venerdì 29 giugno 2018

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il tempietto che vedi sotto.

Nella foto di ieri il tempio di Flora all'interno di villa Ada.

giovedì 28 giugno 2018

Sempre più interessante visitare il Palatino. O tornare a visitarlo



    E' stato aperto al pubblico un nuovo percorso alle pedici meridionali del Palatino con nuovi affacci. E’ un percorso che coniuga natura e archeologia, ma si sposa ai miti antichi, come dice la direttrice Alfonsina Russo. Un’operazione costata poco, 150.000 euro, il percorso c’era già, ma viene restituito ai cittadini un pezzo importante di storia per comprendere l’intera area archeologica. Il percorso presto di amplierà, ci si potrà addentrare nelle rovine fino a trovarsi quasi al livello della strada, di fronte al Circo Massimo. Sarà aperta la Domus Transitoria a settembre, il Clivus Victoriae a fine anno e per l’autunno sarà pronto il museo del Colosseo, in un settore del secondo ordine dedicato alla storia del monumento. Ci saranno implementazione tecnologiche, tutto sarà pronto il prossimo autunno.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il tempietto che vedi sotto.

Nella foto di ieri il laghetto di villa Ada.

mercoledì 27 giugno 2018

Curare di più il decoro della nostra città

     Sembra scontato per tutti, il Centro Storico di Roma non si deve toccare! Il nuovo piano regolatore ha messo sotto tutela tutto il centro storico e anche la città sorta dopo l'Unità d'Italia tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Eppure, nonostante che Roma sia Patrimonio Mondiale dell'Umanità, dobbiamo assistere ad interventi molto dubbi, a volte delle vere e proprie brutture.


    Una antenna mostro è sorta davanti al palazzo della Cancelleria, bianca alta otto metri con base di un metro. In via del Corso su palazzo Marignoli è installato un traliccio con tre torri in ferro. Ma come è possibile tutto ciò? Chi ha dato i permessi necessari per costruire queste antenne? 
   Speriamo che al più presto le autorità competenti provvedano a verificare se tutto è stato fatto secondo le leggi che ci sono e che tutelano il nostro centro storico!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il laghetto che vedi sotto.

Nella foto di ieri villa Ada, l'area giochi per bambini vicino a via Salaria.

martedì 26 giugno 2018

Una buona notizia per il cinema e per Roma


   Sappiamo che Roma è una città che ha un rapporto privilegiato con il cinema, sappiamo che non solo set per tanti film di successo, da quando il cinema esiste in poi, ma il cinema dà lavoro a tante persone. Non solo attori, comparse, sceneggiatori, scenografi, ma anche operai. C'è tutto un mondo che gira intorno al cinema.

     Giunge allora una buona notizia dalla Regione Lazio, sono stati stanziati 22 milioni dalla Regione per il cinema. Il presidente Zingaretti ha dichairato: “Una grande risorsa locale a sostegno anche delle produzioni internazionali”. “Siamo all’avanguardia non solo in Italia ma anche in Europa”. Per giovani imprese 2 milioni di euro, fondi per festival e rassegne, inoltre altri 5 milioni per l’adeguamento tecnologico delle sale cinematografiche, 150.000 euro per incentivi, biglietti scontati, Sostegno a progetti per la conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. Sostegno alla festa del cinema di Roma, anche cinema nelle scuole.
     Questa è veramente una buona notizia per Roma, un investimento che tornerà moltiplicato a vantaggio di tutta la città.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il parco che vedi sotto.

Nella foto di ieri il chiosco bar di villa Ada.

lunedì 25 giugno 2018

Via Urbana pedonale


     Sembra che ci sia stata una rissa in Campidoglio tra i residenti di via Urbana e i membri della commissione trasporti del Campidoglio. Gli abitanti non vogliono la pedonalizzazione della strada, di via Madonna dei Monti e il restyling di via dei Serpenti dove sarà eliminata la sosta e allargato il marciapiede. Verranno così persi 200 posti auto anche per il ritorno del tram in via Cavour.
     Non conosco le motivazioni dettagliate degli abitanti della zona, ma tutte le misure che riducono il mezzo di trasporto privato, le automobili, sono da considerare benvenute. In altre zone di Roma commercianti e residenti sono sempre stati contrari a tali misure, poi hanno apprezzato le pedonalizzazione e notato che hanno portato una migliore qualità della vita.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa palazzina con bar.

Nella foto di ieri il centro ippico di villa Ada.

domenica 24 giugno 2018

Animali di pietra


     Per oggi VediROMAinBici ha organizzato una interessante e divertente passeggiata per Roma sul tema: Animali di pietra. Tanti sono gli animali di pietra che decorano la nostra città: facciate di chiese, fontane, cornicioni di palazzi, addirittura ponti e lampioni. Marco ci ha fatto da guida in questo mondo popolato di animali di pietra o metallo in modo molto documentato, facendo continui riferimenti alla mitologia classica, ma anche in modo divertente.
Un cinghiale è sulla Navicella (Celio).

