giovedì 31 dicembre 2015

Bilancio del 2015 a Roma

     Il 2015 a Roma è stato caratterizzato dalla lenta agonia della giunta presieduta dal sindaco Ignazio Marino. La vicenda di Mafia Capitale scoppiata a dicembre del 2014 ha indebolito la giunta capitolina, a questa si sono uniti i fatti del funerale di Casamonica, la visita del Papa in America durante la quale il pontefice ha dichiarato di non aver invitato il sindaco, da ultimo la vicenda delle spese per pranzi privati pagati dal primo cittadino con il conto del Comune, hanno portato alle dimissioni del sindaco (ottobre). In questo quadro era cresciuto il malessere dei cittadini per la città sporca, per le buche nelle strade, per il malfunzionamento dei mezzi pubblici (vedi la vicenda dei vigili assenteisti a Capodanno). L’annuncio del Giubileo straordinario (a marzo) aveva convinto il governo ad affidare la gestione dell’evento al prefetto Gabrielli (luglio).
     Tra i provvedimenti più importanti presi dalla giunta c’è l’approvazione del Registro delle Unioni Civili (gennaio) e la celebrazione in Campidoglio di 17 unioni anche fra coniugi delle stesso sesso (maggio). La metro C inaugurata a novembre del 2014 nel tratto da Pantano a Centocelle, ha visto la sua estensione ad aprile 2015 fino a Lodi. Purtroppo a luglio la Corte dei Conti ha individuato sprechi nella realizzazione dell’opera, attualmente i lavori per giungere a San Giovanni sono fermi per un contenzioso tra le ditte costruttrici e il Comune stesso. La metro B1 è stata prolungata di una fermata, è giunta a Jonio (aprile). A Termini sono stati installati dei varchi per accedere ai binari (marzo), da luglio è stato impedito a tutti i camion bar di sostare nelle aree di pregio del centro storico, da novembre è operativo il 112 come numero unico di tutte le emergenze, a dicembre si è dovuto prendere il provvedimento delle targhe alterne per l’alto livello di polveri sottili nell’aria della città (anche blocco totale del traffico una domenica al mese). Finalmente terminerà lo scempio delle torri di Ligini, due grattacieli sventrati e abbandonati da alcuni anni presso il laghetto dell’Eur. Chiunque entra a Roma dalla Colombo si trova davanti il triste spettacolo dei due palazzi ridotti a uno scheletro. Le torri di Ligini sono state prese dalla Telecom che le restaura e ne farà la sede centrale (settembre). Il 25 marzo ha aperto il C.C. Happio nell’ex deposito della Stefer di via Appia Nuova. Dopo i sette attentati di Parigi del 13 novembre 2015 sono eccezionali le misure di sicurezza a Roma soprattutto in considerazione che l’8 dicembre si è aperto il Giubileo straordianrio della Misericordia voluto da papa Francesco.

Il sindaco Marino all'inaugurazione dei lavori per
il restauro della scalinata di Trinità de' Monti finanziato
da Bulgari (a sin. nella foto). Foto presa dalla pagina facebook di Marino.

