sabato 31 ottobre 2015

Una novità sulla pista ciclabile Monte Mario - Monte Ciocci

   Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Rita Montagnana, Maria Maddalena Rossi, Teresa Noce, Angelina Merlin, Elettra Pollastrini: questi nomi non sono conosciutissimi ma sono sette donne che hanno partecipato ai lavori dell'Assemblea Costituente, quella che ci ha dato la Carta Costituzionale che regola la vita del nostro Paese dal 1947 in poi. A loro sono stati intitolati tratti della pista ciclabile “Monte Ciocci – Monte Mario”. Donne che hanno contribuito all’emancipazione femminile in Italia. Si tratta dell’evento conclusivo di un progetto che ha coinvolto circa 400 studenti di dieci istituti romani, chiamato "Sulle vie della parità". Un intervento “al femminile” sulla toponomastica nella Capitale, che conta solo 613 strade dedicate a donne su 17.000 aree pubbliche. Alla cerimonia d’intitolazione, avvenuta qualche giorno fa, erano presenti l’assessore alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi, l’assessora alla Cultura Giovanna Marinelli e il presidente del Municipio XIV Valerio Barletta.

   A proporre i nomi di queste sette figure femminile sono state proprio le scuole, in particolare la classe III A Turistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Via Lentini 78 – Pertini – Falcone”. Sempre grazie al progetto “Sulle vie della parità” a giugno scorso erano già stati intitolati tratti della pista ciclabile “Ponte Milvio-Castel Giubileo” a sette “Donne della Resistenza Romana”. Il lavoro compiuto dai ragazzi gli ha permesso di conoscere uno snodo fondamentale della nostra storia. Questi lavori tra i ragazzi delle scuole sono da estendere, è un'attività molto positiva.

Due diversi tratti della pista ciclabile Monte Mario - Monte Ciocci.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa chiesetta sconsacrata di Roma.


Nella foto di ieri il Ludus Magnus, palestra e luogo di soggiorno per i gladiatori che lottavano nel Colosseo. E' solo metà, l'altra si trova sotto il palazzo che si vede nella foto.

venerdì 30 ottobre 2015

Buon lavoro al nuovo commissario straordinario per Roma

   Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca è stato nominato da Gabrielli commissario straordinario di Roma dopo lo scioglimento del consiglio comunale e la fine del mandato Marino. Questo è un riconoscimento per chi ha lavorato con successo all'Expo di Milano, e un impegno verso il Giubileo che ci attende tra pochi giorni.
   Buon lavoro al nuovo commissario straordiario!

Bentornato Alberone! Lunga vita all'Alberone!

   Questa mattina, intorno alle ore 12 è stato ripiantato l'Alberone, lo storico leccio che da sempre fa ombra in questa parte di città, che ha dato il nome al quartiere limitrofo, al mercato, alla piazza, è uno dei simboli di questa parte della nostra città.
   Nel 1988 il vecchio leccio, il vero e originale Alberone, è seccato ed è stata ripiantata a cura di un vivaio dell’Umbria, recentemente è stata rivalutata con un muretto-sedile, per cui è tornata punto di incontro per gli abitanti del quartiere.
   Nel novembre del 2014, a seguito della famosa bomba d'acqua sulla città, l'Alberone è crollato allo ore 7 del mattino del giorno 7 novembre. Il 21 novembre dello stesso anno, in occasione della festa dell'albero il leccio era stato ripiantato con un altro leccio di 150 anni di vita e alto 10 metri, arrivava da un vivaio di Pontinia. A luglio di quest'anno era già secco.
   Oggi è "rinato". Forza Alberone! Cresci, diventa grande e forte! Abbiamo bisogno di non perdere le nostre radici, senza la nostra storia non abbiamo futuro. Avendo consapevolezza del passato siamo in grado di aprirci al futuro!
 Foto di questa mattina.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'area archeologica che vedi sotto.


