venerdì 30 giugno 2017

Parte domani il Tour de France. Forza Fabio Aru

     Parte domani dalla Germania, da Dusseldorf il Tour de France, edizione 104. Ventitre salite, pendenze dure e soltanto 36 chilometri a cronometro: questo il tracciato che attraverserà Belgio e Lussemburgo prima di entrare in Francia. Salirà prima sui Pirenei poi sulle Alpi. Sulle montagne italo francesi salirà su due montagne che hanno fatto la storia della corsa gialla: il Galibier e l'Izoard, per la prima volta traguardo di tappa.
     Il primo arrivo in salita già alla quinta tappa, il 5 luglio, con arrivo a La Planche des Belles Filles, nei Vosgi. L'8 luglio nello Jura un percorso per chi vuole attaccare, il giorno successivo ci sono da scalare tre cime di massima categoria con 4.600 metri di dislivello, ma arrivo dopo una lunga discesa a Chambery. Il 19 e il 20 luglio due tappe durissime con il Galiber dopo la Croix de Fer nella prima, nella seconda il traguardo in salita sull'Izoard.

Fabio Aru

     Tre sono i grandi favoriti: l'inglese Chris Froome, il colombiano Quintana e lo spagnolo Contador. Froome è inglese nato a Nairobi in Kenia nel 1985, corre per la Sky. Ha vinto tre volte il Tour (2013, 2015 e 2016), due bronzi nella prova a cronometro delle Olimpiadi, tre secondi posti alla Vuelta.
Quintana corre per la Movistar, è nato in Colombia nel 1990, è uno scalatore, ha vinto il Giro nel 2014, la Vuelta nel 2016 ed è salito tre volte sul podio del Tour. Lo spagnolo Contador è nato a Madrid nel 1982, corre per la Trek Segafredo, ha vinto il Giro nel 2008 e nel 2015, il tour nel 2007 e nel 2009, la Vuelta nel 2008, 2012 e 2014. E' tra i pochissimi campioni della storia del ciclismo ad aver vinto tutte e tre le grandi corse a tappe.


Dall'alto: Froome, Quintana, Contador.

     Mettiamo tra i favoriti anche due giovani: il sardo Fabio Aru e il francese Bardet. Fabio Aru, nato a San Gavino Monreale (Medio Campidano) nel 1990, corre per l'Astana, è salito due volte sul podio del Giro d'Italia, quest'anno non ha partecipato per una caduta in allenamento, ha vinto la Vuelta nel 2015.
Il francese Romain Bardet è nato a Brioude (Alta Loira) nel 1990, corre per la AGR2 La Mondiale, è scalatore, si è classificato secondo al Tour dello scorso anno.
     Con tutta questa carne al fuoco sarà una bella gara da vedere.
Romain Bardet, tutte le foto sono tratte da it.wikipedia.org, che ringraziamo.

Andare in bici fa bene alla salute.

Meglio di tanti discorsi, questa immagine trovata su facebook, fa capire bene quanto è utile e sano andare in bici.
Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate
di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un'involontaria violazione
del copyright, in modo che io provveda subito all'eliminazione dell'immagine
usata per errore.  

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questo villino di case popolari.
Nella foto di ieri un tratto di mura Aureliane,
un tempo abitazioni, in via Campania.

La Girandola per la festa dei Santi Pietro e Paolo

Ecco le immagini della splendida girandola del Pincio in occasione della festività dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.



giovedì 29 giugno 2017

Ottima notizia: iniziato lo sfalcio sulla p. c. Tevere Nord

     Una buona notizia, da ieri i mezzi del servizio giardini del Comune di Roma hanno iniziato lo sfalcio delle erbe che invadono la pista stessa sulla pista ciclabile Dorsale Tevere Nord. E' veramente una bella notizia, perchè se rimaneva la situazione attuale si rischiava di avere una pista non praticabile. Già così, in alcuni tratti, era pericolosa.
     Siamo lieti della novità


Le foto che pubblico sono tratte dalla pagina facebook
Volontari Ciclabile Tevere,
che ringrazio.