     Per quanto riguarda l’aspetto culturale, i restauri e le novità del 2015 segnaliamo prima di tutto il termine dei restauri della fontana di Trevi (ottobre), l’inizio dei lavori di restauro della scalinata di Trinità de’ Monti, sono terminati i lavori di restauro della Piramide (aprile), l’apertura di due nuovi musei (marzo) nella periferia della nostra città: Lucrezia Romana (ad opera della Soprintendenza) e a Casal de’ Pazzi (ad opera del Comune di Roma). E’ stata restaurata l’Estasi di Santa Teresa del Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, il cosiddetto Tempio di Minerva Medica e l’Ospedale di Santo Spirito in Sassia restaurato diventerà un polo espositivo. Sono partiti i restauri dei leoni di piazza del Popolo. Ha ricevuto un’eco internazionale la proposta del ministro dei Beni Culturali Franceschini di ricostruire l’arena del Colosseo (agosto), anche qualche dissenso. Bisogna segnalare positivamente che procedono in anticipo sui tempi i restauri del Colosseo finanziati da Della Valle, saranno terminati prima della data fissata, cioè marzo 2016.
     Altri restauri importanti sono stati: rialzate le colonne del Foro della Pace (dicembre), restaurate le Quattro Fontane (marzo), nuove sale sono a disposizione della Galleria Nazionale d’Arte Antica di palazzo Barberini (gennaio), nuova luce su Santa Maria Maggiore, restaurata la torre dell’Angelo su via Latina, trovato un finanziatore per il restauro del Mausoleo di Augusto. Nel mese di marzo è stato inaugurato un ciclo di affreschi di street art in un lotto di case popolari di Tor Marancia. Da segnalare negativamente le violenze dei tifosi del Feyenord che hanno spezzato la fontana della Barcaccia, appena restaurata (febbraio), oggi la fontana è stata restaurata ed è tornata al suo originario splendore.

Francesco Paolo Tronca alle Fosse Ardeatine
nel giorno del suo insediamento. Foto tratta dalla sito: comune.roma.it.

     Per quanto riguarda le politiche ciclabili c’è stato un gran dibattito sulla proposta di realizzare un anello ciclabile e pedonale intorno Roma denominato Grab, i fondi del Giubileo hanno aperto la strada alla realizzazione di questo come di altri percorsi soprattutto nel centro storico. Purtroppo nulla è stato realizzato a tutt’oggi. Ricordiamo la morte di due ciclisti sull’Appia (maggio) e sull’Anagnina (marzo).

     Cosa aspettarsi dal 2016? Il 12 giugno sono fissate le elezioni comunali che ci daranno un nuovo sindaco, speriamo in una figura di primo piano che sappia ridare slancio alla nostra città. Per il mese di maggio è prevista l’apertura della Nuvola di Fuksas, il Centro Congressi dell’Eur che tanto ha fatto parlare di se per lo stile innovativo e per i ritardi. Per la primavera aprirà l’Acquario sotto il laghetto dell’Eur, già è stata riempita la prima vasca, devono arrivare i pesci e entrare in funzione altre vasche. Sempre all’Eur è stata montata la ruota panoramica, si aspetta l’apertura del Luna Park. In autunno la metro C arriverà a San Giovanni e finalmente questa metropolitana sarà connessa con la metro A e il resto del servizio pubblico di Roma.


   Sicuramente ho dimentica tanto altro, forse più, forse meno, mi sembra di aver centrato un bilancio dell’anno.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il museo che vedi sotto.


Nella foto di ieri il museo della Liberazione in via Tasso.

