lunedì 31 gennaio 2022

Buone nuove per il ponte di Ferro

 


     Il comune ha stanziato 5 milioni per ridare vita al ponte di Ferro, i marciapiedi per pedoni e ciclisti saranno portati all’esterno quindi allargata la sede stradale, potrà sopportare il passaggio dei mezzi superiori a 35 quintali. Avrà un impianto di illuminazione artistico, un sistema di ultima generazione per il monitoraggio da remoto della struttura. Il ponte compare nel film “L’audace colpo dei soliti ignoti”.

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi sotto.


Nella foto di ieri il monumento ai caduti alle Foibe che si trova in via Laurentina presso la stazione metro B Laurentina.

     Inaugurato il 10 febbraio 2008 dal sindaco Walter Veltroni nell’ultima domenica da sindaco. Il monumento è opera di Giuseppe Mannino già presidente del consiglio comunale. Esso rappresenta tre sagome di volti in bronzo intenti a cadere ricordando il tragico modo in cui vennero uccisi gli italiani nelle cavità carsiche. A simboleggiare il legame con il territorio in cui questi massacri avvennero, le tre sagome sono poste su un masso di roccia carsica. Di fianco una lastra metallica recita: “Ai martiri dell’Istria, della Venezia Giulia e di Fiume, del mare di Dalmazia, infoibati e annegati per amore della libertà e dell’Italia (1943/1947). La Regione Lazio, la città di Roma e la comunità Giuliano Dalmata esule, a perenne ricordo”. Un’altra lastra riporta una poesia di Bepi Nider.

domenica 30 gennaio 2022

Le torri medioevali di Roma

 


   Oggi è stata bellissima la passeggiata organizzata da VediROMAinBici alla scoperta di alcune torri medioevali di Roma. Un grande grazie al nostro amico Paolo che ci ha fatto da guida.




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Nella foto di ieri il monumento ad Ataturk all'Eur.

sabato 29 gennaio 2022

Dal Tuscolano a Cinecittà


    Volete fare una bella passeggiata in bici tra il Tuscolano e l'Appio Claudio. Consiglio una visita al quartiere Ina Casa Tuscolano, alla chiesa di San Policarpo e agli studi cinematografici di Cinecittà. 

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Nella foto di ieri il Liceo Alberti all'Eur.

venerdì 28 gennaio 2022

A 85 anni dalla nascita, un omaggio a Lando Fiorini

 


   E' stato inaugurato ieri a Testaccio un murale che vuole ricordare Lando Fiorini indimenticato cantante, attore cabarettista, interprete di tante canzoni romanesche. Il murale si trova in via Torricelle, il suo autore è Lucamaleonte che ha realizzato murali in onore di Proietti al Tufello, di Alberto Sordi alla Garbatella e di Francesco Totti a Porta Metronia.

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 sai come si chiama e dove si trova la scuola che vedi sotto.

Nella foto di ieri il laghetto dell'Eur.

giovedì 27 gennaio 2022

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 sai come si chiama e dove si trova il laghetto che vedi sotto.


Nella foto di ieri l'Istituto Massimo all'Eur degli architetti Lafuente e Rebecchini, realizzato negli anni 1959-60 (da: de Guttry), all’entrata una libreria, di fronte un edificio di culto. Comprende scuola dell’Infanzia, scuola Primaria, scuola Secondaria di Primo Grado, Liceo Classico e Liceo Scientifico. E’ una scuola retta da gesuiti. Nel 2007 l’Istituto Massimo ha iniziato un impegnativo progetto di ristrutturazione e riorganizzazione dell’intero complesso scolastico. Da allora si è dotato di un centro congressi “Auditorium del Massimo” e dell’hotel Massimo

mercoledì 26 gennaio 2022

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 sai come si chiama e dove si trova l'Istituto che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il grattacielo Alitalia all'Eur.

     Costruito come sede dell’Alitalia, poi Ibm ora Direzione Generale Inail di Fabio Dinelli[1] del 1968-70, alto 71 metri, realizzato in cemento armato ed acciaio con le facciate continue rivestite con pannelli di alluminio acciaio. L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è un ente pubblico nato nel 1898, la sua attività è regolata dal un Dpr del 1965). Il primo maggio del 2008, davanti all’ingresso del grattacielo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inaugurò il monumento Caduti sul Lavoro, copia del bronzo di  Vincenzo Vela realizzato nel 1882 per gli operai morti nella realizzazione del traforo del San Gottardo, oggi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.