Sei romano de Roma se...

sai dove si trova questo tratto di mura Aureliane
Nella foto di ieri la fontanella di via Campania
(zona via Veneto).

mercoledì 28 giugno 2017

Una notizia buona e una cattiva dal cantiere della metro C

     Vediamo prima la notizia positiva che viene da questo interminabile cantiere. Là dove sorgerà la stazione Amba Aradam è stata scoperta una domus romana del II – III secolo, i resti sono rimasti carbonizzati e come pietrificati dopo un violento incendio. I due ambienti forse collegati alle vicine caserme. Questa scoperta archeologica presenta il caso inedito di un soffitto conservato perfettamente come descritto da Vitruvio, un piccolo animale domestico con il suo cucciolo.
     Negli strati più alti sono stati trovate ampie parti di un mosaico pavimentale in bianco e nero e frammenti di intonaco dipinto delle paareti e del sodditto. L’incendio ha conservato travetti di legno rettangolari, cui erano attaccate le canne che permettevano il fissaggio degli intonaci al solaio e alle pareti. Sono emerse parti della struttura ligena portante del solaio, una grossa trave, la cosiddtta “contignatio” descritta da Vitruvio. Non lontano si trovav la domus dei Valerii, crollata allo stesso modo.
     Il piano terra dell’edificio distrutto dall’incendio mostra una parete con un affresco a fondo bianco, degli inizi del III secolo, con riquadri con motivi di fantasia tra cui un fiore con corolla sopra una sorta di candelabro vegetale. Tutti i reperti verranno smontati e portati nella stazione Amba Aradam.
La stazione della metro San Giovanni.

     La notizia negativa è che forse l’apertura della stazione San Giovanni, prevista per l'autunno di quest'anno slitterà a gennaio 2018. La notizia ci giunge da una fonte Atac, ed è su tutti i giornali di oggi.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la fontanella che vedi sotto.
Nella foto di ieri il Ninfeo di Alessandro Magno,
uno dei pochi resti della famosa villa Ludovisi, si trova
in via Campania (traversa di via Veneto).

martedì 27 giugno 2017

Il campanile più bello di Roma

   Se passate per il lungotevere Vittorio Gassman, quello che si trova davanti al Gazometro e dove c'è anche l'ultimo ponte sul Tevere ad essere inaugurato, un ponte pedonale, che è detto "delle Scienze", non potete non accorgervi di un campanile moderno, completamente rivestito di un'erba rampicante con i fiori.

   Si tratta del campanile della chiesa dei Santi Aquila e Priscilla con ingresso da via Blaserna.
Opera dell'arch. Ignazio Breccia Fratadocchi, inaugurata il 10 maggio 1992, consacrata dal papa Giovanni Paolo II il 15 novembre dello stesso anno. La parrocchia esisteva dal 1971 ed era collocata in negozi.
   A pianta ellittica, la volta è bassa ma si slancia sul presbiterio dove presenta un lucernaio, qui è presente una riproduzione di Nostra Signora di Guadalupe. Pregevole organo a canne con due tastiere di 58 note ciascuna e una pedaliera di 30.
   La chiesa è intitolata a due coniugi, originari di Corinto, molto apprezzati da San Paolo, la loro festa è l'8 luglio.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il monumento che vedi addossato alle mura Aureliane.

Nella foto di ieri la lapide posta in via dei Bresciani
(traversa di via del Gonfalore, vicino a via Giulia)
che ricorda monsignor Luigi Novarese. 
Dedicò la sua vita ai diversamente abili.

lunedì 26 giugno 2017

Chiudere o no i "Nasoni"?

   In questi giorni c'è una emergenza idrica in tutta Italia a causa delle mancate piogge e del troppo caldo. A Roma la situazione rischia di diventare critica, l'Acea sta pensando a una forma leggera di sospensione del servizio in alcuni quartieri, ma nulla è stato deciso finora.