mercoledì 30 dicembre 2015

Un bilancio del ciclismo nel 2015

   Il 2015 che si chiude è stato l’anno di un ragazzo venuto dalla terra dei nuraghi, la Sardegna, si chiama Fabio Aru, ha corso in maniera coraggiosa il Giro d’Italia nulla potendo contro lo spagnolo Alberto Contador che si è aggiudicato la corsa rosa, ma chiudendo al secondo posto con un distacco di 1’53”. Ma il nostro Fabio è entrato nella leggenda conquistando alla grande la Vuelta di Spagna, alla penultima tappa, una durissima tappa di salita, ha ribaltato la classifica finale, riuscendo a staccare tutti e a vincere.Queste sono le imprese che piacciono agli appassionati di ciclismo, queste sono le imprese compiute dai grandi campioni del passato. Fabio Aru è nato a San Gavino Monreale nel 1990, corre per il team Astana, è professionista dal 2012, ha caratteristiche di scalatore, è adatto ai grandi giri. Era già salito sul podio del Giro d’Italia nel 2014, quando aveva concluso al terzo posto, in carriera ha vinto tre tappe al Giro d’Italia e due alla Vuelta a Espana.
   E’ stata una stagione difficile e sfortunata per il siciliano Vincenzo Nibali ma ha vinto per la seconda volta il Campionato Italiano, è giunto quarto al Tour de France e ha concluso la stagione vincendo con rabbia e orgoglio la “Classica di chiusura”, cioè il Giro di Lombardia. Si annuncia un futuro di grandi soddisfazioni per i due campioni ciclisti italiani.
   Per gli stranieri bisogna dire “bravissimi” allo slovacco Peter Sagan vincitore del Mondiale che si è corso a Richmond (USA) e al tedesco Degenkolb vincitore nello stesso anno della “Classica di Primavera”, ovvero della Milano - Sanremo e dell’ “Inferno del Nord”, cioè la Parigi - Roubaix.
   Ci dispiace veramente per Ivan Basso che a luglio, durante il Tour de France, dopo alcuni accertamenti a seguito di una caduta, gli viene diagnosticato un tumore al testicolo sinistro. E’ il corridore stesso ad annunciare il ritiro dalle corse e il rientro in Italia per sottoporsi alle cure del caso. Nato a Gallarate nel 1977 è stato professionista dal 1999, ha vinto due edizioni del Giro d’Italia nel 2006 e nel 2010, si è piazzato per due volte sul podio del Tour. Nel giugno del 2011 ha pubblicato la sua biografia, edita da Rizzoli: “In salita controvento”.

L'immagine di Fabio Aru è presa dalla pagina
facebook del campione ciclista.

   Cosa ci aspettiamo dal 2016? Sarà l’anno delle Olimpiadi di Rio de Janeiro (dal 5 al 21 agosto) e dei mondiali di ciclismo a Doha nel Qatar (dal 9 al 16 ottobre), e questa è una grande novità. Cambiamenti ancora più grandi sono in vista per l’anno successivo in quanto la società che organizza il Tour ha deciso di uscire dal calendario World Tour dal 2017, il calendario del ciclismo professionistico di serie A voluto dall’Uci (Unione Ciclistica Internazionale).
   Il Giro partirà dall’Olanda (ci sarebbe piaciuto di più un giro tutto italiano), venerdì 6 maggio e arriverà a Torino il 29 dopo 21 tappe e 3.383 Km. Dopo 3 giorni in Olanda, trasferimento a Catanzaro e un giorno di riposo. Sei arrivi in salita con il Colle dell’Agnello (Cima Coppi a m 2744), ultimo tappone il 20° con arrivo a Sant’Anna di Vinadio e quattro cime alpine oltre i 2.000 metri.

   Il Tour partirà da Mont Saint Michel il 2 luglio. Quattro arrivi in salita con il mitico Mont Ventoux e 54 Km a cronometro. Fabio Aru che dovrebbe debuttare alla corsa francese ha già dichiarato che gli piace: “Ci sono due cronometro ma abbastanza dure, è un Tour bello e impegnativo”. Forza Fabio!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il museo che vedi sotto.


Nella foto di ieri il museo dell'Arma dei Carabinieri in piazza Risorgimento.

martedì 29 dicembre 2015

Restaurata la chiesa dei Santi Luca e Martina

   Ancora una buona notizia per gli amanti di Roma, per tutti coloro che oltre ad amarla la conoscono e non si stancano mai di esplorarla o di conoscere nuove particolarità.


   E' finito il restauro della cupola di Pietro da Cortona sono tornati ai colori originari gli stucchi che hanno riacquistato la luminosità ideata dal maestro. Asportate le ridipinture che offuscavano l’originaria cromia. L’architetto chiamava la chiesa del 1634 la sua “figlia diletta”. Proprio sugli stucchi della cupola si è concentrato il restauro finanziato da Arcus Spa. Il restauro è andato a ricercare e ristabilire il testo originario con la sua tenue bicromia eliminando successive ridipinture che ne avevano alterato la percezione. Si è trattato quindi prevalentemente di un reestauro per irmozione poiché sotto gli stati più recenti era ancora in gran parte presente la finitura originaria del maestro del barocco. Durante i lavori la chiesa è rimasta fruibili al pubblico grazie ad un ponteggio sospeso.

