L'antichissima via Latina, più antica dell'Appia, ha una storia da raccontare. Grazie al TCI torna a parlare a tutti noi. Da non perdere!
L'antichissima via Latina, più antica dell'Appia, ha una storia da raccontare. Grazie al TCI torna a parlare a tutti noi. Da non perdere!
sai come si chiama e dove si trova la fontana che vedi sotto.
Nella foto di ieri casale Floridi all'interno di villa Doria Pamphili.
Tra i tanti aspetti problematici di Roma c'è anche questo, ovvero il problema delleAuto abbandonate. Ebbene sono circa 18.000, vengono rimosse solo se intralciano il traffico e se segnalate dai cittadini. Demolirle incide sul bilancio. 26.000 euro di multa massima per chi abbandona auto perché sono rifiuti pericolosi. Su 1.800.000 auto in circolazione a Roma, ogni anno 100.000 vengono rottamate. Certo, quanto è complesso governare una grande città come Roma! Dai quotidiani romani del 24.5.25. Nella foto in alto un'auto storica, la Fiat 500.
sai come si chiama e dove si trova il Casale che vedi sotto.
Nella foto di ieri la fontana della Lumaca a villa Doria Pamphili.
Sarà pronto entro giugno il ponte sull’A1 presso la Vela di Calatrava. L’imponente
struttura con arco d’acciaio è costata 28 milioni. Servirà per il Giubileo dei
Giovani che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto. Avrà la pista ciclabile. Una nuova grande opera che resterà alla nostra città, in un quadrante che è in espansione. La foto è tratta dalla pagina Fb Roma comune.
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Nella foto di ieri il Casale dei Cedrati che si trova all'interno di villa Doria Pamphili.
Bellissima passeggiata in bici organizzata da VediROMAinBici sui luoghi di Roma che ricordano il cantautore Claudio Baglioni. Eravamo in tanti, splendida giornata di sole, e la consueta simpatia degli amici di VediROMAinBici.
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Nella foto di ieri il Giardino dei Cedrati che si trova all'interno di villa Doria Pamphili.
Nei giorni scorsi è stato inaugurato un murales dedicato a don Roberto Sardelli è opera di Ilona Polanski; si trova sulla parete esterna della scuola Aldo Fabrizi di viale Valerio Publicola 165, presso il parco degli Acquedotti. Curatore del progetto Diavù ovvero David Vecchiato. Il plesso fa parte dell’I.C. Gigi Proietti di via Marco Decumio. E' giusto ricordare chi tanto si è battuto per aiutare i poverissimi, gli ultimi dopo gli ultimi che vivevano nelle baracche appoggiate agli acquedotti in quello che adesso è il parco!
sai come si chiama e dove si trova il Giardino che vedi sotto.
Nella foto di ieri le Serre Vecchie di villa Doria Pamphili.
Eccolo il nuovo parco di affaccio sul Tevere, si trova ad Ostia Antica, permette l'attracco dei battelli che provengono da Roma, da lì sarà possibile visitare il bellissimo parco archeologico di Ostia Antica. E con questo siamo a tre nuovi parchi di affaccio sul Tevere. E' stato inaugurato sabato scorso, presenta un percorso ciclo-pedonale di oltre 700 metri arricchito da punti di sosta panoramici. E' stata resa fruibile un'area di 1,5 ettari, riqualificata la vegetazione riducendo le componenti invasive e infestanti per un migliore sviluppo della flora tipica.
sai come si chiamano e dove si trovano le serre che vedi sotto.
Nella foto di ieri la fontana del Tevere che si trova dentro villa Doria Pamphili.
15.5.25
Testaccio. Aree pedonali aumentate del 38%, 480 alberature in più, e il 32% di spazio pubblico
rigenerato: sono alcuni degli obiettivi strategici del masterplan per la riqualificazione
di Testaccio, redatto dalle università La Sapienza e Roma Tre che oggi approda
in giunta. Stimati 59 milindi di investimenti per gli 11 interventi simbolo tra
cui la ricucitura tra porta San paolo e la Piramide Cestia, via Zabaglia
boulevard alberato, parcheggi pubblici interrati, all’apertura al pubblico di
monte Testaccio, pedonalizzazione di piazza Emporio, riapertura del campo
Testaccio con parcheggio sotterraneo. Maurizio Veloccia assessore
all’Urbanistica conta su finanziamenti in ambito europeo. Dai quotidiani romani del 15.5.25.
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Nella foto di ieri la fontana del Mascherone a villa Doria Pamphili presso l'ingresso da via Aurelia Antica.
Abbiamo i dati ufficiali delle visite nei musei italiani, il Colosseo è il monumento più visitato in Italia, nel 2024 ha sfiorato i 14 milioni di visitatori con un 20% in più rispetto all'anno precedente Seguono la Galleria degli Uffizi a Firenze e l'area archeologica di Pompei.
Il
suo vero nome è anfiteatro Flavio, venne così chiamato per la vicinanza con la
statua colossale di Nerone [1], che
si ispirava al colosso di Rodi, posta all’ingresso della Domus Aurea. Il nome
Colosseo compare dall’anno 1000. E’ il più grande edificio
per spettacoli dell’antichità. Queste le sue dimensioni: asse maggiore m 188,
asse minore m 156, altezza m 57; circonferenza m 527. L’arena ha una grandezza
paragonabile ad un campo di calcio.
