giovedì 27 giugno 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova l'albero che vedi sotto.

Nella foto di ieri il villino medioevaleggiante di piazza Lodi.

mercoledì 26 giugno 2019

Una mostra interessante alla Galleria Nazionale


     Una interessante mostra è in corso alla Galleria Nazionale di viale delle Belle Arti a Roma, ricostruisce l'opera di uno degli scultori italiani più importanti di questo dopoguerra: Giuseppe Uncini. Si è distinto per le sue opera in ferro e cemento. Nato a Fabriano nel 1929 e scomparso a Trevi nel 2008, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino e dal 1953 si è trasferito a Roma, lo possiamo considerare romano di adozione. Partecipa alla Quadriennale dal 1955. Nel 1958 realizza il "Primo cemento armato" una tavoletta di cemento grezzo rinforzato da rete e ferri. Nel 1962 costituisce con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro il Gruppo Uno per la valorizzazione del ruolo sociale dell'arte. Inizia la serie dei "Ferrocementi" e quella delle "Strutturaespazio". Numerose le sue mostre personali e collettivi a Bologna, Firenze, Venezia, Roma, Torino, alla Biennale di Venezia. Nel 1962  è fra i vincitori del premio Spoleto. L'ultima opera è una struttura in calcestruzzo di oltre sei metri di altezza realizzata per il Mart di Rovereto.
     Questa mostra antologica rende onore all'artista e ne ripercorre il suo cammino artistico.






Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il villino medioevaleggiante che vedi sotto.

Nella foto di ieri villa Fiorelli che si trova nei pressi di piazza Lodi.

     Dal Catasto Gregoriano del 1818 sappiamo che esisteva qui una proprietà di Vincenzo Costantini con edificio rustico.
     Nel 1849, Giuseppe Garibaldi con la moglie Anita e alcuni fedelissimi, fuggì da Roma verso Venezia perché ogni tentativo di resistere ai francesi era risultato vano. L’eroe dei due mondi si fermò in questo casolare a far abbeverare il suo cavallo che forse legò al vecchio e malandato gincko che si trova al centro della villa stessa, vicino c’è un altro esemplare della stessa famiglia che gode di ottima salute. Nel 1982 fu posta una lapide a ricordo dell’avvenimento.
     La figlia Teresa sposò tale Luigi Fiorelli che ampliò il rustico e la proprietà appare con il nome di Villa Fiorelli nella pianta dell’Istituto Cartografico Italiano del 1891 composta di tre edifici, di cui uno più grande, posizionati a corte, in un assetto tipico della Campagna Romana. Si giungeva all’ingresso della villa dalla via Tuscolana attraverso lo scomparso vicolo dei Canneti.
     Nel 1924 la tenuta agricola risulta dimezzata per la costruzione dei caseggiati tra via Voghera e via Terni. Il piano Regolatore del 1931 stabilisce la sistemazione del quartiere a palazzine, mentre il nucleo centrale viene recuperato come piazza – giardino. Il Governatorato di Roma acquistò la parte rimanente della villa, ormai ridotta in abbandono, nel 1930. Con delibera comunale del 28 agosto 1931 venne stanziata la somma di 138.000 £ per il recupero dei giardini, il progetto di sistemazione fu affidato all’architetto De Vico[1], tale progetto fu pubblicato sulla rivista Capitolium.[2] L’architetto sfruttò la configurazione del terreno per ricavarne una planimetria ellittica di circa 10.000 mq, circondata da strade ad anello da cui partivano una serie di strade a raggiera.
     Un locale sottostante, utilizzato per l’illuminazione, era il rifugio antiaereo degli abitanti della zona durante l’ultima guerra.
     Tale progetto sarà modificato nel 1967, lasciando in essere solo un piccolo rustico oggi adibito a sede del Servizio Giardini. Il Casino Padronale, che si vede nel progetto pubblicato su Capitolim, non fu possibile recuperarlo per il pessimo stato di conservazione dovuto all’incuria e all’abbandono, pertanto fu demolito, di esso rimase il piano interrato, utilizzato come rifugio antiaereo durante l’ultima guerra.
     Un intervento di riqualificazione, mirante a ripristinare il progetto di De Vico è stato eseguito dal Comune nel 2004[3]. Sono state reimpiantate le specie arboree originarie (pini, cipressi, ulivi, cedri, magnolie, siepi di alloro). E’ stata creata una piazza in sampietrini, circondata da un pergolato e con al centro un maestoso cedro.
     La villa è stata dotata di una cancellata di recinzione, un nuovo impianto di deflusso dell’acqua piovana, una nuova illuminazione, due nuove fontanelle e l’impianto di irrigazione automatico. E’ stata realizzata un’area per cani. Al centro della villa vi è anche un centro anziani.
     L’intervento più importante è stato quello di pedonalizzare le strade che formano un anello intorno alla villa. Tale iniziativa ha reso più tranquilla e sicura, per i bambini, la villa stessa. Non sono mancate polemiche da parte dei residenti.
     Villa Fiorelli è stata riaperta al pubblico il 2 dicembre 2004[4]. Il 30 marzo 2005 tre vie all’interno della villa sono state intitolate a giornalisti: Paolo Frajese, Giuseppe Fiori e Giovanni Forte[5]. Nel marzo 2006 una strada della villa è stata intitolata ad Andrea Santoro, sacerdote ucciso da un fanatico religioso in Turchia.
     L’ingresso principale della villa è di fronte alla chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio[6], in corrispondenza con via Terni. Una leggenda metropolitana dice che dalla villa parte una galleria sotterranea che arriva a San Giovanni. Probabilmente si riferisce ad una falda acquifera, come dimostrato durante i lavori di costruzione della metro A in piazzale Appio.


