domenica 30 giugno 2013

Come sono belle le chiese neoclassiche di Roma

   Oggi eravamo in 32 alla partenza del Colosseo, tutti amici di Vediromainbici, riuniti in allegria, con le nostre biciclette, pronti per una bella passeggiata alla scoperta delle chiese Neoclassiche di Roma. Strada facendo si sono aggiunti altri amici che ci hanno raggiunti nelle tappe che abbiamo fatto durante l'itinerario, in tutto eravamo 40. Un buon numero, che dice come è apprezzata la nostra associazione.
Eccoci alla partenza, la giornata è bellissima ma fresca,
si pedala proprio bene.
Prima tappa la basilica di San Giovanni in Laterano. Il luogo si presta per una premessa sullo stile neoclassico e sul Settecento. La facciata è di Alessandro Galilei, a un solo gigantesco ordine di semicolonne e lesene corinzie, comprende un portico architravato e un loggiato ad arcate. Sulla balaustra di coronamento si trovano 15 statue altre 7 metri di Cristo, dei santi Giovanni Battista ed Evangelista e i dottori della Chiesa. Dal balcone centrale si affaccia il Papa nel giorno dell'Ascensione. Entriamo nella chiesa che è piena di capolavori, meriterebbe una visita esclusivamente a lei dedicata, ma noi ci dedichiamo alla cappella Corsini, sempre del Galilei, con il sepolcro del papa Clemente XII costituito da un'urna in porfido proveniente dal Pantheon.

Si riparte, in sella alle bici verso Trastevere, sullo sfondo l'antico ospedale di San Giovanni.

Seconda tappa alla chiesa di Santa Maria della Luce, nata come San Salvatore in Coorte nel IV secolo sulla sede della VII coorte dei vigili (corpo militare impegnato a spengere gli incendi. Cambiò nome quando nel 1730 una immagine della Madonna, sulla pubblica strada, venne vista brillare di luce propria (ora è sull'altare maggiore). La chiesa venne ricostruita da Gabriele Valvassori, la facciata è rimasta incompiuta. Dal 2003 è una chiesa dedicata agli immigrati latinoamericani con messe in portoghese e spagnolo, con le immagini sacre più venerate del centro-sud America. Tra le tante ricordo quella di monsignor Romero, vescovo di San Salvador, ucciso da un cecchino mentre celebrava la messa perché aveva denunciato i soprusi della giunta militare al potere.

Visto che siamo a Trastevere passiamo a trovare il nostro
amico Alfredo che gestisce una edicola in piazza San Cosimato,
il simpatico Alfredo è stato tra i fondatori di Vediromainbici,
è sempre un piacere ritrovarsi con lui.
Ripresa la bici, fatti pochi metri, in via di San Cosimato,
scopriamo che hanno messo da poco una lapide che
ricorda l'abitazione nella quale nacque Alberto Sordi.
Merita una foto!
Passiamo per ponte Sisto, un altro momento simpatico,
approfittando di un musicista di strada con fisarmonica
e coloratissimo cappello messicano (siamo in tema)
qualcuno di noi si mette a ballare!!!
E' proprio un bel gruppo.

Chiesa della Trinità de' Pellegrini.
Chiesa di origini antichissime, rifatta nel Seicento, la facciata è del 1723 su progetto di Francesco De Sanctis, l'autore della Scalina di Trinità de Monti. Facciata leggermente inflessa e bipartita dal cornicione, paraste e capitello composito, 12 colonne libere racchiudono 4 nicchie con i quattro Evangelisti. All'interno spicca, sull'altare maggiore, la "Trinità" di Guido Reni del 1625, commissionata da Ludovico Ludovisi nipote di Gregorio XV, realizzata in soli 27 giorni. Nella seconda cappella di sinistra "Madonna con Bambino tra sant'Agostino e san Francesco". La confraternita dei Pellegrini ospitava le persone giunte a Roma per il giubileo. Durante la Repubblica Romana del 1849, i feriti che combattevano sul Gianicolo, venivano qui soccorsi, tra i 1.500 che sono stati curati in questo luogo vi è anche Goffredo Mameli che vi è morto per cancrena.