   Ieri il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti ha chiesto di interrompere il flusso d’acqua dei 2.400 nasoni, le tipiche fontanelle di Roma, che erogano 160 litri d’acqua al secondo. oggi si riunirà l’osservatorio del ministero per il caso Roma e i prelievi illegali a Bracciano.
   Intorno alla proposta del ministro si è acceso un dibattito molto acceso tra favorevoli e contrari. I contrari dicono che le fontanelle sempre in funzione permettono di tenere libere le condutture di scarico delle fogne romane. Uno dei simboli della nostra città rischia così di essere temporaneamente chiuso. Speriamo che prevalga il buon senso.
Fontanella a piazza Cairoli.

Fontanella a Santa Maria della Consolazione.

Fontanella e sampietrini, due simboli di Roma,
qui siamo a piazza del Fico.

Bravo Fabio Aru

Bravo Fabio Aru, si è campione italiano di ciclismo su strada 2017, adesso lo aspettiamo al Tour!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la strada nella quale si trova questa lapide che vedi sotto.
Nella foto di ieri via delle Botteghe Oscure
durante i lavori di posa dei binari del tram
che portarono ad alcune scoperte archeologiche.
Siamo nell'agosto 2012.

domenica 25 giugno 2017

Il giro del lago Trasimeno in bici. Una splendida esperienza.

In questo fine settimana VediROMAinBici ha organizzato una splendida passeggiata in bici di due giorni per conoscere il lago Trasimeno in Umbria. Il percorso ciclabile e pedonale intorno al lago e di circa Km 60, eravamo in 22. E' stato bellissimo! Panorami meravigliosi, campi di grano, campi di girasoli, antichi paesi arrampicati su rupe, e il lago da fare meraviglioso sfondo. Una bellissima esperienza.
Eccoci prima della partenza.

Lo splendido percorso ciclabile,
un sentiero nel bosco.

Panorama del lago da Passignano.


A Passignano il gruppo dei ciclisti si è diviso,
chi non voleva fare l'intero giro del lago ha fatto uma
meravigliosa crocera sul lago stesso fino a Isola Maggiore.

Un ultimo panorama del lago da San Feliciano.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la via che vedi sotto.

Nella foto precedente si vedevano due lapidi di via Bocca di Leone,
strada che si trova vicinissima a piazza di Spagna.
La seconda lapide contiene un grave errore.

LAPIDE A ROBERTO E ELISABETTA BROWNING
via Bocca di Leone 43
QUESTA CASA OSPITO’
ROBERTO E ELISABETTA
BROWNING
CHE L’ITALIA EBBERO PATRIA IDEALE
E IN CARMI IMPERITURI
NE PROFETARONO
I NUOVI DESTINI
COMPIENDOSI IL PRIMO
CENTENARIO DELLA NASCITA DEL POETA
IL MUNICIPIO DI ROMA
POSE
VII MAGGIO MCMXII

A sinistra: “Le sue memorie eterne / attestano che l’Italia è immortale”; a destra “Aprendo il mio cuore / vi troverete inciso Italia”. L’errore è nel tradurre l’imperativo aprite in gerundio aprendo. Volendo metterci il carico da quaranta si nota come la lapide vuole onorare i coniugi, ma è il centenario del marito a ricorrere, non quello di entrambi.

sabato 24 giugno 2017

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trovano le lapidi che vedi sotto.

Nella foto di ieri la chiesa sconsacrata di via Belsiana
(tra via Frattina e via dei Condotti).

venerdì 23 giugno 2017

A pochi giorni dal Tour de France

   A Pochi giorni dall'inizio del Tour de France ricordiamo un grande ciclista italiano vincitore della corsa a tappe francese per ben due volte: Ottavio Bottecchia, il primo italiano a vincere il Tour. Di lui ci raccontavano i nostri padri. Il pretesto di questo ricordo ce lo dà un nuovo libro appena uscito nelle librerie, scritto dal giornalista sportivo Claudio Gregori, ha per titolo Il corno di Orlando. La vita di Ottavio Bottecchia edito da 66th and 2nd, pagine 536, euro 22.
La copertina del libro è tratta da:
ibs.it che si ringrazia.

