domenica 31 marzo 2024

Buona Pasqua!

 Buona Pasqua a tutti gli amici che seguono questo blog e alle loro famiglie.

Sei romano de Roma se... sai dove si trova questa scultura che vedi nella foto sotto.


Nella foto di ieri la tomba Gregorio XIII[1] Ugo Boncompagni, con le statue della Religione e della Fortezza, di Camillo Rusconi[2] (1720-23), derivato dal monumento di Leone XI dell’Algardi. Il basamento del sarcofago, da sotto il quale sbuca il drago dei Boncompagni, allude alla riforma del calendario di Giulio Cesare fatta dal papa nel 1582.


[1] Gregorio XIII Ugo Boncompagni (Bologna 1502 – Roma 1585) papa dal 1572. Nello stemma c’è un drago. Studente e poi docente all’università di Bologna fu maestro di Alessandro Farnese, Reginaldo Pole e Carlo Borromeo. Ordinato sacerdote a 40 anni. Riformò il calendario decidendo il salto dal 4 al 15 ottobre 1582. A Roma promosse la costruzione del Quirinale, della cappella Gregoriana in San Pietro, terminò la chiesa del Gesù, adattò alcuni ambienti delle Terme di Diocleziano a granaio. Ha fondato la Pontificia Università Gregoriana erede del Collegio Romano. Aprì la porta San Giovanni per tracciare una variante dell’Appia, la via Appia Nuova.

[2] Camillo Rusconi (Milano 1658 – Roma 1728) scultore. Figlio di genitori originari del Canton Ticino, studiò a Milano, lavorò nella bottega di Ercole Ferrata. Lavorò inizialmente ad opere minori, per lo più in stucco. Lo resero celebri le quattro statue di Apostoli per San Giovanni in Laterano, tra queste il San Matteo può essere considerato il suo capolavoro. Divenne principe dell’Accademia di San Luca. Una commissione prestigiosa fu la tomba di Gregorio XIII in San Pietro interamente in marmo bianco. Lavorò ancora nella cappella Corsini in San Giovanni e nella chiesa di Santa Maria della Concezione dei Frati Cappuccini in Roma (via Veneto). Suo allievo ed erede fu Giuseppe Rusconi, furono suoi allievi: Pietro Bracci, Giovanni Battista Maini e Filippo della Valle.

sabato 30 marzo 2024

Una grande opportunità per conoscere tanti luoghi di Roma sempre chiusi al pubblico!

 


Dal 6 al 14 aprile torna la XII edizione di Open House, l’iniziativa che apre le porte di oltre 200 edifici di solito chiusi al pubblico con 40 tour e 50 eventi speciali. Tra i luoghi più sorprendenti da visitare: l’ipogeo di via Livenza che rappresenta un interrogativo per gli archeologi, battistero o ninfeo? Oppure luogo di culto di una setta? Per chi preferisce l’arte contemporanea si può visitare il palazzo del Rettorato di Roma Tre (nella foto sopra), progettato da Mario Cucinella realizzato secondo i principi di sostenibilità ambientale. Ancora il giardino delle Cascate all’Eur, e un ricco calendario di iniziative per i bambini.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la tomba che vedi sotto.




Nelle foto di ieri la tomba di Giovanni Paolo II in una cappella della navata laterale destra della basilica di San Pietro.

venerdì 29 marzo 2024

Le botteghe storiche di Roma sono un patrimonio da tutelare!

 


     Sono un centinaio le botteghe storiche di Roma, solo 27 sono quelle di eccellenza cioè che hanno almeno 70 anni di attività e appartengono ancora alla stessa famiglia. Tra queste Tebro, biancheria artigianale in via dei Prefetti, aperta nel 1867; il negozio di abbigliamento e accesso di via Campo Marzio Davide Cenci o il bar Ciampini in piazza San Lorenzo in Lucina, il fornaio Colapicchioni in via Tacito (Prati) e la macelleria Angelo Feroci alla Maddalena.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova questo sepolcro che vedi sotto.