[1] Raffaele De Vico. Architetto dei giardini del Comune. 1923-4 Parco di villa Glori, 1925 Giardino di piazza Mazzini, 1926 Monumento ai caduti della I Guerra Mondiale al Verano, 1927 Serbatoio dell’acqua a porta Maggiore,1919 Ingresso al Colle Oppio da via Mecenate, 1929 – 35 Sistemazione ampliamento del Giardino Zoologico oggi Bioparco (in precedenza aveva realizzato il serbatoio dell’acqua), 1930 Parco Virgiliano, 1932 Giardino degli Aranci sull’Aventino, 1935 Uccelliera per il Giardino Zoologico, 1960 sistemazione arborea dei giardini del alghetto dell’Eur. 
[2] Valore della Lira. Tentiamo di ipotizzare il valore di una Lira negli anni Trenta con il valore dell’Euro negli anni 2010. 1 £ = 10 €, il valore dei lavori di ripristino dovrebbe essere di 1.380.000 € attuali.
[3] 2004. Sindaco di Roma era Walter Veltroni, nato a Roma il 3 luglio 1955. E’ stato sindaco della Capitale dal 1 giugno 2001 al 13 febbraio 2008. E’ stato il primo segretario nazionale del Pd.
[4] Riapertura Villa Fiorelli. La notizia da “Nove Nuove”, mensile del IX Municipio, di gennaio 2005.
[5] Intitolazione vie di villa Fiorelli. Da: la Repubblica, cronaca di Roma, del 31.3.05.
Paolo Frajese.  (Roma 1939 – Parigi 2000) giornalista conduttore tv, in Rai dal 1961. Presentò la Domenica Sportiva dal 1974al 76, nel 78 raccontò in modo esemplare il rapimento di Aldo Moro da via Fani. Presntò il Tg1 della sera dal 1984 al 1994.  
Giuseppe Fiori. (Silanus 1923 – Roma 2003) giornalista, scrittore e politico. Vicedirettore del Tg2, direttore di Paese Sera e senatore della Sinistra Indipendente. Fra i suoi vari libri: Vita di Antonio Gramsci, Vita di Emilio Lussu, Vita di Enrico Berlinguer.  
Giovanni Forti. (Roma 1954-92) giornalista del Manifesto, poi dell’Europeo quindi dell’Espresso. Dopo aver avuto una relazione con la figlia di Pajetta, da cui ebbe un figlio; dichiarò la propria omosessualità e si battè per il riconoscimento della dignità gay (si sposò con un giornalista americano in una sinagoga Usa). Scopertosi malato di Aids, raccontò con lucidità e in maniera ottimistica la sua malattia che lo condusse alla morte molto presto.
[6] Chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio. Chiesa costruita da Clemente Busiri Vici nel 1936 e subì diversi danni dai bombardamenti dell’ultima guerra. Una commovente lapide ricorda i parrocchiani morti nel bombardamento del 13 agosto 1943. La porta in bronzo centrale reca tuttora i segni del mitragliamento aereo.

martedì 25 giugno 2019

Un futuro per la Zecca da centro culturale!


