Da pochi giorni c'è un nuovo murales alla Garbatella. E' il ritratto di Alfredino Rampi, realizzato dall'artista Anna Maria Tierno, si trova in via Rocco da Cesinale. Il bambino aveva sei anni quando precipitò in un pozzo a Vermicino a – 36 metri, era il 10 giugno 1981. Morì il 13 giugno. La Rai trasmise una diretta di 18 ore. Questa vicenda fece scaturire un vivace dibattito, molti accusarono la tv e i media di aver spettacolarizzato questo triste evento.
sai come si chiama e dove si trova la stazione che vedi sotto.
Nelle foto di ieri la sede Asl di Casal Bernocchi nella via omonima.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nelle foto di ieri le case di Casal Bernocchi sulla via Ostiense prima di Acilia.
Molto originale e interessante la passeggiata in bici organizzata oggi da VediROMAinBici, associazione senza fini di lucro, lungo la via Tiburtina alla scoperta di tre nuclei di case popolari edificate in tre periodi storici diversi e quindi con tre stili.
La prima tappa è stata a Tiburtino III, borgata sorta con le demolizioni del centro storico effettuate dal fascismo in via dei Fori Imperiali. Qui sono stati "deportati" gli abitanti che avevano perso le case, lontano dalla città, dopo il forte Tiburtino, in piena campagna. Quelle case degli anni Trenta sono state demolite, al loro posto case popolari degli anni Ottanta. Abbiamo visto la chiesa di Santa Maria del Soccorso del 1938, dell'architetto Tullio Rossi, una chiesa di campagna. E' stata l'occasione di vedere due nuovi murales di recente realizzazione, uno dedicato a Pier Paolo Pasolini e uno ad Anna Magnani.
La seconda tappa è stato al quartiere INA Casa Tiburtino sorto negli anni 1949 -1954 su progetto degli architetti Ludovico Quaroni e Mario Ridolfi. Qui gli architetti hanno voluto dare al quartiere l'immagine di un paese, le case sono a misura d'uomo. Siamo negli anni del neorealismo che ha avuto nell'arte i nomi di Renato Guttuso e Aligi Sassu, nel cinema i film Roma città aperta, Riso amaro o Ladri di biciclette, nella letteratura Vasco Pratolini, Italo Calvino e Elio Vittorini. In questo quartiere abbiamo visto la chiesa di Santa Maria della Visitazione di Saverio Busiri Vici, nella facciata enormi costoloni orizzontali come terrazzi sporgenti senza ringhiere. L'architetto volle rappresentare il costato di Cristo, il cuore coincide con l'altare maggiore.
La terza e ultima tappa è stata il quartiere Sant'Ippolito o Tiburtino II che ha il suo centro nella piazza Ruggero di Sicilia (siamo tra piazza Bologna e la stazione Tiburtina). E' un quartiere di case popolari del 1926, costruito con case che hanno grandi cortili in cui le aree verdi sono tenute benissimo, la quiete delle sue strade ci fanno percepire una qualità dell'abitare ottimo.
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Nelle foto di ieri la chiesa di San Pier Damiani a Casal Bernocchi.
La chiesa fu consacrata nel 1970
e realizzata su progetto degli stessi architetti del quartiere (vedi
introduzione storica), alla cerimonia intervennero i cardinali Dell’Acqua e
Cicognani, quest’ultimo consegnò al parroco una reliquia del santo. San Pier
Damiani (Ravenna 1007 – Firenze 1072) fu vescovo e venne proclamato dottore
della Chiesa, già abate di San Paolo fuori le mura, di lui si avvalse Gregorio
VII nell’opera moralizzatrice della Chiesa. Dante lo colloca nel Paradiso. Il
21 febbraio ricorre la sua memoria. Il 27 febbraio 1972 Paolo VI si recò in
visita della parrocchia per il centenario della morte del santo, in questa
occasione fece un discorso a braccio e donò un’immagine del santo in
ceramica faentina oggi posta sulla parete di sinistra. Nel febbraio 1987
Giovanni Paolo II fece visita alla parrocchia, in quell’occasione inaugurò il
crocifisso in bronzo posto all’ingresso del quartiere.
La facciata è di forma rettangolare a
mattoni con al centro un rosone a forma di croce. La chiesa è sovrastata da un
baldacchino in ferro che regge la croce. All’interno è quadrata, ha panche
vecchie e mal tenute al centro, sedie ai lati. E’ dotata di un sistema di
ventilazione di aria calda. Su tre lati si trova la Via Crucis dipinta
su tavole di legno in stile murales a firma G. Baroni. Una serie di doppi fili
per le lampade di illuminazione, sovrasta i fedeli. Un’unica grande cappella è
a destra.