[1] Fabio Dinelli Autore del grattacielo Alitalia poi Ibm oggi Inail all'Eur, tra i progettisti del quartiere Tuscolano. Cinema Capitol in via Pastrengo nel rione Castro Pretorio. Ristrutturazione nel 1951 del cinema Savoy in via Bergamo. Autore del palazzo Cim, oggi della Banca d’Italia, in via XX Settembre.


martedì 25 gennaio 2022

Ben 1,4 milioni per il Parco Archeologico di Centocelle

 


Nel bilancio del Comune di Roma in discussione nell'assemblea capitolina (già consiglio comunale) sono previsti ben 1,4 milioni di euro per valorizzare le ville romane che si trovano sotto l'ex aeroporto di Centocelle, oggi parco pubblico. 

Ci sono ben tre ville. Quella più a Ovest è detta villa della Piscina per la presenza di una grande vasca (m 50x14) all’interno di un vasto giardino, non è una piscina ma una vasca ornamentale, serve all’allevamento del pesce. Vi è poi la villa delle Terme con grandi ambienti termali. Ma la villa più celebre è la villa ad Duas Lauros, cioè presso i due allori. Stratificata nel tempo, sottoposta ad ampliamenti e rifacimenti, sarebbe appartenuta ad Elena, madre dell’imperatore Costantino. Della sua vasta villa questo complesso rappresenta il centro amministrativo. Le tre ville furono scoperte durante i lavori di sistemazione dell’aeroporto ma una vera e propria indagine archeologica solo nel 1995. Tra il 1769 e il 1774 in questa area venne ritrovato lo splendido Eros di Centocelle, copia romana da originale ellenistico di Prassitele, ora si trova nella sala dei Busti e delle Statue dei musei Vaticani[1].  (Vedi foto sotto). Dalla stessa area provengono una statua di Apollo, una di Licurgo legislatore spartano e due busti, il primo dell’imperatore Lucio Vero, l’altro di Iside. Tutto nei musei Vaticani. Sempre in questi si può ammirare ciò che rimane del sepolcro degli Haterii non lontano dalla Torre di Centocelle. E’ completamente decorata con rilievi che esaltano il mestiere del pater familias, appaltatore di opere pubbliche. Da una parte sono rappresentati alcuni monumenti a cui Haterio ha lavorato (tra questi il Colosseo). In un’altra immagine compare lo stesso edificio sepolcrale e di fronte a esso un’antica gru che viene messa in azione dagli operi camminando all’interno di una grande ruota di legno. A scoprire questo reperto sono operai al lavoro su via Casilina. Un calco è nel museo Puskin di Mosca.

     E’ in programma la realizzazione di un Ecomuseo urbano per valorizzare la storia e la cultura di questa parte della città, recuperare i siti archeologici, anche quelli venuti alla luce con la costruzione della metro C.

     Speriamo che questo progetto si realizzi presto, è giusto valorizzare la periferia!



[1] Eros di Centocelle. Da: Sara Fabrizi, Storia di Cinecittà Don Bosco, ed. Typimedia, pag. 83 e da: felicecalchi.com.

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 sai come si chiama e dove si trova il grattacielo che vedi sotto.



Nella foto di ieri i giardini del laghetto dell'Eur.

lunedì 24 gennaio 2022

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 sai come si chiamano e dove si trovano i giardini che vedi sotto.


Nella foto di ieri il Fungo all'Eur,

     di Roberto Colosimo, del 1957-59, in piazza Pakistan. Era un deposito di acqua capace di 2.500 litri, per la rete di innaffiamento e antincendio. Presenta una struttura particolare che gli conferisce grande valore espressivo, è alto 52 metri. Nel 1978 un attentato danneggiò la struttura e i due ascensori per cui fu a lungo abbandonato. Negli anni Ottanta sul fungo c’era la pubblicità del Banco di Roma e un display con indicazione dell’ora e della temperatura (da foto su Roma ieri, oggi e domani n.40 pag.97). Dal 1961 sulla sommità si trova il ristorante Il Fungo.