Ottavio Bottecchia ( San Martino di Colle Umberto TV 1894 – Gemona 1927) passista scalatore. Detto “Botescià” dai francesi, era il minore di otto figli, per cui il nome di Ottavio. Fu muratore, scoprì tardi la vocazione del ciclista. Militare tra i bersaglieri fu decorato con la medaglia di bronzo al valor militare nella Grande Guerra. Al Giro del 1923 fu quinto, al Tour dello stesso anno fu secondo dopo il suo capitano. Vincitore di due Tour nel 1924 e 1925. Al Tour del 1924 indossò la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa, vinse tre tappe consecutive e concluse con 40’ sul secondo. Morì all’ospedale di Gemona per una caduta in allenamento in circostanze mai completamente chiarite.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la chiesa sconsacrata che vedi sotto.

Nella foto di ieri via Battisti, presso piazza Venezia.

giovedì 22 giugno 2017

Tornate all'originario splendore le catacombe di Domitilla.

   Si è svolta pochi giorni fa la presentazione dei restauri e del nuovo museo delle Catacombe di Domitilla nella zona dell'Appia Antica (quartiere Ardeatino).
   Tra i presenti il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e Fabrizio Bisconti, sovintendente della Pontificia Commissione di Archeologia sacra del Vaticano.
   Grazie agli scavi archeologici condotti nel Novecento sono stati trovati nella struttura degli insediamenti funerari dell'epoca pre-cristiana risalenti al I secolo a.C. oltre a resti del tardo impero (III-IV secolo d.C.), quando gli esponenti di famiglie nobiliari di religione cristiana si facevano seppellire vicino alle reliquie dei martiri.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la via che vedi sotto.
Nella foto di ieri via dell'Arco della Ciambella dove si trovano i resti delle terme di Agrippa.

mercoledì 21 giugno 2017

La Caffarella stupisce ancora

Due imperdibili iniziative in Caffarella grazie al sempre validissimo Comitato per il Parco della Caffarella. Venerdì prossimo 23 giugno alle ore 19,15 Giorgio Colangeli legge la Divina Commedia di Dante Alighieri. Mentre, il giorno successivo, sabato 24 alle ore 20,30, passeggiata nel parco alla scoperta delle stelle. Grazie al prezioso comitato che rende sempre vivo il nostro meraviglioso parco.
Le due locandine sono tratte dal sito: caffarella.it,
che ringraziamo.


Situazione pista ciclabile Tevere Nord

   Percorrendo la pista ciclabile Dorsale Tevere Nord da ponte Milvio a Castel Giubileo, la situazione non è male. In alcuni tratti le canne e  le altre erbe ai lati della pista debordano sulla pista stessa. E' necessario che il servizio giardini del Comune, o chi per lui, intervenga con lo sfalcio, altrimenti tra poco tutta la pista sarà invasa dalle erbe spontanee.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la via che vedi sotto.

Nella foto di ieri via degli Annibaldi, nei pressi del Colosseo.

martedì 20 giugno 2017

Lettera aperta ai deputati e senatori in vista del fine legislatura

   La FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, ha inviato una lettera a tutti i parlamentari in vista del fine legislatura. Condividiamo in pieno le proposte di una mobilità sostenibile e ci permettiamo di diffonderla perchè fa riferimento a valori, principi e proposte pratiche giustissime.
La pista ciclabile Dorsale Tevere alla Magliana.

   Ecco il testo integrale della lettera tratto dal sito internet della Fiab.

Cari parlamentari, si è conclusa da qualche giorno in Olanda, a Arnhem-Nijmegen, la conferenza Velocity, l'appuntamento annuale più importante a livello mondiale organizzato da ECF per discutere e confrontarsi sulle politiche per la promozione della mobilità ciclistica, condividere buone pratiche e sperimentare soluzioni efficaci per favorire lo sviluppo di città a misura di persona.