Ancora una chiesa neoclassica, San Pantaleo, presso palazzo Braschi, la facciata della chiesa porta la firma di Valadier, è stata eretta ai primi dell'Ottocento. Siamo entrati in chiesa per ammirare due quadri molto belli. Ci siamo fermati perchè si stava celebrando la messa. Abbiamo capito che era alla fine ed abbiamo aspettato in doveroso silenzio. Il sacerdote ci guardava. Quando ha finito si è rivolto a noi dicendo: "E le biciclette dove le avete lasciate?". Grati per il gesto di simpatia gli abbiamo anche chiesto di accendere la luce nell'ambiente di passaggio alla sacrestia, abbiamo così potuto ammirare i "Santi Giusto e Pastore" del Pomarancio. Nella seconda cappella di destra abbiamo visto il "Transito di San Giuseppe" del veneto Sebastiano Ricci.

Ormai si sono fatte le ore 13 e concludiamo l'itinerario con la chiesa di San Rocco in Augusteo.
E' la chiesa della confraternita omonima che aveva lo scopo di soccorrere gli appestati, era formata di barcaioli e osti che vivevano sul Tevere. Annesso vi era un ospedale. La scoperta di un affresco con la Madonna ritenuto miracoloso diede luogo a una ristrutturazione della chiesa nel 1654. La cupola e la sacrestia sono opera di Giovanni Antonio De Rossi, mentre la facciata è del 1832, opera di Giuseppe Valadier. Lo stile neoclassico della facciata è evidente con un unico ordine di doppie colonne con capitelli corinzi e paraste che sorreggono un grande timpano.
E' stata una bellissima giornata, una bella passeggiata in bici, tra storia, arte, e simpatica compagnia. Con questo itinerario si conclude l'attività di Vediromainbici, gli appuntamenti domenicali riprenderanno il 1° settembre.

sabato 29 giugno 2013

Evviva!!! E' nato un gruppo interparlamentare di amici della bicicletta!

   Questa è proprio una bella notizia, è il caso di diffonderla, avere un parlamento giovane serve ad impostare nuovi argomenti e tematiche politiche anche se non strettamente di una parte politica.
   Il giorno 26 giugno si è tenuta la prima riunione di un gruppo interparlamentare di amici della bicicletta a cui aderiscono 60 tra deputati e senatori di diversi gruppi politici. Tra loro: Paolo Gandolfi di Reggio Emilia, Antonio De Caro di Bari, Michele Mognato di Mestre, Roberto Cotti di Cagliari. Tre le questioni sulle quali daranno battaglia: 1) portare avanti la legge quadro sulla mobilità ciclistica che giace in parlamento; 2) proporre modifiche al codice della strada favorevoli alle due ruote (ad esempio la possibilità di percorrere una strada a senso unico nel senso opposto quando la larghezza della strada lo consente), 3) riconoscere giuridicamente l'infortunio in itinere tra casa e luogo di lavoro per favorire gli spostamenti in bicicletta.
Sopra palazzo Montecitorio sede della Camera dei Deputati,
sotto palazzo Madama sede del Senato della Repubblica.
Foto di Piero Tucci, il loro uso è libero.
   Siamo lieti di questa novità, auguriamo buon lavoro a questo gruppo di amici della bicicletta presente nelle due Camere. Seguiremo i loro lavori!

venerdì 28 giugno 2013

Dati veramente tristi per i musei romani.


   Roberto Grasso di Federculture, Andrea Carandini presidente del FAI
di Roma e Marco Parini presidente di Italia Nostra hanno presentato dei
dati sconfortanti a riguardo dei musei romani. I 5 più grandi musei
romani insieme non superano i 3,6 milioni di visitatori l'anno, contro i
23 di Parigi, i 25 di Londra e i 23 Madrid. Ma anche i teatri in un anno
accolgono non più di due milioni di spettatori contro i 28 di New york e
i 14 di Londra. Inoltre le risorse stanziate dal Campidoglio sono
diminuite in 5 anni di 15 milioni di euro, solo il 2,2% del bilancio
comunale.Nel 2012 i visitatori dei musei comunali sono diminuiti del
6,3%.

   Un discorso a parte meritano i musei di arte contemporanea. Roma e
l'Italia sono il fanalino di coda in Europa. Certo abbiamo un grande
passato, il periodo classico e quello rinascimentale non hanno paragoni
in tutto il mondo. L'arte contemporanea è riuscita a richiamare
l'attenzione su di se solo negli ultimi anni.Nel 2012 il Macro ha
avuto 303.573 visitatori, il Maxxi 209.314, mentre la Tate Modern
di Londra oltre 5 milioni, il Centre Pompidou di Parigi 3,8 milioni,
il Moma di New York ben 2,8.