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sai come si chiama e dove si trova il museo che vedi sotto.


Nella foto di ieri il murales dedicato a Totti che si trova nel rione Monti in via del Pozzuolo (piccolo vicolo che origina da via Madonna dei Monti).

lunedì 28 dicembre 2015

Una buona idea, ma come si tutelano i monumenti?

   Tutti noi amanti di Roma conosciamo l'Arco di Costantino, l'arco di Giano e l'arco degli Argentari. Soprattutto il primo è molto conosciuto, anche dai turisti per essere proprio di fronte al Colosseo. Il nuovo soprintendente all'area archeologica centrale di Roma Prosperetti vuole fare una battaglia per liberare questi archi dalle gabbie perché “creano degrado. Esiste già un impianto anti-intrusione a tenda che lancia un allarme quando una persona si avvicina".
   A me l'idea del soprintendente piace, vederli liberi, potercisi avvicinare, è proprio bello. Ma c'è un ma... come si fa a garantire la sicurezza di questi tesori d'arte?



Dall'alto: l'arco di Costantino, l'arco di Giano e l'arco degli Argentari.

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sai dove si trova e a chi è dedicato il murales che vedi sotto.


Nella foto di ieri un tratto delle mura serviane nei pressi del Vittoriano, davanti all'ingresso del museo del Risorgimento.

domenica 27 dicembre 2015

Una buona notizia per tutti coloro che prendono il treno con la bici al seguito.

   Finalmente arriva BICITRENO il nuovo abbonamento approvato dalla Giunta della Regione Lazio e pensato per tutti coloro che prendono regolarmente il treno con la bici al seguito, quindi soprattutto per i pendolari.

   Tutti gli utenti di Trenitalia potranno fare un abbonamento al costo di 120 euro annui per portare con se la bici sui treni regionali. Tale abbonamento sarà valido tutti i giorni dalle ore 9 alle 16 e dalle 19 alle 24, mentre il sabato e la domenica sarà valido per l'intera giornata.
   Questa delibera segue l'esempio di alcune virtuose regioni italiane. Una buona notizia per i pendolari del Lazio e di Roma.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiamano e dove si trovano le mura che vedi sotto.
Nel post precedente una bottiglia della Centrale del Latte di Roma in uso fino agli anni Sessanta. Per acquistare una nuova bottiglia di latte bisognava recarsi dal lattaio con la bottiglia precedentemente acquistata vuota, era la resa, altrimenti si pagava 5 £ in più.

sabato 26 dicembre 2015

Un presepe in una chiesa di Roma che mi ha fatto riflettere!

Mi sono sempre piaciuti i presepi, da quando era bambino, c'è un qualcosa di ingenuo che mi stupisce ogni volta, è difficile che ci sia un presepe che non mi piaccia. Ce ne sono di tutti i tipi, quelli classici con ambientazione rupestre e contadina, quelli napoletani come si vedono al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, quelli tipici di Roma dell'Ottocento ispirati ai quadri di Franz, ma oggi ce n'è stato uno che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere. Si tratta del presepe costruito all'interno della parrocchia di San Giuda Taddeo in largo Tacchi Venturi, nel quartiere Appio Latino, dove è uno degli ingressi più conosciuti del fantastico parco della Caffarella. Ebbene qui hanno immaginato e realizzato la nascita di Gesù su un gommone di immigrati, come fossero provenienti dalla Siria. C'è molto da riflettere, Anche Maria, Giuseppe e Gesù erano dei migranti...



