale in via delle Sette Chiese dove, in collaborazione con l’Istituto per Ciechi Sant’Alessio sperimentò l’inserimento dei non vedenti. Nel 1996/97, con la sperimentazione Brocca nacque l’indirizzo Sociopsicopedagogico e quello linguistico che affiancarono il Magistrale diventato Liceo di Scienze Sociali (decreto interministeriale 10 marzo 1997).  Con la Riforma Gelmini l’istituto è diventato Liceo delle Scienze Umane. La scuola è accreditata per il tirocinio formativo attivo dei docenti in formazione con l’università La Sapienza, Roma Tre, Luspio e del Molise. La scuola è dotata di laboratorio linguistico, biblioteca, sala conferenze, laboratorio di informatica, di fisica, di chimica e palestre. Dispone di un coro, partecipa alle olimpiadi della filosofia. L’8 maggio del 2014 si è tenuta una giornata di celebrazioni per i 125 anni dell’Istituto, per l'occasione è stato pubblicato un bel libro che ripercorre la lunga storia di questa scuola, è un libro che può essere acquistato nella scuola stessa, un testo che ci aiuta a capire il passato della nostra città e della scuola italiana.

venerdì 16 maggio 2014

Conosciamo gli alberi di Roma?

   Ma noi romani, anche le persone colte, ma... noi conosciamo gli alberi? Io dubito proprio. Conosco diverse persone, dotate di una cultura medio alta che proprio non conoscono gli alberi che si trovano nei parchi e nei viali della nostra città. Se gli chiedi come si chiamano ti rispondono genericamente che sono alberi e basta.
   Allora c'è una iniziativa proprio bella, che dobbiamo all'infaticabile comitato del parco della Caffarella che merita di essere conosciuta. Per sabato hanno organizzato una passeggiata che ci farà conoscere i tanti e bellissimi alberi che si trovano in quel delizioso parco che è appunto la Caffarella. E' una iniziativa rivolta ai bambini dai sei anni in su, ma anche noi grandi che accompagniamo i piccoli abbiamo tanto da imparare. L'appuntamento è per domani, sabato 17 maggio alle ore 15,30, al punto informativo di largo Tacchi Venturi (metro Colli Albani). Si intitola: "Laboratorio di interpretazione ambientale dedicato agli alberi, per conoscerli meglio con i sensi e provare a immedesimarsi in loro".
   Buona passeggiata a tutti e complimenti al Comitato del Parco della Caffarella.

giovedì 15 maggio 2014

Una bella passeggiata in bici la sera di sabato? Ma è la notte dei musei!

Questo è il logo della notte dei musei
tratto dal sito internet: www.beniculturali.it.
   Abbiamo voglia di fare una bella passeggiata in bici di sera? Vogliamo approfittare che è la notte dei musei? Dove andare? Le idee sono tante, si possono unire ad una bella pizza che a Roma è buona ovunque vai!
   Sabato 17 maggio i musei statali e comunali resteranno aperti dalle ore 20 alle 24 al costo simbolico di un euro. "Questa importante iniziativa serve a far conoscere i musei ad un pubblico più vasto, non solo ai turisti, ma anche a quanti non sono mai entrati in un museo" ha detto il ministro Franceschini. L'iniziativa è partita dal Consiglio d'Europa e vi aderiscono 47 paesi. Per ogni informazione si può consultare il sito: www.beniculturali.it o telefonare al numero verde 800991199.
   Tra tanti bei posti dove andare siamo combattuti tra la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, che è sempre e comunque un luogo magico e la Centrale Montemartini un luogo dove archeologia industriale e arte classica si incontrano in una combinazione unica. Un luogo statale e uno comunale. Nella centrale Montemartini in via Ostiense si potrà visitare anche la doppia personale degli artisti Franco Losvizzero e Vito Bongiorno. Due artisti diversi nello stile e nei percorsi artistici che presentano opere create a posta per questo spazio. Le opere sono esposte nel vecchio magazzino del carbone, qui si mescolano i quadri carbone di Bongiorno con le sculture robotiche di Losvizzero, gli uni riproducendo il nero delle macchine, gli altri il bianco dei marmi antichi.
In alto la Galleria Nazionale d'Arte Moderna,
sotto la Centrale Montemartini.
Queste due foto sono dell'autore del blog, il loro uso è libero.



mercoledì 14 maggio 2014

Un posto bello per una passeggiata? Ma certamente il Roseto comunale.