La Caffarella è uno dei luoghi magici di Roma, adesso abbiamo anche un bel libro che ci permette di conoscere meglio l'aspetto naturalistico del parco. Dobbiamo ringraziare il Comitato per il Parco della Caffarella che ne ha curato la pubblicazione. Ieri il libro è stato presentato alla Cartiera Latina. Non potevamo mancare!
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Nelle foto di ieri Casal Bernocchi, frazione di Roma lungo la via Ostiense.
A Est di Acilia sorse nel 1961 il quartiere Ina Casa di Casal Bernocchi che prende il nome da un casale di proprietà dei conti Bernocchi. Il quartiere fu realizzato dagli architetti Spaccarelli – Bruno – Nespega che rispettarono la collina e scelsero il rosso come colore prevalente. Le case furono assegnate per concorso a impiegati dello Stato ma anche a senza tetto. Nella zona alta l’Ina casa ha realizzato un centinaio di villini. Ha una stazione ferroviaria dagli anni Settanta e il suo centro in piazza San Pier Damiani.
Da pochi giorni un bel murales in via Tor de Schiavi 261 - a Centocelle - ricorda il grande regista Sergio Leone, riconosciuto come uno dei più importanti e influenti registi della storia del cinema, particolarmente pe i film del genere spaghetti - western come "Per un pogno di dollari", "Il buono, il brutto e il cattivo", "C'era una volta in America". Vero romano de Roma, ha vinto il David di Donatello, il Nastro d'Argento al teatro antico di Taormina e altri prestigiosi premi. Il murales è opera di Lucamaleonte al quale si devono anche quello di Totti nella scuola Pascoli (porta Metronia), quello di Proietti al Tufello, di Sordi alla Garbatella e tanti altri.
sai come si chiama e dove si trova il quartiere di Roma che vedi sotto.
Nella foto di ieri un carro antincendio degli anni passati che si trova nella caserma dei Vigili del Fuoco di Capannelle.
sai come si chiama e dove si trova questo antico carro dei vigili del fuoco.
Nella foto di ieri l'interno della caserma dei Vigili del Fuoco di Capannelle.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il palazzo del Buon Pastore.
sai come si chiama e dove si trova il cortile che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo del Buon Pastore.
Si tratta di un maestoso complesso
edilizio che si trova nel suburbio Gianicolense lungo via di Bravetta (al
civico 383) nel territorio del Municipio XII (già XVI) del Comune di Roma. E'
situato nei pressi della Riserva Naturale della Valle dei Casali. E’ facilmente
raggiungibile per circonvallazione Gianicolense, quindi si procede sempre
dritti per via Silvestri per circa un chilometro.
Il grandioso complesso edilizio è posto
all’incrocio tra via di Bravetta, via Silvestri e via della Consolata.
Il complesso fu progettato da Armando
Brasini[1] e
realizzato tra il 1929 e il 1943, costato allora per 25 milioni di lire, doveva
ospitare la Casa Provinciale della Congregazione delle Suore di Nostra Signora
della Carità Buon Pastore di Augiere, in seguito divenne ospedale e sanatorio
militare, dal 1969 ospita alcuni istituti scolastici, oggi accoglie il Liceo
Scientifico Marcello Malpighi, il Liceo Classico Eugenio Montale, l’Istituto
Tecnico Commerciale e per Geometri A. Ceccherelli, oltre all’Associazione Il
Filo dalla Torre/Onlus Centro Specializzato per l’Autismo e la Disabilità.
L'architetto si ispirò a diversi stili
artistici nel tentativo di creare meraviglia, in particolare si riferì alla
gigantesca nicchia del cortile del Belvedere in Vaticano (opera di Bramante)
mentre per la cupola della chiesa al centro del complesso il riferimento a
quella di Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini è evidente. La pianta è quella di
un quadrilatero molto irregolare, simile a un trapezio.
Negli anni Settanta l'edificio fu privato
delle bellissime guglie in pietra serena alte diversi metri, anche la croce di
bronzo che adornava la parte superiore della cupola venne rimossa negli anni
Novanta perchè colpita da un fulmine.
Si vede, in lontananza anche da villa
Carpegna.
[1] Armando Brasini (1880-1965)
Chiesa dell'Immacolato Cuore di Maria a piazza Euclide nel 1921-52, palazzo
dell'Istituto Nazionale degli Infortuni a via IV Novembre nel 1928-34; museo
del Risorgimento al Vittoriano nel 1929-30; castellaccio Brasini in via
Flaminia nel 1932-38; complesso edilizio del Buon Pastore con chiesa e ospedale
in via di Bravetta 383 nel 1933-40; ponte Flaminio nel 1938-52.
sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'interno del mausoleo di Romolo sull'Appia Antica.