     La chiesa è stata costruita su progetto dell’architetto Giorgio Biuso. E’ parrocchia dal 18 maggio 1960. In occasione del Giubileo del 2000 l’artista Oliviero Rainaldi, lo stesso della contestatissima statua a Giovanni Paolo II posta in piazza dei Cinquecento. L'artista ha realizzato alcune sculture: la decorazione del catino absidale in mosaico e bassorilievo in gesso raffigurante il passo del libro dell’Apocalisse, cap. 7-9; un altorilievo in gesso e ottone raffigurante l’Ultima Cena; un bassorilievo in gesso raffigurante Cristo Risorto di circa 50 metriquadri di superficie; una statua in gesso raffigurante la Madonna con Bambino di cm 270 di altezza. A fianco dell’altare è posta la statua dell’Apostolo Giuda Taddeo che tiene in mano un panno con impresso il volto di Gesù. Il 26 maggio è la festa della parrocchia.

Sei romano de Roma se...

sai che cosa conteneva e quando era usata questa bottiglia che vedi nell'immagine sotto.


Nelle ultime foto di Roma da scoprire: un tratto delle mura Serviane in via Salandra (non lontano da via XX Settembre).

venerdì 25 dicembre 2015

Auguri di buon Natale!

Auguri di buon Natale a tutti gli amici che seguono questo blog.

L'albero di Natale realizzato a Monte San Giusto (Mc).

giovedì 24 dicembre 2015

Foro Romano e Palatino senza barriere architettoniche.

   Una buona notizia dal cuore della nostra meravigliosa città. Al Foro Romano e al Palatino è stato reso agibile un percorso senza barriere architettoniche per diversamente abili e per passeggini. E' una novità importante in un'area archeologica molto frequentata da romani e turisti e dove era difficile in transito per la presenza di tante barriere architettoniche dovute alla storia del posto.
Il Foro Romano visto dal Campidoglio.

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Nella foto di ieri le mura Serviane in via Carlo Alberto all'Esquilino, vicino ad una nota osteria.

mercoledì 23 dicembre 2015

Restauri finiti alla Farnesina. Tornano a splendere le grottesche!

   Dal 27 novembre le splendide grottesche sono di nuovo aperte visitabili. E' tornato visibile a tutti lo splendido edificio della Farnesina che si trova a Trastevere, lì dove aleggia il ricordo di Raffaello e della sua amata: la Fornarina.
   Tutti gli amanti di Roma sanno che la villa Farnesina si trova in via della Lungara, è uno dei più importanti edifici del Rinascimento, fu progettata da Baldassarre Peruzzi come villa suburbana, dal 1511 fu affrescata secondo un programma iconografico di grande ampiezza dallo stesso Peruzzi, Sebastiano del Piombo, Raffaello e la sua scuola e dal Sodoma.



   La fama del posto è però dovuta al ciclo di affreschi con le Storie di Amore e Psiche tratte da Apuleio e opera di Raffaello con i suoi allievi, in esso le scene sono inserite in un intreccio di festoni vegetali. Al centro spiccano le grandi rappresentazioni del Concilio degli Dei e il Convito nunziale, tra finti arazzi. Le peripezie di Psiche ripercorrono la travagliata salita sociale di Francesca Ordeaschi, amante di Agostino Chigi, che da cortigiana si elevò al rango di moglie legittima del banchiere che commissionò la villa.

Qui sopra le Storie di Amore e Psiche di Raffaello,
immagine tratta da it.wikipedia.org.

   Al pari di questo affresco, è famosissimo il Trionfo di Galatea, sempre di Raffaello, che rappresenta la ninfa su un cocchio tirato da delfini, tra un festoso seguito di creature marine. Si vuole che tale affresco raffiguri la Fornarina, la donna amata da Raffaello.

Qui sopra Il trionfo di Galatea, di Raffaello,  foto tratta da it.wikipedia.org.

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Nella foto di ieri le mura Serviane in via Carducci.

martedì 22 dicembre 2015

Cambia uno dei luoghi più conosciuti di Roma: il Poligrafico di piazza Verdi.

