sabato 30 luglio 2011

Cosa fare al tramonto? Ma è semplice. Prendere un aperitivo in piscina!

 Dopo una giornata di caldo trascorsa in città sta
prendendo spazio la voglia di andare a prendere un
aperitivo in piscina mentre si guarda il sole che
tramonta. I luoghi più gettonati sono "Riva Nord" a
ponte Milvio, proprio sulla pista ciclabile che
raggiunge Castel Giubileo, oppure la piscina olimpionica
del Kursaal a Castel Fusano dove finisce la Cristoforo
Colombo, oppure il Nice Living bar a pochi passi dal
tennis del Foro Italico.

   Se anche noi ci dovessimo unire alla moda non
avremmo dubbi su dove andare. Il Caffè Capitolino
che si apre dalla terrazza Caffarelli. Si trova
all'interno dei musei Capitolini, la terrazza permette
di vedere Roma dall'alto da un luogo che non ha niente
di meno dei celebri affacci del Gianicolo o del Pincio.
   Quello che più colpisce è il rincorrersi delle
cupole di Roma, viene subito voglia di fare un gioco,
chi ne riconosce di più?
Piero Tucci  - 30.07.11

venerdì 29 luglio 2011

Buone notizie per il porto di Testaccio!

Si pedala con il fresco questa mattina, è nuvoloso, andiamo
lungo il Tevere fino al porto di Testaccio, ci sono
novità positive da vedere e segnalare.

   Completati i restauri del porto più grande e importante
dell'età imperiale, quello di Testaccio che si trova
sotto il lungotevere omonimo di fronte a Porta Portese. La
sovrintendenza ha svelato un tratto di 320 metri rimettendo in luce
una imponente struttura muraria su tre livelli e un criptoportico,
cioè un portico sotterraneo. Durante il sopralluogo del sottosegretario
Francesco Maria Giro è stato presentato il progetto da un milione
di euro per consolidare le strutture, metterle in sicurezza e
valorizzarle con visite guidate.Il progetto dovrebbe essere
ultimato entro il 2013.
Nell'Arsenale Pontificio, importante esempio di archeologia
industriale, che si trova sull'altra sponda,
dovrebbe sorgere un museo dedicato al regista Franco Zeffirelli,
il celebre autore di "Fratello sole, sorella luna".
   Speriamo che questi bei progetti si realizzino visto che ci sono
anche i fondi.
Piero Tucci  -  29.07.11

giovedì 28 luglio 2011

La Roma del futuro: l'Air Terminal e la Manifattura Tabacchi

Questa mattina andiamo in bici di nuovo all'Ostiense, ma non
ai mercati generali, bensì all'Air Terminal e alla Manifattura
Tabacchi.Davanti all'Air Terminal trovo dei giovani accampati
che dormono in tenda, non sono italiani, nè europei, forse
iraniani o iracheni, ma non ne sono certo. Come è possibile che
non si riesca a dare una sistemazione dignitosa a poche decine
di persone in attesa degli accertamenti legali e di polizia?
   Questa diventerà la sede del Campidoglio 2: la CITTA' DEI CITTADINI.
Sarà il polo amministrativo del Comune di Roma. Qui saranno trasferiti
tutti gli uffici del Comune per liberare il colle del Campidoglio che,
a sua volta diventerà un grande polo museale, il cosiddetto GRANDE
CAMPIDOGLIO. Ovviamente le funzioni di rappresentanza resteranno al
Campidoglio: uffici del Sindaco e sede del Consiglio Comunale.

   L'Air Teminal, progettato per i mondiali di calcio del 1990 da Julio
Lafuente, diventeranno sede dell'Urpone, cioè l'ufficio relazioni con
il pubblico, mentre la manifattura tabacchi tra piazza Giovanni da
Verrazzano e circonvallazione Ostiense, accoglierà i dipaartimenti
tecnici ora distribuiti tra il Campidoglio ed altre 70 sedi.Saranno
4.000 impiegati a spostarsi. Il progetto Campidoglio 2 sarà affidato
tramite concorso internazionale.
   Piero Tucci 28.07.11

mercoledì 27 luglio 2011

Un monumento singolare, finalmente restaurato: il Piè di marmo.

Uno dei monumenti minori di Roma, ma tra i più caratteristi e più
amati dai romani è stato restaurato per circa un mese in loco. Su
segnalazione del Fai la sovrintendenza ha effettuato il restauro.

      Il piede calza il sandalo greco detto "crepida" ed è ricavato
in un unico blocco di marmo. Forse è il resto di una statua di
culto ritrovata nel luogo stesso nel Cinquecento. In quel punto
si trovava l'Iseo Campense un santuario egizio dedicato a Iside.
Il complesso, ricco di piccoli obelischi ora disseminati in varie
parti di Roma ma anche a Firenze e Urbino e di statue disperse
tra i musei Vaticani e il Louvre, fu costruito durante il
secondo triumvirato (quello di Ottaviano, Lepido e Antonio),
smantellato da Tiberio e ricostruito da Caligola, distrutto da
un incendio nell'80 d. C. e rifatto ancora più grande da
Alessandro Severo.

Se si vuole avere un'idea di come era
fatto bisogna andare al museo di via delle Botteghe Oscure:
la Cryta Balbi, recente istituzione che mostra bene le varie
evoluzioni edilizie del territorio romano.
Piero Tucci  - 27.07.11

La Roma del futuro: il quadrante Ostiense Marconi.

 Dopo la lunga pedalata di ieri oggi un giro in bici più corto
alla scoperta della Roma che verrà. Il cielo è coperto dalle
nuvole, si pedala bene freschi lungo viale Aventino, si supera
porta San Paolo, si imbocca l'Ostiense quindi, a destra per
via del Porto Fluviale, si supera il "ponte in ferro" - come
lo chiamiamo noi romani - si prende il lungotevere ed
eccoci davanti alla ex Mira Lanza.
   E' questo un quadrante di Roma che conoscerà grandi trasformazioni
nei prossimi anni, da quartiere industriale di Roma, cambierà
completamente volto per diventare CITTA' DELLA SCIENZA e RIVA DEI
TEATRI.

   L'EX SAPONIFICIO MIRA LANZA è un edificio industriale che risale
al 1899, sede della Società Colla e Concimi, poi dal 1918, fu
acquistato dalla Mira Lanza che lo utilizzò fino al 1952.
In seguito fu utilizzato come magazzino e abbandonato.
 Nel 1999 una parte della Mira Lanza è stato
acquistato dal Comune di Roma per essere
destinato a sede del Teatro di Roma. Già il 7 settembre di
quell'anno vi si tenne Amleto per la regia di Carlo Cecchi. Il
corpo di fabbrica centrale ha anche la falegnameria, la
sartoria e i magazzini. Un ambiente di piccole dimensioni è
stato recuperato e adibito a sede di mostre. Restano da
recuperare tre corpi di fabbrica e vi sorgerà un teatro
all'aperto per 500 posti. Di fronte al teatro verrà
realizzata la Casa dello Studente, per 600 universitari, dove
oggi è un prato incolto (Roma Tre).



   L'EX DEPOSITO DEL GRANO del Consorzio Agrario, progettato
dall'architetto Tullio Passarelli negli anni Venti, è stato
trasformato nella CITTA' DEL GUSTO ed inaugurato il 22 ottobre 2002.
Si trova in via Enrico Fermi.
   Il restauro è stato ideato dallo studio Petruccioli che lo ha
trasformato in una sorta di Beaubourg romano per i grandi tubi
d'acciaio e la scala esterna autoportante, che sono anche decorativi.
La Città del Gusto convive con una sala Bingo e una multisala con
sette sale, caffetteria, gelateria, negozio di dolciumi.
   Al primo piano si trova il Salone dei grandi Eventi: 1.000 mq
capace di ospitare fino a 500 persone, per convegni, manifestazioni,
mostre enogastronomiche. Al secondo l'Osteria, e la libreria con
le pubblicazioni del Gambero Rosso. Al terzo piano le scuole del
Gambero Rosso con il Teatro della Cucina, il luogo simbolo.
Al quarto la Sala dei Quattordici, numero massimo dei deguastatori
di una sola bottiglia di vino.Qui si possono bere le 30.000 bottiglie
della cantina. Nella vicina via Blaserna una interessante chiesa
moderna.
  


