sabato 30 aprile 2016

Aria di festa per la partenza del Giro d'Italia

Venerdì prossimo 6 maggio parte il Giro d'Italia. Quest'anno la partenza e le prime tre tappe saranno dall'Olanda. 3.338 Km, 5 arrivi in salita (Roccaraso, Cividale, Corvara, Risoul e Sant'Anna di Vinadio), tre tappe a cronometro per complessivi 61 Km (tra queste un prologo a cronometro di Km 9,8, una cronoscalata all'Ape di Siusi di Km 10,8). Purtroppo non passerà per Roma né per il Lazio, l'arrivo di tappa più vicino è a Roccaraso per la sesta tappa Ponte-Roccaraso di Km 165.
  

L’Olanda è già in festa per le prime tre tappe del Giro. Qui il freddo e la pioggia non potranno niente contro l’entusiasmo per la grande corsa ed i campioni. Le piazze, i mezzi pubblici, le vetrine diffondono il rosa del ciclismo.  Apeldoorn, Arnhem e Nijmegen saranno il trampolino di lancio dei  171 partecipanti prima di attraversare l’Italia da Catanzaro a Torino per un totale di 3.383 km in 21 tappe fino al 29 Maggio. L’avventura, la velocità, la solidarietà, la natura e la fatica calamiteranno l’attenzione per il Giro di milioni  di spettatori. C’è tanta televisione ma il passaggio del Giro sulla strada non si può perdere. Non parliamo, poi, dell’animazione del quartiere tappa: campioni che si possono quasi toccare, bambini  che si esercitano all’educazione stradale, la chiassosa carovana pubblicitaria, store e mostre che si succedono. Tutti  cercano di vedere la maglia rosa, i favoriti come Nibali, Landa, Valverde e Dumoulin. A proposito, quest’anno noi romani saremo ben rappresentati dai due alatrensi  Valerio Agnoli (N.12 Astana-maglia celeste) e Stefano Pirazzi (N.21 Bardiani CSF –maglia verde) ed il giovane romano Valerio Conti (N.101 Lampre Merida-maglia fucsia).A loro un grande, immenso, in bocca al lupo!!!
 
Grazie al mio amico Gianfranco Di Pretorio della Fci Lazio che mi ha fornito le foto di questo post che vengono dall'Olanda.

 

Corsa dei berberi e maratonina all'Esquilino il 1° maggio

   Una bellissima iniziativa in uno dei rioni più romani de Roma di così non si può: l'Esquilino. Dalle ore 9,30 alle ore 11 si correrà la maratonina con partenza e arrivo in via Carlo Felice. Il percorso della gara attraverserà le strade del rione passando per largo Brancaccio, piazza Santa Croce, viale Manzoni, via dello Statuto e piazza Vittorio. Possibili brevi stop e deviazioni dei bus.

   Invece la corsa dei Berberi si svolgerà in via del Corso, la strada sarà chiusa da piazza Venezia fino a piazza del Popolo dalle ore 15 alle ore 21. Deviate le linee dei bus.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto

Nella foto di ieri il palazzo del Ministero delle Finanze in via XX Settembre, nella foto la facciata che guarda via Cernaia.
Detto anche Palazzo dell’Economia. E' opera dell’architetto Raffaele Canevari, fu il primo palazzo ministeriale ad essere costruito, risale infatti al 1872-77. Occupa 36.000 mq di cui 30.000 di fabbricati ed ha tre grandi cortili, dei quali il mediano è circondato da un portico loggia con fontana al centro. L’assetto del palazzo è quello tipico dei palazzi neorinascimentali, con la facciata su due piani oltre il pianterreno bugnato e l’ammezzato sopra il cornicione con frontone. Triplice ingresso ad archi. Le finestre sono a timpano triangolare, a timpano curvo con doppia mensola quelle del primo piano. La facciata su via Cernaia ha un corpo centrale rientrato rispetto alle ali, lasciando spazio a due giardini: la facciata è tripartita, con un piano centrale mosso da semicolonne con capitello ionicizzante. Nei giardini monumenti a Silvio Spaventa con statua bronzea, opera di Giulio Tadolini e monumento a Quintino Sella, opera di Ettore Ferrari con un gruppo raffigurante la Legge e il Genio della Finanza.