Nella foto di ieri la locanda della Vacca. Tale locanda apparteneva a Vannozza Cattanei, amante del papa Alessandro VI Borgia, definita una virago[1] nelle cronache del tempo. A lui dette due figli: Cesare e Lucrezia, in cambio il futuro papa gli procurò tre mariti di comodo. La costruzione presenta su vicolo del Gallo uno stemma con il simbolo dei Borgia: toro passante e strisce, ma anche lo stemma dei Cattanei e Canali di Modena: il terzo marito)[2]. Possedeva anche la locanda del Leone in via dell’Orso esentato dalla gabella del vino. La lapide tombale di Vannozza Cattanei è conservata nel portico della basilica di San Marco. Invece il papa Alessandro VI è sepolto nella vicina chiesa di Santa Maria di Monserrato – prima cappella di destra - insieme a Callisto II, lo zio che lo aveva eletto cardinale[3]. Nelle grotte vaticane è rimasto il sarcofago di Callisto III.



[1] Virago. Termine letterario: donna dotata di forza e di arditezza virile; in senzo figurato: donna con caratteristiche mascoline e un comportamento duro e autoritario. Da: treccani.it.
[2] Locanda della Vacca. Le notizie sulla costruzione con lo stemma da: AA.VV. I rioni di Roma, ed. Newton, capitolo dedicato al rione Regola, pag. 557. La notizia della locanda del Leone da: Misteri e segreti di Roma, cit., pag.46.
[3] Sepoltura Vannozza Cattanei e Alessandro VI, la notizia in: Guida ai misteri e segreti di Roma, cit., pag. 168.

giovedì 29 ottobre 2015

Un bel fine settimana in Caffarella

   Come sempre il parco della Caffarella offre delle belle occasioni per andarlo a visitare, per trattenersi nel verde anche nelle giornate autunnali. Con piacere segnaliamo due interessanti iniziative per grandi e piccini.
Panorama sulla Caffarella 
con la chiesa di Sant'Urbano sullo sfondo.

   Sabato 31 ottobre alle ore 16 presso la Casa del Parco, vicino all'ingresso di largo Tacchi Venturi, Festa di Halloween con passeggiata in maschera e giochi a tema.
   Domenica 1 novembre visita guidata sul tema: "L'edilizia funeraria nella valle della Caffarella", costo 5 €, è necessaria la prenotazione. Chi intende partecipare consulti il sito internet caffarella.it.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la locanda che vedi sotto.


Nella foto di ieri lo storico liceo Tasso di via Sicilia 168, uno dei più antichi e importanti licei di Roma.

mercoledì 28 ottobre 2015

Henry Moore, un grande della scultura del Novecento

   In questi giorni a Roma, negli ambienti delle Terme di Diocleziano c'è una mostra imperdibile. Si tratta di uno dei più grandi artisti del Novecento, uno scultore che ha lasciato il segno per il presente e per il futuro di questa arte e non solo!

   Figlio di un minatore di origine irlandese, si iscrisse dopo la guerra alla Scuola d'Arte di Leeds e quindi al Royal College di Londra. Frequentò assiduamente il British Museum e il Museo di Scienze Naturali interessandosi alla cultura arcaica e classica e insime studiando le forme naturali.
     Nel 1925 con una borsa di studio si recò in Francia, in Italia e in Spagna. Ne ritornò con un bagaglio di conoscenze e di interessi che spaziavano dalla rivoluzione cubista (Brancusi, Modigliani, Lipchitz e Zadkine) all'arte del Rinascimento; Moore raggiunse il suo stile attraverso una elaborazione lentissima di tutte queste esperienze, il cui retroterra culturale è profondamento umanistico. Dopo questo viaggio le sculture hanno un'impronta arcaica e i temi che resteranno a lui cari: il corpo sdraiato e la donna con bambino.
     Intono al 1935 si avvicinò al surrealismo, a cui presto aderì partecipando alla msotra londinese del 1936. Collaborò al manifesto Circe, accanto agli astrattisti Naum Gabo e Ben Nicholson. In realtà nelle opere realizzate tra il 1930 e il 1940 si riscontrano sia elementi irrazionali propri del surrealismo, sia un sistema di calcolo costruttivo tipico del più rigoroso astrattismo.
     Fin dal 1934 Moore aveva cominciato a scavare nella materia delle cavità che a partire dal 1940, prendono la stessa importanza delle masse e via via si allargano fino a separare di netto i corpi. La scala delle sue opere si fa monumentale, anche in funzione della sua collocazione all'aperto. Realizzò 67 disegni sui ricoveri antiaerei di Londra.