   Cercate un bel posto dove fare una passeggiata nel fine settimana libero da impegni di lavoro? Ma certamente se andate al Roseto comunale non sbagliate. In questi giorni è aperto al pubblico e lo sarà fino al 15 giugno. Si possono ammirare circa 1.200 diverse varietà di rose della collezione permanente: rose botaniche, antiche e moderne provenienti da tutto il mondo. Intanto la giuria del Concorso per Nuove Varietà di Rose "Premio Roma" ha concluso le valutazioni tecniche delle cento varietà di rose che parteciperanno sabato 17 maggio 2014 alla 72° edizione del Premio.


   In occasione del Premio Roma sono allestiti dei totem e delle infiorate di rose presso l'aiuola centrale di piazza Venezia, piazza del Popolo, del Palazzo delle Esposizioni e sulle scalinate del Campidoglio e di Trinità de' Monti.
   Una occasione da non perdere, un'altro modo di essere fieri di essere romani.
Le tre immagini sopra sono prese dal sito internet:
www.comune.roma.it.
Le quattro immagini sotto le devo
alla mia amica Mirella di Sora che ringrazio.





martedì 13 maggio 2014

Mario Ridolfi, un architetto che ha lasciato il segno nella nostra città.

   Mario Ridolfi è stato uno degli architetti più importanti del Novecento, soprattutto per la nostra città. A lui si devono il palazzo postale di piazza Bologna (nella foto sotto) nel 1933, il palazzo oggi della FAO nel 1938 con altri, un intensivo in via Cesare Baronio 32 nel  1942, il quartiere INA Casa Tiburtino con altri, otto case a torre per INA assicurazioni tra viale Etiopia, via Galla e Sidama, via Adua e via Tripolitania con W. Frankl nel 1951-54, ma anche la palazzina Mancioli in via Lusitania 29 nel 1953 e nel 1966 asilo nido e scuola elementare a Spinaceto. Addirittura un segno dei tempi è stato il Motel Agip a Settebagni sulla autostrada per Firenze.

   E' uscito in questi giorni nelle librerie un bel libro di Piero Ostilio Rossi che parla del ruolo di Ridolfi urbanista. Alla fine dell'ultimo conflitto mondiale l'architetto Ridolfi ritenne necessario occuparsi dei problemi relativi alla dimensione della città e del suo disegno complessivo. Con lui l'urbanististica tornò ad essere occasione di elaborazione  culturale e di confronto politico.
L'immagine della copertina è presa dal sito internet:
www.quodlibet.it 
Piero Ostilio Rossi, Per la città di Roma, ed. Quodlibet, euro 18.

lunedì 12 maggio 2014

Ilmiolazio.it: è bello vedere Roma e il Lazio in un sito tutto nuovo creato dalla regione.

   A noi che piace girare per Roma in bicicletta, per lavoro, per gli impegni quotidiani, per il semplice piacere di andare in bici e di scoprire sempre nuovi aspetti della nostra città, abbiamo adesso un nuovo sito, creato dalla Regione Lazio che si chiama
www.ilmiolazio.it
fornisce una miriade di spunti per conoscere la nostra regione. Vengono presentate tante località più o meno conosciute, che si possono andare a visitare nello spazio di una giornata. Ovviamente Roma, la nostra città fa la parte del leone, vi sono descritti e presentati con bellissime immagini tanti luoghi di Roma, anche poco conosciuti. Inoltre sono suggeriti itinerari, vi sono notizie che riguardano la regione e gli eventi che sono in programma. E non basta: suggestioni, piatti tipici, prodotti del Lazio, i borghi più piccoli, le aree naturali protette. Per chi viene da  lontano è possibile accedere all'area riservata agli alberghi, pensioni, campeggi, bed & breakfast, ristoranti, pizzerie, osterie.
E' un sito da andare a vedere e tenere a mente per passeggiate, anche in bici, in allegria!

domenica 11 maggio 2014

Costruzioni moderne nel centro storico: innovazione, mimetismo e riuso.

Il tema dell’ escursione di oggi con gli amici di VediROMAinbici è stata:
“Costruzioni moderne nel centro storico di Roma: innovazione, mimetismo, riuso”, eravamo in 37, naturalmente tutti in bici.



