lunedì 31 luglio 2023

Il Giubileo è alle porte

 


   Il Giubileo del 2025 è alle porte e la città si sta preparando. Ci sono tanti progetti in cantiere, alcuni sono iniziati e sono molto significativi per la nostra città, si riferiscono all'area tra San Pietro e Castel Sant'Angelo e alla riqualificazione della stazione Termini. I progetti sono belli (foto tratte da internet), speriamo che vengano realizzati in tempo utile, ma soprattutto speriamo che tutti noi romani saremo in grado di mantenere questi miglioramenti cittadini. Serve un impulso maggiore per quanto riguarda la pulizia della città e il suo decoro in generale. 



Sei romano de Roma se...

 sai come a quale chiesa romana appartiene il pavimento che vedi sotto.




Nelle foto di ieri la Domus Aurea al Colle Oppio.

     Si tratta della residenza imperiale voluta da Nerone nel I secolo. Le foglie d’oro che decoravano le volte hanno dato il nome alla residenza imperiale di Nerone costruita dopo l’incendio di Roma del 64 su progetto (mai portato a termine) degli architetti Severo e Celere mentre le decorazioni sono del pittore Fabullo. L’enorme complesso comprendeva vigneti, pascoli e boschi, un lago artificiale, tesori saccheggiati in Oriente e preziosi ornamenti fra i quali una colossale statua dell’imperatore ritratto come re Sole. Traiano interrò gli ambienti per farne le fondamenta delle sue terme (prima di lui anche Tito vi costruì le terme). Nella valle sottostante fu edificato il Colosseo. La reggia si estendeva su 16.000 mq, con 30.000 mq di stucchi e affreschi.

     Gli artisti del Rinascimento, tra cui Pinturicchio, Ghirlandaio, Raffaello, Giovanni da Udine e Giulio Romano, la riscoprirono calandosi dall’alto e videro gli affreschi che chiamarono “grottesche”. Questi artisti iniziarono a copiare i motivi decorativi delle volte. Nella sala della Volta Gialla si trova traccia di queste visite con la firma di Pinturicchio. Solo dopo la scoperta degli affreschi di Pompei gli studiosi si interessarono alle grottesche e nel 1772 iniziarono gli scavi.


domenica 30 luglio 2023

Archivio Centrale dello Stato, un luogo che sorprende!

 


     L'Archivio Centrale dello Stato un luogo sconosciuto alla maggior parte dei romani. Eppure, pochi sanno, che al suo interno è conservata una collezione di arte contemporanea di tutto rispetto. L'archivio conserva documenti degli organi centrali dello Stato Italiano, si amministrativi che giudiziari, dal 1861. Nei giorni scorsi i quotidiani romani hanno informato che è stato presentato il progetto di restauro del palazzo progettato dagli architetti De Renzi, Figini e Pollini per una mostra dell’autarchia mai realizzata. Dai primi anni Cinquanta ospita l’Archivio di Stato, è vincolato come bene culturale dal 2004. Un intervento da 28 milioni non solo di restauro ma anche di risparmio energetico.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'ambiente sotterraneo che vedi sotto.



Nella foto di ieri la statua bronzea di Filippo Iv di Spagna - benefattore della basilica di Santa Maria Maggiore, opera di Girolamo Lucenti su bozzetto del Bernini, degli anni 1665-92, recentemente restaurata da Logista Italia.

Bello il Miglio d'Arte!

 


Questa mattina con un piccolo gruppo di amici ciclisti di VediROMAinBici abbiamo fatto una bellissima passeggiata in bici fino al Miglio d'Arte. Ci siamo incontrati a San Giovanni, sotto la statua di San Francesco. Da qui abbiamo raggiunto porta Pia, percorso tutta la ciclabile della via Nomentana fino a ponte Nomentano. Siamo entrati nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene, siamo usciti nel quartiere di Casal de' Pazzi, quindi siamo entrati nel parco di Aguzzano. Attraversato San Basilio siamo finalmente giunti nel quartiere della Torraccia dove si trova il Miglio d'Arte. Si tratta della barriera anti-rumore che separa dal GRA. Su di essa, nel 2019, 99 artisti hanno creato 99 pitture murali, tutte insieme coprono una superficie lineare di Km 1,200. Questi murales sono fiancheggiati da una pista pedonale e ciclabile. Roma, non basta una vita!