Nella foto di ieri il monumento funebre a Cristina di Svezia che si trova nella basilica si San Pietro che si deve a Carlo Fontana.


giovedì 28 marzo 2024

Due biodigestori per Roma



   E' stata pubblicata la gara per due biodigetori, sorgeranno a Casal Selce (sulla via di Boccea, oltre il Gra) e Cesano. Serviranno per il riciclo dell'organico da 100.000 t ciascuno, saranno di proprietà dell'Ama. Speriamo che con questi provvedimenti e quello del termovalorizzatore si venga a capo del problema della pulizia della città che non è assolutamente soddisfacente. Nella foto un cassonetto dell'umido.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.


Nella foto di ieri la Pietà di Michelangelo che si trova nella basilica di San Pietro.

All’altare della prima cappella della navata sinistra si trova la celebre Pietà di Michelangelo[1] eseguita a meno di 25 anni in marmo di Carrara, nel 1499, è considerata il primo capolavoro dell’artista, una delle maggiori opere d’arte dell’Occidente. Subito l’opera destò grande ammirazione. E’ l’unica opera di Michelangelo a essere firmata.

     Solo cinquanta anni dopo Vasari scriveva: “(Riguardo alla Pietà) non pensi mai, scultore né artefice raro, potere aggiungere di disegno ne grazia, ne con fatica poter mai di finezza, pulitezza e di straforare il marmo tanto con arte, quanto Michelagnolo vi fece, perché si scorge in quella tutto il valore et il potere dell’arte” (da: Vasari, Le vite de più eccellenti pittori, scultori, architetti, 1568 Grandi Tascabili Economici Newton, 2003, pag. 1.207).

     Eseguita su ordinazione del card. Villiers de la Craslage, abate di Saint Denis a Parigi, ambasciatore di Carlo VIII. In origine il gruppo su posto nell’oratorio detto della Madonna della Febbre, presso questa basilica, demolito tale edificio, su progetto di Borromini, fu portato in basilica, ma cambiò più volte sede fino al 1749 quando giunse in questa cappella. Sulle ginocchia della Vergine di giovanile bellezza (non porta i segni del peccato), giace il corpo abbandonato del Cristo morto. Nel profondo senso di umanità che vi ha espresso l’artista, è già il presentimento della sua tormentata energia creatrice. Stupefacente è la perfezione formale dell’opera, potentemente unitaria  nell’armoniosa fusione di sentimento, venustà e ispirazione religiosa. E’ l’unica opera che rechi la firma di Michelangelo, visibile sulla fascia che attraversa il petto della Madonna. Michelangelo innovò la tradizione che voleva il corpo di Cristo irrigidito nella morte e Maria con busto eretto e verticale. Qui il corpo di Cristo è mollemente adagiato sulle gambe di Maria con straordinaria naturalezza e con compostezza di sentimenti. Le due figure sembrano fondersi in una composizione piramidale raccordate dall’ampio panneggio sulle gambe di Maria. Fortemente espressivo è anche il gesto della mano sinistra che pare invitare lo spettatore a meditare sulla rappresentazione. Il livello di finitezza dell’opera è estremo, soprattutto nel modellato anatomico del corpo di Cristo, con effetti di levigatura e morbidezza degni della statuario in cera.

     “La Madonna tiene in grembo Cristo morto, come se fosse un bambino dormiente; ed è giovane come quando Cristo era bambino. Forse la statua vuole essere proprio questo: una visione o, piuttosto, la previsione o prefigurazione che la Vergine ha della passione del Figlio”. Giulio Carlo Argan, Storia dell’Arte italiana, Sansoni, 1974, vol. III, pag. 14.

     “E’ l’opera più intimamente commossa di Michelangelo, in cui l’artista porta a maturità le raffinatezze formali fino ad allora coltivate con studio appassionato della tradizione classica. La sapienza stilistica che si rivela in ogni particolare, della membra del Cristo riverso, alla Madonna giovinetta che sta avvolta nel suo manto increspato dalle ondose pieghe che non nascondono del tutto le fattezze del corpo, è come rigenerata da una profonda sensibilità religiosa e per gli affetti umani, la morte, il dolore, la dolcezza, che vi traboccano con intensa passionalità rattenuta”. Marco Valsecchi in Storia dell’Arte, Istituto Geografico De Agostini, 1975, volume VI, pag. 7.

