venerdì 29 settembre 2023

Evviva! Dopo 50 anni apre al pubblico la Domus Tiberiana


   Una notizia splendida, per chi ama la nostra città. Sul Palatino torna visitabile la Domus Tiberiana, sono 13 gli ambienti del complesso visitabili all’interno sotto il titolo “Imago Imperii”. Inaugurata il 20 settembre con una nuova illuminazione di Acea. Sono disponibili nuove sale espositive. Roma, non basta una vita!


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la casa che vedi sotto.





Nelle foto di ieri la casa di Giorgio De Chirico a piazza di Spagna.

giovedì 28 settembre 2023

Appia day

 


   Quante iniziative in questo fine settimana a Roma. Non è solo la domenica dell'ingresso gratuito in musei, monumenti, aree archeologiche e gallerie d'arte, ma è anche la giornata dedicata all'Appia. Tante le iniziative in cantiere. Ne segnaliamo una. Davanti a Cecilia Metella alle ore 10,30 e alle ore 12 ci sarà una rievocazione storica con la Legio II Parthica per ricordare la figura di Appio Claudio Cieco e Antonio Cederna. L’evento ha avvio con l’arrivo in marcia della legione e una dimostrazione di figure militari con il muro e la testuggine, con ordini impartiti in latino. La partecipazione è libera e gratuita, non occorre prenotazione. Tutti i siti della via sono aperti e gratuiti.


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 sai come si chiama e dove si trova la casa che vedi sotto.




Nella foto di ieri uno dei rilievi dell'Ara Pacis.

mercoledì 27 settembre 2023

Domenica 1 ottobre gratis nei musei

 


   Domenica prossima 1 ottobre, prima domenica del mese si entra gratis in tutti i musei. Continua questa bella iniziativa del ministero dei Beni Culturali a cui aderiscono anche i musei del Comune di Roma. Bisogna approfittare. Dove andare? Volete un suggerimento? Ma certamente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea in viale delle Belle Arti 131 (ai margini di villa Borghese). Ecco un assaggio con alcune delle opere più rappresentative. Dall'alto in basso: Van Gogh, Il giardiniere (1889); Klimt, Le tre età (1905); Modigliani, Nudo sdraiato (1919); Segantini, Alla stanga (1886).









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 sai come si chiama e dove si trova il rilievo marmoreo che vedi sotto.


Nelle foto di ieri i rilievi marmorei dell'Ara Pacis.

martedì 26 settembre 2023

Una fantastica notizia!

 Attenzione! Una splendida notizia che riguarda la nostra città che piacerà a tutti gli amanti di Roma, della sua storia millenaria.

Domenica 1 ottobre sarà possibile visitare il Museo paleontologico - La Polledrara di Cecanibbio in occasione del tutto straordinaria.
Nella campagna romana a nord-ovest di Roma, tra le vie Aurelia e Boccea, si trova il Museo La Polledrara di Cecanibbio, uno dei più ricchi depositi paleontologici d’Europa per quantità di elefanti. Un giacimento che racconta l’ambiente e le faune del Pleistocene, che sarà aperto al pubblico.
Sarà possibile visitare il museo durante uno dei quattro turni di visite guidate: ore 10.00, ore 11.30, ore 15.30, ore 17.00.

Unico nel suo genere, sin dalla sua nascita conseguente al ritrovamento di un giacimento di fossili avvenuto nei primi anni ’80 e la scelta di musealizzare il deposito nel luogo del suo
rinvenimento. Al suo interno sono stati identificati un antico corso d’acqua e migliaia di resti di animali, soprattutto grandi mammiferi, in particolare elefante antico, bue primigenio e cervo elafo oltre a resti di cavallo, cinghiale, bufalo d’acqua, lupo e volpe.
Le prime campagne di scavo hanno consentito il ritrovamento dello scheletro di almeno due esemplari di elefante antico con le ossa ancora in connessione. In totale sono state ritrovate ossa appartenenti ad almeno 30 esemplari adulti.
Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria al seguente indirizzo email.: ss-abap-rm.drugstore@cultura.gov.it.
Roma, non basta una vita!

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 sai come si chiamano e dove si trovano i rilievi marmorei che vedi sotto.