La testa di un lupo è sul ponte Sublicio che guarda a valle.

Un lampione è decorato con prue di navi e teste di ariete.

Alcune fontanelle di Roma hanno la testa della lupa.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il centro ippico che vedi sotto.

Nella foto di ieri le scuderie di villa Ada.

sabato 23 giugno 2018

Pronto un piano antidegrado per piazza Vittorio


     Piazza Vittorio è uno dei simboli di Roma. E' il cuore del quartiere umbertino, costruito ad initazione di Torino e delle città del Nord con i portici intorno alla piazza. Per chi ha un po' di anni come me, ricorderà che al centro della piazza c'era il mercato più grande e più economico di Roma, un pezzo di cuore romano vivente. Con gli anni tante cose sono cambiate, è diventato un quartiere abitato prevalentemente da cinesi e altre comunità.
     E' sempre stata una piazza carente dal punto di vista dell'ordine e della pulizia, ma adesso il degrado è aumentato, troppo. Con molto piacere apprendiamo che il Comune ha preparato un piano antidegrado per la piazza, e previsto un nuovo macchinario per la pulizia e la sanificazione del porticato. Verranno istallate telecamere  sotto i portici. Previste anche modifiche alla viabilità per il tram che andrà a correre in via Cavour. I lavori partiranno dopo l’estate.
     Speriamo che questo progetto vada in porto!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.

Nella foto di ieri una immagini di villa Ada.

venerdì 22 giugno 2018

Una edicola, un luogo, un indicatore geografico


     Ci sono dei luoghi di Roma che hanno una valenza particolare, non perché importanti dal punto di vista storico artistico, come può essere la cupola di Michelangelo o porta del Popolo, ma luoghi simbolo, che riconosciamo, che ci colpiscono in modo particolare, forse perché ci capita spesso di passarci davanti, più o meno distrattamente.Oppure sono luoghi che hanno qualcosa di particolare, un luogo che riconosceresti subito tra altri cento, oppure legati a ricordi personali particolari.
     Uno di questi luoghi è la scuola Cagliero, nel quartiere Tuscolano; si trova al bivio tra la via Tuscolana e la via delle Cave; per chiunque entra in città non può non notarla, grande, severa, con due torrioni laterali cilindrici, una facciata concava, una pensilina convessa. Anche  per la guida rossa del Tci è un indicatore geografico.

     Mi ha colpito trovare sui giornali di ieri la notizia che l'edicola di piazzale Tiburtino, addossata alle mura Aureliane, è stata rimossa per lavori di messa in sicurezza voluti dalla Soprintendenza. Sembra una notizia stupida, anonima, eppure quel punto di Roma mi ha sempre colpito. All'uscita del sottopasso ferroviario si notava questa vecchia edicola sgangherata con sopra la reclame di un giornale quotidiano che non esce più da tanti anni. Eppure stava lì, sentinella a ricordare un tempo passato, a segnare l'uscita dal centro storico e l'entrata nel quartiere di San Lorenzo, uno dei quartieri popolari di Roma che hanno una lunga storia da raccontare. Un posto nel quale si respira l'aria di periferia industriale, trasandata, disordinata; non è più periferia da tanti anni ma l'aria che si respira è sempre quella.
     Addio vecchia cara edicola, il tempo passa... non si può fermare!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa area verde.

Nella foto di ieri l'ingresso a villa Ada da via Salaria.

giovedì 21 giugno 2018

Solstizio di primavera: torna la Festa della Musica

     Oggi, giovedì 21 giugno dalle ore 16 alle ore 24 amatori, professionisti, bande musicali, gruppi, dj e cori faranno musica in tutti i luoghi della città, nelle strade e nelle piazze, nei cortili e negli angoli meno conosciuti di Roma, dal centro alla periferia. Quest'anno a Roma ci saranno circa 400 appuntamenti musicali.
    La giornata può essere seguita su facebook, twitter e instagram, attraverso Cultura Roma il nuovo account dedicato alla cultura. L'idea della festa venne lanciata in Francia nel 1982 dall'allora ministro della cultura Jack Lang, dal 1985, anno europeo della musica, il 21 giugno si festeggia in tutta Europa la musica come occasione di partecipazione e collaborazione creativa.
    Per ogni informazione consultare il sito: festadellamusicaroma.it
Sulla piazza del Campidoglio il 24 giugno alle 19 si esibirà
Edoardo Vianello che compie 80 anni.
Oggi si esibirà da un barcone sul Tevere alle ore 21 all'altezza di ponte Garibaldi.

Nel VII Municipio ci saranno spettacoli musicali in:
- piazza Scipione Ammirato;
- piazza dell'Alberone;
- Carrefour di via Cesare Baronio;
- via Paolo Albera (villa Lais);
- piazza Zama;
- piazzale Appio (anche metro C).

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'ingresso di questa villa romana.

Nella foto di ieri il portico d'ingresso dell'Auditorium.

mercoledì 20 giugno 2018

Roma paese!