sabato 29 luglio 2023

Il ponte di ferro, un simbolo di Roma

 




   Da domenica scorsa il ponte di Ferro è chiuso, sono in corso grandi lavori di restauro ma amche lavori che porteranno ad una maggiore larghezza e ad una maggiore sicurezza. Questo ponte, il cui vero nome è "ponte dell'Industria" ha una storia da raccontare. Costruito nel 1862-63 ed inaugurato dal papa Pio IX, era un ponte ferroviario, serviva per condurre la ferrovia per Civitavecchia, inizialmente attestata alla stazione Trastevere, a Termini. Costituito da due semplici campate in ferro, gettate ognuna su quattro piloni ravvicinati in mezzo, nel centro aveva una parte movibile (tipo levatoio) per permettere il passaggio delle imbarcazioni più grandi. Realizzato dall'ing. francese Barthelemj. Nel 1907-10 venne costruito il ponte ferroviario attuale, detto anche di San Paolo, quindi il ponte in ferro divenne stradale. Venne rimodernato nel 1924 e prese l'aspetto attuale, con le campate ad arco e la parte mobile eliminata. Al di sotto venne fatto passare un gasdotto.

   Nella storia del ponte anche un “pesce d’aprile” nel 2014  opera di Augusto Santori, già consigliere dell’XI municipio. In un comunicato stampa veniva denunciato il furto notturno del ponte, il ponte era stato smontato e portato via. Voleva essere una provocazione per richiamare l’attenzione sui furti di ferro e rame  che causano ingenti danni economici per i contribuenti romani. Nella foto il ponte nel 1865. Roma, non basta una vita!

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nelle foto di ieri la porta principale della basilica di Santa Maria Maggiore di Ludovico Pogliaghi. 

Sulla porta principale episodi della vita della Vergine, i profeti, gli Evangelisti e le quattro donne che nell’Antico Testamento prefigurarono la Madonna. Il 19 dicembre 2011 la porta fu danneggiata da un vandalo nella formella dell’Annunciazione, sopra il braccio dell’angelo e subito sopra, dove è la cornice, si presentavano due buchi. L’autore del gesto si è giustificato dicendo: “Volevo spaccare qualcosa”, immediati i restauri.


venerdì 28 luglio 2023

Scoperto il teatro di Nerone

    


Una bellissima sorpresa per tutti gli amanti di Roma, perché la nostra città non manca mai di stupirci. Sotto al cantiere dell’ hotel (palazzo Della Rovere, via della Conciliazione 33) c’è il teatro di Nerone. Cinque metri sotto il piano di calpestio nella corte di quello che è la sede dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Trovata una struttura a emiciclo con sistema di accessi e scale, cinque colonne di marmi preziosi, un capitello in alabastro, stucchi rivestiti in foglia d’oro, simili a quelli della Domus Aurea. Il teatro citato da Plinio il Vecchio, Svetonio e Tacito si trovava negli horti ossia nei giardini di proprietà imperiale. Il palazzo diventerà il lussuoso Four Season, fino al 2018 era l’hotel Columbus. Trovato anche un secondo edificio, probabilmente un deposito per scenografie e costumi. Trovate tracce consistenti della Roma medioevale e del primo Quattrocento. Un percorso di 13 secoli. Roma non basta una vita!



Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.






Nelle foto di ieri la facciata della basilica di Santa Maria Maggiore.

giovedì 27 luglio 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.



Nelle foto di ieri il chiostro della basilica di San Giovanni in Laterano.

mercoledì 26 luglio 2023

Serata in viale Amelia per ricordare Rita Atria


 

Contro la mafia sempre!