Anche attraverso le carceri di Roma è passata un pezzo della storia, non solo della nostra città, ma dell'Italia. Per questo è stata molto interessante la passeggiata in bici organizzata oggi da VediROMAinBici che ci ha portato sui luoghi dove erano le carceri di una volta. Dal carcere Mamertino ai piedi del Campidoglio dove sono stati rinchiusi i santi Pietro e Paolo, al carcere medioevale di di Tor di Nona e quello detto di Corte Savella (in via di Monserrato) dove è stata rinchiusa la sventurata Beatrice Cenci. Non poteva mancare in questo percorso Castel Sant'Angelo dove è stato rinchiuso - tra gli altri - Benvenuto Cellini è dove è ambientata la Tosca di Giacomo Puccini. Ancora alle Carceri Nuove in via Giulia del 1655 oggi sede della Direzione Centrale Antimafia. E' mancato il tempo per far visita all'Istituto San Michele e a Regina Coeli nella quale furono rinchiusi gli antifascisti e da cui fuggirono in maniera rocambolesca Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.
sai come si chiama e dove si trova questo monumento visto dall'interno.
Nella foto di ieri la torre cosiddetta per le vicine cave, costruita nel XII secolo sopra il nucleo di un mausoleo che doveva essere simile a quello di Cecilia Metella.
sai come si chiama e dove si trova la torre che vedi in foto.
Nella foto di ieri la "Berretta del prete", resto di sepolcro romano sulla via Appia Antica.
Dopo un sondaggio del IX municipio la stazione Eur Magliana della metro B si chiamerà Eur Colosseo Quadrato. Mi sembra una decisione giusta, non solo rende onore a uno dei monumenti moderni di Roma che più la rappresentano, ma soprattutto perché la stazione si trova proprio sotto il Colosseo Quadrato, mentre la Magliana è dall'altra parte del Tevere.
Il vero nome è palazzo della Civiltà Italiana, per un breve periodo venne anche
chiamato palazzo della Civiltà del Lavoro, ma dai romani è detto Colosseo
Quadrato, di Guerrini[1],
Bruno La Padula e Mario Romano. L’edificio presenta 6 ordini di 9 arcate su 4
lati (qualcuno sostiene che è lo stesso numero di lettere che compongono le
parole Benito Mussolini), in tutto 216 arcate, è alto
Nell’ottobre 2007 è stato completato – dopo tre anni di lavori - il restauro esterno, costato 13 milioni, il palazzo è stato illuminato, non succedeva dal 1953. Quindi si è provveduto al restauro dell’interno. Un progetto prevedeva di allestire all’interno il museo dell’audiovisivo, la discoteca di Stato, l’emeroteca e la mostra permanente del made in Italy, con una ricca esposizione enologica (da Repubblica). Nel luglio 2013 il palazzo è stato affittato per 240.000 euro al mese per 15 anni al francese Arnault, il re del lusso (Bulgari, Acqua di Parma, Loro Piana, Fendi e altri, un patrimonio valutato 29 miliardi), è diventato il quartier generale di Fendi (altra sede in largo Goldoni /via Tomacelli).
Nella rivista Meridiani dedicata a Roma vengono messe a confronto quattro tele di De Chirico con altrettanti scorci del quartiere, in particolare con la sagoma imponente del Colosseo Quadrato, le sue arcate e i suoi giganti di pietra, ma anche con il palazzo dei Congressi (da Meridiani. Roma. Anno IV n. 17, settembre 1991).
Il palazzo è stato spesso set per riprese
cinematografiche. Appare nel film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini del
[1] Guerrini. La Padula. Mario Romano. Attilio La Padula (Pisticci
1917- Roma 1981) 1950 Stabilimento balneare Kursaal con la direzione dei lavori di Pierluigi Nervi, sede del ex
ministero della Sanità all'Eur in piazza dei Congressi nel 1960, Grand Hotel Leonardo
da Vinci in via dei Gracchi nel 1963, sede dell'Enel in piazza Verdi nel 1966,
centro studi Scabrinianum ora sede della Regione
Lazio a Roma in via della Pisana nel 1967, sede della Procter e Gamble a
Roma nel quartiere della Ferratella (Eur) nel 1976.
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Nella foto di ieri Casal Rotondo che si trova sulla via Appia Antica.