   Per noi romani pensare alla Zecca, nei pressi di piazza Vittorio, significa pensare ad un edificio annerito dal tempo, con un aspetto alquanto dimesso. Inoltre si trova in un quartiere che da almeno venti anni è diventato un quartiere multietnico. Ma è sempre stato un quartiere di passaggio, nato per ospitare gli impiegati dei ministeri del giovane stato italiano, un quartiere piemontese, con i portici della piazza che fa tanto Torino, oppure Milano o Bologna. Per come è nato e per la vicinanza alla stazione Termini è sempre stato un quartiere di passaggio, di arrivi e partenze, un quartiere in cui si fermavano uomini e donne provenienti da tutta Italia.
   Adesso per la Zecca, sta per arrivare un futuro diverso, un futuro migliore!

  L’edificio del 1911 di via Principe Umberto diventerà museo, botteghe, caffè, sala convegni. Il giorno 18 di questo mese stato presentato il progetto di riqualificazione e valorizzazione della Zecca di Stato dal 2006 vuoto perché la produzione è stata spostata all’Appio.  All’interno dell’edificio è attiva la Scuola d’Arte della Medaglia. Si partirà tra due anni, sarà terminato nel 2022, il progetto si deve all’architetto Alfonso Femia, i costi sono stimati in 35 milioni tutti sostenuti dal Poligrafico. E’ prevista la demolizione e ricostruzione di due piani ammezzati posti a ferro di cavallo attorno alla corte centrale.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la villa che vedi sotto.




Nella foto di ieri il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale che si trova in viale Castrense addossato alle mura Aureliane.

lunedì 24 giugno 2019

Che cos'è la ciclopedia?


Ecco un bel libro che potrà piacere a tutti gli amanti delle bici e del suo sport, il ciclismo.
Chi è stato il miglior scalatore di sempre? Quale velocista è stato protagonista delle volate più fulminee? Chi ha avuto i baffi più creativi? In questo libro tanti fatti stranissimi della storia del ciclismo, statistiche sorprendenti e leggende. Tante informazioni bizzarre e affascinanti sul mondo del ciclismo amatoriale e professionistico. Di Robert Dinen, ed. Il Castello.
Da consigliare!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.

Nella foto di ieri la lapide che ricorda Attilio Selva, partigiano romano, posta in via Taranto

domenica 23 giugno 2019

Sempre più belle le passeggiate di VediROMAinBici


   Oggi splendida pedalata attraverso le regiones di Augusto, la suddivisione amministrativa della città fatta dall'imperatore romano da cui sono scaturiti gli attuali rioni.
Terme di Caracalla.

Confine delle mura Serviane presso via delle Terme di Caracalla.

Pianta di cappero.

La nostra bravissima guida Paolo.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.

Nelle foto di ieri il palazzo di via Taranto 95. Un intensivo con grande e curatissimo cortile interno.

sabato 22 giugno 2019

Lessico italiano


Una interessante mostra al Vittoriano vuole scavare nelle origini e nel significato di essere italiani. Si parte dalla lingua, dalle sue istituzioni, dal mondo del lavoro, tutto quello che ci fa sentire italiani. Una mostra rapida, che mette a fuoco vari aspetti dell'essere italiani oggi come ieri. Da vedere!
La prima edizione dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.

Un televisore del 1956.

La scheda elettorale del referendum monarchia o repubblica del 1946.

Lo stemma della Repubblica italiana di Paolo Paschetto.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova questa strada e importante edificio.


Nelle foto di ieri il colombario di via Pescara (piazza Ragusa).

venerdì 21 giugno 2019

Oggi è la Festa della Musica!