     Nel 1964 fu portata a New York, via mare, per una fiera internazionale, le persone che avevano fatto una fila di ore poterono vedere l’opera da un nastro trasportatore. Il 21 maggio 1972 l’opera fu danneggiata da un geologo ungherese naturalizzato australiano Laszlo Toth. Con un martello da geologo colpì più volte il volto (spezzò il naso, ruppe un sopracciglio) e le braccia (spezzò il braccio sinistro, frantumò la mano sinistra) della Madonna, lasciando intatto il Cristo. Gridò: “Cristo è risorto, io sono il Cristo”. Bloccato dalla vigilanza, ritenuto infermo di mente, fu tenuto in un manicomio italiano fino al 1975 e rimpatriato in Australia. Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.


[1] Michelangelo Buonarroti (Caprese 1475 – Roma 1564), pittore, scultore, architetto e poeta. Tra le sue opere più grandi oltre alla Pietà e alla cupola di San Pietro, gli affreschi nella cappella Sistina, il Mosè e le sculture nelle tombe Medicee.


mercoledì 27 marzo 2024

Un giusto ricordo di Lidia Menapace!

 


     Mercoledì prossimo 3 aprile alle ore 16,30 nel giardino Lidia Menapace posto al capolinea del bus Atac 628 (tra via Cesare Baronio e via Fortifiocca) si terrà un incontro per ricordare la figura di una delle più importanti partigiane, femministe e politiche dei nostri tempi, appunto Lidia Menapace. L'iniziativa si deve al Comitato di Quartiere Appio Alberone, all'Anpi ed ha il patrocinio del VII Municipio del Comune di Roma. Non si può mancare!

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nella foto di ieri la cupola di San Pietro. 

     La CUPOLA michelangiolesca, è la più grande e maestosa opera in muratura che mai sia stata creata. Michelangelo si ispirò per essa alla cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze e ne derivò la struttura a doppio guscio, quello interno è portante. Egli diresse la costruzione di tutta la parte inferiore, fino al tamburo, che era quasi ultimata alla sua morte (1564). La cupola fu eretta in 22 mesi da Giacomo della Porta, assistito da Domenico Fontana, che modificò in parte il progetto michelangiolesco. E’ alta 133,30 m, all’interno m 117,57. Il diametro interno è di m 42. Si può arrivare in cima salendo 551 scalini. Prima dell’illuminazione elettrica la cupola si illuminava con fiaccole che venivano montate dai sampietrini calandosi dall’alto mentre si reggevano a delle funi, degli equilibristi.

     La CUPOLA, inondata di luce, anche all’interno appare una delle più meravigliose creazioni architettoniche, è impostata su quattro grandiose arcate voltate su altrettanti enormi piloni a sezione pentagonale aventi un perimetro di 71 metri. Tutto è gigantesco: la penna di San Marco (per chi entra, dietro a destra), in uno dei tondi nei pennacchi della cupola è lunga circa un metro e mezzo, la lanterna è alta più di 17 metri. Tutte le immagini della basilica sono in mosaico, coprono una superficie di 100.000 mq.

     Nei tondi dei quattro pennacchi che sostengono la cupola sono raffigurati i quattro Evangelisti eseguiti a mosaico su cartoni di Cesare Nebbia e Giovanni de Vecchi. Nella fascia prima del tamburo sono impresse le parole di Gesù a Pietro tratte dal Vangelo di Matteo: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa... a te darò le chiavi del Regno dei Cieli".  Oltre ai finestroni la superficie della cupola è scandita dal ritmo dei costoloni con 96 figure racchiuse in campiture trapezoidali e rotonde. Nell'oculo luminoso della lanterna è raffigurato Dio Padre. Nella volta sono raffigurati gli angeli, opere in mosaico su cartoni di Cristoforo Roncalli e Cavalier d'Arpino.