   Non è uno dei simboli di Roma, ma è uno dei palazzi più grandi costruiti dopo l'Unità d'Italia. Stiamo parlando dell'imponente palazzo del Poligrafico dello Stato che incombe su piazza Verdi nel cuore del quartiere Pinciano. Somiglia tanto al palazzo di Giustizia che si affaccia su piazza Cavour. Il suo destino è segnato, diventerà il Grand Hotel Piazza Verdi. Un cinque stelle cinese. Il Poligrafico ha raggiunto un accordo con la Rosewood dell’immobiliare Cdq. 


   Il palazzo venne costruito nel 1914 per la Corte dei Conti, nel 1925 diventò Zecca o Poligrafico dello Stato. L’albergo sarà su 4 piani, avrà una superficie totale di 54.000 mq, sarà dotato di una spa con piscina e ristorante. Dispone di 200 stanze con 50 residenze private.
   Come cambia la nostra città!

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Sai come si chiamano e dove si trovano le mura che vedi sotto.


Nella foto di ieri le mura Serviane che si trovano dentro la stazione Termini al livello interrato, dove si trovano i negozi.

lunedì 21 dicembre 2015

Chiusa per restauri la scalinata di Trinità de' Monti

   Che tristezza vedere chiusa la parte centrale della meravigliosa scalinata di Trinità de' Monti, sono in corso importanti lavori di restauro, romani e turisti non possono percorrerla, però restano transitabili le due scalinate centrali. Per fortuna chi dirige il cantiere ha fatto in modo che fosse transennata con pannelli trasparenti, per questo motivo possiamo ugualmente godere della scalinata più bella del mondo.




   I lavori sono partiti il 7 ottobre, sono finanziati con una donazione di Bulgari da 1,5 milioni di euro, i lavori dureranno fino a primavera, speriamo di poterla rivedere in tutto il suo splendore per l'infiorata delle azalee.
   La Scalinata fu progettata da Francesco De Sanctis (1723-26) che certamente si è ispirato al porto di Ripetta disegnato da Alessandro Specchi) e finanziata con un lascito dell’ambasciatore francese Stefano Gueffier.
     Si articola in una successione di rampe di 12 gradini ciascuna (in totale 138) che si restringono, si allargano e si dividono in branche, con andamento rettilineo e poligonale, concavo e convesso. All’inizio, si trovano i cippi con i gigli di Francia e le aquile di Innocenzo XIII Conti. Fino a non molti anni fa qui erano i posteggi dei fiorai con i caratteristici ombrelloni (in maggio tutta la scalinata è infiorata con le azalee). A destra la casina rossa dove morì nel 1821 il poeta inglese John Keats, con piccolo museo dedicato anche a Shelley
A sinistra Babington’s, celebre sala da tè nella quale si respira un’aria inglese, esiste dal 1893. Nel primo terrazzo viene allestito un presepio ispirata alla Roma sparita di Franz. A metà salita due branche laterali in curva portano a un’ampia terrazza cinta da balaustrata, dopo la quale due ultime branche a tenaglia sboccano in piazza Trinità dei Monti dalla cui balaustrata si ha un bellissimo panorama sulla città. Nell’Ottocento ai piedi della scalinata sostavano le ragazze di Anticoli Corrado che vendevano fiori e facevano da modelle ai pittori di via Margutta.
      Lungo la scalinata si trovano due grandi iscrizioni in latino, entrambe del 1725, la più alta recita: “Regnando Benedetto XIII Pontefice Massimo, Re Luigi XV, attraverso il suo ambasciatore, provvide a fornire questa marmorea scala a comodità del popolo”. Ma non esistendo il nome Luigi in latino, nome dei franchi, quindi di un barbaro si è sostituita con un altro nome di fantasia: Ludovico.
     La seconda recita: “Questa magnifica scala, che qui si può ammirare, fatta per recare non esigua comodità ed ornamento al regio convento e alla città, venne ideata e dotata di un lascito testamentario dal nobile francese Stefano Gueffier, il quale, dopo aver curato egregiamente gli affari francesi presso vari pontefici ed importanti principi, morì a Roma il 30 giugno 1661. Questa scalinata rinviata per molte difficoltà, fu deliberata la prima volta sotto Clemente XI, allorchè vennero esaminati modelli e disegni; stabilita sotto Innocenzo XIII, affidata alla cura ed iniziata dal generale correttore dei Minimi di San Francesco di Paola (Bernardo Monsinat) e finalmente terminata sotto Benedetto XIII, felicemente regnante nell’anno santo 1725”.