   IL PONTE DELL'INDUSTRIA E IL PONTE DELLA SCIENZA. Il ponte in
ferro, come lo chiamiamo noi romani, fu progettato come ponte
ferroviario quando si decise di attestate tutte le linee ferroviarie
che partivano da Roma in un'unica stazione, quella di Termini.
La prima stazione di Roma era lungo viale Trastevere, lì arrivavano
i treni da Civitavecchia, per condurla a Termini bisognò
costruire questo ponte che aveva l'arcata centrale apribile per
permettere il passaggio delle imbarcazioni più grandi e alte.
Fu inaugurato nel 1863 dal papa Pio IX in persona.
   Il ponte della Scienza sarà un ponte pedonale, il progetto
vincitore porta la firma di Gianluca Andreoletti, Maximiliano
Pintore , Stefano Tonucci, Giorgio Monti e Mauro Minciotti. E'
immaginato come due stampelle che poggiano sul greto del fiume e
da una trave sostenuta da una fune sospesa e sottostante.
   Piero Tucci 27.07.11

martedì 26 luglio 2011

Pedalare tra dune di sabbia e mare a soli 37 minuti da Roma.

Pedalata tra mare, laguna, dune di sabbia, piste ciclabili
nuove di zecca, visitando le città di fondazione dell'agro
pontino in cui domina l'ambiente surrealista dello stile
razionalista, il tutto a soli 37 minuti da Roma.

   Si parte presto dalla stazione Termini, sfidando il
caos di cui parlano i giornali per l'incendio della stazione
Tiburtina. Tutto regolare. Il treno per Minturno ci porta
in soli 37 minuti a Latina scalo. Pedaliamo per 6 Km su
strada a media densità di traffico e arriviamo a Latina.
Qui facciamo un giro per le piazze i viali i palazzi e le
chiese di questa città sorta durante il ventennio.
Colpisce l'omogeneità dello stilo, la pulizia delle
strade e dei muri della città, il verde ben tenuto e
l'eleganza dei suoi negozi degni di una città come grande
come Roma. Una città aperta al futuro come dimostra la
Torre Pontina, il grattacielo più alto del centro Italia,
appena inaugurato.

   Si prosegue verso il mare, qui una bella sorpresa,
tutta una pista ciclabile, parallela alla strada ci porta
a Capo Portiere dopo circa 10 Km. Tutto pianeggiante.
Una graditissima sorpresa!
   Si prosegue lungo la costa tra dune di sabbia, il mare
alla nostra destra, il lago di Fogliano alla nostra
sinistra. Dopo un canale la strada asfaltata si interrompe,
per circa tre chilometri siamo costretti a camminare tra
le dune di sabbia portando la bici a mano. Una fatica in più
ripagata da un panorama e un mare stupendi.

   Giunti a Sabaudia facciamo un pranzo veloce e facciamo
un giro per la cittadina, stesso stile di Latina, ma
più piccola e quindi ancora più evidente lo stile che piacque
a Pierpaolo Pasolini, Alberto Moravia, Mario Schifano,
Bernardo Bertolucci, Vincenzo Cerami, Igor Man e Mario Luti.
   Torniamo alla stazione di Latina passando per il PARCO
NAZIONALE DEL CIRCEO dopo circa 80 Km e una giornata sui
pedali.
   Come direbbero i giovani di oggi:
UNA GIORNATA DA MASTERIZZA'.
Piero Tucci - 26.07.11

lunedì 25 luglio 2011

La Roma del futuro: la Città dei Giovani negli ex Mercati Generali.

Anche oggi pedaliamo con il fresco, si va a vedere a che
punto sono i lavori per la CITTA' DEI GIOVANI che sorgerà
negli spazi precedentemente occupati dai Mercati Generali.
Si attraversa il rione di San Saba, che belle le palazzine con
il giardinetto davanti, sembra un po' inglese, in discesa
si raggiunge a porta San Paolo, qui per i "vecchi" romani
vivono i ricordi della difesa di Roma dell'8 settembre 1943,
si prosegue per la via Ostiense, guardo i palazzoni alti 10
piani che hanno visto i bombardamenti dell'ultima guerra ed
eccoci giunti alla meta.
   I mercati Generali furono costruiti nel 1912 su progetto dell'
architetto Emilio Saffi e poi cresciuti in successive fasi, hanno
assunto il volto attuale verso il 1922.

   Chiusi nel settembre 2002 e trasferiti nel Centro Agro
Alimentare nella Tenuta del Cavaliere sulla Tiburtina. Nel 2003
vi si tenne il Concerto di Capodanno ed è stato location  di film.
Il progetto di recupero ha visto un bando di gara internazionale,
nel 2003 venne scelto il progetto dell'arch. Rem Koolhaas. 
Nel 2004 vengono aggiudicati i lavori, il 3 agosto 2005 si ha la
posa della prima pietra.
   Difficoltà a reperire i fondi e le scoperte archeologiche
nell'area hanno rallentato i lavori.
   L'architetto ha dovuto conservare il prospetto su via Ostiense
 di 280 metri. Su un'area di 82.000 mq sorgerà la città dei giovani
che comprenderà: la CITTA' DEI SAPORI: una serie di ristoranti etnici
o specialisti con spazi dedicati alla cultura enogastronomica,le
cosiddette TERME MODERNE, con palestre e piscine, una TORRE DEL
CINEMA che ospiterà una multisala, una MEDIATECA che sarà
la più grande d'Europa, un TEATRO che sarà composto di una cavea
al chiuso e una all'aperto, quest'ultima costituirà una sorta di
piazza della città dei giovani. Infine vi saranno una serie di
negozi (90 su due piani nella fascia lungo l'Ostiense), una
libreria, un piccolo albergo, un asilo nido, un centro
anziani, una biblioteca comunale, uno sportello del Municipio.
   L'area sarà dotata di un parcheggio di oltre 100.000 mq per
oltre 3.000 auto. Insomma quest'area diventerà una sorta di Covent
Garden londinese o Greenwich Village neworkese o Les Halles
parigine.

Piero Tucci 25.07.11

P.S. Nella notte tra domenica e lunedì, un incendio di vaste
proporzioni a interessato la STAZIONE TIBRUTINA, per fortuna non
ci sono nè vittime nè feriti. L'arch. Paolo Desideri, accorso
sul posto ha dichiarato che non vi sono danni alla nuova stazione
dell'alta velocità. Quindi sembra confermata la data di
inaugurazione del 10 ottobre prossimo.

domenica 24 luglio 2011

Un australiano a Parigi

L'australiano Cadel Evans ha vinto oggi il Tour de France. C'è un po' di
Italia in questa vittoria, Cadel abita a Stabio nel Canton Ticino dove
si parla italiano e la moglie è italiana, si chiama Chiara Passerini,
suona il pianoforte. Sale sul podio con i fratelli lussemburghesi Schleck,
Andy, per la terza volta secondo che è andato fortissimo sulle Alpi e
Frank terzo. Solo quinto lo spagnolo  Alberto Contador che ha vinto
il Giro d'Italia e gli ultimi due Tour (più un altro nel 2007).
Non male gli italiani: Damiano Cunego settimo e Ivan Basso ottavo.
   L'ultima tappa, nello scenario da sogno dei Campi Elisi, l'ha
vinta un re degli sprint Cavendish, britannico dell'isola di Mann,
l'isola dei gatti senza cosa (!?).
Piero Tucci  - 24.07.11

Domenica di luglio lungo il Tevere da Porta Portese a Castel Giubileo.