     A Parigi, nella sede dell'Unesco "Figura distesa", 1958. Sue sculture nei giardini della fondazione Cini a Venezia. Alla Gnam: "Figura distesa", 1954, bronzo.
Nell'immagine in alto l'ingresso alle Terme di Diocleziano.
Qui sopra l'opera di Moore presente alla Gnam.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il liceo che vedi nell'immagine sotto.


Nella foto di ieri il liceo Visconti nello storico palazzo del Collegio Romano nella piazza omonima presso piazza Venezia.
Il Collegio Romano fu istituito da Sant'Ignazio di Loyola nel 1551, per volontà di papa Gregorio XIII Boncompagni fu costruita, dal 1582 al 1584 la sede definitiva in questo palazzo, il progetto è del fiorentino Bartolomeo Ammannati[1]. Nel 1623, a seguito della canonizzazione di sant'Ignazio di Loyola, il cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Gregorio XV, finanziò la costruzione della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola che fu progettata da Orazio Grassi, mentre la volta fu affrescata da Andrea Pozzo.

   Nel 1651 fu iniziata una raccolta di antichità classiche, reperti preistorici ed etnografici da padre Athanasius Kircher studioso di matermatica, fisica e lingue orientali. Venne curato un gabinetto astronomico e fisico per il quale nel 1787 venne edificata una torretta detta dell'Osservatorio. La biblioteca del Collegio confluì nella Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II oggi a Castro Pretorio. Nel 1870 con la breccia di Porta Pia e il trasferimento della capitale a Roma si ebbe l'abolizione dell'asse ecclesiastico, di conseguenza, il palazzo fu adibito a caserma dei bersaglieri e subito le aule vennero adibite a Liceo intitolato a Ennio Quirino Visconti[1] illustre archivista, conservatore del museo Capitolino, professore di archeologia all'università di Parigi, membro del governo durante il periodo napoleonico.
   Attualmente l'ala orientale del palazzo ospita la sede centrale del Ministero dei Beni e Attività Culturali dalla sua istituzione (1974), mentre l'ala che affaccia sulla piazza omonima ospita il liceo classico Ennio Quirino Visconti.

   La facciata fu progettata in proporzioni gigantesche da Paolo Maruscelli[2], è divisa in tre corpi: quello centrale è più alto a tre piani, mentre i due laterali sono a due piani, con sopra un attico. Sulla destra si eleva la torre Calandrellii, costruita nel 1787 per le osservazioni astronomiche. La parte centrale presenta due grandiosi portali, quello di destra è murato, quello di sinistra è in asse con il cortile interno. Al di sopra lo stemma di Gregorio XIII e la lapide che ricorda la fondazione del Collegio. Al terzo piano c'è un orologio che un tempo segnava l'ora esatta a tutti gli orologi di Roma. Sopra ancora una balaustra sulla quale si elevano una loggia con cupolino per la campana che segnava l'inizio delle lezioni e due edicole per le meridiane.
   Il Liceo ebbe una sezione femminile dal 1890, durante il fascismo fu una delle voci critiche al regime, a testimonianza di ciò il prof. di storia dell'arte Raffaele Persichetti morirà nella difesa di porta San Paolo all'indomani dell'8 settembre 1943. Recentemente è stata restaurata la facciata e il cortile interno dove è stato ripristinato il mattonato spinato.




[1] Ennio Quirino Visconti (Roma 1751-Parigi 1818) E' stato console delle Repubblica Roma nel 1798-99. Rifugiato politico a Parigi fu conservatore di antichità del Louvre.
[2] Paolo Maruscelli o Marucelli (forse romano 1594 - Roma 1649) iniziò l'Oratorio dei Filippini alla Chiesa Nuova poi proseguito da Borromini, suo il convento di Sant'Andrea della Valle, lavorò a plazzo Madama.