   A volte Roma sembra un piccolo paese, o meglio una somma di piccoli paesi. Qual è la caratteristica del paese? E' quella di una vita tranquilla, una comunità di persone nella quale tutti si conoscono, dove è facile la solidarietà, l'aiuto reciproco.
   Ci sono due fatti successi negli ultimi giorni che mi hanno fatto riflettere in questo senso. Il primo è quanto accaduto al Liceo Giulio Cesare di corso Trieste. Sul cancello della scuola è apparso uno striscione di commiato per il mago della pizza. Chi era costui? Era Agostino Sechi lo storico pizzaiolo della zona, in corso Trieste 66, angolo via Corsica, se n’è andato a 75 anni. A servito per tanti anni generazioni di studenti della media Settembrini e il liceo. Ha lasciato in tutti il ricordo di una persona cara.

   Pochi giorni fa, una banda di minorenni, ha aggredito e mandato all'ospedale i giovani ragazzi del Bangladeh che gestiscono una frutteria in via Raffaele De Cesare, nel quartiere Appio Latino. Il negozio è stato vandalizzato. Per fortuna l'intervento di un agente in borghese ha evitato il peggio e assicurato alla giustizia i malviventi. Immediata è stata la solidarietà del quartiere, tutti i vicini, i clienti hanno aperto una sottoscrizione per riparare i danni subiti dal negozio. In tanti si sono recati nel negozio per rivolgergli parole di solidarietà.
   E' bello vedere che esiste solidarietà nel nostro quartiere/città.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il portico che vedi sotto.

Nella foto di ieri il leone cinese posto all'ingresso dell'Auditorium.

martedì 19 giugno 2018

In arrivo tante nuove rastrelliere per le bici


   Una buona notizia per tutti gli amanti della bici che vivono a Roma e che la usano per gli spostamenti quotidiani. Entro l’estate 2.000 rastrelliere per le bici saranno posizionate nei municipi, nei nodi di scambio, davanti alle scuole, agli uffici pubblici, alle biblioteche.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questo leone cinese.

Nella foto di ieri resti archeologici di una villa romana ritrovati nell'area interna all'Auditorium.

lunedì 18 giugno 2018

Il Casino Ludovisi è salvo!


I giornali hanno informato pochi giorni fa che non si costruirà il mega parcheggio sotterraneo previsto presso il Casino Ludovisi. I termini sono scaduti. E' questa una bellissima notizia per due motivi. Per primo il Casino Ludovisi è quanto rimane della bellissima villa andata distrutta subito dopo l'unità d'Italia a causa della smania di costruire e rendere la città adeguata al suo ruolo di capitale. Il secondo motivo è che dobbiamo dire basta a nuovi parcheggi nel centro storico, così si continua a incentivare ad usare l'automobile, invece bisogna incoraggiare sempre di più ad usare il mezzo pubblico.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trovano i resti archeologici che vedi sotto.

Nella foto di ieri l'esposizione / museo dell'Auditorium di Roma in via de Coubertin.

domenica 17 giugno 2018

Le mura Serviane

Questo il tema della bella passeggiata in bici di oggi. Un bellissimo giro per Roma sul tracciato delle antiche mura, con alcune scoperte veramente eccezionali. Un grazie particolare va al mio amico Paolo che ci ha fatto da guida.
Foto ricordo della splendida mattinata.

Siamo alla prima tappa: l'arco di Dolabella, presso la Navicella.

La chiesa di San Tommaso in Formis.


Panorama dalla cappella di San Giovanni de Matha.

Il castello della distribuzione delle acque presso la stazione Termini.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il piccolo museo che vedi sotto.

Nella foto di ieri il corridoio di ingresso all'Auditorium di Roma.

sabato 16 giugno 2018

Salviamo i sampietrini, uno dei simboli di Roma, ma curiamoli!


   La sindaca Virginia Raggi ha dichiarato ai primi del mese che: “I sampietrini hanno costi importanti. Dovremmo chiederci e chiedere alle soprintendenze se vale la pena tenerli anche nelle arterie trafficate o se invece limitarli al centro storico”.

   Noi pensiamo che i sampietrini siano uno dei simboli di Roma, un patrimonio da conservare e trasmettere alle future generazioni. I sampietrini devono restare nel centro storico, nella zona a traffico limitato, ma è inutile tenerli nelle strade di grande traffico. Basta vedere l'esempio di piazza Venezia dove i sampietrini sono stati riposizionati solo due anni fa ma, con il passaggio dei bus, dei camion, sono già tutti sconnessi e pericolosi.
   Quindi salviamo i sampietrini nel centro storico e ovunque è possibile!


Crollo nelle mura Aureliane

   Il crollo avvenuto ieri intorno alle ore 15,30 di un tetto che copriva uno dei torrioni delle mura Aureliane, presso via Campania, confermano la necessità di urgenti lavori di restauro che tutta la struttura necessita. Speriamo che le autorità competenti prendano al più presto le dovute misure.
Porta Pinciana di sera, nei pressi di questa porta è avvenuto il crollo.