martedì 26 marzo 2024

Nuovi progetti per le metropolitane di Roma

 


     Il comune stanzia 5,4 milioni per il progetto della nuova metro D, per il prolungamento della metro B da Rebibbia a Casal Monastero, della metro A da Battistini a Torrevecchia. La metro D andrà da viale dell’Agricoltura (Eur) e viale Ugo Ojetti (Monte Sacro Alto). Il progetto risale al 2007 prevedeva 22 fermate tra cui Trastevere, Venezia e Fiume. Sono importanti questi progetti per Roma, anzi la nostra città doveva avere una rete di metropolitane da almeno cinquant'anni, se pensiamo a Londra e Parigi siamo sicuramente indietro. Ma i tempi per realizzare questi progetti, quali sono?

   Nella foto la stazione San Giovanni della metro C, una archeo-stazione!


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la cupola che vedi sotto.


Nella foto di ieri lo stemma dei Barberini che si trova alla base delle colonne del baldacchino del Bernini nella basilica di San Pietro.

lunedì 25 marzo 2024

Un nuovo portale del comune!

 


     Il 12 marco il sindaco Gualtieri ha presenta il portale che monitora i progetti del Giubileo e PNRR. Sul sito Romasitrasforma.it i cittadini possono controllare l’andamento dei lavori. In questa occasione gli industriali si sono rivolti alle istituzioni affermando che: dopo i fallimenti delle Olimpiadi 2024, di Expo 2030 (assegnata a Riad), dell’Agenzia Europea antiriciclaggio (assegnata a Francoforte) e dei Mondiali di atletica, gli industriali, riuniti alla Nuvola, chiedono di abbandonare la narrazione dei NO.

Nella foto in alto, il progetto della nuova Piazza Pia in prossimità di via della Conciliazione, Castel Sant'Angelo e piazza San Pietro. Questo è forse il progetto più significativo tra quelli in vista del Giubileo 2025.


Sei romano de Roma se...

 sai a quale nobile famiglia romana si riferisce e dove si trova lo stemma che vedi sotto.


Nella foto di ieri il baldacchino - posto sopra l'altare maggiore - della basilica di San Pietro.

     Nel mezzo, sopra l’altare papale, è il baldacchino in bronzo, capolavoro del Bernini (iniziato avanti il 1624 e inaugurato il 28 giugno 1633, vigilia dei Ss. Pietro e Paolo da Urbano VIII Barberini[1]), per la fusione del quale furono usati i bronzi tolti al pronao del Pantheon, da qui la pasquinata: “Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini”. Fra i viticci delle colonne si posano a sciame le api barberiniane.

     Non è al centro, per una questione di prospettiva, per permettere la visione della cupola. Una curiosità è costituita dai quattro basamenti in marmo bianco di Carrara che sostengono le colonne del baldacchino, vi sono sbalzati otto stemmi della famiglia Barberini nei quali, sopra ogni scudo con le tre api, nell’incavo delle chiavi pontificie, è raffigurato per sette volte il viso di una donna nelle varie fasi del concepimento e del parto fino all’ultima sorridente testa del bambino che nasce nell’ottavo stemma. Queste sculture, eseguite dal giovane Borromini, rappresentano l’esaltazione della Mater Ecclesia, ovvero del primato della Sede Apostolica Romana come madre di tutte le altre sedi episcopali.


[1] Urbano VIII Maffeo Barberini (Firenze 1568 – Roma 1644) papa dal 1623. Nello stemma tre api in campo blu. Papa durante la guerra dei trent’anni, riconquistò il ducato di Castro e Ronciglione ai Farnese. A Roma realizzò palazzo Barberini, della Propaganda Fide e la fontana del Tritone usando come cave il Pantheon e il Colosseo. Commissionò il proprio monumento funebre al Bernini. Sotto di lui si tenne il processo a Galilei con l’abiura nel 1633.


domenica 24 marzo 2024

Passeggiata sui luoghi di Bernini

 


Bellissima passeggiata in bici oggi organizzata da VediROMAinBici sui luoghi in cui vi sono opere di Gian Lorenzo Bernini il grande artista del barocco. Grazie al nostro amico Alberto, che ci ha fatto da guida, abbiamo scoperto tanti aspetti della vita e delle opere di Bernini che ha segnato il paesaggio romano.







Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il baldacchino che vedi sotto.


Nella foto di ieri la statua di San Pietro che si trova nella basilica di San Pietro.

     All’ultimo pilastro di destra, su cattedra marmorea, è la venerata statua bronzea di San Pietro, seduto e benedicente, col piede destro consumato dal bacio dei devoti. Fu creduta opera del V secolo, ma è da ritenersi lavoro duecentesco di Arnolfo di Cambio[1]. Il medaglione sopra la statua ricorda che Pio IX superò i 25 anni di pontificato, la tradizione voleva che nessun pontefice avrebbe regnato più di Pietro, appunto 25 anni, anche Leone XIII e Giovanni Paolo II superarono tale termine.


[1] Arnolfo di Cambio (Colle Val d’Elsa 1240 – 1302) scultore e architetto. Ha iniziato alla bottega di Nicola Pisano. Ha realizzato il ritratto di Carlo d’Angiò ai Capitolini, il monumento funebre a Bonifacio VIII oggi nelle Grotte Vaticane, il ciborio di San Paolo fuori le mura e quello di Santa Cecilia in Trastevere. Come architetto ha realizzato Santa Maria del Fiore, Santa Croce e palazzo Vecchio a Firenze. A lui si deve il piano urbanistico di San Giovanni Valdarno.


sabato 23 marzo 2024

Una bella novità per Tor Vergata e tutta Roma!

   E' entrato nel panorama di Roma, nella periferia Est della città, dall'autostrada per Napoli, da diversi punti si vedono le Vele di Calatrava. Una grande incompiuta, la più grande in assoluto. Finalmente con i soldi del Giubileo qualcosa si muove. I quotidiani romani del 12 marzo scorso annunciano il VIA AI LAVORI  di una grande arena per 8.000 spettatori proprio sotto la Vela di Calatrava. Costo di questi lavori 37 milioni.  In questo spazio, il primo maggio si terrà il giubileo dei lavoratori e imprenditori e il 28 luglio la giornata mondiale della gioventù. Intorno sorgerà un parco per fare sport o passeggiare. Tutto entro il 2024.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nella foto di ieri una delle acquasantiere della basilica di San Pietro.

venerdì 22 marzo 2024

Un bel progetto per i Fori Imperiali

 


   Sta prendendo corpo il progetto del comune di Roma - bandito il 4 ottobre 2023 - di ridisegnare l'area del Fori Imperiali, Colosseo, via di San Gregorio e via dei Cerchi con il Palatino. La giuria ha iniziato a valutare le 23 proposte pervenute, si punta ad un progetto di alto livello con una firma di un architetto autorevole, apprezzato in tutto il mondo. Per questo a presiedere la giuria è stato chiamato Carrillho da Graca autore del Centro di documentazione e informazione del palazzo di Belem a Lisbona e il Terminal Crocieristico di Lisbona, è considerato il Renzo Piano portoghese. Nella commissione Adriano La Regina. La nuova passeggiata dovrà essere portata a compimento nel triennio 2025-27 con 282 milioni di fondi del PNRR, con altri fondi statali e comunali. Siamo fiduciosi in un buon lavoro!

 


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'acquasantiera che vedi sotto.


Nella foto di ieri la lastra che si trova all'ingresso della basilica di San Pietro con le misure della basilica stessa.

giovedì 21 marzo 2024

Inaugurato un nuovo parcheggio di scambio

 


   Il giorno 11 marzo è stato inaugurato un nuovo parcheggio di scambio presso la stazione Conca d'Oro della metro B1. E' molto importante perché parte di quei provvedimenti che possono invogliare i cittadini a lasciare la macchina e prendere i mezzi pubblici.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.


Nella foto di ieri la statua di Costantino che si trova nell'atrio della basilica di San Pietro.

mercoledì 20 marzo 2024

Grosse novità in arrivo alla Galleria Borghese!