 Siamo in 9 questa mattina al Colosseo.
   In città c'è un'aria di vacanza,

traffico ancora più ridotto rispetto alle altre domeniche.
Bella giornata, solo quanlche nuvola ogni tanto nasconde il
sole. Dal Colosseo andiamo a porta Portese dove scendiamo
alla banchina sul Tevere, da lì ripetiamo il percorso di
domenica scorsa fino a ponte Milvio. Quindi proseguiamo
sulla pista ciclabile in direzione Nord fino alla fine
posta a Castel Giubileo (fornace Mariani) poco prima di
Labaro e del GRA.
Oggi la pedalata è più lunga, si arriva fino alla diga
di Castel Giubileo, tanti km ma pianeggianti, buoni per il
fondo.Per la prima volta attraversiamo il ponte sul fosso
di Tor di Quinto restaurato, chiuso per troppo tempo!


   Giunti a Castel Giubileo ci aspetta una bella sorpresa:
hanno realizzato un passaggio ciclabile che attraversa il ponte
di Castel Giubileo subito sotto il livello stradale, tutto il
percorso è finestrato e permette di vedere il fiume, al di là
una strada asfaltata permette di raggiungere il quartiere di
Castel Giubileo e la via Salaria.
   Piero Tucci - 24.07.11

sabato 23 luglio 2011

La Roma del futuro: il cavalcaferrovia dell'Ostiense.

Con la bici oggi si pedala per una meta vicina, si prende la pista
ciclabile lungo di viale delle Terme di Caracalla, si sottopassano le
mura Aureliane e si prosegue lungo la Cristoforo Colombo, sempre su
percorso protetto della pista ciclabile della Colombo. Giunti a circ.
Ostiense si gira a destra e si prosegue fino in fondo, ecco in
costruzione un'opera del futuro prossimo:
il cavalcaferrovia dell'Ostiense.

   Un ponte che somiglia molto al ponte della Musica vicino
all'Auditorium. Sei corsie, lungo 240 metri di cui 125 sospesi.
L'arco in acciaio e le corsie sono montati e sollevati da una
gigantesca gru. Fine dei lavori prevista a settembre, ma
inaugurazione a fine anno. Lo sta realizzando la Cimolai di
Pordenone con la Sios. I ritardi sono stati causati dall'esproprio
di un giardino di una pizzeria che si trova sul lato di circ.
Ostiense e dal fatto che sotto un pilone è stato ritrovato un
elemento marmoreo altare sacro per individuare il fiume Almone.
Sotto passa il grande collettore del fiume Almone o marana della
Caffarella, anche questo ha costituito un elemento di attenzione
e un ulteriore ritardo dei lavori. Il novo ponte sarà' una
struttura antisismica. Costo 11 milioni di €.
La Cimolai sta costruendo in Ucraina il grande sarcofago
che dovrà racchiudere la centrale di Chernobyl.
Piero Tucci - 23.07.11

venerdì 22 luglio 2011

La Roma del futuro: Eurosky tower, l'edificio residenziale più alto d'Italia.

E' fresca questa mattina romana, c'è anche un po' di mal di gola, ma andiamo
avanti e spingiamo forte sui pedali. Per arrivare all'Eur si attraversa la
Caffarella, che bella di mattina, ci sono già ragazzi che corrono o che
camminano, giungo all'Appia Antica, volgo lo sguardo alla chiesina del
Quo Vadis e proseguo in salita al di sopra delle Catacombe di San Callisto.
   Passo veloce dietro la ex Fiera di Roma e sono già alla Montagnola,
una bella discesa e sono giunto alle Tre Fontane. Non mi rimane che
attraversare l'Eur e giungo finalmente sotto l'Eurosky tower dalla parte
del ministero della Salute. Bello anche questo edificio. Ce n'è un altro
vicino, tutto bianco, destinato ad abitazione, inclinato. Che strano!
Certo alcuni architetti di oggi sono un po' pazzi.


   Ma concentriamoci sull'Eurosky tower, la sua costruzione è iniziata
il 12 maggio 2010. Quando sarà fintio avrà 30 piani, sarà alto 120 metri.
Qualcuno sostiene che lo potrebbero fare più alto ma, per rispetto
della cupola di San Pietro non raggiunge i 136 metri di quella. E' progettato
dall'architetto Franco Purini, realizzato da Parsitalia Real Estate della famiglia
Parnasi. Sarà l'edificio residenziale più alto d'Italia, sarà il decimo
grattacielo italiano per altezza (1° Porta Nuova, Milano m. 231, in costruzione,
attualmente è il palazzo Lombardia a Milano, alto m 161, costr. 2009-11).
Gli ultimi 5 piani destinati a locali tecnici e sopra un rettangolo per pannelli
fotovoltaici e una pista di atterraggio per elicotteri. Costo degli appartamenti
10.000 € al mq.con punte di 20.000
a seconda del piano e delle rifiniture richieste. Sarà
ultimato entro il 2011 ed è destinato a cambiare lo skyline del quadrante Sud
di Roma.
Rivestito in granito, sarà realizzato in calcestruzzo e acciaio, scandito dalle
bucature regolari dei balconi a creare un gioco di ombre.



   La pubblicità dice: "La tua casa nel punto più alto da cui guardare il mondo".
Cosa pensare di questo grattacielo della Roma prossima ventura? Qui all'Eur
ci sta bene, certo i grattacieli e queste altre costruzioni che mi circondano,
non sono Roma!
Piero Tucci  - 22.07.11
P.S.
   Franco Purini (Isola Liri 1941) professore universitario a Valle Giulia,
ha realizzato piazze e case a Gibellina e Castelvetrano, cinque torri a Shangai
nel 2006, sta costruendo una residenza universitaria in lungotevere dei
Papareschi, zona piazza della Radio.

giovedì 21 luglio 2011

La Roma del futuro: la Nuvola di Fuksas.

Si pedala con il fresco questa mattina, percorriamo tutta la pista
ciclabile lungo la Colombo, dopo piazza dei Navigatori sembra di stare
nel nord Italia, la pista corre nel verde di un parco ben tenuto,
scendiamo per via Laurentina, un bel vivaio accompagna la pista prima
che questa si inerpichi su un ponte di legno che scavalca via delle
Tre Fontane. Qui è ancora più bello, se non ci fossero le macchine
sotto sembrerebbe di stare in Nord Europa.
   Ancora una bella salita lungo il Luna Park dell'Eur abbandonato
da troppi anni, peccato, un'occasione persa per la città.
   Superiamo il Palazzo dei Congressi di Adalberto Libera, il
grattacielo già Alitalia ora Inail, giriamo a destra per viale Europa
e siamo giunti alla Nuvola di Fuksas.
   Lo scheletro è tutto in piedi, la copertura è fatta, si vedono
le gabbie per gli ascensori, quelle per le scale mobili.
Sotto una lastra di cemento spessa 5 metri c'è la grande sala
dei congressi da 9.000 posti. Una piazza attraverserà
tutto l'edificio fino alla strada parallela, 7.000 mq aperti a tutti.
   La cavea dell'Auditorium (2.000 posti) si troverà sospesa sopra
la piazza su una struttura di acciaio. Un po' sembra un'astronave.
Davanti al cantiere c'è una struttura formata da un intreccio di
acciaio che simula quello che sosterrà la tela di Atex, il gioco
più ardito della Nuvola.

   Questo immenso cantiere è della società Condotte.
   Costerà 221 milioni di euro. Inaugurazione prevista per la fine
del 2012.Lungo viale Europa sta sorgendo un altro edificio alto e
sottile, lo chiamano "la Lama", si tratta di un albergo da 440
camere, avrà una hall alta 70 metri.
   Certo guardando un cantiere così grande, tutti i tralicci in
acciaio viene proprio voglia di vedere come sarà questa Nuvola!!!
Piero Tucci  -  21.07.11

mercoledì 20 luglio 2011

La Roma del futuro: la stazione Tiburtina dell'alta velocità, una piastra di acciaio e vetro sospesa sul fascio dei binari.