     Le mura Aureliane rappresentano la più colossale costruzione dell’Italia antica. Si tratta delle mura più estese d’Europa. Le mura Aureliane furono costruite dall'imperatore romano Aureliano tra il 270 e il 275. Dopo aver subito numerose ristrutturazioni oggi si presentano in un buon stato di conservazione come poche città italiane possono vantare, ad esempio a Firenze le mura furono demolite con l'Unità d'Italia, restano solo alcune porte. Oggi sono lunghe Km 12,5.
     Nel 260 gli Alemanni erano riusciti ad arrivare fino a Roma ma rinunciarono a saccheggiarla, nel 270 l'imperatore Aureliano riuscì ad arrestare gli Alemanni e i Goti presso Piacenza, non senza difficoltà. Ci si rese conto allora della necessità di proteggere la città con delle mura poichè lo Stato versava in una situazione di profonda crisi. La costruzione delle mura iniziò nel 271 e ci vollero due anni di lavori, ma il completamento avvenne solo nel 280 con l'imperatore Probo. Il progetto era improntato alla massima velocità di realizzazione e semplicità strutturale. Certamente gli esperti militari ebbero un ruolo fondamentale nella realizzazione delle mura. A Massenzio si devono alcuni interventi di rinforzo delle mura e alla costruzione di un fossato che però fu concluso da Costantino.
     Il tracciato seguiva in buona parte gli uffici di dogana che si trovavano lungo le vie di accesso alla città, si trattava di una linea immaginaria fissata nel 175. Per una maggiore velocità di esecuzione dell'opera diverse costruzioni preesistenti vennero incluse nei 19 Km di perimetro, fra queste: il Castro Pretorio, l'Anfiteatro Castrense e la Piramide Cestia. Inoltri diversi tratti degli acquedotti vennero inglobati nelle mura.
     Le mura di Roma erano alte dai 6 agli 8 metri, più due metri di fondazione, avevano uno spessore di m 3,30. Per risparmiare le spese di esproprio il 40% del perimetro venne fatto passare su terreno demaniale. Ogni 30 metri vi era una torre, in tutto erano 381, avevano pianta rettangolare (ai lati delle porte erano cilindriche, si discute se questa fosse una innovazione di Onorio!). Nelle mura si aprivano 14 porte oltre a diversi passaggi secondari. Sul cammino di ronda esistevano 116 servizi igienici.
     Una delle maggiori preoccupazioni dei romani era la necessità di rifornimento idrico, per questo le mura si spinsero al di là del Tevere a comprendere l'attuale rione Trastevere e il Gianicolo. Nel V secolo si presentò la minaccia dei Goti di Alarico. L'imperatore Onorio, o meglio il suo generale Stilicone, in un paio d'anni intorno al 403 raddoppiò l'altezza delle mura, dai 6 - 8 metri si passò ad almeno 10,5 -15, venne creato un doppio camminamento, uno inferiore coperto (era il primo camminamento di ronda) ed uno superiore, scoperto e con la merlatura. Il mausoleo di Adriano venne inglobato nel percorso delle mura ed anche l'area del colle Vaticano venne circondata da mura. Nonostante questi lavori il 24 agosto del 410 i Goti di Alarico entrarono a Roma per la porta Salaria e la saccheggiarono. Gli Unni di Attila vennero fermati "più o meno miracolosamente" da Leone il Grande, preoccuparono di più i Vandali di Genserico che nel 455 riuscirono ad entrare a Roma per porta Ostiense e Portuense e la saccheggiarono per la seconda volta. La città era stremata da una pestilenza del 442 e da un terremoto del 443. Alla fine del secolo il re Ostrogoto Teodorico restaurò le mura di Roma dopo che si era impadronito di tutta l'Italia (tolta ad Odoacre re degli Eruli). Le mura ressero all'assedio di Vitige nel 538, questa volta la città era difesa da Belisario, generale dell'imperatore d'Oriente Giustiniano. Quarant'anni dopo ci fu il ventennale assedio dei longobardi ad una città ridotta a poche migliaia di abitanti.
     Il potere politico passò alla Chiesa cattolica, fu la volta di papa Pio IV a restaurare le mura nella seconda metà del Cinquecento, l'intervento comprese anche una nuova edificazione di mura al posto delle mura Leonine (volute da papa Leone IV) intorno alla basilica di San Pietro. Nel Cinquecento vennero eretti i bastioni da Antonio da Sangallo il Giovane tra porta San Sebastiano e porta del Popolo, nel Seicento vennero erette le mura Gianicolensi (Urbano VIII). Le mura restarono nella loro funzione difensiva fino al 20 settembre 1870 quando con la presa di porta Pia venne posta la fine del potere temporale dei papi e Roma divenne la capitale d'Italia. Proprio il continuo uso militare delle mura ne ha permesso il buono stato di conservazione.
     In vista dell'Anno Santo del 2000 il Comune di Roma ha speso 30 miliardi di lire per il restauro dell'intero perimetro, nonostante ciò nella Pasqua del 2001 (15 aprile) è crollato un tratto di 20 metri in via di Porta Ardeatina, mentre il 1° novembre 2007 è crollato un altro tratto di 10 metri in viale Pretoriano al quartiere San Lorenzo. Il CNR e l'Università di Tor Vergata hanno iniziato un lavoro di TAC per monitorare la manutenzione di tutta la struttura. Nella zona di porta Pinciana e porta Tiburtina vi sono ancora abitazioni private.
     Un museo delle Mura è allestito all'interno di porta San Sebastiano, dove è anche possibile percorrere un tratto del camminamento coperto. Un altro tratto è stato reso agibile sopra porta Asinaria, se ne attende l'apertura al pubblico.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa installazione.