     Il palazzo ha ospitato il museo Numismatico della Zecca Italiana, gli oggetti più pregevoli sono stati portati a palazzo Massimo negli anni Novanta.

venerdì 29 aprile 2016

Migliorano i dati degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti!

   Una notizia positiva. Sono in netto miglioramento i dati degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti. Il dato più importante riguarda i ciclisti morti sulle strade. Dai 366 del 2001 ai 273 del 2015, il dato è migliorato grazie alle regioni nei quali c'è un gran numero di ciclisti sulle strade: Emilia e Romagna, Veneto, Lombardia, Toscana. Un altro dato emerge con forza, il maggior numero di morti avviene sulle strade extraurbane, e questo lo capiamo bene noi ciclisti quotidiani, le strade fuori dai centri urbani sono le più pericolose, lì le macchine corrono di più, non si aspettano pedoni o ciclisti sulla carreggiata, ne semafori, ne incroci. Ecco i dati: nel 2001 su 366 ciclisti morti sulle strade, 246 sono sulle strade fuori dai centri urbani; nel 2014 su 273 morti, 158 fuori città.
   Nella Regione Lazio le morti sono passate dalle 18 (di cui 8 su strade extraurbane) del 2001 alle 17 (di cui 5 su strade extraurbane) del 2014.
   Speriamo che le autorità locali, regioni e comuni, prendano tutti quei provvedimenti che sono utili per abbassare ancora di più il numero delle morti!

La festa della bicicletta a Roma

   Bravi gli amici di BiciRoma che hanno organizzato una "Festa della bicicletta" veramente bella in piazza del Popolo con tante iniziative collaterali. Complimenti! Per altre info consultate il sito internet BiciRoma.it.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo del Ministero della Difesa in via XX Settembre. Si tratta di due palazzi sede dello Stato Maggiore della Difesa e del Gabinetto del Ministro della Difesa, sono opera di Giulio Podesti.

giovedì 28 aprile 2016

Due fantastiche iniziative nel parco della Caffarella

Grazie al Comitato per il Parco della Caffarella, ancora due fantastiche iniziative in questo fine settimana.
L'immagine è tratta dal sito internet Caffarella.it
che ringrazio!

Il primo maggio alle ore 15 nella Casa del Parco Vigna Cardinali con ingresso da largo Tacchi Venturi, Caccia al Tesoro del Dio Redicolo, per bambini.

Invece sabato 30 e domenica 1° maggio Trekking archeonaturalistico dalla Caffarella al Parco degli Acquedotti. Appuntamento alle ore 8 a largo Tacchi Venturi, porta di ingresso al parco, Km 18, tempo di percorrenza 6 ore circa. Bisogna prenotarsi. Consultare il sito: Caffarella.it.

I ciclisti meritano un premio

   Una bella iniziativa si deve ai commercianti di Colle Aniene per la giornata di sabato 20 aprile, sperando nel tempo bello. Per chi si recherà in bici al concerto al Parco Nuovo Auspicio in largo Ezio Vanoni è previsto un regalo utile a tutti coloro che vanno in bici: una camera d'aria nuova.
Il concerto è fissato per le ore 20,30, con la Banda Robby Rigo e Melcon la musica di Ligabue, preceduta da esibizioni di canto e danza dalle ore 17.
   Passa da Diffusione due ruote in via Cassiani 104, per ritirare l'omaggio. Riceverai anche un buono per un ristoro dalle ore 16 nella piazzetta di viale Bardanzellu 77.