 In bici anche questa mattina per andare a scoprire un altro angolo di Roma,
quella che verrà. La pioggia di ieri sera non ha abbassato le temperature, si
pedala come le altre mattine. Arrivo sul ponte della Tiburtina da cui posso
vedere lo stato di avanzamento dei lavori. La costruzione dell'arch. Paolo
Desideri è imponente, vedo la "piastra" che scavalca i binari e le sue "bolle"
come le chiama il progettista, per i servizi, sembra che nuotano appese alla
volta. Vedo anche una nuova strada sulla destra che sostituirà la Tangenziale
Est tra via Tiburtina e via Nomentana. Mi giro alle spalle e vedo che sopra
i binari c'è un'altro ponte, già ultimato, è la variante alla Tangenziale
di cui parlavo prima.


   Mi sposto davanti all'ingresso della nuova stazione, lato quartiere di
piazza Bologna, vedo che la vecchia stazione Tiburtina non c'è più,
completamente demolita. Invece la nuova ha già la facciata completata, con
i vetri già montati, questi hanno serigrafie diverse perchè ogni tessera
deve filtrare il sole in modo diverso. Vedo anche che verso sinistra la
stazione si allunga lungo la circonvallazione Nomentana con due edifici
dal disegno completamente diverso.
   Intorno è tutto un cantiere, camion che entrano e escono, strade in
terra battuta, polvere. Eppure i giornali dicono che a ottobre ci sarà
l'inaugurazione.
   Riprendo la bici, percorro via di Portonaccio, anche qui è tutto un
cantiere, un grande deposito Atac, all'inizio della via, è stato
parzialmente demolito, all'interno c'è una strada appena finita, è la
variante che ho visto prima dal ponte Tiburtino. Vado ancora avanti,
il deposito Atac si sviluppa grandissimo sulla sinistra e sulla destra
della strada, si entra nel quartiere di Casal Bertone, trovo un elegante
albergo, recentissimo, sovrappasso l'autostrada per l'Aquila e trovo
un grande palazzo anteguerra, sulla facciata, alte su due colonne le
statue di due cervi senza corni.
   Quanti contrasti in così pochi metri!
   Passo davanti ad Auchan, proseguo, e scopro un palazzo per abitazioni
che è annunciato come "la prima casa sostenibile della Capitale".
E' chimato palazzo Redais, anche qui è un cantiere in piena attività.
Siamo al n. 78 di via di Casal Bertone, di fronte al mercato rionale
in costruzione e al Centro Commerciale Auchan. Si tratta di una costruzione
su 4 livelli, sul lato strada, e di 7 livelli, sul lato interno.
Completamente bianca, caratterizzata da griglie in ferro scorrevoli con la
duplice funzione di schermare il sole e di tutelare la privacy.
Altra caratteristica i balconi sporgenti e con il corrimano avvolgente.

Indubbiamente una bella costruzione, posizionata benissimo nel contesto
della città, peccato però che i lati lunghi siano all'interno
stretti tra costruzioni di carattere industriale. Ma quanto costano gli
appartamenti? Chiederà qualcuno! Un monolocale da 53 - 57 mq. è in
vendita a partire da 299.000 €.
Piero Tucci  - 20.07.11

martedì 19 luglio 2011

La Roma del futuro: il Palazzo dello Sport di Calatrava a Tor Vergata.

Anche oggi si pedala di buon mattino, bisogna arrivare all'estrema
periferia Est della città, si percorre l'Appia, quindi la Tuscolana,
si aggira il Centro Commerciale Cinecittà 2, si supera il Gra e finalmente
iniziano i grandi vialoni di Tor Vergata che hanno ai lati grandi
marciapiedi e piste ciclabili. Prima tanto traffico, ora è bello
pedalare, ai lati grandi prati, nuovissimi edifici delle facoltà
universitarie, ancora tanti prati. Dopo la Croce del Giubileo c'è
un grandissimo vialone in leggera salita che porta ad un rondò.
Fin qui abbiamo fatto 18 Km.

Qui siamo vicini al Palazzo dello Sport di Calatrava, non possiamo
avvicinarci di più, il cantiere è chiuso e purtroppo nessun operaio
è al lavoro. La vela di acciaio bianca sembra un nido d'api al di
sopra delle piscine che devono ancora venire. L'obiettivo di Veltroni
era di completare l'opera per i mondiali di Nuoto del 2009, ma presto
ci si accorse che non c'erano i tempi. Adesso Alemanno spera nelle
Olimpiadi del 2020 per avere i soldi che mancano per concludere l'opera.
Inizialmente l'opera doveva costare 400 milioni, ma con il tempo i
costi sono lievitati a 600.Nel progetto di Calatrava oltre al Palazzo
dello Sport ci doveva essere una piazza lineare, una sorta di Circo
Massimo, di 30 ettari, che doveva unire la nuova struttura con il
Policlinico di Tor Vergata.
   Speriamo che si trovino i fondi necessari a concludere l'opera,
altrimenti sarebbe un grande sperpero di denaro pubblico.
Piero Tucci  -  19.07.11

lunedì 18 luglio 2011

La Roma del futuro: Ponte di Nona.

Oggi si pedala di buon mattino, la strada da fare è di più degli altri
giorni, si percorre tutta la Prenestina, dopo viale Palmiro Togliatti
diventa stretta e pericolosa, i camion passano vicini, ma tutto sommato
è sempre più divertente in bici che stare chiusi in una macchina.
   Dopo Km 16,50 dal Colosseo arrivo all'incrocio con via della Riserva
Nuova ed entro nel nuovo quartiere. Procedo dritto fino al secondo
incrocio, aggiro un palazzo ed ecco il quartiere dell'ATER progettato
dall'arch. Paolo Portoghesi (quello della Moschea di Roma), è stato
realizzato nel 2005-08. Case su due/tre livelli, ogni casa ha un colore
diverso e molto vivace: giallo, celeste, rosso. Si è voluto dare

individualità alle case degli operai. Pedalando nel quartiere scopro
una piazza, tutta pedonalizzata, negozi chiusi intorno (probabilmente
devono essere ancora assegnati), i giardini irrimediabilmente secchi.
Si respira un'aria di paese, la gente siede davanti alle porte di casa,
con i vicini, su sedie portate da casa. Giustamente vedo in giro anziani
e donne, qualche bambino.

   Limitrofo a questo è il quartiere dell'ISVEUR progettato dallo Studio
Passarelli e realizzato nel 2005-07. I caratteri del precedente qui
sono ancora più accentuati, anche nei colori, sembrano le casette
disegnate dai bambini nei quaderni di scuola, portone, due piani di
finestre e tetto spiovente. Percorro un passaggio pedonale che taglia
le costruzioni nel senso della lunghezza, la piazza è esterna al
complesso residenziale. Più che una piazza si tratta di un grande
vialone che ha al centro un parco recintato ma terribilmente abbandonato,
al suo interno due vasche per esercitazioi di skeit o bici acrobatica,
un bellissimo ponte in legno lo scavalca.
   Cosa dire dopo aver visto l'ultimo quartiere popolare di Roma. Dopo
aver provato a costruire quartieri giganteschi (vedi Corviale, Tor Bella
Monaca...) si è tornati al quartiere a misura d'uomo come San Saba e
la Garbatella. Certamente bello questo di Ponte di Nona, bisognerebbe
trovare una via di mezzo per conciliare le grandi necessità abitative
di una grande città come Roma con il decoro e la personalizzazione
dell'abitazione.
Piero Tucci - 18.07.11

domenica 17 luglio 2011

Pista ciclabile lungo il Tevere: pedalare tra storia e natura.