     “Il Fungo è di proprietà dell’Ente Eur, ancora funziona allo scopo per cui è stato costruito. L’idea di trasformarla in un ristorante di lusso è del tenore Mario del Monaco. Molti film sono stati girati in questo luogo. Gli interni sono stati ristrutturati negli anni 2013/14 dagli architetti Di Giuseppe e Massimi sotto la tutela della Sovrintendenza”. Dal sito internet del ristorante.

domenica 23 gennaio 2022

Giornata della Memoria 2022

 


   VediROMAinBici con altre associazioni ciclo-amatoriali romane hanno organizzato una pedalata sui luoghi di Roma che ricordano la persecuzione degli ebrei durante l'ultimo conflitto mondiale. E' stata una esperienza interessante a tratti commovente. Giusto ricordare quei tragici eventi!



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Nella foto di ieri gli interni del Colosseo Quadrato.

sabato 22 gennaio 2022

Stupendo il museo delle Navi Romane a Fiumicino

 


   Chiuso da venti anni circa, ha riaperto a settembre il Museo delle Navi Romane vicinissimo all'aeroporto di Fiumicino. Nuovo allestimento, sorprendente vedere le grandi imbarcazioni romane che risalivano il Tevere. Merita una visita, adatto anche per i bambini.



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Nella foto di ieri il Colosseo Quadrato.

     Il vero nome è palazzo della Civiltà Italiana, per un breve periodo venne anche chiamato palazzo della Civiltà del Lavoro, ma dai romani è detto Colosseo Quadrato, di Guerrini[1], Bruno La Padula e Mario Romano. L’edificio presenta 6 ordini di 9 arcate su 4 lati (qualcuno sostiene che è lo stesso numero di lettere che compongono le parole Benito Mussolini), in tutto 216 arcate, è alto 68 metri,  alla base si trovano quattro gruppi statuari “I dioscuri” di Publio Morbiducci e Alberto Felici. 28 statue sono collocate negli archi al pianoterra, si tratta di allegorie del genio italiano, rappresentano altrettante virtù tra cui la scienza, l’arte, il diritto, la filosofia, la navigazione, l’eroismo, il lavoro e l’industria. In cima una scritta si ripete sui quattro lati: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. Il palazzo è stato per anni la sede dei Cavalieri del Lavoro e dei Maestri del Lavoro (anche alcuni enti e ordini professionali).

     Nell’ottobre 2007 è stato completato – dopo tre anni di lavori - il restauro esterno, costato 13 milioni, il palazzo è stato illuminato, non succedeva dal 1953. Quindi si è provveduto al restauro dell’interno. Un progetto prevedeva di allestire all’interno il museo dell’audiovisivo, la discoteca di Stato, l’emeroteca e la mostra permanente del made in Italy, con una ricca esposizione enologica (da Repubblica). Nel luglio 2013 il palazzo è stato affittato per 240.000 euro al mese per 15 anni al francese Arnault, il re del lusso (Bulgari, Acqua di Parma, Loro Piana, Fendi e altri, un patrimonio valutato 29 miliardi), è diventato il quartier generale di Fendi (altra sede in largo Goldoni /via Tomacelli).

    Nella rivista Meridiani dedicata a Roma vengono messe a confronto quattro tele di De Chirico con altrettanti scorci del quartiere, in particolare con la sagoma imponente del Colosseo Quadrato, le sue arcate e i suoi giganti di pietra, ma anche con il palazzo dei Congressi (da Meridiani. Roma. Anno IV n. 17, settembre 1991).

     Il palazzo è stato spesso set per riprese cinematografiche. Appare nel film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini del 1945, in “Le tentazioni del dott. Antonio”, episodio del film Boccaccio 70 di Federico Fellini con Peppino De Filippo e Anita Ekberg, in “Hudson Hawk” del 1991 con Bruce Willis e in “Titus” di Julie Taymor del 1999 (da: Roma, Il grande set, Apt).

 



[1] Guerrini. La Padula. Mario Romano. Attilio La Padula (Pisticci 1917- Roma 1981) 1950 Stabilimento balneare Kursaal con la direzione dei lavori di Pierluigi Nervi, sede del ex ministero della Sanità all'Eur in piazza dei Congressi nel 1960, Grand Hotel Leonardo da Vinci in via dei Gracchi nel 1963, sede dell'Enel in piazza Verdi nel 1966, centro studi Scabrinianum ora sede della Regione Lazio a Roma in via della Pisana nel 1967, sede della Procter e Gamble a Roma nel quartiere della Ferratella (Eur) nel 1976.


venerdì 21 gennaio 2022

La Serra Moresca a villa Torlonia

 Merita certamente una visita, la Serra Moresca e il suo giardino riaperto dall'8 dicembre al pubblico dopo un lungo restauro. Mai aperta al pubblico.





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 sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.