Colli Aniene
     E’ stata definita la Parioli del Tiburtino. Si sviluppa ai lati di viale Palmiro Togliatti, tra la via Tiburtina e l’autostrada per l’Aquila. E’ delimitatato da una arteria a quattro corsie, due per senso di marcia, separate da un largo giardino piantato con alberi di vario fusto e di diversa tipologia. Questa arteria ha la forma di un anello schiacciato, assume vari nomi, in senso orario, da Nord verso Est sono: viale Battista Bardanzellu, viale Ettore Franceschini, viale Sacco e Vanzetti, via Grotta di Gregna, viale Fernando Santi. Ampie sono le aree verdi, a Ovest si trova il Giardino Aldo Tozzetti. Il parco di via Ruini, presso viale Franceschini (zona Sud) presenta un anfiteatro all’aperto, a Nord si trova il parco Francesco Babusci, mentre lungo l’autostrada si trova il parco Baden Powell. A Est del quartiere si trova il parco della Cervelletta. Subito a Nord del quartiere, tra questo e il fiume Aniene si trova il depuratore di Roma Est (ad aprile 2012 manifestazione dei cittadini del quartiere per aria irrespirabile a causa del depuratore). Gli abitanti lamentano fumi tossici che si alzano dal campo nomadi di via Salviati (tra autostrada e ferrovia, presso Tor Sapienza; gennaio 2014, da Il Messaggero).

 


     Alla fine degli anni Sessanta una serie di cooperative edilizie acquistarono una vasta area compresa nel piano di zona Tiburtino Sud, un territorio ondulato, in parte malarico, anche se oggi è tutto pianeggiante. Le prime costruzioni sorsero negli anni Settanta ad opera delle cooperative collegate all’AIC e si protrassero per tutto il decennio. Spiccò il caso della coperativa “bianca” Auspicio che dichiarò fallimento e si trovò insolvente verso il Credito Fondiario, la coperativa fu commissariata e fu possibile per gli assegnatari rinegoziare i singoli contratti. Largo spazio fu lasciato al verde pubblico. Dal 14 al 23 settembre 2012 il quartiere ha festeggiato il suo quarantesimo compleanno.

     Una curiosità. Nel 2007 l’Ama iniziò da questo quartiere, in via sperimentale, la raccolta differenziata porta a porta.

     Le strade sono intitolate a sindacalisti o politici; ad es. Alicata, Giorgio Amendola, D’Onofrio e Gullo comunisti; Balabanoff, Fernando Santi socialisti; Galati, Spataro, Togni e Vanoni democristiani; Bardanzellu repubblicano; Sacco e Vanzetti anarchici.

     Sono monumenti della zona: i resti di ponte Mammolo, il casale di Bocca di Leone con torre ghibellina del XVII secolo, il casale Nardi dei primi del Novecento su strutture romane, dal 2009 sede di una delle biblioteche del comune di Roma, vi si tengono concerti.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo del Ministero dell'Agricoltura e Foreste, oggi ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, venne costruito nel 1914.

mercoledì 27 aprile 2016

Volontari nei musei sì, ma serve personale qualificato!

   Dai giornali apprendiamo che al Colosseo, al Palazzo Massimo, ad Ostia Antica e alla Terme di Diocleziano entreranno in servizio 60 volontari del servizio civile. Verranno impiegati come custodi dei Beni Culturali per carenza di personale. Durata del servizio: un anno, compenso € 433. A questa notizia i sindacati, le guide turistiche e gli archeologi si sono ribellati, perché da anni attendono il concorso. Secondo me i volontari servono nei musei, gallerie o aree archeologiche, ma devono essere di complemento, devono aiutare il personale di ruolo del ministero dei Beni Culturali, non sostituirsi ad esso, perché serve personale qualificato, e ogni lavoratore ha diritto al trattamento economico di legge.
Una immagine di Ostia Antica, uno dei siti interessati dall'innovazione di cui si parla nel post.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo Mattei di Giove che si trova in via Michelangelo Caetani a due passi da piazza Venezia.

Palazzo di forme tardo cinquecentesche che ha un’altra facciata uguale, salvo nel portale, nella vicina via Michelangelo Caetani, al n. 32, la strada nella quale venne ritrovato il corpo dello statista Aldo Moro il 9 maggio 1978.