 


   Per lavori di restauro e per lavori che permetteranno una maggiore sostenibilità ambientale 50 tra quadri e sculture della Galleria Borghese saranno portate nell’ala Sud del piano nobile di palazzo Barberini. Tutti i lavori si faranno con i fondi del PNRR.




Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nelle foto di ieri la statua di Carlo Magno che si trova nel portico di ingresso alla basilica di San Pietro

martedì 19 marzo 2024

Quanti matrimoni a Roma!

 



Dai quotidiani romani del 4 marzo apprendiamo che il Comune di Roma cerca location per matrimoni. Oggi ce ne sono quattro: Campidoglio, chiesa sconsacrata a Caracalla, sala Azzurra a Ostia, villa Lais. Nel 2019, anno pre-pandemia, sono state organizzate 9.000 cerimonie nuziali con sposi provenienti dall’estero, il comune ha fatturato 48 milioni. Quindi i matrimoni sono una fonte di reddito importante per il nostro comune!

Nelle foto la chiesa sconsacrata di Santa Maria in Tempulo, luogo di cerimonie civili di matrimonio del comune di Roma.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nelle foto di ieri la PORTA SANTA della basilica di San Pietro. E' l’ultima porta a destra della basilica, si apre ogni 25 anni. E’ ornata con scene del Vecchio e Nuovo Testamento, di Vico Consorti[1]. Tra i pannelli scultorei gli stemmi dei papi che hanno aperto la porta Santa.



[1] Vico Consorti (Semproniano 1902 - 1979) dopo gli studi all’Accademia di Siena esegue il monumento ai caduti di Roccalbegna, è presente alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, esegue i rilievi per il ponte Duca d’Aosta a Roma; dopo la guerra esegue la porta del duomo di Siena dalla parte della cappella del Voto. Nel 1950 la Porta Santa in San Pietro. “Vico dell’uscio” per i compaesani. Nel 1966 la porta centrale del Santuario di Oropa presso Biella. Trascorre cinque anni in Colombia. Per le contrade senesi realizza le fontane del Drago e dell’Istrice.


lunedì 18 marzo 2024

Salviamo il cubo di Mario Ceroli

 


   Il Cubo di Mario Ceroli, che si trova presso il palazzetto dello Sport (viale Tiziano), è in rovina; venne realizzato per Italia 90, citato in un francobollo, vuole rappresentare un pallone in una rete, segno del goal. La recinzione che lo circonda sembra non essere sufficiente a proteggere i passanti. Speriamo che presto le autorità competenti intervengano.


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.



Nelle foto di ieri la porta "del Bene e del Male" realizzata da Luciano Minguzzi per la basilica di San Pietro.


domenica 17 marzo 2024

Passeggiata in bici sulla ciclabile per la Romanina

 



    Bellissima giornata di sole oggi a Roma, nonostante la maratona di 40.000 atleti, siamo riusciti a fare una bella passeggiata in bici organizzata da VediROMAinBici. Ci siamo visti sotto la statua di San Francesco a piazza di Porta San Giovanni e percorrendo la ciclabile Tuscolana, siamo arrivati fino alla Romanina. Qui abbiamo visitato il parco della legalità nel quale sono stati piantati a spirale una serie di alberi, ognuno ricorda uno dei morti a causa della mafia. Ma l'aspetto più bello di oggi è stato che ci è venuta a trovare la nostra amica Juliana. Per anni ha frequentato le nostre passeggiate, poi si è spostata a Genova dove adesso lavora. E' venuta a Roma per accompagnare una sua amica che partecipa alla maratona, ma si è ricordata di noi. E' stato una gioia rivederla! Questo vuol dire che la nostra associazione è capace di creare legami affettivi tra le persone. Non è solo un'associazione ciclo-amatoriale con la quale si pedala, c'è l'aspetto culturale, c'è l'aspetto dell'impegno civico e si creano amicizie che restano nel tempo. Viva la bici! Viva VediROMAinBici.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.