Nella foto di ieri l'atrio/biglietteria dell'Auditorium di Roma.

venerdì 15 giugno 2018

Villa Blanc, perla della via Nomentana, finalmente aperta a tutti


   Porte aperte con altalene, fiori e campetti nel giardino della Luiss. I giardini restaurati dalla Luiss e aperti al quartiere, si tratta di 9.000 mq su 34.000 mq.

     La villa venne acquistata dalla nobile famiglia del conte Alberto Blanc, ministro di Umberto I, nel 1897,  da Luigi Lezzani che aveva in questo luogo una vigna con casale agricolo. I lavori di sistemazione furono affidati a Giacomo Boni, archeologo e architetto, che allora stava conducendo lavori a Tor di Quinto, qui aveva ritrovato un mausoleo, che venne smontato e portato all’interno della villa. L’allargamento della via Nomentana negli anni Cinquanta lo ha isolato. Il fabbricato principale è una palazzina a due piani con un falso bugnato. E’ in stile floreale o liberty con logge e finestre sovrapposte, colonne, archetti, cariatidi e pilastrini. Nel lato Nord un porticato al piano rialzato, nel lato sud una loggia con Cariatidi e archi in marmo di Carrara. Gli elementi decorativi sono stati realizzati da Adolfo De Carolis e Alessandro Moroni. Nell’interno una sala da ballo con il soffitto a cassettoni ottagonali alternati a quadrati, è stata realizzata utilizzando materiali moderni come la ghisa e il ferro. Il giardino presenta quella che è ritenuta la più bella raccolta di palme di Roma. Nel giardino ci sono altre quattro costruzioni del 1925, tra cui un chalet svizzero cheera la casa del giardiniere e del portiere. Dopo la seconda guerra mondiale passò alla Società Generale Immobiliare, ora versa in stato di abbandono.

     Dopo numerosi passaggi di proprietà e tentativi di lottizzazione, nel 1997 la Luiss, l’università di Confindustria, l’ha comprata all’asta, per sei miliardi e mezzo di vecchie lire e, nel 2012 ha avviato i lavori, il progetto prevede una business school.  Contro tale scelta, che limitava la fruizione pubblica della villa, sono ricorsi al Tar sia Italia Nostra che il Comitato Villa Blanc. Oggi una parte della villa è aperta a tutti i cittadini. E' una notizia da salutare positivamente!

Buon compleanno teatro Eliseo


   Il teatro Eliseo - uno dei più prestigiosi della capitale - compie 100 anni, per l'evento sarà emesso un francobollo commemorativo. Previsto un fitto cartellone di nuove produzioni, grandi successi e riscoperte.

     Il teatro Eliseo è il più giovane dei grandi teatri romani sorto nella primavera del 1900 come teatro all'aperto dotato del solo palcoscenico in legno, era situato praticamente sulla terrazza del palazzo Rospigliosi. Il nome era praticamente obbligato Arena Nazionale. Solo sei anni dopo si decise di erigere un vero e proprio teatro in muratura e fu il primo teatro interamente in cemento armato, cambiò il proprio nome in teatro Apollo.

     Nel 1912 il ridotto (spazio separato per eventi minori) venne reso indipendente. Il teatro si chiamò Cines, mentre il ridotto Sala Apollo divenne un locale notturno. Nel 1914 la facciata assume lo stile liberty attuale e il Cines divenne sala cinematografica ma saltuariamente vi si tennero spettacoli teatrali. Durante la prima guerra mondiale cambiò ancora nome in Gran Cinema.
     Con la fine della "grande guerra" il teatro assunse finalmente il nome di teatro Eliseo. Vi si tennero operette, opere liriche e ancora prosa. Nel 1938 avvenne un ulteriore rifacimento ad opera di Luigi Piccinato[1] che diede al teatro una forma più elegante e simile all'attuale. Venne aumentata la capienza del teatro, si passò da 600 a 1300 spettatori, venne ampliato lo spazio scenico per l'introduzione di nuovi macchinari e allargato il boccascena.
     Nel 1979 si entrò in possesso del Piccolo Eliseo dove si tennero regolari stagioni di prosa in uno spazio per 300 spettatori. Nel 1982 Giancarlo Capolei ristrutturò l'Eliseo riducendo i posti a 956, per una maggiore comodità e visibilità, ammodernando gli impianti.
     Attualmente il teatro Eliseo e il Piccolo Eliseo Patroni Griffi[2] hanno un cartellone regolare che spazia dalla prosa classica alla contemporanea, è tra i teatri più frequentati della capitale.  