Pulite la Piletta

 



   Entrando a Roma da porta Latina ci si trova davanti all'oratorio di San Giovanni in Oleo,
che porta la firma nientemeno che di Borromini. Secondo un'antichissima tradizione, 
questo è il luogo nel quale San Giovanni Evangelista venne gettato in una vasca di
olio bollente uscendone miracolosamente illeso. Per questo noi romani lo chiamiamo
"la Piletta". Si tratta di un monumento del V secolo, rinnovato poi da Baldassarre Peruzzi (l'autore della villa Farnesina) nel Cinquecento, quindi dal Borromini nel Seicento. Da alcuni mesi questo splendido luogo è deturpato da una scritta vandalica.
   La Sovrintendenza, oppure il Comune, dovrebbero provvedere quanto prima a
rimuoverla, non credo che comporti un costo eccessivo. Speriamo presto in un
loro intervento. 

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il chiostro che vedi sotto,





Nella foto di ieri la statua lignea “Santa Maria Madre della Chiesa” opera di scuola Umbro-marchigiana del sec. XIV, acquistata da Paolo VI, donata alla basilica da papa Francesco.

martedì 25 luglio 2023

E bravo il Comitato per il parco della Caffarella!

 


 E bravo il Comitato per il parco della Caffarella! La fondazione Gerini, che ancora possiede 40 ettari di parco lungo l'Appia Antica e l'Appia Pignatelli, ha messo in vendita la sua proprietà. Si tratta di una enorme estensione di terreni, pari a 60 campi di calcio con edifici storici (tre ettari di quest'area sono stati dati in affitto all'associazione Ciampacavallo che effettua ippoterapia per disabili. Davanti a questa novità Stato, Regione Comune non hanno effettuato la prelazione. Allora il Comitato per la Caffarella ha deciso di lanciare una raccolta fondi (crouwfunding) per acquistare questa importante area verdi Roma. La cifra da raccogliere è di un milione di euro. Visti i cambiamenti climatici sappiamo quanto è importante avere aree verdi vicino alle grandi città coperte per chilometri e chilometri di cemento.
Io credo che questa iniziativa vuole essere di stimolo alle autorità competenti per avanzare un'offerta di acquisto, è difficilissimo per il Comitato raggiungere quella cifra. Secondo il mio modesto parere, una volta acquisiti alla pubblica proprietà questi nuovi ettari di verde, possono anche rimanere a uso agricolo, è sempre un bene per tutti i cittadini, il verde è salvo!

Nella foto dei primi del Novecento la Vaccareccia, simbolo del parco!

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la Madonna lignea che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il baldacchino che sovrasta l'altare maggiore della basilica San Giovanni in Laterano.

Al centro del transetto, sotto il grande arco, altissimo e bel tabernacolo ogivale fatto erigere da Urbano V[1] nel 1367, con il contributo di Carlo V di Francia, è ornato all’esterno da dodici riquadri in affresco attribuiti a Barna da Siena[2] (1367-68), ritoccati da Antoniazzo Romano[3] e da Fiorenzo di Lorenzo; in alto, custodie d’argento acchiudono le reliquie delle teste degli Apostoli Pietro e Paolo. Sotto il tabernacolo, l’ALTARE PAPALE (solo il pontefice può dirvi messa) restaurato nel 1851; nella parte superiore, dietro le roste di legno dorato, è conservato l’altare ligneo dove si dice officiassero i primi papi da San Pietro a San Silvestro. Ai piedi dell’altare entro il recinto della Confessione è il sepolcro di Martino V “temporum suorum felicitas”, con lastra tombale bronzea, lavoro di Simone Ghini[4] fratello di Donatello (1443 circa). Martino V (1417-1431) fu il committente dei primi radicali interventi di consolidamento, restauro e abbellimento della Cattedrale, dopo la cattività avignonese (1308-1378). Davanti ad esso la statua di San Giovanni Battista, in legno, è del XV secolo, opera di D. Formello.



[1] Urbano V Guillaume de de Grimoard (circa 1309-70) papa ad Avignone dal 1362, beato; grazie all’Albornoz rientrò a Roma nel 1367, ma nel 1370 dovette tornare ad Avignone per le pressioni francesi.

[2] Barna da Siena pittore del secolo XIV, ispirato da Simone Martini ha realizzato gli affreschi nella Collegiata di San Gimignano.