Nelle immagini di ieri i rilievi marmorei dell'Ara Pacis.

lunedì 25 settembre 2023

Che bella la nuova zona umida in Caffarella!

 Evviva, finalmente ieri mattina sono riuscito a vedere la nuova zona umida della Caffarella. E' sempre una grande magia riuscire a fare una passeggiata in Caffarella! Un vero tesoro!




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 sai come si chiama e dove si trova il rilievo che vedi sotto.



Nella foto di ieri l'Ara Pacis.

domenica 24 settembre 2023

Le Olimpiadi di Roma del 1960

 


Che bello il giro in bici di oggi organizzato da VediROMAinBici. All'inizio era un po' freschetto, poi è uscito il sole, siamo stati benissimo! Il tema della pedalata di oggi era "Le Olimpiadi di Roma del 1960. La rinascita del Paese nel segno dello Sport". Bravissimo il nostro amico Filippo che ci ha fatto da guida con modestia e grande competenza. Abbiamo toccato il palazzetto dello Sport di Pier Luigi Nervi, il Foro Italico con lo Stadio dei Marmi, lo Stadio Olimpico, lo Stadio Centrale del Tennis e le altre strutture sportive di quell'area. Dopo la sosta caffè abbiamo ripreso a pedalare lungo la banchina del Tevere fino a raggiungere l'isola Tiberina. L'ultima tappa è stata l'arco di Costantino in via di San Gregorio dove si concluse la maratona che si era corsa lungo l'Appia Antica e si era conclusa sotto questo arco. In via di San Gregorio - lato Celio - si trova la lapide che ricorda l'impresa dell'atleta etiope Abebe Bikila, vinse la maratona correndo scalzo. E' stato commovente ricordare quel personaggio e altri sportivi che hanno lasciato il segno. Ma la cosa più bella di queste passeggiate è la simpatia e il clima di amicizia e allegria che si respira nella pedalata.



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Nelle foto di ieri i busti degli imperatori romani della famiglia Giulio-Claudia che si trovano all'Ara Pacis.

sabato 23 settembre 2023

Una fantastica novità

 


   Per tutti gli amanti della bici una bellissima, fantastica, novità. Nelle stazioni della metro saranno collocati 2.000 box per il parcheggio in sicurezza delle bici, questo in 40 stazioni della metro. Già installate 400 postazioni in sette stazioni. Nella foto i box bici nella stazione Anagnina.


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 sai come si chiamano e dove si trovano i busti che vedi sotto.



Nelle foto di ieri il plastico del Campo Marzio che si trova all'interno dell'Ara Pacis.

venerdì 22 settembre 2023

Da non perdere!

 


   Bellissima la mostra alla Calcografia Nazionale, in palazzo Poli (quello della fontana di Trevi), dedicata alla via Appia Antica. Per tutti gli amanti di Roma, dell'arte, sarà una sorpresa piacevolissima. Disegni, stampe, foto dal Cinquecento al Novecento. Da rimanere incantati! Ingresso libero!






Nella foto in alto: "Il ninfeo di Egeria in Caffarella" di Swanevelt del 1620; seguono: composizione di immagini della via Appia del 1859; "La chiesetta di Sant'Urbano in Caffarella" di Vincenzo Marchi del 1849; "Roma in lontananza dalla via Appia" di Hakert del 1805; "La via Appia" di Arturo Montrone del 1905; "Il bosco sacro in Caffarella" di Onorato Carlandi.

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 sai dove si trova e che cosa rappresenta il plastico qui sotto.



Nelle foto di ieri l'Ara Pacis. Sul fianco che guarda il mausoleo di Augusto è riportato il testamento spirituale dell'imperatore.

giovedì 21 settembre 2023

Che bello ponte Sant'Angelo restaurato!

 


Si è conclusa la ripulitura di entrambe le facciate del ponte Sant’Angelo, oltre alla rimozione di arbusti infestanti è stata eseguita un’accurata pulizia degli elementi lapidei. L'intervento effettuato con edilizia acrobatica.