L'edizione 2017 del Velocity ha visto un'adesione di oltre 1500 persone da diversi Paesi europei, ma anche di altri continenti, e tra loro moltissimi amministratori pubblici e decisori politici: dall'Italia risultano solo 12 partecipanti, di cui dieci in rappresentanza di organizzazioni profit e no profit (tra cui Fiab), e gli altri due per Regione Puglia e Università di Cagliari.

L'importanza di questo appuntamento è tale che persino Sua Maestà Guglielmo Alessandro, Re dei Paesi bassi, ha voluto partecipare all'apertura dei lavori, giungendo in sella alla sua bicicletta insieme a migliaia di persone. Certo, nella famiglia reale olandese la bici è da sempre di casa, tutti i giorni. A noi piacerebbe tanto che anche in Italia il Primo Ministro se non addirittura il Presidente della Repubblica partecipassero almeno a qualche evento in bicicletta: sarebbe un segno importante di cambiamento e un ottimo esempio per molti, in un Paese per il quale il ciclismo è stato a lungo solo un passatempo o nel migliore dei casi un appassionante sport da competizione.

Ma, in attesa di questo passaggio epocale, c'è anche una cosa che questo Parlamento dovrebbe e potrebbe finalmente fare per imprimere un cambiamento nelle politiche per la mobilità: approvare la Legge Quadro per la mobilità ciclistica e la Legge delega per il nuovo Codice della strada prima della fine della legislatura.

La prima, per offrire saldi punti di riferimento normativi per quanto riguarda le competenze degli enti locali, l'intermodalità tra bici e trasporti pubblici, la classificazione delle ciclovie, integrando la vigente legge 366/98 (inapplicata da anni per mancato rifinanziamento) e arricchendola con elementi significativi come la rete nazionale Bicitalia, il Piano nazionale e quello generale della mobilità ciclistica; il coinvolgimento pieno del Ministero Infrastrutture e Trasporti con l'istituzione di un apposito Dipartimento per la Mobilità Ciclistica; la definizione di una segnaletica di direzione/indicazione specifica per la bici; la ridefinizione delle strade ciclabili e molto altro.

La seconda, per definire i principi della delega legislativa per la riforma del Codice della strada attraverso una prospettiva che rimetta al centro la persona, non più il veicolo, recuperando un divario che ci separa rispetto a molti Paesi europei in fatto di mobilità e di mobilità sostenibile.

L'Italia sconta una vistosa arretratezza normativa, resa ancor più opprimente da un approccio burocratico di molte amministrazioni e da una cultura tecnica che, complessivamente, guarda con disinteresse alla diffusione delle buone pratiche e alle risposte più efficaci in grado di favorire e promuovere lo sviluppo di città a misura di persona, impegnandosi più a trovare problemi che a fornire soluzioni.

Ma le città sono nate per le persone, per farle stare assieme; non sono state concepite per le auto. Le città devono essere restituite alle persone. Il futuro delle nostre città, in termini di vivibilità e sicurezza, si gioca dunque, oltre che su una attenta gestione  dello spazio pubblico, anche su un nuovo modello di mobilità che consapevolmente e con chiarezza scelga di rimettere al centro la persona e di rendere disponibile un mix di risposte adeguate alle esigenze della mobilità sostenibile.


Servono allo scopo provvedimenti nuovi, una rinnovata cultura tecnica, ma anche un sistema normativo che favorisca e non ostacoli questi cambiamenti. A voi parlamentari tocca dunque la responsabilità di compiere scelte lungimiranti, nell'interesse di tutti i cittadini. Siate all'altezza della sfida. Fate in modo che queste proposte di legge non si dissolvano, con la fine della legislatura, insieme alle nostre speranze di cambiamento.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la via che vedi sotto.
Nella foto di ieri via Alessandrina che si trova tra i resti dei Fori Imperiali.