   Bisogna investire di più su questa risorsa, la cultura, può essere
un volano per l'economia della nostra città e dell'Italia tutta che
possiede un patrimonio storico artistico straordinario.
Nell'ordine: il palazzo dei Conservatori sede del Museo Capitolino, il casino di villa Borghese sede della Galleria Borghese, la GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e l'ingresso del MAXXI il museo delle Arti del XXI secolo.

giovedì 27 giugno 2013

C'è ancora molta strada da fare per il rispetto di bici e ciclisti!

   Un episodio incredibile, al punto da non sembrare vero ci è stato riferito ieri da un nostro amico di Vediromainbici. Rino ha raggiunto in bici palazzo Altieri, in piazza del Gesù, al centro della nostra città. E' entrato nel cortile e ha visto che una metà era utilizzato come parcheggio di automobili e un'altra metà come parcheggio di motorini. "Benissimo!" ha pensato, "parcheggio qui la mia bici!". Niente da fare. E' arrivato il portiere del nobile palazzo e gli ha comunicato che nel cortile è vietato parcheggiare le bici. A nulla sono servite le rimostranze di Rino, ha dovuto portare fuori la bici e parcheggiarla nella piazza legandola ad un palo.
   Questo episodio incredibile dimostra che ancora c'è molta strada da fare per il rispetto delle bici e dei ciclisti, ma come, si dovrebbe essere ben felici che sempre più persone utilizzano le biciclette per andare a lavoro, a scuola o negli spostamenti quotidiani, andare in bici significa meno inquinamento, meno traffico, esercizio fisico e salute per chi usa la bicicletta, una città meno congestionata dal traffico e meno inquinata per tutti i cittadini compresi gli automobilisti. Adesso abbiamo a Roma anche un sindaco che va in bici tutti i giorni, ma a quanto pare la cultura dell'auto a tutti i costi imperversa ancora.
   L'episodio che ho raccontato può essere documentato con nomi, cognomi, orari e luoghi.

   Palazzo Altieri è un nobile palazzo romano del Seicento, fu voluto dalla famiglia omonima che ebbe con papa Clemente X (1670-76) una grande affermazione. Fu costruì su progetto di Giovanni Antonio De Rossi nel 1650. Il salone è affrescato da Carlo Maratta e Giovanni Belloni. Essendo un edificio di grandissime dimensioni ha avuto nel tempo diversi utilizzi. E' caro al ricordo di tanti romani perchè in esso abitò l'indimenticabile attrice Anna Magnani. Fu sede di una grande e famosa sartoria, vi ebbe la sede di rappresentanza l'ABI, è stato set cinematografico (es. fu scelto da Fellini per "L'Amore in città).

mercoledì 26 giugno 2013

Tutti i segreti di Monteverde

   Raramente capita di incontrare un bel libro come questo, non un libro che vende fumo, non una guida turistica ma un libro che farla di luoghi, fatti, persone reali, che ci aiuta a ricostruire un pezzo di città.

La copertina del libro è tratta da: www.ibs.it
   Monteverde è un bel quartiere di Roma che ha una sua storia che merita di essere conosciuta. Fino ai primi del Novecento è stata una altura verde di Roma, una continuazione del Gianicolo, ma fuori dalle mura storiche della città, un monte - appunto - verde, che sovrastava e sovrasta il Tevere sulla sponda destra.
Si divide in due parti, Monteverde vecchio, costruito ai primi del Novecento con villini stile liberty o classici, circondati da un piccolo giardino e Monteverde Nuovo, sorto negli anni Sessanta con case di cinque piani, non intensivi, palazzi e case di civile abitazione.
   Ebbene ora abbiamo questo bel libr di Giuseppe Lorin che parla dei luoghi, delle persone, delle targhe, delle leggende del quartiere e di quelli limitrofi, arriva a spingersi fino al mare. Il libro nasce dai ricordi familiari, da interviste a persone, da uno studio e una ricerca fatta in modo serio e appassionato.
   Se amiamo Roma, non perdiamoci questo bel libro!
Giuseppe Lorin, Da Monteverde al mare, ed. David & Matthaus, pag. 244, € 19,90.

martedì 25 giugno 2013

Scola per ricordare Fellini, un viaggio nella memoria del cinema italiano e di Roma.