     Tra l'Eliseo e il Piccolo Eliseo si trovano gli ex magazzini Rovatti del 1901, poi salone Renault, oggi negozio de La Gardenia e Golden Point, con strutture in ghisa e cemento armato che consentono superfici vetrate a tutta altezza. Insieme teatro e ex magazzini costituiscono uno degli esempi più rilevanti del liberty romano.




[1] Luigi Piccinato (Legnago, Verona 1899 - Roma 1983) architetto e urbanista, teorico della storia dell'architettura. Nel 1959 vinse il concorso per la stazione di Napoli, nel 1953 ha redatto il PRG di Matera, nel 1961 quello per lo stadio Adriatico di Pescara. Nel 1945 ha fondato con Zevi, Ridolfi e Nervi l'APAO l'Associazione per l'Architettura Organica che voleva portare in Italia le idee di Wright. Ha insegnato nelle Università di Napoli, Venezia e Roma. E' stato consigliere comunale a Roma per il PSI. Case in piazza Santa Maria Liberatrice - via Branca - via Vanvitelli, villini in via Monte Parioli.
[2] Giuseppe Patroni Griffi (Napoli 1921 - Roma 2005) regista teatrale, drammaturgo e sceneggiatore, è stato direttore artistico del teatro Eliseo, allievo di Luchino Visconti.



Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'interno dell'edificio che vedi sotto.

Nella foto di ieri la cavea dell'Auditorium.

giovedì 14 giugno 2018

Concerti alla Garbatella

   La Garbatella è uno dei quartieri di Roma nel quale è ancora facile trovare la vera anima della nostra città. Una bella occasione per visitarla, o per tornare a visitarla è la 25° edizione della rassegna "Festa per la cultura" che si tiene tra le piazze del quartiere e il parco della scuola Principe di Piemonte. Una tre giorni ricca di appuntamenti musicali, di arte e teatro.
Uno dei tipici cortili della Garbatella,
questo si trova in via Passino 2.

   Venerdì 15 alle ore 21 sono attesi diversi grupppi per la Staffetta di Cori con Diapason, Zenzero e altri. Sabato 16 invece dopo le danze popolari alle ore 19 si esibisce la cantautrice jazz Eleonora Betti, i Tetes de Bois e la Piccola Banda Ikona. Domenica 17 alle ore 19 si esibisce il Trio Filante. Alle ore 21 lo spettacolo con musica dal vivo "La Romana Repubblica - Quanno er popolo diventò sovrano" che replica il 3 luglio al Mausoleo Ossario Garibaldino.

Sei romano de Roma se...

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Nella foto di ieri l'Auditorium parco della Musica.
    L'auditorium Parco della Musica è stato progettato dall'architetto Renzo Piano[1], la sua costruzione è iniziata nel 1995 ed è stato inaugurato il 21 aprile 2002[2] (il 21 dicembre dello stesso anno è stata inaugurata la sala Santa Cecilia). Dalla distruzione dell'Auditorium all'interno del Mausoleo di Augusto (Augusteo 1936 - teatro Adriano - teatro Argentina - Auditorium via della Conciliazione) la città di Roma non aveva un luogo dedicato alla musica, svolgeva una simile funzione l'auditorium di via della Conciliazione.

   L'auditorium si compone di tre sale che dall'alto assomigliano a tre scarabei oppure a tre liuti, ogni sala è progettata per essere la cassa acustica più idonea per il genere di musica che vi verrà  interpretata. Tutti i materiali richiamano i colori di Roma: il bianco del travertino, il rosso dei mattoni, il grigio della copertura delle sale richiama la cupola del Pantheon. La sala Santa Cecilia da 2.700 posti dedicata ai concerti sinfonici per grandi orchestre. Le strutture portanti di copertura - di dimensioni eccezioni - sono costituite da travi in legno lamellare e acciaio. Il palcoscenico si trova quasi in posizione centrale circondato dai vigneti, cioè i posti a sedere posti su diversi livelli. Il controsoffitto - vera innovazione - è costituito da 26 gusci in legno ciliegio americano di 180 mq ciascuno, nel complesso coprono una superficie di 4.000 mq. Il tempo di riverberazione del suono è di 2,2 secondi. E' la più grande sala da concerti d'Europa. La sala Giuseppe Sinopoli[3] da 1.200 posti si adatta ai più diversi tipi di musica anche perchè l'orchestra può assumere varie posizioni. La sala Petrassi[4] da 700 posti per generi musicali più nuovi a causa dei tempi di riverberazione dei suoni, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche perchè permette il cambio delle scene e dei costumi. Le due pareti laterali del palco possono ruotare di 90° così da realizzare il boccascena, tradizionale sipario all'italiana. Esiste una quarta sala: il teatro Studio, uno spazio poliedrico di 492 mq con 330 posti, aperta nel settembre 2005, dotato di posti a sedere non fissi, si trova tra la sala Petrassi e la sala Sinopoli. In quest'area si trovano il Teatro Studio1 - 2 - 3 ognuno di 120 mq, di ciliegio, con annessa sala di regia.