[1] Bartolomeo Ammannati (Settignano 1511-1592) scultore e architetto, compì lavori di ampliamento a palazzo Pitti a Firenze, la statua del Biancone in piazza della Signoria, il ponte di Santa Trinita, il Collegio Romano a Roma, il palazzo in piazza Fiammetta al n. 11/a.

martedì 27 ottobre 2015

Foto romane dell'Ottocento a palazzo Braschi

   Un appuntamento da non mancare per tutti gli amanti della nostra città. A chi non piacerebbe vedere come era la nostra città al tempo dei nonni o più semplicemente dei genitori. Grazie alla fotografia si può risalire a come era la città allora, ricostruire il suo volto. Su internet ci sono almeno due siti molto belli che ci permettono di scoprire la nostra città cento anni fa e più. Il primo è romasparita.eu, l'altro si chiama Romaimigliorianni.facebook.


   Ma una mostra è un'altra cosa. Già il titolo la dice lunga: L'incanto della fotografia. Il drammatico controluce sul Foro di chiaro gusto pittorico, il fiume ancora senza argini e due giovani seduti a prendersi il sole, Pio IX in trono con tutta la corte, cicciottelli e rassegnati. Nelle foto in mostra viene fuori la Roma degli ultimi anni del dominio temporale dei Papi, la città che sognavano di visitare i ragazzi europei per completare gli studi con il gran tour. La Roma che è possibile vedere a Palazzo Braschi è quella delle collezioni fotografiche di Silvio Negro e Valerio Cianfarani, resta aperta fino al 28 febbraio.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il liceo che vedi nella foto sotto.






Nella foto di ieri il liceo Virgilio di via Giulia.

lunedì 26 ottobre 2015

Apre al pubblico un altro luogo spettacolare del Palatino


   Il giorno 20 di questo mese ha aperto al pubblico la rampa che dal Foro conduceva fino al Palatino voluta da Domiziano, si compone di sette tratti in salita e sei tornanti per una lunghezza di 300 metri. Finora sono state restaurate quattro salite per una lunghezza di 170 metri. La strada fu scoperta da Giacomo Boni, il grande archeologo che ha riportato alla luce il Foro Romano e il Palatino dopo l'unità d'Italia. Questa strada in particolare fu scoperta nel 1900. Per ora si può salire fino al clivo della Vittoria una strada sotterranea. Da marzo si arriverà all’uccelliera Farnese. Negli ambienti di servizio è allestita una mostra dei ritrovamenti del Boni (fino al 10 gennaio). La salita parte dalla Fonte di Giuturna. Un ambiente è dedicato agli stucchi di Santa Maria Liberatrice chiesa abbattuta per riportare alla luce i resti imperiali e Santa Maria Antiqua (riapertura a primavera). Visibile anche l’Aula che nel medioevo è diventata l’Oratorio dei Quaranta Martiri.

In alto una panoramica del Palatino, 
qui sopra la via Sacra con l'arco di Tito sullo sfondo.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il Liceo che vedi nell'immagine.


Nella foto di ieri la libreria Underground nel sottopassaggio di via del Tritone.

domenica 25 ottobre 2015

Quanta storia nei tre laghetti di Tor Cervara

Una panoramica dei tre laghetti di Tor Cervara,
è la copertina della pedalata di questa mattina.

   Questa mattina VediROMAinbici ha organizzato una bella passeggiata in bici che dal centro storico ci ha portati sulla Tiburtina, prima del Grande Raccordo Anulare, abbiamo girato a destra per via di Tor Cervara, passato l'Aniene abbiamo trovato tre laghetti che sono in parte dentro a gigantesche cave di tufo. E' bello pensare che queste cave sono state sfruttate dagli antichi romani, quanti sacrifici, quanti schiavi avranno lavorato in questo luogo che adesso è bellissimo ma allora doveva essere infernale. Pensiamo che da questo luogo è stato asportato il tufo che poi è servito per le mura Serviane, quelle che si vedono alla stazione Termini e in altri punti di Roma, ma da qui viene anche il tufo per il Colosseo.
 Oggi siamo proprio tanti, eccoci alla partenza,
siamo in 38.
 Qualche incidente meccanico può capitare.



Una parete tufacea con i segni delle picconate.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi nelle immagini sotto.