Nelle foto di ieri la chiesa dei Santi Pietro e Paolo all'EUR.

     La chiesa è posta sul luogo più alto del quartiere. Progetto del 1938. Opera dell’arch. Arnaldo Foschini[1] e aiuti tra cui Tullio Rossi. Venne aperta ai fedeli nel 1955. Ai piedi della scalinata le statue colossali di San Pietro di Domenico Ponzi e San Paolo di Francesco Nagni[2]. Chiesa a pianta centrale, un dado con i quattro bracci sporgenti. La cupola semisferica (di 28 metri di altezza senza la lanterna), la più grande di Roma dopo quella di San Pietro, poggia su un tamburo con finestre rotonde. La cupola fu realizzata nel 1953 (da pannello all’interno della chiesa che ha belle foto della chiesa in costruzione). In cima (m.72) un “angelo” in bronzo di Carmelo Abate. Le valve bronzee del portale sono una delle maggiori opere di Giovanni Prini[3] scompartite in dieci pannelli con figure dei santi e otto scene della loro vita.

     Nella nicchia posta sulla facciata si trova l’altorilievo “La consegna delle chiavi” di Giovanni Prini, nel nicchione di destra “La crocifissione di San Pietro” di Alessandro Monteleone[4], nel nicchione di sinistra “La decollazione di San Paolo” di Carlo Pini, mentre sul fronte absidale è posta “La caduta di San Paolo” maggiore opera giovanile di Venanzio Crocetti[5].

      Nell’interno :Duilio Cambellotti[6] è autore dei due amboni gettati in bronzo, su grandi bassorilievi sono raffigurati “I quattro evangelisti”, Matteo e Giovanni realizzati da Enrico Castelli, Marco e Luca sono di Francesco Coccia[7]. Notare il lampadario circolare in ferro battuto. Giuseppe Graziosi ha realizzato il grande crocifisso sull’altare maggiore. Secondo wikipedia – voce Eur – la chiesa sarebbe stata concepita come mausoleo di Mussolini.



[1] Arnaldo Foschini Roma 1884 – 1968) architetto e professore universitario. La stima di Marcello Piacentini lo affiancherà tutta la vita, sarà uno dei protagonisti dell’architettura fascista. Realizza il teatro Nazionale in via Depretis nel 1927, partecipa alla realizzazione della Città Universitaria, per questa realizza il portico di ingresso, l’Istituto di Igiene e l’Istituto di Ortopedia. Suo il progetto dell’Istituto George Eastman. Con Del Debbio e Ballio Morpurgo vince il concorso per il palazzo del PNF poi Ministero degli Esteri. Suo il progetto della chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’Eur, dal 1944 preside della facoltà di architettura.

[2] Francesco Nagni Viterbo 1897 – Roma 1977) , studiò all’Accademia di Roma, Lavorò presso Ettore Ferrari e Giuseppe Guastalla e Attilio Selva. Monumento ai Caduti di Fano 1924, con altri realizzò i pannelli decorativi per l’aula magna del Liceo Cirillo ora Orazio Flacco a Bari, il bassorilievo La Vittoria in Marcia per il portale d’ingresso del municipio di Sabaudia di Gino Cancellotti. Il monumento equestre al maresciallo Diaz sul lungomare di Mergellina (Napoli 1934-36).Nel 1938 eseguì le sculture per la facciata della chiesa dell’Assunta di Amatrice, di Arnaldo Foschini. Bellerofonte e Pegaso alla stazione Ostiense nel 1940 di Narducci. La statua di San Paolo davanti alla chiesa di San Pietro e Paolo all’Eur di Arnaldo Foschini. Partecipò al concorso indetto per le porte di San Pietro nel 1947, con Alessandro Monteleone risultò vincitore con quelli di Manzù e Venanzo Crocetti. Monumento a Pio XI in San Pietro. Sue opere sono presenti in molte chiese romane: Sant’Eugenio, Don Bosco (statue di Pio IX e Pio XI sulla facciata), Santa Lucia in piazza d’Armi, Sant’ Ignazio di Antiochia, Santa Maria Mediatrice.