[1] Renzo Piano (Genova 1937) autore del Centre Pompidou a Parigi (1971), della ristrutturazione del Porto Vecchio di Genova in occasione dell'Expo 1992, dell'aeroporto internazionale di Kansai in Giappone (1988-94), del Centro Culturale Tijbaou a Noumea in Nuova Caledonia (1991-98), della riqualificazione di Potsdamer Platz a Berlino dopo il crollo del muro del 1989 (1992-2000), delle quattro torri per uffici e residenze a Sydney in Australia (1996-2000), della Chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (Foggia) e dell'Auditorium de l'Aquila (6 ottobre 2012).
[2] Inaugurazione Alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi e di 50.000 persone, 13 ore di musica in quella giornata. Per il 21 dicembre Ciampi intervenne in diretta alla trasmissione tv di Morandi "Uno di noi" abbinata alla lotteria Italia.  Ditte costruttrici: Colombo Costruzioni, Edil Pav, Speco, Addessi Service. I materiali sono stati forniti dalla Mapei.
[3] Giuseppe Sinopoli (Venezia 1946 - Berlino 2001) direttore d'orchestra, compositore e saggista.
[4] Goffredo Petrassi (Zagarolo 1904 - Roma 2003) compositore e maestro per un'intera generazione di compositori, la sua attività abbraccia vari generi musicali pur mantenendosi coerente. Da ragazzo lavorò come commesso in un negozio di strumenti musicali. Diplomato al Conservatorio di Roma in organo e composizione.

mercoledì 13 giugno 2018

Una bellissima serata nel parco della Caffarella


La locandina è del Comitato per il Parco della Caffarella che si ringrazia.

Un buon futuro per il Velodromo dell'Eur



     Al posto del Velodromo sorgerà un campo da golf. E' stata raggiunta un'intesa tra Roberto Diacetti (presidente di Eur Spa) e la federazione italiana golf. Entro fine giugno sorgerà il campo per tenersi in allenamento anche la sera per i professionisti in arrivo nella città per i congressi nella Nuvola e tariffe calmierate per tutti i cittadini. La concessione durerà otto mesi e sarà rinnovabile.
      Il Velodromo Olimpico è stato progettato dagli arch. Ligini, Ortensi e Ricci, costruito negli anni 1958-60 per le Olimpiadi del 1960. Possedeva una pista in legno del Camerun di 400 metri, la platea erbosa per l’hockey e tribune capaci di 20.000 posti. Diversi record mondiali sono stati stabili su questa pista. Il velodromo è stato adottato dal 75° C.D. Eur di via dell’Elettronica 3 (da La suola adotta un monumento 2005/07, ed. Palombi). Dopo anni di abbandono è stato abbattuto nel luglio 2008 nonostante le proteste e un appello dei docenti di architettura della Sapienza che lo hanno definito un gioiello di land – art. 

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.

Nella foto di ieri il viadotto di Corso Francia progettato da Pier Luigi Nervi.

martedì 12 giugno 2018

Grandi novità in vista per l'aeroporto di Fiumicino


     Una città degli uffici nell’aeroporto, Adr presenta la Businnes City che sorgerà riadattando alcuni edifici. Uno spazio per 10.000 persone, cantiere al via, inaugurazione nel 2022, investimento di 190 milioni. La City, completamente ecosostenibile darà lavoro a più di 23.000 persone. Ci sarà un centro congressi da 1300 posti, spazi wellness, alberghi, aree dedicate a eventi e fiere internazionali, uffici consolari e laboratori per start up. Entro il 2021 sarà completamente ricostruita la parte dedicata ai voli Schengen che raddoppierà la capacità dell’aeroporto. Nel 2017 nell'aeroporto hanno transitato 41 milioni di passeggeri, hanno i loro uffici 150 compagnie aeree.


Scoperta la tomba dell'Atleta


     In zona Salone, presso il Tecnopolio, è stata scoperta la tomba dell’atleta. Tra villette abusive sanate, il cantiere Acea (acquedotto Castell’Arcione-Salone) ha riportato alla luce un sepolcro intatto con 4 corpi e un attrezzo usato dagli sportivi, lo strigile, si tratta di un corredo funerario del IV sec. a.C. Sepoltura a camera ritrovata un mese fa, due metri sotto un prato, scavata nel tufo 2,50 x 3,30 m. Trovata una moneta, per pagare il pedaggio a Caronte del 335-312. E’ un raro esempio di tomba giunta fino a noi senza profanazione. L’analisi del DNA ci dirà molte cose sulle persone che si trovano in questa tomba.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.