Nella foto di ieri la libreria Orientalia specializzata in studi Orientali oggi in via Cairoli 63, ma nella foto quando si trovava in via Giolitti presso il sottopasso di Santa Bibiana.

sabato 24 ottobre 2015

Per la prima volta si potrà entrare nel Colosseo Quadrato


   Finalmente! Qualcosa che gli amanti di Roma non avevano mai visto! Apre al pubblico il Colosseo Quadrato. Una mostra sul quartiere dell'Eur che è emblematico della storia del Novecento.      Il Palazzo della Civiltà Italiana - questo il vero nome - è da un anno sede del quartier generale di Fendi, qui la direzione, gli uffici e il prestigioso laboratorio di pellicceria. Da oggi la mostra “Una nuova Roma. L’Eur e il Palazzo della Civiltà Italiana”, è collocata al primo piano. Il palazzo è opera degli architetti Giovanni Guerrini, Bruno La Padula e Mario Romano ed era una delle pochissime costruzioni realizzate allo scoppio della seconda guerra mondiale. Tra i grandi artisti che progettarono la decorazione, esposti i disegni di Gino Severini, i cartoni con le figure monumentali di Mario Sironi i bozzetti di Enrico Prampolini e Francesco Messina, le sculture anni Cinquanta di Pericle Fazzini e il bellissimo disegno che Giuseppe Capogrossi ideò per il parcheggio del palazzo della Confindustria realizzato e tutt’ora esistente. 

   In mostra foto di Gabriele Basilico, Franco Fontana, Fabrizio Ferri, Andrea Jemolo, Mimmo Iodice, Karl Lagerfeld. Spezzoni di film sul quartiere e il palazzo come spazio metafisico o esempio di classicismo visionario con Rossellini, Fellini, De Sica, Antonioni. La nuova illuminazione del palazzo è di Mario Nanni che fino al 26 ottobre realizzerà all’imbrunire una oesia di luce sulla facciata.

Due imperdibili passeggiate in Caffarella

   Tra oggi sabato e domani domenica ci sono due imperdibili passeggiate nel parco della Caffarella proposte dal Comitato per il Parco della Caffarella e dal Parco Regionale dell'Appia Antica.

Panoramica sulla Caffarella dalla torre Valca.

   Oggi sabato 24 alle ore 15, presso la Casa del Parco (largo Tacchi Venturi): Il fantastico mondo degli insetti, impariamo a riconoscere questi piccoli animali. Si tratta di un interessantissimo laboratorio per bambini in Caffarella.
   Domani domenica 25 ottobre visita guidata naturalistica in bicicletta nella valle della Caffarella dal titolo "Alla scoperta della Campagna Romana", appuntamento alle ore 10 sempre alla Casa del Parco Vigna Cardinali. Si partecipa con la Carta Amici del Parco, contributo di 5 €.
   Per altre informazioni consultate il sito internet Caffarella.it.

Vigna Cardinali.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi sotto.


Nella foto di ieri la libreria Mondadori in piazza Cola di Rienzo.

venerdì 23 ottobre 2015

Una notte in libreria


   Domenica prossima, oltre al ritorno dell'ora solare, c'è un'altra importante e positiva novità. Le librerie Feltrinelli festeggiano i 60 anni di attività con tante belle iniziative e rimanendo aperte fino alle ore 24. Fra le tante iniziative ci piace segnalare quella della libreria Feltrinelli di via Appia Nuova 427 (Alberone) dove dalle ore 22 sarà presente l'ex sindaco di Roma Walter Veltroni che "racconta il suo  libro letto e mai dimenticato". Seguirà "Balla coi libri" basata sulla colonna sonora del catalogo Feltrinelli. Consulenza musicale di Michele Serra. Dj di Brando.
Walter Veltroni in una foto tratta da it.wikipedia.org
che ringrazio. Nella foto sopra e in quella sotto la libreria
Feltrinelli di via Appia Nuova.
Veltroni è stato sindaco di Roma dal 2001 al 2008, il suo nome resta legato all'apertura dell'Auditorium, al nuovo piano regolatore (2003), all'apertura del Macro al Mattatoio,
all'Ara Pacis di Meyer, alla nuova ala del Campidoglio progettata da Aymonino,
alla Casa del Jazz, alla Casa dell'Architettura, alla Casa del Cinema,
alla nuova Fiera di Roma, alla riapertura di palazzo Braschi
e del museo Barracco, allo svincolo del Tintoretto, al passante a Nord Ovest,
alla realizzazione della pista ciclabile Dorsale Tevere nel centro storico,
alla pista ciclabile dell'Aniene, la pista ciclabile Caracalla - Colombo,
quella di Tor Vergata e quella del
lungomare di Ostia ponente,
alla prima edizione del Festival del Cinema di Roma.
Nella foto sopra l'interno la libreria Feltrinelli di via Appia Nuova,
notare il palco sul fondo. Il locale era originariamente un cinema:
il Diana, poi libreria Tuttilibri, quindi da pochi anni Feltrinelli.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi nella foto.