   Che strano chiamarsi Federico, Scola racconta Fellini è il film
appena concluso dal grande regista che dal 2003 ha promesso di non
girare più i film, ed in effetti questo non è un vero e proprio
film, piuttosto sono stati messi insieme i ricordi personali del
regista e le memorie di tanti che lo hanno conosciuto.

In alto Federico Fellini con la moglie Giulietta Masina,
sotto Ettore Scola, le immagini sono tratte da:
it.wikipedia.org.

   Scola e Fellini si sono conosciuti nel 1947 alla rivista umoristica
"Il Marc'Aurelio" dove federico lavorava dal 1939. Si trattava di una
piccola scuola di umorismo, anzi una università, del modo di far
ridere in quella rivista, nei suoi disegni, si ritrova molto nei
film di Fellini.
   Nel film - documentario - testimonianza di Scola c'è ovviamente
Cinecittà che per noi è un tempio che ci ricorda tanti attori e
tanti registi, ma uno sopra tutti: Federico Fellini. Nel mitico
Teatro 5, dove lavorava Fellini, è stata ricostruita la redazione
del Marco Aurelio, i Bagni Cobianchi, il baretto di via Veneto,
la Lincoln con cui girava Roma di notte quando non riusciva a
prendere sonno.
   Fellini è universalmente considerato uno dei più grandi ed
influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore
di quattro premi Oscar al miglior film straniero, ha ricevuto anche
il premio Oscar alla carriera nel 1993. Vincitore due volte del
festival di Mosca nel 1963 e nel 1987, ha ricevuto la Palma d'oro al
Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla
Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
   Nell'arco di quarant'anni, dallo Sceicco Bianco del 1952 a La  voce
della luna del 1990 ha creato decine di personaggi memorabili.
Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di
una sottile malinconia, caratterizate da uno stile onirico e visionario.
Tra i film più celebri non possiamo dimenticare: La strada, Le notti
di Cabiria, La dolce vita, Otto e mezzo, Amarcord. In tutti i suoi
film c'è mota Roma vista con il suo occhio impietoso.
   Per noi che amiamo Roma, il cinema e Fellini, questo è un film
che non possiamo perdere.

lunedì 24 giugno 2013

Riempire una galleria d'arte di palloncini: Martin Creed.

   Non ci stiamo preparando ad una festa di compleanno per bambini,
magari in un luogo origianale come può essere una galleria d'arte.
No! E' il ritorno in grande a Roma dell'artista inglese Martin Creed.
Si tratta di un artista che opera attraverso la pittura, la scultura,
la performance, le installazioni, la fotografia, la scrittura neon,
i video, la danza e la musica. Insomma un artista a 360°
   Ma cosa vuole esprimere questo artista con il suo operato che
spesso si presenta sotto l'aspetto ironico. E' la complessità del
nostro tempo, la nostra incapacità di comprendere a pieno il presente,
le sue evoluzioni, la linea di tendenza verso il futuro.
   La mostra si tiene nella galleria Lorcan O'Neill in via degli
Orti di Alibert a TRastevere, nell'altra sede della stessa galleria
in via della Lungara dove si trovauna installazione di palloncini
rossi che saturano l'ambiente, e in via de Catinari 3 dove si trova
un wall-painting dipinto con vino rosso e una serie di sculture
realizzate impilando oggetti di natura diversa come scatole, tavoli,
ecc. In queste opere ritorna una caratteristica dell'artista, ognuna
è numerata e ha per titolo il nome comune degli oggetti che la compongono.
   Se si vuole capire l'arte contemporanea questa mostra non si
può perdere.

domenica 23 giugno 2013

Bellissima giornata in piscina, ma con la bici a portata di mano.

Bellissima giornata di sole oggi su Roma, con gli amici di Vediromainbici ci siamo visti come di consueto alle ore 9,30 al Colosseo in bici per fare una bella passeggiata per Roma con meta finale la villa dei nostri amici Laura e Massimo con bel giardino e piscina. Abbiamo così trascorso una domenica e un pranzo insieme, eravamo oltre 35 persone.
Eccoci alla consueta partenza dal Colosseo,
siamo in 27, altri ci raggiungeranno a casa di Laura e Massimo.

