martedì 19 settembre 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la fontana che vedi sotto.


Nella foto di ieri la teca che contiene l'Ara Pacis di Augusto.

     La teca contiene l’Ara Pacis Augustae, un altare dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace intesa come dea e posto in Campo Marzio nel luogo (corrispondente all’incirca all’attuale piazza San Lorenzo in Lucina) dove era il punto in cui un console di ritorno da una spedizione militare perdeva l’imperium e ritornava semplice cittadino romano. L’altare voleva celebrare la pace interna a Roma ristabilita da Augusto dopo tanti anni di guerre civili. La sua costruzione fu decisa dal Senato al ritorno a Roma di Augusto dopo tre anni di guerra in Spagna e Gallia meridionale.

     I frammenti di questa imponente scultura furono ritrovati a partire dal 1568, ma i più numerosi nel 1937-38 durante una campagna di scavi regolari. Il 23 settembre 1938 venne inaugurata la teca su progetto di Vittorio Ballio Morpurgo[1] che conteneva l’altare ricostruito. Il 21 aprile 2006 è stato inaugurata la nuova teca per contenere l’Ara Pacis, visto che la precedente era inadeguata alla buona conservazione dell’antico manufatto.

     L’ara è costituita da un recinto rettangolare di 11,65 x 10,62 metri, elevato su un podio e nei lati lunghi del quale si aprivano due porte cui si accedeva da una scala; all’interno, sopra una gradinata, era l’ara vera e propria. Tutta la superficie del recinto presenta una raffinatissima decorazione a rilievo. Esternamente, sopra il recinto inferiore con girali di acanto, abbiamo, nei lati corti il “Lupercale ed Enea che sacrifica ai Penati”, sulla fronte opposta la “Pace o Tellus e la dea Roma”. Sui lati lunghi la “Processione per il voto dell’ara”. La scena più importante è quella sul fianco destro che mostra personaggi della famiglia imperiale (Augusto, Agrippa, Giulia, Tiberio e altri).

     Dal 21 aprile 2006 l’Ara Pacis ha una nuova teca. L’importanza del progetto della nuova teca deriva dal fatto che era la prima volta che si interveniva, con un edificio così importante, nel centro storico di Roma tutelato dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità. Si tratta di un’opera di Richard Meier[2], costruita in acciaio, travertino, vetro e stucco. Si erge sopraelevata con ampie superfici vetrate. Il colore bianco è distintivo dell’architetto, le lastre di travertino che decorano parte dell’edificio sono invece frutto di modifiche apportate in corso d’opera (dovevano essere in alluminio). Nella nuova costruzione è stata conservata la lunga iscrizione delle “Res gestae Augusti”, una sorta di testamento dell’imperatore Ottaviano Augusto posto sul lato che guarda il suo mausoleo. Del complesso fanno parte una fontana e una scalinata che nell’insieme costituiscono una nuova piazza. Gli spazi del museo sono modulati sul contrasto luce e penombra. Particolarmente legati a questo effetto risultano i primi due corpi di fabbrica: dopo una zona di penombra si trova la galleria di accesso, quindi il padiglione centrale con l’Ara Pacis vera e propria. La luce passa attraverso 500 mq di lastre di cristallo. Al piano di sotto si trovano delle sale per mostre temporanee e una mostra permanente che illustra la storia e gli studi su questo monumento. Verso via Ripetta si trova un auditorium destinato a conferenze e spettacoli musicali. Nel progetto originario il lungotevere doveva passare in tunnel sotterraneo in modo da congiungere la teca dell’Ara Pacis con il Tevere, terminando con un affaccio sul fiume. Purtroppo le restrizioni economiche in questi tempi di crisi hanno fatto accantonare questo progetto. E’ prevista una riqualificazione della piazza intorno al mausoleo che permetterà una maggiore godibilità dell’insieme.



[1] Vittorio Ballio Morpurgo Roma1890 - 1966) casa d'abitazione in via Sannio via Ardea, ministero degli Affari Esteri (in coll.). Nel dopoguerra:  torre dei Molini Pantanella in via Casilina, quartiere Ina Casa Torre Spaccata (in coll.), palazzo della Esso all'Eur in  p.le dell'Industria (con Luigi Moretti). E' stato docente universitario e preside della facoltà di Architettura.

[2] Ricard Meier (Newark, New Jersey 1934 - ) Si laurea a New York nel 1957. Tra le sue opere più importanti: Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma 1996-2003, Paul Getty for the Fine Art a Los Angeles 1984-97, Museo d'Arte Contemporanea MACBA di Barcellona 1987-96, The Atheneum a New Harmony in Indiana nel 1975-79, Museo delle Arti Applicate a Francoforte sul Meno in Germania, 1979-85, Museo dell'Ara Pacis a Roma 1995-2006.


Nessun commento:

Posta un commento