   Costruito da Carlo Maderno[1] tra il 1598 e il 1611 per Asdrubale Mattei, duca di Giove, è l’ultimo in ordine di tempo, dei cinque palazzi Mattei che formano un’isola, ovvero un unitario complesso edilizio tra via de Funari, via Michelangelo Caetani, via delle Botteghe Oscure e via Paganica.  Il palazzo è sede della Discoteca di Stato (rara collezione di strumenti per la riproduzione del suono e 4.500 volumi), del Centro Italiano di Studi Americani e dell’Istituto Storico di Storia Moderna e Contemporanea con annessa importante biblioteca formata da oltre 300.000 volumi e periodici . Gli androni hanno antichi rilievi, il cortile ha un portico a tre arcate da un solo lato, un altro cortile è tenuto a giardino con fontana e rilievi di età romana. Nella loggia al primo piano busti di imperatori del sec. XVI, sale con dipinti del Lanfranco, del Domenichino, di Pietro da Cortona, dell’Albani e altri.




[1] Carlo Maderno (Capolago 1556 - Roma 1629) Deve la sua fama ad aver progettato e realizzato la facciata e la navata trasversale della basilica di San Pietro. Sua anche la chiesa di Santa Susanna in via XX Settembre.

martedì 26 aprile 2016

Bravo Zingaretti: un punto a favore delle bici!

   Una bella mossa che fa segnare un punto a favore delle bici nella nostra città e nella nostra regione. Lo dobbiamo al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. La Regione ha stabilito agevolazioni per i mezzi pubblici a favore dei cittadini di basso reddito, avranno un abbonamento agevolato - 30%, mentre le categorie in maggiore difficoltà economica avranno una riduzione del 50% nel prezzo degli abbonamenti dei mezzi pubblici regionali.

Ma non finisce qui. Queste categorie di cittadini avranno un bonus di 150€  per l'acquisto di una bici pieghevole di quelle che possono salire sui mezzi pubblici, bus, tram, metro, treni regionali. Per maggiori informazioni consultate il sito internet. regione.lazio.it.trasporti.
Bravo Zingaretti, bella mossa a favore delle bici, dei ciclisti, di tutti i cittadini!
In alto una foto di Zingaretti tratta da it.wikipedia.org;
subito sopra la sede della Regione Lazio sulla Colombo.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.


Nella foto di ieri palazzo Massimo di Rignano che si trova in piazza dell'Aracoeli, ai piedi della scalinata del Campidoglio. Opera di Carlo Fontana della fine del Cinquecento.

lunedì 25 aprile 2016

25 aprile 2016 ricordando la Liberazione in bici

Questa mattina la Uisp con altre associazioni cicloamatoriali romane hanno voluto ricordare il 25, anniversario della Liberazione, con una pedalata sui luoghi di Roma nei quali si sono svolto fati importanti della lotta di Resistenza.
Eccoci alla partenza da villa Fiorelli, siamo una trentina,
poi aumenteremo strada facendo fino a 44.
Prima tappa al parco 19 luglio 1943.
     Il 19 luglio 1943 alle undici del mattino il quartiere fu colpito dal famoso bombardamento alleato, in varie ondate arrivarono 662 bombarieri e 268 caccia dalla Tunisia, Algeria e Libia. L’unica breve relazione italiana parla di 3.000 bombe sganciate e di oltre 2.000 morti e 2.000 feriti, in realtà si è accertato successivamente che i morti furono non meno di 3.000 (la metà di questi nel solo quartiere di San Lorenzo) e i feriti tra gli 11.000 e i 12.000. Le bombe avevano un peso complessivo di 1.060 t, vennero sganciate da un’altezza di 6.000 metri, impiegarono a toccare terra 1’10”. Si verificò immediatamente un massiccio esodo degli abitanti anche con il ritorno ai paesi di origine (in genere paesi dell’Italia centrale), il quartiere restò quasi deserto e le infrastrutture distrutte. La ricostruzione eliminò gli ultimi spazi non costruiti e fu accompagnata da una spinta di immigrazione proveniente dal Sud Italia. L'effetto sulla popolazione romana fu devastante, era chiaro a tutti che dopo lo sbarco delle truppe anglo americane in Sicilia (10 luglio) e questo bombardamento al quale nulla era stato opposto, la guerra era ormai chiaramente persa. Il 25 luglio la riunione del Gran Consiglio del Fascismo vide la messa in minoranza di Mussolini con l'ordine del giorno Grandi. Nello stesso giorno Mussolini fu arrestato, era la caduta del fascismo, il re affidava il governo al generale Badoglio. A questo bombardamento ne seguirono 51, il 13 agosto Roma fu vittima di un secondo bombardamento. Il 14 agosto Badoglio dichiarò che Roma era una città aperta, cioè si impegnava a trasferire i comandi militari dalla capitale e a non usare le infrastrutture cittadine per spostare uomini, mezzi e armamenti.
 