Si è diretti al parco degli Acquedotti, si percorre via
Labicana quindi via Emanuele Filiberto.

Imbocchiamo l'Appia, quindi la Tuscolana,
si passa per porta Furba, quindi
via dell'Acquedotto Felice.

E ci troviamo al parco di Tor Fiscale,
qui si trova un casale adibito da poco
a bar ristorante, un luogo simpatico nella natura.

Proseguiamo per un nuovo percorso
pedonale e ciclabile che ci porta nel parco degli Acquedotti,
parte del più vasto parco Regionale dell'Appia Antica.
Il nostro Mario approfitta per parlare di questo luogo magico.


Eccoci in viale Appio Claudio,
sempre nel parco degli Acquedotti.

Qui siamo giunti all'incrocio con l'Appia Nuova.

Ancora una pedalata e giungiamo al Quarto Miglio.
Poi viene il meglio della giornata, il bagno in piscina
e il pranzo a casa di Laura e Massimo.
Con le foto ci fermiamo qui per rispetto alle regole della privacy.
Grazie di cuore ai nostri amici che ci hanno ospitato nella loro splendida casa.


sabato 22 giugno 2013

Una stazione di servizio degli anni Cinquanta.

   Volete riscoprire una stazione di servizio degli anni 50 intatta,
senza un graffio, come nuova? E' stata ricostruita nel piazzale che
precede l'ingresso al MAXXI di via Guido Reni.L'ingresso è libero,
ed è un po' come tornare indietro nel tempo. Fa parte della mostra
Energy architettura e reti del petrolio e del post petrolio
in corso in questi giorni nella galleria 1. Tale mostra vuole
richiamare l'attenzione sull'urgenza di un'estetica nuova dell'ecologia.


Le foto della stazione di servizio sono state
scattate nella piazza antistante il MAXXI
da Piero Tucci, il loro uso è libero.
   Un progetto espositivo composito che indaga il passato il presente
e il futuro su un tema tipico della modernità: il rapporto tra energia,
architettura e movimento. La sezione storie racconta la stagione più
fertile e felice della collaborazione tra gli architetti e l'industria
energetica nei primi decenni del dopoguerra. Sono questi gli anni in cui
nascono le stazioni di servizio sull'autostrada del Sole. Tipico
esempio e l'autogrill di Montepulciano a cavallo dell'autostrada, di
questo, oltre al progetto e le foto si vedono anche le cartoline che
in quegli anni furono prodotte. Veri anni del boom economico.
   In mostra anche due biciclette, si può salire sopra, come ha fatto
il sottoscritto, produrre energia, di fronte a voi un grande schermo
ci fa sentire dentro via dei Fori Imperiali con il Colosseo sullo
sfondo. Sembrava di stare la domenica mattina con gli amici di
Vediromainbici. Alla fine della pedalata mi sono trovato dentro una
ipotetica e immaginaria città del futuro, piena di luci e di prospettive
avveniristiche con palazzi dalle forme meravigliose e di materiali
non conosciuti.
   E' stata una bella esperienza.

venerdì 21 giugno 2013

Al via il restauro della torretta di Valadier che impreziosisce ponte Milvio.

   E' partito in questi giorni il restauro della torretta che si trova
sulla sponda destra del ponte Mollo, come lo chiamiamo noi romani, in
essa c'è la mano del geniale architetto Valadier. I lavori si dovrebbero
concludere entro giugno. Dopo i cedimenti del cornicione esterno in
seguito alla nevicata di febbraio 2012, la sovrintendenza ha stanziato
50.000 euro per ristrutturare sia gli interni che gli esterni. Gli operai
hanno già rimosso le parti pericolanti. Ai lavori partecipa anche il XV
municipio che si occuperà dell'impianto elettrico e della ritinteggiatura.
   La torre venne fatta costruire nel XV secolo da Niccolò V, poi ricostruita
da Pio VII in forma di porta fortificata su disegno di Valadier nel 1805.
Il ponte venne fatto saltare da Garibaldi nel 1849 per ostacolare l'avanzata
delle truppe francesi. Ponte e torretta furono restaurati nel 1850 da Pio IX.
Il ponte è stato pedonalizzato negli anni Settanta. Nel 2004 è diventato meta
di innamorati da tutta Italia che giungono con i loro lucchetti dell'amore
sulla base del successo del libro di Federico Moccia "Tre metri sopra il
cielo", un romanzo rosa per giovanissimi.
   Questo restauro è una buona notizia per la nostra amata città.
La foto di ponte Milvio in apertura del post è dell'autore di questo blog, il suo uso è libero.

giovedì 20 giugno 2013

In bici alla scoperta del tempio buddista più grande d'Europa.