Nella foto di ieri la storica libreria Herder di piazza Montecitorio che purtroppo a chiuso nel maggio 2014. 

giovedì 22 ottobre 2015

E' partito il restauro della scalinata di Trinità de Monti


   Una bellissima notizia per tutti gli amanti di Roma! Il restauro è finanziato da Bulgari con una donazione da 1.5 milioni di euro. I lavori dureranno fino a primavera (aprile), dal 7 dicembre sarà aperta una delle rampe laterali. Durante i lavori sarà protetta da pannelli trasparenti.

Le foto della scalinata di Trinità de' Monti sono state scattate 
tre anni fa dall'autore del blog, il loro uso è libero.

   Fra fabbricati settecenteschi di colore acceso, si trova la famosa SCALINATA DI TRINITA’ DEI MONTI, che costituisce una delle scenografie più movimentate e pittoresche di Roma settecentesca. Fu costruita in travertino (1723-26) da Francesco De Sanctis[1] (che certamente si è ispirato al porto di Ripetta disegnato da Alessandro Specchi) e finanziata con un lascito dell’ambasciatore francese Stefano Gueffier.
     Si articola in una successione di rampe di 12 gradini ciascuna (in totale 138) che si restringono, si allargano e si dividono in branche, con andamento rettilineo e poligonale, concavo e convesso. All’inizio, si trovano i cippi con i gigli di Francia e le aquile di Innocenzo XIII[2] Conti. Fino a non molti anni fa qui erano i posteggi dei fiorai con i caratteristici ombrelloni (in maggio tutta la scalinata è infiorata con le azalee). A destra la casina rossa dove morì nel 1821 il poeta inglese John Keats[3] con piccolo museo dedicato anche a Shelley[4]. A sinistra Babington’s, celebre sala da tè nella quale si respira un’aria inglese, esiste dal 1893. Nel primo terrazzo viene allestito un presepio ispirata alla Roma sparita di Franz[5]. A metà salita due branche laterali in curva portano a un’ampia terrazza cinta da balaustrata, dopo la quale due ultime branche a tenaglia sboccano in piazza Trinità dei Monti dalla cui balaustrata si ha un bellissimo panorama sulla città. Nell’Ottocento ai piedi della scalinata sostavano le ragazze di Anticoli Corrado che vendevano fiori e facevano da modelle ai pittori di via Margutta.



[1] Francesco De Sanctis ( Roma 1679 – 1731), architetto. Autore anche della chiesa della Trinità dei Pellegrini.
[2] Innocenzo XIII, Michelangelo Conti (Poli 1655 – Roma 1724), papa dal 1721, appartenente alla famiglia dei Conti di Segni, discendente di Innocenzo III di Anagni (1160-1216) massimo assertore della supremazia della Chiesa sul potere politico. Nello stemma un’aquila coronata colorata al suo interno a scacchiera. Rinnovò la condanna al Giansenismo, non fece uso del nepotismo, alla sua morte fu sepolto nelle grotte vaticane tranne il cuore che per sua volontà è nel santuario della Mentorella a Guadagnolo.
[3] John Keats (Londra 1795 – Roma 1821) poeta romantico inglese, riposa nel cimitero inglese di Roma, sulla sua tomba: “qui giace uno il cui nome è scritto sull’acqua”.
[4] Percy Bysshe Shelley (Field Place 1792 – Viareggio 1822) poeta romantico inglese. Annegò in una tempesta tra Livorno a San Terenzo, il suo corpo fu ritrovato sulla spiaggia di Viareggio e subito cremato, le sue ceneri furono tumulate al cimitero inglese di Roma. Il cuore rimase alla moglie.
[5] Ettore Roesler Franz (Roma 1845 – 1907) pittore di famiglia originaria dalla Svizzera, dipinse prevalentemente acquarelli con molte vedute di Roma. Molti suoi acquarelli sono al Museo di Roma in Trastevere.