Ponte Sant'Angelo è forse il più bello dei ponti antichi sul Tevere, detto Elio dal nome dell’imperatore Elio Adriano che lo fece costruire dall’architetto Demetriano nel 136 come accesso al suo mausoleo, solo le tre arcate di mezzo sono antiche. Clemente VII[1] fece porre le due statue di San Pietro ( di Lorenzetto) e San Paolo ( di Paolo Taccone) sul lato opposto al castello, per cura di Clemente IX[2] vi furono collocate, su nuove spallette disegnate dal Bernini, le dieci statue di Angeli coi simboli della Passione, spettacolare e scenografica parata, costituente uno dei più eleganti e armoniosi complessi del Barocco romano. Le statue furono scolpite da allievi del Bernini che ne fornì i bozzetti e ne seguì l’esecuzione. L’Angelo col cartiglio e L’Angelo con la corona di spine sono del maestro, ma il papa volle che fossero collocate nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, quindi i contemporanei ne realizzarono copie per il ponte. L’Angelo con la collana è di Antonio Raggi, l’Angelo con la Croce è di Ercole Ferrata[3].

     Fino agli anni Sessanta, sotto ponte Sant’Angelo, c’era la spiaggetta per i bagni nel fiume e il barcone del “Ciriola” tipico personaggio romanesco, chiamato così perché pescava un pesce a forma del pane romano detto ciriola o sfilatino, il suo barcone venne utilizzato per vari film: “Poveri ma belli”, “Vacanze romane”. Il Ciriola aveva salvato molte persone.



[1] Clemente VII. Giulio de Medici (Firenze 1478 – Roma 1534). Papa dal 1523. Parteggiò per Francesco I di Francia e dovette subire il sacco di Roma del 1527. Si riavvicinò a Carlo V, lo incornò imperatore a Bologna ed ottenne di restaurare i Medici a Firenze. Rifiutò di sciogliere il matrimonio di Enrico VIII provocando lo scisma della chiesa anglicana.

[2] Clemente IX. Giulio Rospigliosi (Pistoia 1600 – Roma 1669), papa dal 1667. Collaborò alla pace di Aquisgrana, riuscì a comporre temporaneamente il dissidio con i giansenisti.

[3] Foto ponte Sant’Angelo. In Roma ieri, oggi e domani, n. 44 pag. 77, foto in cui si vedono i muraglioni in costruzione.




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 sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto. Lo scritto riportato sulle mura a cosa si riferisce?




Nelle foto di ieri la facciata sul lungotevere dell'Ara Pacis.

mercoledì 20 settembre 2023

Nuove regole per i dehors

    


      Il Comune di Roma ha voluto un nuovo regolamento per i dehors nati con la pandemia. Questo comporterà un taglio netto ai dehors in centro e un taglio minore in periferia. Dal 1° gennaio il dehors potrà essere un terzo della superficie interna del locale (bar, pizzeria, birreria, ristorante) nella parte più pregiata della città, il 50% nella città storica, i due terzi nel suburbio. Io penso che questi dehors hanno reso la città più viva, più bella!

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 sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.



Nella foto di ieri la fontana che si trova davanti all'ingresso dell'Ara Pacis.

martedì 19 settembre 2023

Buone nuove per lo stadio Flaminio!

 




   Lo stadio Flaminio è una delle strutture realizzate per le Olimpiadi del 1960 a Roma, è opera di uno dei massimi ingegneri italiani del Novecento, Pier Luigi Nervi. Ci sono buone nuove per questo edificio da troppo tempo in abbandono, era un dolore vederlo così in rovina quando ci passavo davanti!

   Lotito sembrava interessato a restaurare l'edificio per farne lo stadio della Lazio, invece niente. Per fortuna si è fatta avanti Cassa Depositi e Prestiti che è pronta ad investire dai 100 ai 130 milioni. Lo ha affermato l'assessore all'urbanistica del Comune di Roma Maurizio Veloccia ai giornali del 9.9.23. Speriamo bene!

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 sai come si chiama e dove si trova la fontana che vedi sotto.


Nella foto di ieri la teca che contiene l'Ara Pacis di Augusto.

     La teca contiene l’Ara Pacis Augustae, un altare dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace intesa come dea e posto in Campo Marzio nel luogo (corrispondente all’incirca all’attuale piazza San Lorenzo in Lucina) dove era il punto in cui un console di ritorno da una spedizione militare perdeva l’imperium e ritornava semplice cittadino romano. L’altare voleva celebrare la pace interna a Roma ristabilita da Augusto dopo tanti anni di guerre civili. La sua costruzione fu decisa dal Senato al ritorno a Roma di Augusto dopo tre anni di guerra in Spagna e Gallia meridionale.