Seconda tappa in viale Giulio Cesare dove una lapide ricorda il sacrificio di Teresa Gullace.
E' la figura a cui si è ispirato Roberto Rossellini nel film "Roma città aperta" affidandone il ruolo ad Anna Magnani/Pina. Il 3 marzo 1944 alle ore 10,30 un folto gruppo di donne si erano radunate per chiedere la liberazione dei loro uomini arrestati nel corso di un rastrellamento (qui vi era il comando dell'81° fanteria). Teresa era una donna di 37 anni, madre di cinque figli ed in attesa di un sesto. Abitava a porta Cavalleggeri. Quando Teresa, con il figlio Umberto di 12 anni per mano, scorse il marito Girolamo da una finestra, cercò di avvicinarsi ad esso, forse per dargli del cibo o semplicemente per parlargli, partì un colpo di pistola, colpì Teresa che morì sul posto. Carla Capponi estrasse la pistola e venne bloccata dai militari, per fortuna Marisa Musu fu svelta a infilargli una tessera del Pnf in una tasca, quella tessera gli salvò la vita. Le donne improvvisarono una camera ardente in strada.
   I suoi funerali videro la partecipazione di molte donne. Il liceo scientifico a lei intitolato a piazza Cavalieri del Lavoro ospita un busto opera di Ugo Attardi. Dal 1977  è medaglia d’oro al merito civile.
 

Terza tappa al palazzo Cesi Gaddi presso nelle vicinanze di via Zanardelli.
Il palazzo è sede della Procura Generale Militare, qui negli scantinati, nel 1994, il procuratore generale militare presso la corte di cassazione Antonio Intelisano, scoprì il cosiddetto “Armadio della Vergogna”. Fu un giornalista dell’Espresso, Franco Giustolisi, a denuciarene per primo l’esistenza. All’interno erano stati nascosti seicentonovantacinque fascicoli sui crimini commessi dai nazifascisti tra il 1943 e il 1945: Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Fivizzano, Civitella Val di Chiana e tante altre stragi.
     Pagine della nostra storia ricostruite grazie alle testimonianze dei sopravvissuti e al lavoro di carabineri e soldati americani o inglesi che registrarono quelle voci a ridosso degli accadimenti. Un capitolo archiviato nel 1960. La ragione era sostanzialmente quella di mantenere buoni rapporti con la Germania. Finalmente nel 2003 venne istituita una  commissione parlamentare d’inchiesta. Ora in rete il loro lavoro. Tra le novità emerse: dieci istituti religiosi romani dove trovarono rifugio i gerarchi nazisti: la cosiddetta via dei conventi. Tra questi: il convento dei Salvatoriani in via della Conciliazione, dei Pallattini in via dei Pettinari, dei Frati Cappuccini in via Veneto dove fu nascosto Adolf Eichmann (organizzatore dei campi di concentramento, sfuggito al processo di Norimberga, catturato in Argentina dai servizi segreti israeliani). Al centro della tela il vescovo austriaco Alois Hudal che era nazista convinto.


 
Ultima tappa in via degli Zingari dove una lapide ricorda il sacrificio di rom sinti e camminanti internati nei campi di concentramento, costretti ai lavori forzati e poi uccisi dai nazisti.
 

