mercoledì 6 settembre 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiamano e dove si trovano le sculture che vedi sotto.





Nella foto di ieri il quadro di Raffaello "La fornarina" (1520 circa).

   Proviene dalla collezione Barberini per acquisto dello Stato nel 1934. Secondo la tradizione la donna ritratta sarebbe Margherita Luti, figlia di un fornaio trasteverino, ce ne parla Vasari nelle Vite come della sua amante e modella preferita. E’ il ritratto di una popolana, il copricapo ce lo dimostra, vedere il confronto con la “Dama con unicorno” alla galleria Borghese. Raffaello la ritrae seminuda nell’atteggiamento di Venus pudica, con gli attributi della dea della bellezza e dell’amore, infatti alle sue spalle si scorge un cespuglio di mirto, pianta sacra a Venere e un ramo di melo cotogno simbolo di amore carnale. Un rubino è simbolo di passione, la perla di purezza. Il gioiello sui capelli è simile alla velata di Palazzo Pitti. Un piccolo anello è segno d’amore, come l’anello di fidanzamento o fedina di oggi. Sul braccio sinistro un’armilla reca la scritta “Raphael Urbinas”, oltre che firma, maliziosa allusione di possesso della donna. L’artista muore dipingendo questo quadro. In occasione del restauro del 2000 approfondite indagini hanno rilevato la presenza di un disegno sottostante che è tipico di Raffaello. Dopo la morte di Raffaello, quest’opera che era nel suo studio, passo a Giulio Romano. F.I. è la sigla dell’inventario Barberini da cui l’opera proviene.

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