Nella foto di ieri la porta della Morte in San Pietro opera di Giacomo Manzù.

sabato 16 marzo 2024

Importanti novità in vista per la stazione Termini e non solo

 


     E' partita la riqualificazione di tutta l’area tra piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica, con grandi novità per palazzo Massimo e le terme di Diocleziano. Tutta l’area sarà parzialmente pedonalizzata, nel Planetario sorgerà il museo dell’Arte Salvata e nell’hotel St. Regis avrà una galleria di arte contemporanea. Sarà riqualificato il giardino di largo di villa Peretti, restaurato il monumento a Dogali, sarà ripristinata l’entrata storica delle terme da piazza Esedra. Solo bus Atac in via Cernaia.  Il museo di palazzo Massimo voluto da Adriano La Regina (sovrintendente di Roma) si sta restaurando le facciate, sui ponteggi ci saranno grandi pannelli con schermi a led che illustreranno i tesori del museo stesso. Il cortile avrà una copertura trasparente, dove saranno esposti alcuni capolavori. Saranno riaperte le sale di uno dei più grandi medaglieri del mondo, con 400.000 monete che raccontano la storia della moneta dal IV secolo al Regno d’Italia. La collezione di Vittorio Emanuele III, composta da 110.000 pezzi fu donata dal re stesso. Sempre a palazzo Massimo i ricostruirà il contesto della scoperta delle navi di Nemi. Invece nelle terme di Diocleziano riapriranno sette grandi aule diventate deposito, qui l’Artemide di Ariccia, la facciata del tempio di Ancyra, l’attuale Ankarea, i rilievi del tempio del Sole di Aureliano e sarcofagi più belli (da Repubblica del 29.2.25).


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la porta che vedi sotto.







Nella foto di ieri la "Navicella" di Giotto posta nell'atrio della basilica di San Pietro in Vaticano.

venerdì 15 marzo 2024

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'affresco che vedi sotto.


Nelle foto di ieri la porta Mediana o del Filarete della basilica di San Pietro. La porta mediana ha grandiose imposte di bronzo già dell’antica basilica ed eseguite nel 1433-45 dal Filarete[1], con esse si ha a Roma la prima affermazione dell’arte rinascimentale. La porta venne riadattata con aggiunte in alto e in basso e dediche a Paolo V Borghese (1619). Ogni battente è diviso in tre riquadri sovrapposti. In alto Cristo in trono e Madonna in trono; nei riquadri centrali “San Paolo con la spada e un vaso mistico di fiori” e “San Pietro mentre consegna le chiavi a papa Eugenio IV inginocchiato”; in basso a sinistra “San Paolo che appare a Plautilla (moglie di Caracalla)” e “Decapitazione di San Paolo”; a destra “Crocifissione capovolta di San Pietro” con interessanti scorci di Roma antica: la piramide Cestia e la meta Romuli. Nella parte interna della porta in basso il banchetto di fine lavori.



[1] Filarete, Antonio di Pietro Averlino (Firenze 1400 - Roma 1469), “colui che ama le virtù”, scultore e architetto, allievo di Ghiberti, dopo aver realizzato la porta mediana di San Pietro lavorò a Venezia, Milano e Bergamo. A Milano ha realizzato la torre di facciata del castello Sforzesco. Ha scritto, tra il 1460 e il 64, un trattato di architettura in 25 libri.


giovedì 14 marzo 2024

Rinascono le statue del Vittoriano!

 


   Rinascono le statue del Vittoriano grazie a una donazione di Bulgari. Da lunedì 4 marzo è partito il cantiere con un finanziamento da 240.000 euro della gioielleria Bulgari, lavori finiranno il 25 settembre. Saranno restaurate le due fontane ai lati della scalinata che rappresentano il mar Tirreno e il mar Adriatico di Pietro Canonica, alcuni elementi in bronzo dorato raffiguranti il Pensiero di Giulio Monteverde e l’Azione di Francesco Jerace, i pennoni di Gaetano Vannicola con le Vittorie di Edoardo Rubino e Edoardo De Albertis. Si vuole restituire piena leggibilità alle finiture dorate degli elementi in bronzo oggi sbiaditi. Dai quotidiani romani del 2 marzo 2024.