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri palazzo Massimo alle Colonne che si trova in Corso Vittorio Emanuele, capolavoro del Rinascimento italiano opera di Baldassarre Peruzzi, 1536.

domenica 24 aprile 2016

L'olandese Wouter Poels vince la Liegi

Foto del vincitore di oggi della Liegi Bastogne Liegi, l'olandese Wouter Poels, foto tratta da it.wikipedia.org. Ha battuto in volata un quartetto di ciclisti. E' stata una gara molto dura per le avverse condizioni meteo, a tratti anche nevischio.

Che bello pedalare sul lungotevere!

Oggi VediROMAinbici ha organizzato una bella pedalata sul lungotevere, sfidando le previsioni meteo che davano pioggia e temporali tutto il giorno siamo riusciti a pedalare tutta la mattina fino a ponte Milvio e ritorno.
Foto ricordo della passeggiata di oggi, siamo 25, un bel numero per essere brutto tempo!

Eccoci alla partenza! C'è la solita allegria di tutte le domeniche mattina!

Abbiamo raggiunto il lungotevere, anzi la banchina su cui corre la pista ciclabile.


Tra ponte Sisto e ponte Mazzini troviamo i murales di William Kentridge
dedicati alla nostra città dal titolo "Roma gloria e vergogna".
Sono stati inaugurati il 21 aprile per il Natale di Roma.

In via Labicana abbiamo incontrato il mitico tram 907 degli anni Venti.

Incontriamo "Salvaiciclisti" erano tantissimi!
 

Oggi si corre la Liegi Bastogne Liegi, la decana delle classiche.

Da non perdere! Su Rai3 dalle ore 15 in diretta la Liegi-Bastogne-Liegi. In gara tutti i migliori ciclisti degli ultimi anni. Rischio neve: Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde sono i favoriti, potrebbe essere spettacolo per una battaglia tra i due.

E’ la più antica tra le classiche di ciclismo su strada, per questo è detta la Doyenne, cioè la decana, (se si esclude la Bordeaux – Parigi che non si disputa più) si corre in Belgio nella regione della Vallonia nel mese di aprile. Fa parte del calendario mondiale dell’UCI.

 
Nella foto tratta da it.wikipedia.org il fuoriclasse belga Eddy Merckx
che detiene il record di vittorie in questa gara.

STORIA

     La prima edizione si corse nel 1894 e fu vinta dal belga Lèon Horea alla media di Km/h 25,150. La seconda edizione si disputò nel 1912 e fu vinta dal belga Omer Vershoore, la terza edizione si corse nel 1919 e poi tutti gli anni a seguire.

     Eddy Merckx detiene il record delle vittorie: 1969, 71, 72, 73, 75, una volta fu secondo e un’altra terzo. Al “Cannibale” è stato dedicato un monumento sullo Stockeu. Sono plurivincitori della corsa: lo svizzero Ferdy Kubler (1951, 52), Alfred De Bruyne (1958, 59), Hinault nel 1977 e nel 1980 (vinse sotto la neve). Rik Van Looy (1961). Primo italiano a vincere la gara fu Carmine Preziosi nel 1965 con una volata molto scorretta su Vittorio Adorni. Adorni si piazzò terzo in altre due occasioni nel 1963 e nel 1964. Altri italiani vincitori sono: Silvano Contini nel 1982, Moreno Argentin ha vinto ben quattro volte (1985, 86, 87 e 91 partendo da Sart Tilman dove è l’università di Liegi). Nel 1997 e l’anno successivo ha vinto Michele Bartoli.

     La doppietta Freccia Vallone – Liegi è riuscita solo allo svizzero Ferdy Kubler (1951-52), al belga Stan Ockers (1955), all’immancabile Merckx (1972) e ad Argentin (1991). In occasione delle vittorie di Argentin (nato il 17.12.60) il francese Criquielion è arrivato due volte secondo. Argentin si guadagnò il nome di “Re delle Ardenne”.

     De Bruyne disse che era la corsa dei cento scatti, bastava sbagliarne uno per perdere la gara. Kelly, primo nell’84 e 89, disse che vincere la Liegi era come laurearsi campione del mondo.