[3] Antoniazzo Romano Antonio Aquili, pittore della seconda metà del XV secolo, il maggior rappresentante della pittura tardo quattrocentesca nel Lazio. Lavorò nella Biblioteca Vaticana e nella Cappella Sistina.

[4] Simone Ghini, fratello di Donatello.


lunedì 24 luglio 2023

Evviva! Una splendida notizia per le ville storiche di Roma

 


Evviva! Una bellissima notizia per il tanto maltrattato verde pubblico romano. Eppure siamo la capitale europea con più verde pubblico. E' terminato il restauro del casale dei Cedrati, uno dei gioielli di villa Doria Pamphili, adesso è pronto per la riapertura in autunno dopo varie traversie per vicende giudiziarie e lentezze burocratiche; era già stato aperto al pubblico nel 2016, ma ebbe vita breve, rimase aperto solo per tre mesi, per una vicenda giudiziaria. Nel casale verranno sperimentate forme innovative di coltivazione nelle serre del giardino e saranno promossi nuovi modelli di cura del verde e dell’ambiente, coinvolgendo associazioni, imprese, cittadini e istituzioni locali. Ci sarà spazio alle residenze per giovani artisti, con lo scopo di creare luoghi di confronto culturale sui temi della sostenibilità e del cambiamento climatico. Speriamo che tutto questo si realizzi perché Roma a tante ville storiche, tante aree verdi meravigliose che non sono tenute come meriterebbero.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il baldacchino che vedi sotto.



Nella foto di ieri l'affresco di Giotto "Bonifacio VIII indice il primo Giubileo" di Giotto che si trova dentro la basilica di San Giovanni in Laterano.

domenica 23 luglio 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'affresco che vedi sotto.


Nelle foto di ieri la cappella Torlonia nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Bella l'Appia Antica in bici

 Oggi con pochi amici abbiamo percorso l'Appia Antica, quindi deviato per l'Ardeatina fino al Santuario del Divino Amore. Solo un'ora e mezza. Tutto con il fresco. Fantastico!







Informazione per tutti i romani

 


Inoltre domani, lunedì 24 sciopero dei bus Atac fino alle ore 12,30.

sabato 22 luglio 2023

Una app che può essere utile!

 


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la cappella che vedi sotto.




Nelle foto di ieri il pavimento della basilica di San Giovanni in Laterano di motivo cosmatesco con lo stemma dei Colonna perché fatto realizzare da Martino V (1417-1431).

venerdì 21 luglio 2023

Ma è giusta la tassa di soggiorno?


    La giunta comunale ha deciso di aumentare la tassa di soggiorno, in un albergo a quattro stelle si pagherà da 6 a 7,5 € al giorno, in un b&b da 3,5 a 6 € al giorno. Ma è giusta questa tassa? A mio modesto parere noi non dobbiamo tassare il turista, al contrario lo dobbiamo incoraggiare a venire a Roma, non solo perché spende negli alberghi, nei ristoranti, nei bar, quindi porta lavoro; ma spende anche nel comprare i biglietti dell'Atac, dei musei, per accedere ai concerti o alle mostre. Ma anche una semplice merceria ha da guadagnare da questa grande mole di persone che vengono a Roma, ci saranno sicuramente turisti che avranno bisogno di comprare una cerniera (è solo un esempio). 

   La maggior parte dei turisti viene a Roma solo per 2/3 notti. Pensiamo quanti milioni di euro girerebbero in città se solo riuscissimo a far aumentare di un giorno la presenza dei turisti. Per queste ragioni penso che non serve la tassa di soggiorno, al contrario dobbiamo trovare tutti i modi per aumentare la presenza dei turisti a Roma valorizzando tanti luoghi che sono sconosciuti al turismo di massa.

Nelle foto due simboli di Roma: le fontanelle e i sampietrini.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il pavimento che vedi sotto.



Nella foto di ieri la porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano di Floriano Bodini. Si apre solo negli anni giubilari. Questa porta è stata realizzata per il Giubileo del 2000, ad un solo battente. Ultima apertura nel 2015 per l’Anno Santo Straordinario della Misericordia.