Nella foto di ieri la chiesa di San Valentino al Villaggio Olimpico.
Opera dell’arch. Francesco Berarducci[1], consacrata dal card. Ugo Poletti il 23 novembre 1986. La parrocchia era stata istituita il 2 maggio 1962 dal card. Clemente Micara, il suo territorio desunto da quella di Santa Croce al Flaminio.
     La chiesa è dedicata al martire cristiano[2] di cui esistono le catacombe nella vicina collina dei Parioli in viale Pilsudski, vicino allo stadio Flaminio. La chiesa si presenta subito senza un segno urbanistico forte, anzi vuole mischiarsi tra le altre costruzioni del territorio, quasi confondersi con esse. Lo stesso campanile, che pure c’è, deve essere cercato con attenzione, non svetta come indicatore geografico. La cancellata che precede il sagrato è bassa, sul muretto divisorio un angelo con la croce che ricorda quello analogo sul ponte Sant’Angelo è ritagliato su una lastra di travertino, non esiste un portone di ingresso ma una porta vetrata rinforzata da un disegno metallico. La facciata presenta sulla sinistra una scalinata che è interrotta da un giardino con un ulivo e altre essenze arboree. Sulla facciata, per altro bassa, la data di consacrazione: 23.11.1986. Una sorta di atrio precede l’ingresso in chiesa, questo presenta aperture su vari fronti, qui una unica lapide ricorda le visite di Paolo VI il 05.06.69 e di Giovanni Paolo II il 16.02.92.
    L’interno della chiesa è molto luminoso, colpisce per le travi in ferro che disegnano un percorso a zig zag, le luci sono numerose ma molto piccole, camminando all’interno si aprono in continuazione diverse visuali. Colpiscono tre copie del pittore romano Pietro Cavallini, quella con il Cristo in trono è dietro l’altare maggiore. Sembrano pitture staccate dal muro, riproducono angeli dalle ali bellissime, l’autore M. Merosi, si è firmato, ha datato le sue opere al 1995, e modestamente ha scritto il vero autore del soggetto. Si tratta di pitture provenienti da Santa Cecilia in Trastevere.
     Il progettista ha disegnato anche gli apparecchi di illuminazione, i simboli liturgici. Per Piero Ostilio Rossi: “alcuni temi architettonici accomunano questa chiesa con quella di Nostra Signora di Bonaria a Nuova Ostia per l’uso raffinato della luce”. Notare il contrasto tra la massa del solido basamento in mattoni e la trasparenza quasi immateriale della copertura in acciaio e vetro. Nell’interno, man mano che ci si avvicina all’altare, la copertura lascia filtrare la luce in quantità sempre maggiore. Le pareti e i pavimenti sono costruiti con materiali poveri: mattoni, peperino, travertino.


[1] Francesco Berarducci (Roma 1924-1992) laureato con Vittorio Morpurgo (teca Ara Pacis e piazza, palazzo Farnesina con altri), collaborò con lui al quartiere di Torre Spaccata. Persona schiva e lontana dai dibattiti teorici, era dedito al disegno e alla costruzione. La sua opera risente di Le Corbusier. Tra le sue opere ricordiamo: il palazzo della Rai, Nostra Signora di Bonaria a Ostia, Santo Stefano Protomartire a Quartu Sant'Elena e l'insediamento residenziale di Torrino Nord.
[2] San Valentino. 176-273, vescovo di Terni e martire decapitao sotto l'imperatore Aureliano. E' riconosciuto santo anche dagli ortodossi e dagli anglicani. E' confuso con il presbitero martire del 270 sotto Claudio il Gotico. La sua festa è il 14 febbraio.

lunedì 11 giugno 2018

Roma ha un nuovo parco: Talenti

     Da pochi giorni Roma ha un nuovo parco pubblico e una Casa per Anziani in via Gerolamo Rovetta. Si tratta di una area verde di 25 ettari, completamente riqualificata, con area giochi per bambini. Il parco si trova nel III Municipio (Montesacro). E' solo un primo passo verso l'apertura completa di tutta l'area che avverrà in autunno e prevederà anche un centro polifunzionale.
     Questa realizzazione nasce da una convenzione del 2001 tra il Comune di Roma e le società Fineuropa Spa e Findi Srl oggi Impreme Spa. Le opere pubbliche sono realizzate da privati su aree cedute all'Amministrazione a scomputo degli oneri che i privati devono corrispondere al Comune.
     Una bella notizia per tutti i cittadini!

Novità per l'Archivio Storico Capitolino, una eccellenza della nostra città


     L'Archivio Storico di Roma è un'eccellenza nel campo della conservazione e nell'accesso sia alla documentazione storica su Roma dal XIV secolo al Novecento, sia al materiale bibliografico inerente la città, ebbene questo importante istituto ha iniziato un processo di informatizzazione e schedatura del patrimonio documentale dell'archivio stesso. Purtroppo il materiale dagli anni Trenta in poi rischia di andare disperso a causa dell'incuria. La documentazione quotidiana prodotta da Roma Capitale non viene archiviata in modo scientifico ma casuale. Il Comune è impegnato per rimediare a queste carenze. Ci auguriamo che tutto venga fatto al più presto e secondo una logica archivistica.