Domenica mattina, si pedala con il fresco lungo il Tevere, la
pista ciclabile sulla riva destra è stata asfaltata da pochi anni, è
un piacere percorrerla con gli amici di vediromainbici. Siamo dieci,
questa mattina, c'è uun clima da "scuole finite", vacanze imminenti,
l'allegria ci contagia. Pedalando notiamo le margherite cresciute sugli
argini del fiume, il nudo muraglione che contiene il "biondo Tevere"
è ingentilito da questi fiori. Ancora più sorprendenti sono dei fiori
su lunghi steli verdi e con fiori viola o rosa che crescono nel letto
del fiume dove è momentaneamente asciutto, si tratta di una varietà di
orchidea, il nome scientifico è "Orchis purpurea".

     Il punto più bello della pista ciclabile lungo il Tevere? Senza
ombra di dubbio è presso l'isola Tiberina dove si vede il ponte Rotto.
Con un solo sguardo abbracci la Roma di sempre, quella che i turisti
catturano con lo sguardo per poi averne un ricordo quando saranno
tornati a casa.
Piero Tucci - 17.07.11

sabato 16 luglio 2011

Buone notizie per la Domus Aurea: c'è un progetto per salvarla e ci sono i fondi.

 Definitivamente approvato il progetto per salvare la "casa di Nerone"
chiusa al pubblico dopo il crollo del marzo 2010 per minacce di crolli
dovuti alle infiltrazioni della pioggia. L'area interessata è di 10.000
metri quadrati, saranno consolidate le volte delle sale entro settembre,
in ottobre, in corrispondenza dell'aula Ottagona, inizierà la rimozione
della terra dei giardini di Colle Oppio che è causa delle infiltrazioni.
Si ipotizza anche un museo di acciaio sospeso tra i giardini e le volte
della Domus, un sistema di passerelle per passeggiare tra passato e
presente. Ma quest'ultimo progetto è da verificare in corso d'opera.
In conclusione: una buona notizia da uno dei luoghi più belli di Roma
da troppo tempo chiuso al pubblico.
Piero Tucci

venerdì 15 luglio 2011

La Roma del futuro: il quartiere di Torrino - Mezzocammino.

 Mattina presto, prendo la bicicletta e mi avvio verso la Roma che verrà,
quella in costruzione, dei progetti in divenire. L'aria è più fresca rispetto
agli ultimi giorni. Pista ciclabile della Colombo, Torrino, lunga salita di
viale della Grande Muraglia, via Pechino, sottopasso il Gra ed ecco nel
quartiere di Torrino Mezzocammino in costruzione. Subito mi accoglie un'area
verde con una bella pista ciclabile, proseguo su via Luigi Guglielmi e
un'altra sorpresa, un prefabbricato accoglie la parrocchia, Beato Giovanni
XXIII, qui tutto è precario, tutto nuovo, anche il  santo a cui è dedicata
la chiesa non è ancora santo a tutti gli effetti! Un bel rondò con la scritta
Mezzocammino, a destra non posso andare c'è una sbarra. Procedo per via
Bartolomeo Cavaceppi, che bel nome, era uno scultore e restauratore del
Settecento. Un'altra area verde con pista ciclabile, un palazzo  per uffici
dalla linea originale con l'unico bar del quartiere. Ancora un rondò:
imbocco via Vico Consorti, un'altra area verde con pista ciclabile, sbocco
sulla Colombo, perchè barriere di cemento mi impediscono di procedere nelle
strade del quartiere, ma è giusto così, è tutto un cantiere, i camion vanno
e vengono, vedo operai sulle impalcature che lavorano.

   Prima di arrivare sulla Colombo scopro un'altra pista ciclabile, questa
corre lungo la Colombo in discesa, verso Sud, ma si mantiene interna
rispetto alla strada. Faccio tutto il perimetro del quartiere, via di
Mezzocammino, stretta, pericolosa, rimasta come tanti anni fa, in alto vedo
i palazzi in costruzione del quartiere, sulla destra una grande area verde
che separa da Vitinia. Giungo sull'Ostiense, pericolosa anch'essa, ha numerosi
svincoli, ma tutti stretti, trovo un largo (scopro che si chiama Maria Uggeri)
c'è un altro ingresso al quartiere. Alla sbarra un operaio molto gentile mi
dice che non si può entrare senza il pass. Mi chiede se vi sono motivi
particolari che mi spingono ad entrare, lascio perdere, se avessi detto
che sono di una associazione culturale e che avrei poi guidato una visita
forse mi avrebbe fatto entrare. Proseguo per l'Ostiense, sottopasso il Gra
giungo in via del Fosso di Torrino che mi riporta nel quartiere di Torrino.
Torno indietro sui miei passi, anzi direi meglio, sulle mie pedalate. E penso
tra me e me: "Che dire di questa nuova Roma in costruzione?". Certo molte
aree verdi, molte piste ciclabili, una posizione alta sul livello del mare,
case di 3/4 piani ben distanziate tra loro, il tema dei fumetti che ricorre
nel quartiere con i nomi delle vie dedicate a celebri disegnatori, i parchi
intitolati a personaggi dei fumetti rappresentati in ferro (io ho visto Dylan
Dog e Valentina), ma questa non è Roma, quella che io immagino quando chiudo
gli occhi.


Piero Tucci

giovedì 14 luglio 2011

Tor Bella Monaca: un quartiere di cui si parla spesso!

Anche questa mattina si parte presto in bicicletta per andare a vedere
e conoscere meglio il quartiere di Tor Bella Monaca, l'ultimo delle
passeggiate che hanno per tema "I quartieri popolari del dopoguerra".
   Dopo 13 Km di fresca pedalata in direzione contraria al traffico
cittadino, e circa 45 minuti di tempo, arrivo al centro commerciale di
Tor Bella Monaca, salto la chiesa che già conosco, vedo il Municipio,
il teatro di Tor Bella Monaca diretto da Michele Placido,
l'obelisco di fronte al liceo che ha fatto tanto discutere (chissà se
di notte si illumina ancora), le quattro torri di via Cambellotti, il
moderno hotel. Mi sposto poi in via Quaglia dove vi sono altri palazzi
popolari e altre 7 torri, attraverso un bel parco che ha al suo interno
una fitta pineta e giungo in via dell'Archeologia, anche qui sulla destra
case a 7 piani (il famoso serpentone) e sulla sinistra case a torre di 14
piani. Faccio una breve sosta in un bar del Centro Commerciale e dopo
circa 10 Km dentro il quartiere ritorno verso casa passando per Tor
Vergata e la Romanina.

   Quello che rimane - dopo una passeggiata nel quartiere - è la grandiosità
degli spazi, la solitudine dell'uomo, è un quartiere pensato per la
macchina, il pedone si sente perso, eppure gli spazi verdi ci sono,
anche se potrebbero essere tenuti meglio. Viene in mente il progetto
di Alemanno di demolire il quartiere, o per lo meno le torri e il
palazzo detto il Serpentone in via dell'Archeologia, per costruire al
suo posto tante casette modello Garbatella. Certo l'idea è lodevole,
ma con quali costi? Non è meglio riqualificare la periferia che abbiamo?
   Un discorso a parte merita la chiesa di Santa Maria Madre del
Redentore all'incrocio tra via Cambellotti e via di Tor Bella Monaca.

   A differenza di Laurentino 38, Corviale, Spinaceto, qui l'architetto
(Pierluigi Spadolini, fratello del famoso uomo polito repubblicano)
ha voluto lasciare un segno forte, infatti la guglia dell'edificio sacro
si vede anche dall'autostrada per Napoli. L'interno poi è oggetto di
visite guidate perchè tutti gli arredi sono opera di uno dei massimi
artisti dell'arte povera: Mario Ceroli. E' discutibile, può piacere o
non piacere, ma è certamente da vedere! 
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 14.07.11

mercoledì 13 luglio 2011

Vigne Nuove: il gigantismo degli anni Settanta!