In estate si tengono sfilate di moda, il 14.11.08 Laura Pausini ha presentato il suo ultimo cd in questo luogo ed annunciato il suo imminente matrimonio. Dal 2008 un ascensore, ad uso della metropolitana, porta in cima alla scalinata. Il 16 gennaio 2008 lo pseudo artista Graziano Cecchin ha fatto cadere sulla scalinata mezzo milione di palline rosse. Nel 2002 centinaia di uova di Pasqua giganti, sistemate sulla scalinata, hanno reclamizzato questo prodotto. Ultimo restauro nel 1995.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiamano e dove si trovano le mura che vedi nelle immagini sotto.






Nella foto di ieri un tratto di mura serviane in piazza Manfredo Fanti all'Esquilino, presso il cosiddetto Acquario.

domenica 20 dicembre 2015

E' bello visitare le botteghe storiche di Roma

Grazie agli amici di VediROMAinbici oggi abbiamo potuto visitare alcune delle tante botteghe storiche di Roma, in una bella giornata di sole ma fredda, in 29 abbiamo fatto un giro nel centro storico alla scoperta di luoghi insospettabili. Il giro di oggi è avvenuto in un contesto di festa che è tipico a Roma durante le vacanze natalizie.

Un brindisi per il Natale e l'anno nuovo prima della partenza.

Via Condotti, altri ciclisti vestiti da Babbo Natale.

Prima doverosa tappa al Caffè Greco.
     In via Condotti, al civico 86, si trova il famoso Caffè Greco, celebre ritrovo di artisti e letterati italiani e stranieri nel XIX secolo. Fondato dal greco Nicola Della Maddalena nel 1760 il locale raggiunse fama successivamente quando cominciò a proporre un caffè migliore, servito in piccole tazze. Molto apprezzato dagli stranieri fu il servizio che permetteva di ricevere la posta in una caratteristica scatola di legno collocata vicino all’ingresso. Tra i più celebri frequentatori del caffè si ricordano musicisti come Liszt, Gounod, Berlioz, Mendelssohn, Riccardo Wagner, scultori e teorici dell’arte come Thorwaldsen, romanzieri come Gogol e Mark Twain, scrittori come Stendhal, Goethe, Heinrich Heine, il filosofo Schopenauer, poeti come Leopardi e Minckievicz, Baudelaire, Anatole France, Di Giacomo, Pascarella, Trilussa, e D’annunzio, i pittori della Campagna Romana (Enrico Coleman, Onorato Carlandi Giulio Aristide Sartorio) avevano qui la loro sede, ma anche i pittori Nazareni guidati da Overbeck, il politico – pittore e scrittore Massimo d’Azeglio. Sedettero ai tavoli di questo locale anche sovrani, come Luigi di Baviera e un futuro papa Gioacchino Pecci, poi Leone XIII. 