     Quest'oggi la nostra passeggiata in bici per Roma ci porta a scoprire una Roma nuova, proiettata verso un futuro fatto di giovani generazioni giunte in Italia con la speranza di un futuro migliore, oggi pedaliamo lungo la via Prenestina per circa Km 12 fino al tempio buddista di Roma in via dell'Omo, lungo la via Prenestina, prima del GRA. E' stato inaugurato, alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno il 30 marzo 2013, il giorno prima della Pasqua cattolica. In questa occasione il sindaco ha dichiarato che in città vivono dai 5 ai 7.000 cinesi, tutti provengono dalla regione meridionale Zhejiang.
     Lo Shejiang o Cho-Kiang è una provincia orientale costiera della Repubblica Popolare Cinese. Il suo nome deriva da quello del fiume che passa per il capoluogo Huangzhou città di oltre 6 milioni di abitanti. La provincia ha una estensione di 101.000 Kmq, confina con la municipalità di Shanghai, è abitata da oltre 54 milioni di abitanti, la densità è di 534 ab per Kmq.
      Il buddismo è una delle religioni più antiche e diffuse del mondo. Originato dagli insegnamenti di Siddhartha Gautama, detto Buddha, comunemente si riassume nelle dottrine fondate sulle "Quattro nobili verità". Si tratta di un insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche spirituali nate dalle diverse interpretazioni di queste dottrine. Sorto nel VI secolo a.C. in India come disciplina spirituale divenne una disciplina filosofica e religiosa ateistica. Conquistò un ruolo importante nell'India nel III sec. a.C. Dall'India si diffuse nel Sud Est asiatico e in Estremo Oriente. Nel Novecento giunse in Occidente, alcuni sostenitori di questa religione sono personaggi famosi come gli attori Brad Pitt (che ha interpretato "Sette anni in Tibet" nel 1997) e Richard Gere (che si batte per l'indipendenza del Tibet), la cantante Tina Tarner, in Italia il calciatore Roberto Baggio.
     Tale religione parte dall'esigenza di una "salvezza umana" senza mediazione divina. Tale salvezza è essenzialmente un riscatto dalla condizione umana sentita come penosa e insostenibile. Le "Quattro verità" sono il primo discorso di Buddha tenuto nel parco delle gazzelle nei pressi di Varanasi (o Benares) nel 528 a.C. ai suoi primi cinque discepoli, all'età di 35 anni, dopo un risveglio spirituale. In questo discorso si identifica il Buddismo come "Via di mezzo" in cui si riconosce che la retta condotta risiede nella linea mediana di condotta di vita evitando gli eccessi e gli assolutismi, quanto il lassismo e l'individualismo. I punti salienti della visione Buddista sono: - la dottrina della sofferenza (tutti gli aggregati fisici e mentali sono causa di sofferenza), - la dottrina dell'impermanenza (tutti gli aggregati fisici e mentali sono soggetti alla decadenza e all'estinzione), - la dottrina dell'assenza di un io eterno e immutabile.
Le foto di questo post sono dell'autore del blog,
il loro uso è libero. 

mercoledì 19 giugno 2013

Roma in un libro: da Pietro a Francesco.