 Oggi prendo la bici di buon mattino, alle 7 sono a già a pedalare vado
alla scoperta di un quartiere di Roma dell'Icp costruito tra il 1972 e il
1979 dall'arch. Lucio Passarelli. Quello che colpisce è il gigantismo
della costruzione, una serie di palazzoni di 7 - 8 piani caratterizzati
cilindri dei corpi scala e ascensori, la viabilità resta esterna al
quartiere, le vie delle Vigne Nuove, Antonio De Curtis e Giovanni Conti,
lo circondano formando un triangolo. Le vie interne servono i garage
sotterranei, una via da accesso all'edificio con negozi e servizi. Le
aree verdi sono ampie e non tenute male! Nelle vicinanze c'è il quartiere
del Tufello, costruito negli anni 1940 -47, case di tre piani che formano
un pettine con l'edificio destinato ai negozi. Tutto un altro ambiente,
anche qui aree verdi, ma tanta gente per le strade, si vede che non è
un quartiere gigantesco autosufficiente, ma un quartiere vivo!
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it 13.07.11

martedì 12 luglio 2011

Rinasce la fortezza di Roma: Castel Sant'Angelo!

Una buona notizia riguarda la nostra città, fra tante notizie di tagli
alla cultra questa è proprio controcorrente. Da ottobre partono i lavori
a Castel Sant'Angelo per 6 milioni di euro. Dal celebre Passetto fino
alle splendide terrazze da cui si gode di uno dei panorami più belli
sulla città eterna, sarà compiuta una operazione di restauro. I lavori
dureranno fino al 2014. Restauri nella sala Paolina, di Apollo e nella
biblioteca. A completare il quadro sarà bandita una gara per una
caffetteria, sarà veramente bello prendere un caffè nella fortezza
che ha avuto tra i suoi ospiti Benvenuto Cellinie il conte di
Cagliostro. Il mio luogo preferito all'interno del monumento? La
loggia di Giulio II eretta da Bramante in asse con il ponte,
una immagine che resta negli occhi, nel cuore e nella mente!

lunedì 11 luglio 2011

Corviale: l'esperimento urbanistico più sconvolgente!

Mattina presto in bici, bisogna arrivare a Corviale, approfittiamo del fresco
perchè oggi la strada da fare è di più. La via Portuense ci impegna con due
belle salite, ma dopo il finto castello medioevale sulla sinistra ci appare
in tutta la sua grandezza il "palazzone" di Corviale lungo un chilometro,largo 250
metri, alto 11 piani. Approfitto per scattare una foto con il
cellulare, non entra tutto nella camera! Mi avvicino, un centro culturale,
una biblioteca, le scuole, un mercato nuovo e già abbandonato, la chiesa di
Ennio Canino (bella, luminosa, una presenza discreta, non invadente come il
"palazzone"), entro nel quartiere da via di Poggio Verde, che impressione
questo palazzone! Che degrado al quarto piano! Eppure c'è un supermercato,
nelle vicinanze un Centro Commerciale, un segno di speranza c'è! Aggiro il
palazzone e percorro via Ettore Ferrari, devo scendere dalla bici più volte
perchè la strada si interrompe per gli svincoli che portano ai garage.


   Incontro giovani che escono di casa e prendono il motorino, uomini e
donne che vanno via dal quartiere con la macchina, persone anziane che vanno
in chiesa! Le aree verdi non mancano, non sono tenute male, i prati sono
asciutti e secchi, ma le panchine sono nuove, i punti ombreggiati non
mancano, incontro netturbini al lavoro, strade e aree verdi sono pulite.


La Chiesa di Corviale

   Davanti al "mostro" ho la sensazione che una speranza di trasformare
questo pezzo di Roma in un luogo vivibile c'è ancora! Tanto è stato fatto
e tanto rimane da fare, ma mi sembra di poter dire che il peggio è passato!
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 11.07.11

Il piùfamoso parco di Roma: villa Borghese.

Questa domenica è molto calda, le previsioni meteo annunciano una delle
giornate più calde dell'estate con temperature vicine ai 40°, e allora
andiamo a pedalare in un posto fresco, strade asfaltate, quindi la bici
scorre bene, viali sempre molto ombreggiati, possiamo scegliere percorsi
diversi, in pianura, con leggere salite o discese, ma sempre nel verde.
  Andiamo a villa Borghese!
Ottanta ettari di verde, non è il più esteso parco di Roma, ma senza alcun
dubbio è il più famoso, il più centrale, il più carico di storia, con la
regina delle raccolte private del mondo ora museo pubblico, cioè la galleria
Borghese. Una serie di musei che si trovano all'interno del parco o
nelle immediate vicinanze: il museo Etrusco di Valle Giulia, la Gnam,
il museo Canonica, il museo Civico di Zoologia, il Globe Theatre, il
Bioparco, Villa Medici sede dell'Accademia di Francia, la Casina di
Raffaello e molti altri luoghi che rendono attraente una passeggiata in
bici in questo luogo.
   Fra tutti questi io ne ho uno preferito, è l'ultimo museo nato a Roma,
donazione di un italo-americano che ha voluto lasciare alla città tanto
amata la sua collezione di arte contemporanea. All'interno della ex
aranciera si trova da pochi anni il MUSEO BILOTTI. Per pochi euro abbiamo
la possibilità di ammirare, tra altre opere e mostre temporanee, i quadri
di Giorgio De Chirico, il maestro della Metafisica. Scelgo un solo quadro:
"Gli archeologi", due persone che hanno fatto della loro professione una
passione di vita tanto da identificarsi essi stessi nel loro lavoro, il
loro corpo si compone di resti architettonici archeologici. Vivere il
proprio lavoro come una missione di vita, anche se non l'unica, mi sembra
un ottimo insegnamento!
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 11.07.11 

domenica 10 luglio 2011

101 personaggi che hanno fatto grande Roma

Vogliamo ripassare la storia di Roma in modo simpatico ma documentato?
Ecco il libro di Sabrina Ramacci, 101 personaggi che hanno fatto grande
Roma, ed. Newton Compton, € 14,90. Grandi imperatori, pontefici, politici,
poeti, filosofi, scienziati artisti e protagonisti dell'età contemporanea.
Una straordinaria galleria di personaggi attraverso i quali si ripercorrono
oltre 2000 anni di storia, e non solo di Roma.Tra tanti nomi illustri c'è
spazio anche per De Gregori e Totti.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 10.07.11

sabato 9 luglio 2011

Pista ciclabile Paliano - Fiuggi: una passeggiata nella natura.

Questa mattina si parte presto, con la macchina (ma con la bici sopra)
si arriva alla vecchia stazione di Serrone, da lì si inizia a pedalare
per km 18 fino a Fiuggi. Una meravigliosa pista ciclabile che non è
seconda a nessuna altra, nemmeno alle più belle che ho visto nel Nord
Italia e in Europa. Si tratta di un tratto del percorcoso della ferrovia
dismessa Roma - Fiuggi - Alatri, costruita agli inizi del Novecento e
abbandonata negli anni Settanta. Dopo anni di abbandono, grazie ai fondi
europei la strada ferrata è stata trasformata in una pista ciclabile.
Questa corre tra le campagne in una natura selvaggia, non regolamentata
dall'uomo, non attraversa campi coltivati, ma il declivo di una montagna
sassosa, a tratti terrazzata e piantata a ulivi, le strade sono lontane,
i piccoli centri abitati sono più in alto di noi e comunque lontanti. Si
pedala immersi nella natura, solo il rumore delle pedivelle che girano,
si è soli, la natura ci sovrasta, restiamo storditi dagli odori, dai
colori e dal canto delle cicale nei rari tratti ombreggiati. La strada
è tutta in leggera salita, il tratto più impegnativo è tra Piglio e
Acuto, poi una lunga discesa dentro un bosco ci porta a Fiuggi.
   Si torna a casa stanchi ma contenti, come si scriveva nelle pagine
di diario degli anni Trenta, negli occhi il verde e i sassi delle Colline
Ciociare, ed ancora il verde della sottostante valle del Sacco.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 09.07.11

venerdì 8 luglio 2011

Laurentino 38: un quartiere simbolo! L'alienazione dell'uomo moderno.