[3] Giovanni Prini. Genova 1877 - Roma 1958) A Roma dal 1900 espone opere in cui è evidente la sua formazione simbolista. Soprattutto a Roma questa componente si fonde con gli ideali del socialismo umanitario diffusi nell'ambiente artistico in cui Prini si inserisce: Severini, Balla, Cambellotti e Boccioni. Nel 1911 realizza il fregio in stucco per la Gnam (L’artista e le battaglie artistiche) dove recupera il classicismo elegante e prezioso con influssi michelangioleschi. In occasione della Seconda Secessione Romana nel 1914 presenta “Le gemelle Azzariti” che entrano a far parte della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Nel 1930 ha restaurato la fontana del cortile di palazzo Venezia, ha realizzato il portone del ministero dell'Industria a via Veneto, ha decorato la cappella del Pontificio Collegio Americano del Nord al Gianicolo, ha lavorato ai Vaticani, alla Casa Madre dei Mutilati presso Castel Sant'Angelo, ha disegnato il fonte battesimale della chiesa di Sant'Eugenio in viale delle Belle Arti, ha ideato la Pietà nella cripta della Cappella della Divina Sapienza nella Città Universitaria, ha progettato il portone in bronzo della chiesa di San Pietro e Paolo all'Eur. Sua la scultura "Gli amanti" alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale.

     Era un eclettico, è passato agilmente dalle belle arti alle arti applicate, riproponendo alcune sue celebri opere, prima fra tutte gli Amanti (1909-13). Tante sue sculture rappresentano bambini, dal 1919 divenne direttore della fabbrica di giocattoli romana Sfagi.

[4] Alessandro Monteleone Taurianova, Reggio Calabria 1897 - Roma 1967) principalmente scultore, titolare della cattedra di scultura all'Accademia di Roma. Ha lavorato nella chiesa di Don Bosco a Roma, alla chiesa di San Pietro e Paolo all’Eur, in quella di Sant’Ignazio di Antiochia nel quartiere Statuario di Roma. Abitava in via Margutta, la sua casa divenne luogo di incontro di artisti. Con Francesco Nagni partecipò al concorso per le nuove porte di San Pietro.

[5] Venanzo Crocetti (Giulianova, Teramo 1913 - Roma 2003) scultore. Realizzò sculture per le città di bonifica della pianura pontina: Aprilia, Pomezia, Segezia. A soli 33 anni gli fu affidata la cattedra di scultura dell'Accademia di Venezia che era di Arturo Martini. Autore della porta dei Sacramenti nella Basilica di San Pietro. Sue opere nella chiesa di Don Bosco a Roma, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’Eur. Nel duomo di San Flaviano a Giulianova si trova il Crocefisso bronzeo sull’altare maggiore e Madonna con Bambino e Angeli in marmo e pietra. In via Cassia 492 è visitabile un museo a lui dedicato.

[6] Duilio Cambellotti Roma 1876 - 1960) Pittore, incisore, scenografo, decoratore. Il padre intagliatore e decoratore lo avviò al mestiere artistico. Diplomatosi in ragioneria frequentò il corso di decorazione pittorica e disegno applicato presso il Museo Artistico Industriale di Roma. Dal 1901 illustrò la Divina Commedia e per tutta la vita fu illustratore di testi letterari. Dal 1905 agli anni Quaranta collaborò con il Teatro Stabile di Roma (Teatro dell'Opera) disegnando costumi e scenografie anche per il teatro all'aperto di Ostia, Taormina e Siracusa. Nel 1912 con Picchiarini, Bottazzi e Grassi diede vita alla prima mostra della vetrata a cui ne seguì una seconda nel 1921. Sue le vetrate della Casina delle Civette a villa Torlonia che forse è la sua opera principale. A Latina gli è dedicato un museo dal 2005. "Conca dei bufali" alla Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale. La galleria d'arte moderna nella ex Birra Peroni si è inaugurata con una mostra a lui dedicata. Sue le vetrate della Cappella della Flagellazione a Gerusalemme (1927).

[7] Francesco Coccia (Palestrina 1902 – Crans-Montana sur Sierre 1981) scultore figurativo, studiò a Roma, abitò a villa Strolh Fern dove conobbe Martini, insegnò plastica ornamentale alla facoltà di architettura di Roma. Nel 1944 fu incaricato dal capo del governo Ivanoe Bonomi, comm. straordinario della Quadriennale. I tre martiri della Resistenza all’ingresso delle Fosse Ardeatine è la sua opera più importante. Una sua scultura all’ingresso della scuola Manzoni di Roma, la fontana della Maternità a via Antonelli a Roma, il busto di Federico Cappelloni al Vittoriano, i trofei in piazza Augusto Imperatore, san Luca, san Marco e i rilievi simbolici nella chiesa si San Pietro e Paolo all’Eur, la fontana della stazione di Napoli. Sul finire degli anni Sessanta si trasferisce in Svizzzera.