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sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi nell'immagine.


Nella foto di ieri la libreria Giunti al Punto in piazza Ss. Apostoli, è la libreria di una casa editrice che, tra le specializzazioni ha quella dell'editoria scolastica. Si tratta di libri di alta qualità.

mercoledì 21 ottobre 2015

Lezione di bici a scuola per insegnare la salute

   Un importante quotidiano nazionale oggi ha dedicato una pagina intera alla bicicletta titolando "Ore 11 lezione di bici così la scuola insegna la bici", proseguendo nel sottotitolo: "Non inquina, contrasta l'obesità e aiuta l'apprendimento dei ragazzi. E pedalare diventa una materia". Nell'articolo si fa riferimento a tanti esperimenti da Washington a Ferrara dove si è sperimentato l'uso della bici a scuola. L'articolo fornisce anche tanti dati utili: quanto si consuma pedalando in un'ora (850 calorie), quanto si consuma in un'ora di corsa (1.000) e quanto si consuma facendo altri sport, ad esempio con la ginnastica aerobica 408 calorie, con lo yoga 272, con il nuoto 476, con lo sci di jfondo 476, con il calcio 680. Il movimento ritmico della pedalata sviluppa la memoria e il QI da 99 a 128 punti, secondo uno studio inglese.
Il disegno è preso da la Repubblica di oggi a pag. 23,
che ringrazio.

   Io aggiungerei a queste importanti considerazioni che andare in bici sviluppa pensieri positivi, almeno a me fa questo effetto. L'articolo è completato da una intervista a Francesco Moser, campione del mondo di ciclismo professionistico che dice con molto equilibrio: "Il ciclismo vuol dire rispetto e ci guadagnano anche le città".

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sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi sotto.


Nelle immagini di ieri le tre librerie Feltrinelli nel centro storico di Roma: la Feltrinelli in via del Babuino, la Feltrinelli in via Vittorio Emanuele Orlando (piazza della Repubblica), la Feltrinelli di largo Argentina.

martedì 20 ottobre 2015

Buone nuove per la pista ciclabile Monte Mario - Monte Ciocci


   Pochi giorni fa è stato presentato il prolungamento del parco lineare di Monte Mario, ovvero della pista ciclabile che collega Monte Mario con Monte Ciocci. La conferenza stampa è stata tenuta dal sindaco dimissionario Ignazio Marino e dall’amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia. L’intervento rientra tra le spese del Giubileo. Il nuovo percorso, da Monte Ciocci a San Pietro, si estenderà per 1.450 metri di cui 600 saranno su sedime ferroviario. Proprio a questo riguardo è in corso di verifica la possibilità di utilizzare il vecchio sedime della FL3 che comprende il ponte ad archi e la successiva galleria in direzione San Pietro che corrono parallelamente al nuovo tracciato in corrispondenza di Valle Aurelia.

   Ma sembra che non ci si fermi qui. Sempre per il Giubileo dovrebbero sorgere la Roma Tiburtina - San Lorenzo - Roma Termini (3.550 m), Roma Prenestina - Salona - Ponte di Nona (13 km) e Torricola - Parco Appia Antica (1.200 m).
Nelle foto la pista ciclabile Monte Mario - Monte Ciocci.


   Siamo felici per queste novità. Speriamo che tutto ciò sia attuato nei tempi stabiliti e che una volta realizzate le nuove piste ciclabili ci sia una manutenzione continua ed efficace sulle nuove e vecchie piste ciclabili.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiamano e dove si trovano le tre librerie che vedi sotto.