 Di buon mattino la bicicletta ci porta in un quartiere di cui
le cronache dei giornali parlano spesso in maniera negativa. L'aria è fresca
si pedala bene sulla pista ciclabile della Colombo. Una lunga discesa ci
annuncia che siamo sulla via Laurentina, un ponte in legno riservato alle bici
ci dice che siamo "in Svezia o nei paesi scandinavi", se tutta la città fosse
così sarebbe troppo bello!!! Passate le Tre Fontane ci aspetta una bella
salita, lunga e di forte pendenza, ma il fresco della mattina ci aiuta!
Passiamo anche l'Eur, le macchine sono troppe, ma non dovrebbero andare
al lavoro in direzione centro città? Troviamo un cantiere per realizzare
la corsia dei mezzi pubblici al centro della Laurentina, la carreggiata
si fa stretta e pericolosa, ma siamo arrivati.
    Il quartiere Laurentino 38 ci accoglie con i suoi ponti, via Ignazio
Silone e via Marinetti formano un anello di km 4, la strada è a 4 corsie
più altre due al centro per il parcheggio, in pratica è un'autostrada, vedo
case a schiera, case a torre di 14 piani, il piano stradale è di due metri
più basso del livello delle abitazioni, i gruppi di case (o isole) non sono
vicene tra loro, la scala è troppo grande per l'uomo che va a piedi,
è una città pensata per le automobili. Manca la dimensione umana!!!
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 08.07.11

Jovanotti: canzoni con l'anima

Jovanotti si esibisce venerdi e sabato allo Stadio Olimpico.
     Il cantautore romano sale sul palcoscenico, alle ore 21,30, per le
nuove canzoni dell'album "Ora" e le più belle canzoni del suo repertorio.
Fra tante sue belle canzoni ricordiamo "A te" dedicata alla moglie:
... A te che sei, essenzialmente sei,
sostanza dei sogni miei, sostanza dei giorni miei...
A te che sei l'unica amica che io posso avere,
l'unico amore che vorrei se io non ti avessi con me.
A te che hai reso la mia vita bella da morire,
che riesci a rendere la fatica un'immenso piacere.
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande.
A te che hai preso la mia vita e fatto molto di più.
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo.
A te che sei il mio amore grande e il mio grande amore...
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 08.07.11      

giovedì 7 luglio 2011

Un luogo magico: l'Orto Botanico.

Se c'è un posto magico di Roma questo è a Trastevere, ma non parlo dei
vicoli incantati del più "romano" dei rioni di Roma, parlo dell'Orto Botanico
di Roma, piantato da una regina, che per fede abbandonò il regno e scelse di
venirsi a stabilire a Roma, la città eterna. Immaginate tante piante, fiori,
tanti colori, tanti odori diversi, aggiungete un ruscello che scende dal
Gianicolo ed un sentiero che lo incrocia più volte. Giunti in cima c'è un
premio da lasciare senza fiato, il panorama della città più bella del mondo,
di poco più basso di quello del Gianicolo.  Se poi siete in compagnia della
persona amata, allora siete al massimo. Se esiste il Paradiso, deve essere
un posto molto simile a questo.
   Sabato 9 e domenica 10 è aperto eccezionalmente dalle 10 alle 20,
con attività per ragazzi, orto dei piccoli e visite guidate, ingresso € 4,
+ € 2 per chi vuole partecipare alle visite guidate.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 07.07.11

Addio a Cy Twombly artista "romano" controcorrente.

E' venuto a mancare ieri a Roma, a 83 anni, l'artista americano
che amava l'Italia e Roma in particolare, sposò una romana: Tatiana
Franchetti e si trasferì a Roma. Amicò dei grandi artisti americani
dell'arte Informale come Jasper Johns e Rauschenberg, caratterizzò
le sue opere per dei graffiti, piccoli segni, simili a scritture,
che ricordavano le incisioni rupestri. Ci piace ricordarlo con un
quadro che è esposto alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di
Roma grazie alla sovrintendente Palma Bucarelli che, negli anni del
dopoguerra, capì il suo valore. "La caduta di Iperione" del 1964, è
un quadro di grandi dimensioni presentato per la prima volta alla
Biennale di Venezia. Oggi ci appare come una sintesi del mondo poetico
dell'artista e dei suoi viaggi nel Mediterraneo alla riscoperta della
mitologia classica.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 07.07.11

mercoledì 6 luglio 2011

Vigna Murata! Ma che sorpresa! Quanti spazi verdi e come sono tenuti bene!

Questo pomeriggio si pedala bene, non è troppo caldo, la pioggia
di ieri ha mitigato l'aria. Percorro l'Appia Antica fino al Quo Vadis,
poi su in salita per la via Ardeatina, tutto bene, c'è traffico, ma
non troppo, solo i camion danno fastidio. Passo davanti all'ambasciata
del Lussemburgo, che bella! Sembra la residenza di un principe! Giungo
alle Fosse Ardeatine, stranamente chiuse! Quanti ricordi e che
commozione! La strada continua tra sali e scendi, il traffico non da
tregua, ma sono nato a Roma e so che devo prendere anche i difetti di
questa città, non ci possono essere solo pregi!
     Finalmente giungo a via di Vigna Murata,
ancora poche centinaia di metri ed entro nel quartiere
attraverso via Stefano Gradi. Quello che colpisce sono gli
spazi verdi, per la loro quantità e qualità. Fatico per arrampicarmi
fino a piazza Bernardo Zamagna, ma una volta giunto in cima, posso
rendermi conto che il gigantismo degli edifici circolari è compensato
dal pregio delle aree verdi, innaffiate, rasate, pulite, ordinate,
e quanta varietà di piante: pini, palme, magnolie, oleandri, pioppi,
abeti, ed altre ancora. La parte di quartiere che gravita intorno a
via Arcidiacono e via Ferruzzi, ha le case su 3-5 livelli, con
dettagli molto curati, veramente piacevole passeggiare nella zona!
E pensare che sui testi avevo trovato poche notizie su questa zona!
     Una sorpresa: da via Ugo Inchiostri, un bel panorama guarda
verso Sud, qui si vede uno splendido castello medioevale: il castello
della Cecchignola! Che alta torre! Si vede benissimo la cinta muraria
e una cappella! Questo contrasto ci ricorda che siamo a Roma.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 06.07.11