giovedì 20 gennaio 2022

Buone nuove per piazza Vittorio

 


     Piazza Vittorio è un luogo caro per i romani. Il suo mercato è rimasto nel cuore di tanti, oggi non c'è più, si è trasferito nelle ex caserme Pepe e Sani, ha sempre una sua originalità. Il I municipio sta pensando di fare di piazza Vittorio il rione dei librai, sotto i portici bistrot e cultura. Dopo il restauro dei giardini arriverà il restauro delle facciate. Campidoglio e municipio restaureranno i mosaici sotto i portici. Anche la sovrintendenza è coinvolta nell'operazione. Si vuole dare nuova vita ai locali che ospitavano Mas, i grandi magazzini che una volta avevano un bar al loro interno, una vera chicca! Speriamo che il progetto vada in porto, che i portici tornino la passeggiata dei romani!




Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri la chiesa di San Gregorio Barbarigo in via Laurentina (Eur).

     Edificio a pianta circolare o a forma di tamburo spezzato, realizzato tra il 1970 e il 1972 su progetto dell’architetto Giuseppe Vaccaro[1]. La chiesa è dedicata al santo veneziano Gregorio Barbarigo (1625-1697) che fu cardinale e vescovo di Padova dove operò instancabilmente per l’attuazione del concilio di Trento. Non è sullo stesso piano della strada, ma si trova sopra un’ampia terrazza sorretta da piloni. L’edificio è costruito esclusivamente da pannelli prefabbricati in cemento. Spicca un brutto campanile formato da tre travi di acciaio rosse. Con gli anni si è arricchita di notevoli opere d’arte, nel 1976 con le vetrate istoriate di A. Fumagalli, a sinistra dell’entrata si trova la vetrata con il santo e i papi Giovanni XXIII e Paolo VI, nel 1978 il Crocifisso ligneo dell’Alto Adige posto presso l’ingresso, nel 1980 vi è stata collocata la scultura in pietra della Madonna di Ave Cerquetti e nel 1988 la Via Crucis di Suor Maria Angelica Ballan. Infine nel 2008 è stata collocata una pala formata di quattro pannelli sul muro absidale, è opera del pittore Piero Casentini (nato nel 1963), nella parte superiore appare il Cristo asceso al cielo in una mandorla sorretta da angeli, nella parte inferiore gli Apostoli, all’estrema sinistra il Santo, a destra papa Giovanni XXIII (da: sangregoriobarbarigo.it).

     All’entrata due lapidi, una ricorda la visita di Paolo VI per la dedicazione della chiesa avvenuta il 9 ottobre 1971, l’altra ricorda la visita di Giovanni Paolo II del 22 dicembre 1985.



[1] Giuseppe Vaccaro. (Bologna 1896 – Roma 1970) Ha progettato: nel 1926 hotel Ambasciatori in via Veneto con Piacentini, il palazzo del ministero delle Corporazioni in via Veneto con Piacentini nel 1932, stazione centrale di Napoli con altri (1954-60), quartiere INA-Casa Ponte Mammolo Roma 1957-62, ville nel quartiere di Casal Palocco tra il 1958 e il 1965, il quartiere INA Casa Ponte Mammolo con altri, la chiesa di San Gregorio Barbarigo con Gualtieri in via Laurentina nel 1968, chiesa Santi Martiri dell’Uganda nel quartiere Ardeatino (1973-1980).


mercoledì 19 gennaio 2022

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri la caserma dei Vigili del Fuoco dell'Eur situata in via dell'Elettronica.

martedì 18 gennaio 2022

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.



Nella foto di ieri le Cascate del laghetto dell'Eur.

lunedì 17 gennaio 2022

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la cascata che vedi sotto.


Nella foto di ieri il bar pasticceria Palombini vicinissimo al palazzo della Civiltà Italiana (il Colosseo Quadrato) in piazzale Adenauer.

domenica 16 gennaio 2022

Artisti e poeti del Trullo

 Bellissima passeggiata in bici con VediROMAinBici alla scoperta dei poeti e degli artisti del Trullo. Quanti murales belli che ingentiliscono il posto.





Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il caffè pasticceria che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il caffè gelateria Giolitti all'Eur nei giardini del Lago.

sabato 15 gennaio 2022

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova questo famoso caffè gelateria di Roma.



Nella foto di ieri via di Vigna Murata.