La copertina del libro è tratta da: www.ibs.it
   Fare la storia della Chiesa è fare la storia del mondo
occidentale negli ultimi duemila anni tanti sono gli intrecci
di natura politica, economica e culturale che lega il potere
ecclesiastico agli altri poteri forti che hanno agitato la
storia. Fare la storia dei papi è inoltre un modo per vedere
da un'ottica particolare la storia del pensiero filosofico e
religioso, addirittura non si potrebbe parlare di storia
dell'arte se non si conoscessero i principi fondamentali del
Cristianesimo, la vita dei santi e quella dei pontefici.
   Adesso abbiamo nelle librerie un bellissimo libro che
ricostruisce la vita dei papi da san Pietro fino a papa
Francesco di recente elezione. L'autore di questo testo è
una garanzia assoluta, si tratta di Claudio Rendina, uno
studioso e scrittore romano che la nostra città la conosce
come pochi altri. Nato a Roma nel 1938 ha esordito nel 1959
con "Cuore di ragazzo", libro di poesie con la presentazione
del poeta Giorgio Caproni. Tra i numerosi volumi di storia
romana ricordiamo: "Guida insolita ai misteri di Roma",
"Roma giorno per giorno", "Le chiese di Roma", "Le grandi
famiglie di Roma", "Enciclopedia di Roma". Inoltre a tradotto
romanzi francesi dell'Ottocento. Dal 1994 con Roberto Rendina
ha fondato l'omonima casa editrice. Ha diretto la rivista "Roma
ieri oggi e domani", cura una rubrica per la Repubblica.
   Ma torniamo a questo bel libro sulla vita dei papi.Oltre
ai collegamenti storici, nella vita dei singoli papi non
manca l'aspetto umano e l'aneddoto, è quindi un libro profondo
e nello stesso tempo piacevole da leggere.
Imperdibile!
Claudio Rendina, I papi, Newton Compton editore, pag. 720, € 6,90.

martedì 18 giugno 2013

Emilio Isgrò: l'artista che cancella i libri.

La Galleria Nazionale d'Arte Moderna
in viale delle Belle Arti 131, a valle Giulia.
   Modello Italia 2013-1964" è l'ampia mostra monografica che
ripercorre la vita e le opere di uno dei più significativi artisti
contemporanei, Emilio Isgrò nato a Barcellona Pozzo di Gotto in
Sicilia nel 1937. Dal 1964 la sua opera si caratterizza in
cancellature di libri, riviste, giornali, l'Enciclopedia Treccani
è stata tra le prime opere ad essere presa di mira e cancellata,
proprio l'opera che aveva l'ambizione di raccogliere tutto il
sapere universale, un "orgoglio della cultura italiana" veniva
cancellata per richiamare l'attenzione del pubblico sull'importanza
della parola scritta. La cultura è evocata attraverso la sua
assenza, i libri illeggibili, quasi imbavagliati, lanciano un grido,
un messaggio inquietante che sta a noi interpretare o raccogliere.
   La mostra presenta un percorso a ritroso della produzione
artistica di Isgrò Nelle sale al primo piano le ultime opere,
al piano di ingresso le opere storiche e celebri come "Enciclopedia
Treccani". Curata da Angelandreina Rorro la mostra è alla Gnam
fino al 6 ottobre.

lunedì 17 giugno 2013

Il cinema e la bici, rivediamo le scene dei film più famosi con le due ruote come protagoniste!

   Il cinema ha un ruolo importante nella nostra società, a Roma in particolar modo dà lavoro a molte persone, Cinecittà è un pezzo della storia culturale italiana. Molti sono i film che hanno per protagonista la bicicletta. Adesso se vogliamo rivederne alcuni basta andare su you tube e cliccare: "La bicicletta nel cinema", eccoci davanti ad alcuni film famosi: - Jacques Tati, Flashdance, il mitico Ladri di bicicletta, Monella, ed altri ancora. Dieci minuti di spassoso divertimento e di ricordi degli anni passati.
Gli studi cinematografici di Cinecittà,
foto dell'autore di questo blog, il suo uso è libero.

domenica 16 giugno 2013

In 26 fino alla Vela di Calatrava. Lunga pedalata sotto un forte sole estivo.


Eravamo in 12 oggi al Colosseo al consueto appuntamento domenicale di Vediromainbici per andare a scoprire la Vela di Calatrava nel campus di Tor Vergata, ma giunti in piazza di Cinecittà si sono aggiunti con noi altre persone arrivate fin lì con la metro, così la passeggiata di oggi è stata di 26 persone.
Eccoci alla partenza dal Colosseo.

Prima tappa a piazza di Cinecittà per unirci a chi viene con la metro.