La donna più sexy nell'arte è la Paolina Borghese di Canova

Il Censis ha chiesto a uomini e donne di scegliere la bellezza preferita,
dipinta o scolpita: ha vinto la statua di Canova della Galleria Borghese,
qui nella nostra bella città. Siamo felici come romani di avere questo
primato, d'altra parte, le nostre ragazze e signore discendono da Venere,
come dice Virgilio nell'Eneide.
     In questa graduatoria del Censis si sono ben piazzate la "Venere
Callipigia", l'"Odalisca" di Hayez, la "Gioconda" di Leonardo e la "Salomè"
di Tiziano. Tutte belle, non c'è che dire.
     Se dovessi segliere io, la donna più sexy dell'arte, non avrei dubbi,
sceglierei un quadro che non conosce nessuno, neanche l'autore è molto
famoso, a me però colpisce per la carica si sensualità che esprime. Si
tratta del quadro di Giacomo Favretto, "Dopo il bagno", del 1883, si trova
alla GAlleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, nella sala dei Veneti
perchè Favretto era pittore veneto della fine dell'Ottocento. La scena
si svolge all'interno di un casolare di campagna, una bella signora
giovane è appena uscita da una tinozza dove si è fatta il bagno. Una
serva l'aiuta ad asciugarsi. Il corpo splendido della donna si vede
e non si vede, questo la rende ancora più sexy.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 06.07.11

martedì 5 luglio 2011

Dopo sessant'anni un sogno si è realizzato

Oggi la bicicletta ci guida nel cuore della città storica, dopo
tanti quartieri moderni, dopo la splendida passeggiata nel verde e nel
celeste del lago di Bolsena, oggi vogliamo vivere la parte più antica
della nostra meravigliosa città. Leghiamo la bici ad un palo all'interno
del giardino di palazzo Barberini. Dopo 60 anni di attesa, finalmente
liberato dal Circolo Ufficiali, ecco interamente visibile la collezione
della Galleria Nazionale d'Arte Antica. Dieci nuove sale hanno aperto
al secondo piano. Si comincia da Napoli, dal realismo caravaggesco di
Ribera con "San Giacomo" e con l'espressività di Luca Giordano autore
de "Il capomastro". Ecco poi il tardo barocco romano con la raffinatezza
di Pietro da Cortona in "L'Angelo Custode" e il vivo ritratto di "Urbano
VIII" di Bernini.Finalmente ecco il Settecento, mai esposto, con Angelica
Kauffmann, una delle poche donne pittrici della storia, con "Giovinetta
in veste di baccante", Pompeo Batoni e Raphael Mengs. Splendida la sala
dedicata ai vedutisti, specialità tipica del Settecento, con Canaletto,
Van Wittel, Guardi, Bellotto. C'è anche Tiepolo con "Satiro con amorino",
un vero peccato tenerlo chiuso nei depositi.
Più di tutti mi colpisce"Cascata dell'Aniene a Tivoli"del tedesco Hackert.
     A conclusione della visita ecco una sala deliziosa, la Sala Corvi,
decorata nel 1780 da tempere di Domenico Corvi.
    Torniamo alla bici e riprendiamo a pedale coscienti che:
UN SOGNO SI E' REALIZZATO.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 05.07.11

lunedì 4 luglio 2011

Negli occhi il celeste del lago di Bolsena

Ieri eravamo in 18, tutti amici di vediromainbici.it, al punto di
raduno di Montefiascone, per fare 40 Km lungo il lago di Bolsena.
La giornata era bellissima e con un bel venticello fresco, si stava
proprio bene, con la compagnia di persone "speciali". Il percorso è stato
in parte su asfalto, in parte su ottimo sterrato, continui scorci diversi,
il verde dei prati e dei boschi che abbiamo attraversato, si alternava
al celeste del lago e del cielo. Molto bello il paesino di Capodimonte,
ma anche gli altri paesi attraversati erano ugualmente belli. Abbiamo
mangiato panini in una spiaggia ben tenuta presso Gradoli, altri - più
"affamati" - hanno scelto un ristorante vicino. La bellissima giornata
si è conclusa con la vista di un panorama a 360°dall'alto di
Montefiascone, da una parte il lago con la corona dei monti,
dall'altra la conca di Viterbo.
     Siamo tornati a casa portandoci negli occhi il celeste del lago
di Bolsena e il verde dei boschi che lo circordano.
Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 04.07.11

sabato 2 luglio 2011

Su Roma l'aria fresca del monte Amiata con i suoi cori

Il monte Amiata in Toscana è una montagna di forma conica staccata
dalla catena degli Appennini e da qualunque altro gruppo montuoso.
Nelle ere geologiche,precedenti l'arrivo dell'uomo sulla Terra, era un
vulcano. Oggi è completamente ricoperto di boschi, castagni fino ai
1000 metri circa, faggi più in alto. I paesi che gli fanno corona,
tutti tra i 700 e gli 800 metri slm, hanno nomi gentili:
Santa Fiora, Castel del Piano, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore...
Si parla di una montagna che ha avuto la "fortuna" di rimanere tagliata
fuori dalle linee ferroviarie, dalle autostrade, dalle strade statali.
Si è conservato così intatto il suo patrimonio ambientale, oltre a
quello storico - artistico. Con un po' di allenamento ci sono infiniti
sentieri tra i boschi che si possono percorrere in bicicletta.
     E' questa anche una terra di cori. Domenica 3 luglio, alle ore 22,
sono in concerto a villa Ada i minatori di Santa Fiora, complesso vocale
al centro di un considerevole successo anche grazie alla collaborazione
con il cantautore Simone Cristicchi, vincitore del Festival di San Remo
nel 2007.
   Il Coro dei Minatori di Santa Fiora sarà accompagnato da Rossoantico,
una particolare orchestra di 11 elementi protagonista di una musicalità
avvolgente.
     Per ogni altra informazione vedere il Trovaroma di Repubblica di
questa settimana, a pag.7.
     Piero Tucci - tuccigf@tiscali.it - 02.07.11

Roma. Misteri e itinerari insoliti tra realtà e leggenda.

Quest'oggi la bici riposa, ci prendiamo una pausa per poi riprenderla
con un po' di magia. Consigliamo la lettura del libro di Dario Giardi
e Francesca Brocchetti, Roma. Misteri e itinerari insoliti tra realta e
leggenda, ed. Polaris, € 24.
Il libro presenta percorsi per Roma con una chiave di lettura originale
e sconosciuta. Le passeggiate ci consegneranno le chiavi interpretative
per svelarci l'anima della città eterna. Conoscere e riconoscere,
sognare e percorrere: questi i pilastri dell'esplorazione, questo il
senso del viaggio che intrapenderete se leggerete questo affascinate
libro.
Piero Tucci - tuggigf@tiscali.it - 02.07.11

venerdì 1 luglio 2011

Spinaceto, pensavo peggio. Non è poi niente male!

 "Spinaceto viene inserito nei discorsi per parlarne male: Mica siamo a Spinaceto?
Ma dove abiti, a Spinaceto? Ho letto anche un soggetto FUGA DA SPINACETO, la storia di
un giovane che fuggiva di casa, scappava da Spinaceto, non vi tornava mai più! Allora
andiamo a vedere Spinaceto". Così diceva Nanni Moretti nel film CARO DIARIO del 1993. E
così ho fatto io con la mia fedele bicicletta.
     Il quartiere si presenta con uno stradone larghissimo e lungo ben due chilometri,
al centro dello stradone ecco il centro commerciale, negozi e servizi per il quartiere,
ai lati aree verdi e palazzi che vanno da un altezza di tre piani fino a otto, alcuni
su piloni. In questa passeggiata mi hanno colpito favorevolmente il TEATRO DELLA DO-
DICESIMA (che bello un teatro in periferia!!!), il Liceo Classico Plauto del grande
architetto Vittorio De Feo e la chiesa di San Giovanni Battista costruita in blocchi
di tufo, preceduta da una bassa pensilina e con l'interno polilobato. C'è anche una
bella pineta, pulita e in buono stato. Viene da concludere con Nanni Moretti:
"Spinaceto, pensavo peggio. Non è poi niente male!".
Tucci Piero - tuccigf@tiscali.it - 01.07.11 

Domani parte il Tour de France: FORZA IVAN BASSO

     Sabato 2 luglio parte il Tour de France da Passege du Gois in Vandea (Nantes), farà il giro della Francia in senso antiorario, quindi affronterà prima di Pirenei, poi le Alpi (qui festeggerà i 100 anni del primo passaggio del Tour sulle Alpi). Conclusione, come da tradizione, a Parigi sugli Champs Elysées. 22 le squadre iscritte, di 9 uomini l’una. Le speranze di ben figurare, per noi italiani, sono affidate alla Liquigas - Cannondale di Ivan Basso e alla Lampre di Damiano Cunego, Alessandro Petacchi e Adriano Malori. Speriamo di vedere un bello spettacolo, speriamo di non sentire altre storie di doping. Forza italiani!!!
Piero Tucci
01.07.11