Seconda tappa da Castroni a via Cola di Rienzo.
     Dal 1932 è a Roma il tempio del gusto, in via Cola di Rienzo angolo via Terenzio. Aperto da Umberto e la moglie Augusta, quando vendettero il chiosco che avevano sul lungotevere per installarsi nell’attuale negozio di via Cola di Rienzo, negli anni Cinquanta entrarono in azienda i fratelli Castroni: quattro femmine e due maschi, da allora vennero raddoppiati gli spazi. Negli anni Sessanta i sei figli aprirono nuovi punti vendita il cui punto di forza è rappresentato dal fatto che in ogni negozio c’è un membro della famiglia; oltre alla vasta gamma di prodotti tutti di alta qualità. Negli anni Ottanta il Castroni di via Cola di Rienzo allargò la superficie fino a 200 mq. Nel 2000 altra acquisizione di 200 mq che portò la superficie totale a 400 mq. Nel 2010 entrò in attività la quarta generazione ed aprirono altri punti vendita.
     Da Castorni vari tipi di caffè, sale dell’Himalaya, sale verde delle Hawaii, sale nero di Cipro, pepe, spezie, marmellate, caramelle, pasta, riso, prodotti tipici italiani come biscotti, dolci, miele e proveniente da ogni paese del mondo. E’ famoso tra gli stranieri residenti a Roma perché qui è possibile trovare prodotti da ogni paese. Oggi a Roma si trovano 12 negozi di Castroni, gli altri sono: via Flaminia 28, piazza della Balduina 1/a, via Boccea 173/175, via Cassia 1821b/c, via Catania 54, via Frattina 79, via Nazionale 71, via Ottaviano 55, viale Marconi 102, viale Parioli e piazza Irnerio 73. La torrefazione è a Pomezia,

Eccoci all'enoteca Buccone in via di Ripetta.
     In origine era una rimessa di carrozze, sul finire dell’Ottocento venne trasformato in vini e oli e distributore di prodotti della ditta Branca, dal 1969 enoteca. E’ stata la prima enoteca di Roma a servire alla mescita vini di alta qualità. Dopo la scomparsa del signor Domenico Buccone, la moglie Maddalena ha ampliato l’offerta inserendo ricercatezze alimentari, pasta, miele e marmellate. Conserva gli originali banconi in legno intagliato a figure di animali e ripiano in marmo dei primi del Novecento, un carretto per la distribuzione del vino ed una grande giara da olio in terracotta. Alle pareti stampe e quadri sulla cultura del vino e una serie di specchi d’epoca, notare una cassa di finissima manifattura.
     Dal 1997 l’enoteca offre un servizio di ristorazione tutti i giorni a pranzo, il venerdì e il sabato anche a cena. Qui sono state girate alcune scene del film Metello di Mauro Bolognini dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini (1970) con Massimo Ranieri, Renzo Montagnani, Lucia Bosè; e Paolo il caldo di Marco Vicario tratto dal romanzo postumo di Vitaliano Brancati (1973) con Giancarlo Giannini, Rossana Podestà e Riccardo Cucciolla. 

Ospedale delle Bambole di Squatriti sempre a via di Ripetta.
     Se passate per via Ripetta, all’angolo con via del Vantaggio, non vi può sfuggire la bottega di Restauri Artistici Squatriti: in un’atmosfera spettrale si affollano teste, gambe, braccia, corpi di bambole antiche, qui Federico Squatriti con l’aiuto della madre Gelsomina di 82 anni “cura” le bambole. Le bambole possono essere di porcellana, legno o cartapesta, tutte trovano la loro cura e tornano come nuove. La bottega di soli 15 mq esiste dal dopoguerra quando la famiglia, di origini napoletane, prese in carico questa attività. Alla fine del lavoro di restauro la bambola viene riconsegnata con un quaderno nel quale sono indicati i lavori fatti e le precauzioni d’uso.
     Qui si curano anche soldatini di piombo, marionette e altri giocattoli.


Macelleria Annibali, sempre in via di Ripetta.



Ristorante il vero Alfredo in piazza Augusto Imperatore con gli arredi degli anni Quaranta. Il ristorante è stato aperto da Alfredo Di Lelio nel 1908, si fregia del titolo di imperatore delle fettuccine con doppio burro e doppio parmigiano. Una specialità che lo ha reso famoso nel mondo, anche negli Usa esiste un preparato in vendita nei supermercati con il suo nome.

L'ultima tappa è stata alla farmacia della Scala nella omonima piazza di Trastevere.
Ci siamo proprio divertiti!!!