Prima sosta alla Croce del Giubileo dove si tenne l'incontro
con la gioventù in occasione del Giubileo del 2000,
vi parteciparono 2 milioni di persone. La croce,
alta 37 metre, è stata progettata dall'arch. Marco Petreschi.
Dal 2008 è diventata monumento al Grande Giubileo del 2000
con una base in travertino di m 29x8 e con otto pannelli in bronzo di Gino Giannetti (autore della porta in bronzo alla Città del Vaticano che affaccia su piazza Risorgimento). Al centro un ritratto del Papa Giovanni Paolo II. Sul retro 16 colonne in bronzo.
Una bella foto ricordo -dopo aver visto la Vela di Calatrava- ci sta proprio bene!
Per arrivare fin qui abbiamo fatto 16 Km.
Una vela di acciaio bianca come un nido d'api sopra il blu di due piscine olimpiche e il verdi di un campo polivalente per il basket o la pallacanestro. La Vela di Calatrava, o meglio palazzo dello Sport di Tor Vergata, fa parte della Città dello Sport, una piazza lineare grande il doppio del Circo Massimo, su un'estensione di 30 ettari, contornata da un doppio filare di cipressi. Sul lato opposto della Vela di Calatrava si troverà la Torre del Rettorato alta 90 metri, un grattacielo dalla forma di una vite capovolta. Inoltre due stadi da 5.000 posti, una pista di atletica, una piscina scoperta.
Nel 2005 i primi contatti tra il Comune e Calatrava, nell'agosto il consiglio comunale approva il progetto, nel 2007 affidamento dei lavori alla Cimolai di Pordenone (la stessa che ha costruito il Cavalcaferrovia Ostiense) e nello stesso anno la posa della prima pietra e l'avvio dei lavori. Costo preventivato dell'opera 235 milioni di euro, di cui solo 60 per il palazzo dello Sport. L'opera doveva essere pronta per i mondiali di nuoto del 2009, poi si è sperato nei finanziamenti per le Olimpiadi del 2020 quindi il governo Monti ha rinunciato alla candidatura italiana. Ora si spera in un investitore estero che metta i fondi per terminare l'opera, ne occorrono altri 400 milioni.
Ultima tappa alla cappella universitaria di Tor Vergata in via Salamanca. L'immagine è tratta da it.wikipedia.org che ringrazio. E' in marmo bianco, caratterizzata da volumi compatti, ha un ingresso preceduto da un atrio con calotta, il campanile è un puro parallelepipedo a base quadrata, sulla sinistra dell'ingresso due angeli che si richiamano a quelli di ponte Sant'Angelo. L'interno è completamente bianco, presenta un matroneo, una lapide ricorda Vittorio De Feo (Napoli 1928-Roma 2002) è l'architetto insegnante in questa università che ha progettato la cappella. Il suo archivio è stato donato al MAXXI. De Feo è autore della facoltà di ingegneria dell'università di Roma La Sapienza e del Liceo Plauto a Spinaceto.

E' stata una bella passeggiata sotto un sole estivo, peccato per la doppia foratura che ha interessato un nostro amico prontamente aiutato da Vincenzo, Carmelo, Luca e altri.
Tutte le foto sono dell'autore di questo blog, il loro uso è libero.
La foto della cappella di Tor Vergata è tratta da it.wikipedia.org.

sabato 15 giugno 2013

La passeggiata dei romani a costo zero: lungo il Tevere tra note e tradizioni

Ponte Cestio visto dalla pista ciclabile.
   Da oggi sabato 15 giugno e per tutta l'estate sarà possibile
passeggiare sul lungotevere tra ponte Sublicio e ponte Sisto
ed assistere per l'11° anno consecutivo alla manifestazione
"Lungo il Tevere". Tutti i giorni a partire dalle 19 si potrà
passeggiare tra le bancarelle, cenare o prendere una pizza,
vedere mostre fotografiche o d'arte, acquistare oggetti di
artigianato vario. Per il primo anno ci sarà anche un concorso
letterario in dialetto romanesco dedicato a Franco Califano
recentemente scomparso, autore di tante belle canzoni della
musica leggera italiana interpretate dai più grandi artisti.
Ponte Cestio di notte e le bancarelle lungo il Tevere
lo scorso anno.
 Una settimana sarà dedicata alla cultura argentina e un'altra
alla disabilità con Radio Kaos Italia dedicata ai non udenti.
   Ci sarà modo di passeggiare, stare in allegria e prendere
un po' di fresco, visto che la manifestazione si tiene sotto
le banchine del Tevere. Contiamo sul rispetto della pista
ciclabile dorsale Tevere, una delle poche esistenti in città
meravigliosa e importante.
Ponte Sisto.
Ponte Garibaldi visto da ponte Cestio.
Ponte Sublicio. Tutte le foto sono di Piero Tucci,
il loro uso è libero.