 

ALBO RECENTE

2010 Aleksadr Vinokurov   2011 Philippe Gilbert   2012 Maksim Iglinskij   2013 Daniel Martin   2014 Simon Gerrans   2015 Alejandro Valverde   2016

 

 

PERCORSO

     Il percorso si aggira sui Km 260, presenta dodici “cotes” (qualche anno anche 10), cioè salite con pendenze dal 4 al 12% per complessivi Km 30. L’ultima salita prima del traguardo è quella di Ans. Queste salite sono meno dure dei muri delle Fiandre, ma più lunghe, quindi ugualmente impegnative. Sono le colline delle Ardenne.

     La più famosa è la Cotes de la Redoute dopo 230 Km di percorso e a Km 35 dal traguardo, lunga Km 1,7 con 11% di pendenza, con punte del 20%, in cima una lapide in francese reca la scritta: “Qui sono iniziate le più grandi imprese del ciclismo”. E’ come la foresta di Aremberg per la Roubaix o il Poggio per la Sanremo. La salita è fiancheggiata dall’autostrada Liegi-Lussemburgo, chiusa al traffico per permettere agli spettatori di vedere la gara. E’ la 7° cotes.

     La cotes più elevata è la Cote du Rosier (m 500) che si trova dopo Km 196 di gara, si tratta di Km 4 di salita al 6,2%; segue la Cote de Lorcè (m 380) dopo Km 215, salita di Km 4,3 al 5,6%, viene poi la Cote de la Redoute (m 271), ancora la Cote de Hornay (m 250) al Km 235,5, salita di Km 2,7 al 4,5%; penultima la Cote de Sart-Tilman di m 240, al Km 252, a Km 13 dall’arrivo, salita lunga Km 3,5 al 5,5%, questa è la salita dell’Università di Liegi. Ultima è la Cote di Saint Nicolas (m 200), al Km 260 e quindi a Km 5 dall’arrivo, Km 1,2 di salita al 10%. Questa è abitata da italiani, prima di essa la fonderia, il fiume e lo stadio dello Standard Liegi. L’arrivo, in salita, è nella periferia di Liegi in rue Jean Jaurès.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri palazzo Massimo alla stazione Termini, oggi sede del Museo Nazionale Romano.

sabato 23 aprile 2016

Roma: gloria e vergogna

    Il 21 aprile 2016 è stata inaugurata l’opera di William Kentridge “Triumphs and Laments”, uno spettacolare fregio lungo m 550 tra ponte Sisto e ponte Mazzini, sulla sponda destra del Tevere, là dove passa la pista ciclabile, una ottantina di figure alte fino a 10 metri. La tecnica di realizzazione dei graffiti o disegni è quella definita “per via di lavaggio”, si creano dei bianchi lavando la superficie dei muraglioni. Al massimo tra quattro anni scomparirà per l’azione dei batteri, per il trascorrere del tempo.

     Per l’inaugurazione si è tenuta una performance con musiche originali composte da Philip Miller e Thuthuka Sibisi, una danza di ombre e due processioni musicali che ha visto coinvolti 40 musicisti e vocalisti. 

     Contemporaneamente al MACRO sono esposti 80 lavori preparatori, disegni e studi per questo grande lavoro.  L’artista vi ha lavorato da circa un mese, l’idea è partita dall’associazione Tevereterno nel 2002, ci sono voluti 4 anni per ottenere i permessi e un anno e mezzo per realizzare i disegni preparatori. L’opera è stata realizzata con contributi privati.

     L’opera si vede meglio dalla riva opposta del Tevere, si tratta di una sequenza di trionfi e tragedie dell’Urbe, non in modo cronologico: il corpo di Pasolini ucciso all’Idroscalo di Ostia, la Lupa capitolina, i rilievi della colonna Traiana, Giorgiana Masi, Giordano Bruno, la figura del Duce a cavallo, Remo primo martire di Roma, la Vespa di Vacanze romane, la scena chiave della Dolce Vita di Fellini ambientata in una vasca da bagno, il corpo di Aldo Moro nella Renault 4. E poi ancora imperatori e papi, Anita Garibaldi e Anna Magnani in Roma città aperta, le figure dell’Arco di Tito, il sarcofago Ludovisi (a palazzo Altemps), l’estasi di Santa Teresa.