La mole del più grande mausoleo dell'Appia (m 35 di lato). Al di sopra vi è stato costruito un casale oggi trasformato in villetta. E' di età augustea, ritenuto, senza fondamento, di Messalla Corvino[1], console nel 31 a.C. E' formato da un corpo cilindrico, originariamente rivestito di travertino, impostato su un basamento quadrangolare di metri 35 di lato. Gli elementi architettonici murati nella parete laterizia eretta dal Canina a fianco del mausoleo, contrariamente a quanto creduto in passato, non sembrano appartenergli e sono stati invece riferiti ad un altro sepolcro in forma di edicola circolare con tetto conico a squame coronato da un pinnacolo, attribuibile, in base a un frammento di iscrizione, a un membro della famiglia degli Aureli Cotta.
Subito dopo era collocata la colonna del VI miglio.
[1] Messalla Corvino generale e scrittore romano, fu Mecenate della letteratura e delle arti, vissuto tra il 64 a.C. e l'8. Membro dell'antica gens Valeria di ideali repubblicani, combattè con Bruto e Cassio a Filippi, passò poi con Antonio, quindi con Ottaviano con il quale combattè nella battaglia di Azio. Il circolo di Messalla comprendeva Tibullo, Ligdamo e la poetessa Sulpicia. Fu amico di Orazio e Ovidio. La scultura di un'acquila che regge una spada era la parte superiore di un piedistallo che conteneva l'urna cineraria di Messalla Corvino, oggi al Prado.
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Nella foto di ieri parte della villa dei Quintili vista dall'Appia Antica.
Per tutti gli amanti di Roma, della sua storia leggendaria, dell'arte: una splendida notizia. E' in mostra nel tempio di Adriano in piazza di Pietra, la statua di Vibia Sabina, moglie dell'imperatore Adriano, una statua in marmo alta due metri datata 136 d.C. già a palazzo Massimo, sarà collocata definitivamente a villa Adriana. Per un mese la potremo vedere gratuitamente al tempio di Adriano. Una occasione da non perdere. Roma, non basta una vita.
sai come si chiamano e dove si trovano i resti archeologici che vedi sotto.
Nella foto di ieri l'interno del Casale di Santa Maria Nova sull'Appia Antica.
Il Comune di Roma ha indicato la data in cui aprirà al pubblico la stazione di Vigna Clara, è il 12 giugno. E' una grande e bellissima notizia per tutti gli amanti della mobilità sostenibile. Pensate che questa stazione aprì solo pochissimi giorni (4 giorni, se non sbaglio) in occasione dei mondiali di calcio del 1990 (stessa storia per la stazione Farneto a due passi dallo stadio Olimpico). Poi sempre chiusa. Queste sono le notizie incredibili che si devono alla burocrazia e alla mancanza di volontà politica dei nostri amministratori. Tutto è bene quel che finisce bene.
sai come si chiama e dove si trova l'interno di casale che vedi sotto.
Nella foto di ieri il Casale di Santa Maria Nova sull'Appia Antica.
E' stata proprio bella e interessante la passeggiata in bici di questa mattina organizzata da VediROMAinBici che ha avuto per tema "Canova a Roma". Che bello andare sui luoghi dove si trovano le opere del grande scultore del neoclassicismo o luoghi nei quali lui a vissuto e lavorato: piazza Venezia, il laboratorio in via Canova, la galleria Borghese e la chiesa dei Santi Apostoli. Bravissimo è stato Alberto, la nostra validissima guida!
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Nella foto di ieri il casale di Santa Maria Nova.
In queste ore giunge una notizia bellissima, la via Appia Antica è stata candidata patrimonio Unesco dell'Umanità. Uno dei luoghi più belli del mondo e - se permettete - un o dei più romantici, merita ampiamente questo titolo. Non mi meraviglia, già tutta Roma entro le mura Aureliane è Patrimonio Mondiale dell'Umanità per l'Unesco. Un riconoscimento va dato ad Antonio Cederna che da sempre si è battuto per la salvaguardia e la valorizzazione di questo luogo meraviglioso.
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Nella foto di ieri uno dei sepolcri della via Appia Antica.
Ecco una di quelle iniziative, che costano poco, o meglio che sono frutto di una iniziativa privata, che migliorano un angolo di Roma e di conseguenza la qualità della vita. Dalla fine di aprile al rotonda di porta Metronia è stata abbellita con piante di lavanda donate da cittadini.
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Nella foto di ieri un sepolcro della via Appia Antica.
Sabato prossimo sarà la Notte dei Musei, 80 spazi culturali aperti fino alle ore 2 con 100 eventi al costo straordinario di un euro a persona. Tra tante proposte mi permetto di suggerire la Centrale Montemartini, dove, oltre alla splendida collezione d arte classica, si potrà ballare il tango.
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Nella foto di ieri un casolare / villa sulla via Appia Antica.