Nella foto di ieri la libreria delle Edizioni Paoline che si trovava in piazza di San Giovanni in Laterano. Adesso ha chiuso, si trova in via del Mascherino (Zona Ottaviano- Risorgimento), via del Castro Pretorio (Zona Termini) e via delle Acque Salvie (Tre Fontane).

lunedì 19 ottobre 2015

L'idea della piazza nel futuro della metropoli

   Roma è la città delle fontane, per la sua abbondanza d'acqua è anche la città delle fontanelle, è la città delle chiese, la città dei gatti e tante altre cose ancora. Ma si può dire che la nostra città è la città per eccellenza delle piazze. Un turista che viene a Roma, anche di sfuggita, solo per due o tre giorni, ritorna a casa con il ricordo delle piazze della nostra città: piazza Navona, piazza Venezia, piazza del Campidoglio, resteranno nella sua memoria come simboli della città.
   Mario Pisani, è un architetto cresciuto e formatosi a Roma, in un saggio da lui scritto riflette sull'idea di piazza, intreccia un ragionamento su come si organizza il tessuto urbano e l'architettura degli edifici che si affacciano sulla piazza stessa. Analizza così le piazze di Roma che sono storia e vita vissuta dei romani.
   Roma è città millenaria, ma negli ultimi decenni ha visto nascere nuove piazze, l'esempio più vistoso è la piazza antistante il Maxxi (anche se è interna al museo e non usufruibile 24 ore su 14), ma anche piazze più antiche sono state riqualificate e meritano una riflessione: piazza San Silvestro (un intervento che è stato molto contestato, mancano alberi e quindi punti d'ombra d'estate, è stata valorizzata da Salvaiciclisti che l'hanno battezzata bikesquare), piazzale Flaminio (che è stata ampiamente pedonalizzata, spostando il capolinea del tram 2, c'è più spazio per i pedoni, è più vivibile), piazza Cavour (l'esempio più riuscito di riqualificazione di una piazza negli ultimissimi anni, è un giardino, è stato tolto il senso rotatorio e quindi l'area pedonale è più ampia, è ben tenuta). A Ostia, piazza Anco Marzio, è stata completamente pedonalizzata, è diventata il salotto di Ostia, è molto più godibile, peccato che manca di una sua immagine, è una piazza che potrebbe essere ovunque in Italia e non solo. Un esempio di piazza nuova, in un quartiere semi periferico è quella che è sorta nel Centro Commerciale Happio, nel quartiere Alberone. Nuove piazze sorgeranno quando saranno conclusi i lavori della Nuvola di Fuksas all'Eur e sono piazze, in senso lato, quelle sorte nei nuovi centri commerciali a iniziare da Cinecittà Due.
   Nei nuovi quartieri un esempio di non piazza è quella davanti alla chiesa di San nel quartiere di Casilino 23, oggi chiamato Villa De Sanctis. Nuove piazze sono sorte con l'apertura della metro C, particolarmente riuscito mi sembra l'intervento in piazza dei Mirti e piazza delle Gardenie. Insomma questo è un libro che ci aiuta a riflette e capire come cambia il nostro tempo e l'idea stessa di piazza.


   Mario Pisani, Le piazze del nuovo millennio, Ed. Il formichiere, € 50. L'immagine di copertina del libro è stata presa da ibs.it che ringrazio.

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sai come si chiama e dove si trova la libreria che vedi sotto.


Nella foto di ieri la libreria del Viaggiatore in via del Pellegrino che ha chiuso nel 2014.

domenica 18 ottobre 2015

E' splendido Caravaggio a Roma

   Uno dei pittori più importanti del Seicento, un personaggio dalla vita avventurosa e tormentata che ne fanno un "uomo moderno". Questa mattina il gruppo di amici di VediROMAinbici è andato alla scoperta delle opere di Caravaggio che sono presenti a Roma.
 
    Davanti a San Luigi dei Francesi. Nella cappella Contarelli si conservano "Il martirio di San Matteo", "San Matteo e l'Angelo" e "La vocazione di San Matteo" (nella foto sotto).




    Davanti alla chiesa di Sant'Agostino. Qui si conserva "La Madonna dei Pellegrini" nella foto sotto.
Altra tappa alla chiesa di Santa Maria del Popolo dove si conservano "La crocifissione di San Pietro e "La conversione di San Paolo". Tutte le foto delle opere del Caravaggio sono tratte da: it.wikipedia.org che ringrazio.