lunedì 11 ottobre 2021

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova l'obelisco che vedi sotto.

Nella foto di ieri l'ippodromo delle Capannelle.

Un impianto delle corse venne allestito lungo la via Flaminia dove oggi è il Villaggio Olimpico nel 1911 per il Cinquantesimo dell’unità d’Italia. Fu progettato da un giovane Marcello Piacentini. Nel 1929 venne chiuso e trasformato in campo Parioli, ribattezzato campo Dux per esercitazioni militari. Dopo la guerra ciò che rimaneva delle tribune furono occupate da baraccati, per le olimpiadi del 1960 la zona venne sbaraccata per far posto al Villaggio Olimpico.

     L’ippodromo delle Capannelle venne inaugurato nel 1881 ma ricostruito nel 1926, fino a marzo 2014 ha ospitato esclusivamente gare di galoppo, con la chiusura di Tor di Valle, su una nuova pista appositamente realizzata anche le gare di trotto. I cavalli partono dietro una macchina con due grandi ali per il trotto, mentre per il galoppo i cavalli partono dai box vicino ai nastri di partenza.

     Il re Umberto I, appassionato dei cavalli, frequentava assiduamente questo ippodromo. Il 21 aprile 1897, mentre si recava qui subì un attentato da un anarchico, Acciarito, attentato che fallì. Le corse furono uno dei divertimenti più consueti della domenica di tanti romani, nobili ma non solo, luogo di giochi d’azzardo. Il nome deriva da un gruppo di capanne, tipiche della campagna romana, che sorgevano tra la via Appia Nuova e la via Appia Pignatelli.

     Nel 2005 è stata costruita la prima pista italiana con fondo sintetico, l’anno successivo è stato acceso l’impianto di illuminazione di questa pista. La nuova pista del trotto è stata inaugurata il 9 aprile 2014. Le scuderie possono ospitare fino a 1.000 cavalli. L’impianto può ospitare più di ventimila persone.

     Spesso vi si tengono spettacoli circensi e concerti di musica popolare. 

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