Non è facile per un architetto progettare un edificio nel centro  storico della città, in uno spazio circondato da edifici dalle solenni facciate classiche, a volte di alto valore architettonico, come chiese o palazzi firmate dai grandi architetti del passato.
Che scelta fare?
Ci sono due strade:
  • Progettare un “edificio timido” che si mimetizza nel contesto preesistente, senza turbare, senza gridare, al limite un “falso storico” come già si è fatto nell’800
  • Ovvero fare una scelta coraggiosa, progettare un edificio decisamente moderno che si distingue fortemente nel contesto, rispettando tuttalpiù le dimensioni volumetriche e il colore dell’intorno, un edificio che grida il diritto e la libertà del progettista di esprimere l’architettura del suo tempo.
In entrambi i casi il progettista sarà sottoposto a un processo e alle critiche degli uni o degli altri, come è avvenuto di recente per l’edificio decisamente innovatore dell’Ara Pacis dell’archistar Richard Meier.
I conservatori hanno sempre sostenuto che la moderna architettura, caratterizzata da stilemi così diversi dal passato, altera l’unica, esclusiva morfologia, la  singolare identità dei centri storici.
A ciò gli aspiranti al moderno hanno sempre replicato che non si deve imbalsamare la città storica e tanto meno la si deve camuffare da città medievale.


Il dibattito tra innovatori e conservatori si svolge in Italia a partire  dal 1885 quando molte città italiane, Milano, Torino, Firenze, Napoli adottano il piano di risanamento come era stato già fatto per Parigi, sotto la guida del  barone Haussman, prefetto della Senna, tra il 1853 e il 1870 con la demolizione di edifici e la realizzazione dei grandi viali alberati (boulevard)
Francesco Crispi -  presidente del Consiglio (1887-91) -  intende procedere alla riorganizzazione urbanistica di Roma divenuta capitale:  districare il labirinto della città barocca, con demolizioni e raddrizzamento delle direttrici di traffico principali.
Vengono realizzate Via Cavour, Via Arenula, Via Nazionale, piazza della Repubblica Via Tomacelli, piazza Venezia, Via del Tritone, Corso Vittorio Emanuele II.
Con l’apertura di queste nuove strade vengono realizzati importanti edifici pubblici in stile neoclassico: il Palazzo delle Esposizioni (1883)  e la sede della Banca d’Italia in via Nazionale; il monumento a Vittorio Emanuele II (1885-1911) a piazza Venezia; i palazzi porticati di piazza Esedra (1887-1898  di Gaetano Koch) e la fontana delle Naiadi del 1901 e molti altri edifici pubblici e privati non meno importanti.
Nel ventennio fascista si continua il percorso di rinnovamento urbanistico con l’intento di isolare ed evidenziare i grandi monumenti storici: vengono realizzati  via dei Fori Imperiali, la via del Mare, via della Conciliazione, piazza Augusto Imperatore.
Per i nuovi edifici da realizzare si decide la scelta innovativa proposta dall’architetto Marcello Piacentini: lo stile monumentale che richiama lo stile neoclassico semplificato, cioè depurato di qualsiasi ornamento.




Oggi abbiamo visitato cinque edifici moderni costruiti negli ultimi 50 anni tra il 1960 e il 2013


  • Il recentissimo Megastore H&M in via del Corso dell’arch. Fuksas che è un esempio di “riuso”, in sostanza è un  edifico moderno che non si vede perché chiuso all’interno del preesistente edifico completamente svuotato, ma che conserva le quattro facciate originarie.
  • Passando per piazza Flaminio daremo uno sguardo fugace all’edificio Banca popolare di Milano e poi per Corso d’Italia al Jolly hotel Vittorio Veneto, due edifici che richiamano i motivi architettonici dei due più importanti edifici che seguono nella visita.
  • L’edificio multifunzionale di via Campania degli  architetti Passarelli; a suo tempo suscitò molto scalpore e Bruno Zevi, entusiasta, dedicò l’intera  pubblicazione del numero 122/1965 della rivista L’architettura; come potrete vedere è ancora, dopo 50 anni, un edificio modernissimo, veramente eccezionale e coraggioso.
  • Il magazzino della Rinascente degli architetti Franco Albini e Franca Helg (1957 – 61) tra via Salaria e Corso Italia, costruito nel 1960-61, un edificio dall’architettura molto innovativa per quegli anni.
  • L’edificio multifunzionale a piazza Santa Maria Maggiore, angolo via Gioberti, un  esempio di corretto inserimento in un contesto storico architettonico di grande rilevanza: una via di mezzo tra innovazione e mimetismo, che riprende in parte e timidamente, lo stile del palazzo  La Rinascente di Franco Albini
  • Il recente edificio multifunzionale di Piazza Vittorio Emanuele: un esempio di architettura mediocre di mimetismo, a mio giudizio, che tuttavia ha il merito di non turbare il “continuum architettonico” della piazza.