   Una bellissima giornata per Roma e i romani. Per la festa della musica 450 concerti di ogni tipo di musica esistente al mondo vedrà coinvolti oltre 4.300 musicisti professionisti e non. Dalle ore 18 alle ore 24, musica gratuita per tutti! Una occasione da non perdere. Per chi abita nei quartieri Tuscolano e Appio Latino si può scegliere tra: Largo Orazi e Curiazi, Clivis in via Arrigo Davila, villa Lazzaroni, Enoteca Vagoinvino in via Arrigo Davila 59, il mercato dell'Alberone in via Francesco Valesio 123, in piazza Scipione Ammirato. Una bella occasione da non perdere per vivere la nostra città.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il colombario che vedi sotto.


Nella foto di ieri la lapide marmorea posta sull'acquedotto Felice in via Ozieri (piazza Lodi).

Lapide del 1570 murata sotto un arco dell’acquedotto in cui si parla in sostanza di un CIRCO DEL SOLE e di un OBELISCO ritrovato nella vigna Saccocci e poi nel 1822 collocato nel Pincio (obelisco di Antinoo) per volere di Pio VII. “Qui si trovava il CIRCO VARIANO voluto dell’imperatore Eliogabalo, i cui resti erano ancora visibili ai tempi di Pirro Ligorio che ne fa il disegno nella sua pianta di Roma e lo chiama Hippodromus Aureliani Augusti. I resti del monumento vennero alla luce nel 1922 durante la posa di alcuni cavi per la fondazione di un villino; alcune file di stanze invece furono scoperte nell’ex caserma dei granatieri a Nord di Santa Croce, identiche a quelle scoperte nel tracciare via Alcamo e via Alghero. Il circo aveva una lunghezza di m 565, una larghezza di m 125[1]”. L’asse del circo si estendeva da via Acireale a via Oristano.


[1] Circo Variano. Le notizie tra virgolette sono riportate da: Sementilli, Il patrimonio archeologico del IX Municipio, Comune di Roma, pag. 99.

giovedì 20 giugno 2019

Una potenziale area verde


   Nel quartiere subito fuori porta San Giovanni c'è un'area non edificata tra via Cesena e via Urbino, doveva diventare un parcheggio me per le proteste dei cittadini non si è più fatto, questo potrebbe diventare un'area verde, tanto più importante perché il quartiere non ha spazi verdi ad eccezione di piazza Re di Roma. Il Comune intanto sta recintando l'area, già questa è una notizia positiva, perché è un modo per sottrarla al degrado. Speriamo che presto diventi un'area verde.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.


Nella foto di ieri la ciminiera del saponificio Zarelli vista da via Noto (Ponte Lungo).

mercoledì 19 giugno 2019

Si svelano i sotterranei nascosti delle Terme di Caracalla


   Grazie alle videoarte si scoprono luoghi segreti di Roma. Con la mostra "Il segreto del tempo" di Fabrizio Plessi (un pioniere della video arte) si inaugura un nuovo settore di visita delle splendide terme di Caracalla. La colonna sonora è di Nyman (il compositore famoso per la colonna sonora del film "Lezioni di piano"). Totem digitali e installazioni interpretano il mondo classico con un linguaggio spettacolare. L'artista ha dichiarato: "Siamo nella pancia di Roma, la memoria di ciò che è stato serve a progettare il futuro.
   Da non perdere!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la ciminiera che vedi sotto.

Nella foto di ieri via Nocera Umbra con una pista ciclabile al centro.

martedì 18 giugno 2019

Quelle sedie non si possono vedere!


   Entrando ieri alla Galleria Nazionale d'Arte Moderno abbiamo notato le sedie e i tavoli che si trovano nel salone delle colonne. Con tutta la buona volontà non si possono vedere. Sono sedie da giardino, da spiaggia, nemmeno da osteria. Non capisco con che scelta sono state acquistate. E' bella l'idea di realizzare un punto di incontro, ma la galleria è il luogo del bello, dell'eleganza. Che belli i tempi in cui era sovrintendente Palma Bucarelli, che belli i suoi divani!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la strada con pista ciclabile al centro che vedi sotto.