     I frammenti di questa imponente scultura furono ritrovati a partire dal 1568, ma i più numerosi nel 1937-38 durante una campagna di scavi regolari. Il 23 settembre 1938 venne inaugurata la teca su progetto di Vittorio Ballio Morpurgo[1] che conteneva l’altare ricostruito. Il 21 aprile 2006 è stato inaugurata la nuova teca per contenere l’Ara Pacis, visto che la precedente era inadeguata alla buona conservazione dell’antico manufatto.

     L’ara è costituita da un recinto rettangolare di 11,65 x 10,62 metri, elevato su un podio e nei lati lunghi del quale si aprivano due porte cui si accedeva da una scala; all’interno, sopra una gradinata, era l’ara vera e propria. Tutta la superficie del recinto presenta una raffinatissima decorazione a rilievo. Esternamente, sopra il recinto inferiore con girali di acanto, abbiamo, nei lati corti il “Lupercale ed Enea che sacrifica ai Penati”, sulla fronte opposta la “Pace o Tellus e la dea Roma”. Sui lati lunghi la “Processione per il voto dell’ara”. La scena più importante è quella sul fianco destro che mostra personaggi della famiglia imperiale (Augusto, Agrippa, Giulia, Tiberio e altri).

     Dal 21 aprile 2006 l’Ara Pacis ha una nuova teca. L’importanza del progetto della nuova teca deriva dal fatto che era la prima volta che si interveniva, con un edificio così importante, nel centro storico di Roma tutelato dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Si tratta di un’opera di Richard Meier[2], costruita in acciaio, travertino, vetro e stucco. Si erge sopraelevata con ampie superfici vetrate. Il colore bianco è distintivo dell’architetto, le lastre di travertino che decorano parte dell’edificio sono invece frutto di modifiche apportate in corso d’opera (dovevano essere in alluminio). Nella nuova costruzione è stata conservata la lunga iscrizione delle “Res gestae Augusti”, una sorta di testamento dell’imperatore Ottaviano Augusto posto sul lato che guarda il suo mausoleo. Del complesso fanno parte una fontana e una scalinata che nell’insieme costituiscono una nuova piazza. Gli spazi del museo sono modulati sul contrasto luce e penombra. Particolarmente legati a questo effetto risultano i primi due corpi di fabbrica: dopo una zona di penombra si trova la galleria di accesso, quindi il padiglione centrale con l’Ara Pacis vera e propria. La luce passa attraverso 500 mq di lastre di cristallo. Al piano di sotto si trovano delle sale per mostre temporanee e una mostra permanente che illustra la storia e gli studi su questo monumento. Verso via Ripetta si trova un auditorium destinato a conferenze e spettacoli musicali. Nel progetto originario il lungotevere doveva passare in tunnel sotterraneo in modo da congiungere la teca dell’Ara Pacis con il Tevere, terminando con un affaccio sul fiume. Purtroppo le restrizioni economiche in questi tempi di crisi hanno fatto accantonare questo progetto. E’ prevista una riqualificazione della piazza intorno al mausoleo che permetterà una maggiore godibilità dell’insieme.



[1] Vittorio Ballio Morpurgo Roma1890 - 1966) casa d'abitazione in via Sannio via Ardea, ministero degli Affari Esteri (in coll.). Nel dopoguerra:  torre dei Molini Pantanella in via Casilina, quartiere Ina Casa Torre Spaccata (in coll.), palazzo della Esso all'Eur in  p.le dell'Industria (con Luigi Moretti). E' stato docente universitario e preside della facoltà di Architettura.

[2] Ricard Meier (Newark, New Jersey 1934 - ) Si laurea a New York nel 1957. Tra le sue opere più importanti: Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma 1996-2003, Paul Getty for the Fine Art a Los Angeles 1984-97, Museo d'Arte Contemporanea MACBA di Barcellona 1987-96, The Atheneum a New Harmony in Indiana nel 1975-79, Museo delle Arti Applicate a Francoforte sul Meno in Germania, 1979-85, Museo dell'Ara Pacis a Roma 1995-2006.