     E’ il più importante progetto di arte urbana realizzato in questi anni in Europa.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri il palazzo della Manifattura Tabacchi a Trastevere in piazza Mastai.

venerdì 22 aprile 2016

Due bellissime iniziative nel parco della Caffarella!

Per questo fine settimana, più lungo del solito per la festa nazionale del 25 aprile, ci sono due bellissime iniziative nel sempre affascinante parco della Caffarella. Meritano di essere conosciute.

DOMENICA 24 (ma anche sabato 30 aprile) si può partecipare al trekking archeo-naturalistico che si snoderà nel parco ma si allungherà anche nel parco degli Acquedotti. Il percorso è di Km 18, il tempo previsto è di sei ore circa.

LUNEDI' 25 aprile alle ore 10,30 ci sarà una emozionante caccia al tesoro che avrà per tema "Sulle tracce di Annia Regilla", l'appuntamento è alla casa del Parco, è necessaria la prenotazione. Per queste due bellissime iniziative consultare la pagina facebook: Caffarella.it.

Nella foto in alto il ninfeo di Egeria, nell'altra foto il sepolcro di Annia Regilla, due luoghi simbolo della Caffarella ancora poco conosciuti dai cittadini romani.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri palazzo Madama sede del Senato in corso Rinascimento.

Eretto nel sec. XVI per i Medici e cosiddetto da Madama Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V  e moglie di Alessandro de’ Medici, poi di Ottavio Farnese. Vi abitarono da cardinali Leone X e Clemente VII, Caterina de Medici poi regina di Francia, dal 1871 è sede del Senato.

     La sontuosa facciata barocca a tre piani di Lodovico Cardi e Paolo Marucelli (1649) con portale a colonne e sovrastante balcone, ricche finestre a timpani fortemente aggettanti, ornatissimo cornicione con fregio di putti che giocano, includente le finestre quadre dell’ultimo piano; sopra la gronda, comignoli in pietra, di capriccioso disegno. Il palazzo è stato ampliato posteriormente nel 1931. In corrispondenza del balcone si trova il salone d’onore decorato con affreschi di Cesare Maccari (1882-88) raffiguranti “L’Italia col tricolore” nella volta e “Episodi del Senato di Roma antica”, tra cui “Cicerone contro Catilina”. Nel palazzo alla sua destra è stata spostata la biblioteca del Senato, fondata nel 1848, posside oltre 450.000 volumi e una raccolta di statuti.

giovedì 21 aprile 2016

Un bel traghetto sul Tevere

Non ero certo che funzionasse, ma ne ho avuto la conferma pedalando lungo le rive del Tevere, esiste un bel traghetto per navigare sul Tevere dall'isola Tiberina si risale il corso del fiume. Forse è un po' caro, forse attira più i turisti che noi romani, però è sempre una bella idea vedere Roma da un altro punto di vista! A me piace!


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il palazzo che vedi sotto.
Nella foto di ieri palazzo Lateranense eretto del Cinquecento su disegno di Fontana.

     La piazza San Giovanni in Laterano è dominata dal blocco massiccio del palazzo eretto sul luogo dell’antico Patriarchio, residenza dei papi dal tempo di Costantino fino alla cattività avignonese (1305); devastato dall’incendio della basilica del 1308, quando i papi tornarono da Avignone (1377), furono costretti a trasferire la Santa Sede in Vaticano. Sisto V fece abbattere quasi tutto quel che rimaneva delle antiche fabbriche e fece costruire il palazzo attuale da Domenico Fontana (1586), col proposito di farne la sede estiva per la corte papale (fu poi preferito il Quirinale).

     Per esso il Fontana si è ispirato a palazzo Farnese, elegante è la loggia – belvedere, si è detto del trattato qui firmato nel 1929, in base ad esso gode della extraterritorialità.

     Il palazzo è stato sede dei MUSEI LATERANENSI comprendenti: museo Profano, museo Cristiano e il museo Missionario Etnologico, oggi trasferiti ai musei Vaticani.