Nella foto di ieri via Mortara presso ponte Lungo. La strada più corta di Roma.

lunedì 17 giugno 2019

La felicità in bicicletta


   Questo libro propone un binomio vincente per pedalare con il corpo e rallentare con la mente, per ritrovare armonia e migliorare la salute psicofisica. La bici permette il piacere del movimento, l'immersione nella natura, il viaggio e la ricerca della consapevolezza di sè. Come risultato di questo meccanismo si aumenta la produzione di ormoni quali le endorfine, si creano nel cervello nuove sinapsi, la coscienza si espande, si raggiunge una consapevolezza diversa.
   Gli effetti sono equilibrio in bici ed equilibrio interiore.

"La felicità in bicicletta" di Walter Ballerini e Daniela Angelozzi, ed. Il punto d'incontro.

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la piccola strada che vedi sotto.

Nella foto di ieri la targa del PRI in via La Spezia.

domenica 16 giugno 2019

Sempre belle scoperte con VediROMAinBici!


   Oggi VediROMAinBici ha organizzato una simpatica e nuova passeggiata in bici per Roma alla scoperta di alcuni personaggi tipici della "Roma di una volta". Abbiamo così conosciuto alla Garbatella il monsignor Nicolai che ha sperimentato nuove culture agricole nella Tenuta dei XII Cancelli, la storia delle dieci donne che hanno assaltato un forno presso il ponte di Ferro e sono state uccise sul posto dalle SS, un simpatico burattinaio Ghetanaccio, il pittore Bartolomeo Pinelli.
   E' stata una giornata calda, ma con un leggero venticello, si pedalava bene anche per la simpatia degli amici ciclisti di VediROMAinBici.
La Chiesoletta alla Garbatella.
Via Induno, l'ex GIL.


Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la lapide che vedi sotto.

Nella foto di ieri la lapide che ricorda Ciro Principessa in via di Tor Pignattara.

sabato 15 giugno 2019

A soli due ore da Roma la bellissima ciclabile Adriatica

   E' stato firmato il 28 maggio presso il ministero delle Infrastrutture un protocollo d'intesa per la progettazione e la realizzazione della Ciclovia Adriatica. Il decreto è in attesa di approvazione dalla Corte dei Conti e prevede una prima tranche di finanziamenti di 19 milioni. Tale progetto rientra nel progetto Bicitalia della Fiab. Il tratto Venezia-Gargano è lungo 700 Km e si collegherà con altre piste ciclabili.
   La regione Abruzzo ha già realizzato la quasi totalità del proprio tratto. Con la firma del protocollo ora le regioni dovranno procedere alla progettazione definitiva degli interventi.
   Veramente una bella notizia per tutti gli amanti della bici, per quelli romani in particolare che si trovano a solo due ore da Pescara.

Sei romano de Roma se...

sai dove si trovano le lapidi che vedi sotto.

Nelle foto di ieri via delle Cave.

venerdì 14 giugno 2019

Andiamo avanti così! Riunifichiamo l'area archeologica centrale!



   Una grande bellissima novità per tutti i romani. Dal giorno del loro santo patrono: il 29 giugno San Pietro e Paolo ci sarà nn unico biglietto per Foro Romano e Fori Imperiali si potrà passare sotto via dei Fori Imperiali che separano le due aree. Biglietto a 16 euro. Restano fuori per ora Foro di Augusto e Mercati di Traiano. E’ una fase sperimentale fino al 31 dicembre. Si pensa alla pedonalizzazione di via dei Cerchi, da lì un altro ingresso al Palatino. Al taglio del nastro la sindaca Virginia Raggi, il ministro della cultura Alberto Bonisoli e la direttrice del parco Alfonsina Russo, la soprintendente Maria Vittoria Marini Clarelli. Adrinao La Regina, archeologo che è stato sovrintendente dal 1976 al 2004: Ora demoliamo la via del Ventennio. E’ tempo di arrivare ad una gestione unica di questa area storica lasciando che i romani possano attraversarla senza pagare il biglietto”.

   Sono pienamente d'accordo con il sovrintendente La Regina, andiamo avanti su questa strada: facciamo scomparire via dei Fori Imperiali che separa ingiustamente il Foro Romano dai Fori Imperiali, questi sono un unicum. Questo era il progetto di Antonio Cederna e del sindaco Petroselli quando iniziarono a smantellare la strada che scorreva ai piedi del Campidoglio!

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova la strada che vedi sotto.


Nella foto di ieri via del Quadraretto.