Fu iniziato da Vespasiano[1] nel 72 e terminato dal figlio Tito[2] della famiglia Flavia il 21 aprile 80, inaugurato con feste che si dice durassero 100 giorni con l’uccisione di belve[3] e la morte di molti gladiatori. Vi si diedero: munera o combattimenti di gladiatori[4], venationes o cacce di bestie feroci[5], naumachie o combattimenti navali (queste ultime solo nel primo periodo di vita del Colosseo, l’acqua vi arrivava dall’acquedotto claudio-neroniano) e esecuzione di condanne capitali tramite esposizione alle belve; Domiziano lo completò con l’ultimo ordine di gradinate. Fu restaurato sotto Alessandro Severo, per essere stato danneggiato da fulmini nel 217. I combattimenti di gladiatori vi durarono fino al 404 quando furono soppressi da Onorio[6] forse dopo il sacrificio del monaco Telemaco che, cacciatosi arditamente nell’arena per impedirli fu ucciso dalla folla, quelli tra le belve fin verso la metà del VI secolo. Nel 523, sotto Teodorico, si tennero gli ultimi giochi.
Danneggiato più volte nel corso della
storia da terremoti, fu trasformato in parte in fortezza dai Frangipani e passò
poi agli Annibaldi. Nel 1312 l’imperatore Enrico VII[7] lo
diede al Senato e al popolo di Roma.
Dal XV secolo l’anfiteatro divenne una vera cava di travertino da cui si trasse il materiale per costruire palazzo Venezia, quello della Cancelleria, il porto di Ripetta e san Pietro in Vaticano. Clemente XI, nel 1700, diede incarico a Carlo Fontana di erigere al suo interno una chiesa dedicata al culto dei primi martiri. La forma ellittica dell’arena sarebbe diventata un portico colonnato culminante in una chiesa a pianta centrale posta sull’asse maggiore, un edificio imponente con due campanili, coperto da una cupola che avrebbe raggiunto la fabbrica romana[8]. Finalmente Benedetto XIV[9] (1740-58) lo consacrò alla passione di Cristo e lo dichiarò sacro per il sangue che vi avrebbero versato i martiri; da quel momento le devastazioni cessarono e per iniziativa di San Leonardo da Porto Maurizio furono costruite 14 edicole per la via Crucis. Pio VII[10], Leone XII, Gregorio XVI e Pio IX[11] vi fecero notevoli lavori di riparazione.
Con l’unità d’Italia, sotto il ministro
Guido Baccelli[12] (1893-96) importanti
lavori furono intrapresi per l’isolamento esterno e lo scavo all’interno delle
strutture sotterranee. In tale occasione furono demolite le edicole della via
Crucis mentre la croce di legno è stato ripristinata recentemente. “Un
intervento conservativo è stato condotto nel 1983-88, un altro è iniziato nel
[1] Vespasiano (69-79) fu eletto dalle legioni che si trovavano in
Oriente. Fu saggio amministratore, riordinò lo Stato. Estese la cittadinanza
latina agli spagnoli. Esperto generale rinforzò ovunque i confini dell’Impero.
Riformò il Senato. Alla città diede straordinario impulso edilizio: fece
costruire il tempio della Pace nel Foro omonimo. Da Raffaello Morghen, Storia
del Mondo Antico, Palumbo, 1969.
[2] Tito (79-81) successe al padre pacificamente, fu detto “delizia del
genere umano”, anche un arco è intitolato a suo nome, durante il suo governo
Pompei fu distrutta da un’eruzione del Vesuvio. A lui Vespasiano aveva fatto
condurre a termine la difficile repressione della rivolta giudaica conclusasi
con la distruzione di Gerusalemme, e del tempio di Salomone, dopo un’eroica
tenacissima resistenza (70). Inizia la diasporà. Da Morghen.
[3] Si dice 5.000 fiere. Da
Roma, libri per viaggiare, Gallimard – Tci, 1994. Per Dione Cassio furono 9.000
le belve rimaste uccise. Da Il colore di Roma, ed. Lozzi, 1990.
[4] Combattimenti di gladiatori. I gladiatori erano schiavi o persone prestanti
fisicamente che non avevano altro reddito e così tentavano fortuna e fama.
Quando entravano nell’arena salutavano l’imperatore “Ave Caesar, morituri te
salutant”, alla fine del combattimento non sempre il gladiatore moriva, se
immobilizzato la folla chiedeva di risparmiarlo nel caso in cui avesse
combattuto validamente gridando “Mitte!” = risparmialo! In caso contrario il
pollice verso indicava di giustiziarlo.
[5] Venationes erano cacce di uomini ad animali o combattimenti di
animali tra loro. In questo caso era molto curata la scenografia, si
costruivano collinette, boschetti, piccoli deserti e corsi d’acqua. Il tutto
spuntava dal sottosuolo con speciali ascensori.
[6] Onorio (imperatore dal 395 al 423), alla morte del padre Teodosio
(395) l’impero venne definitivamente diviso tra lui, che ebbe l’occidente e
Arcadio che ebbe l’oriente. Grazie al valido generale di origine vandala
Stilicone riuscì a difendere l’impero da invasioni barbariche e da ribellioni
interne. Ma quando Stilicone cadde in disgrazia e fu ucciso (408), Onorio
dovette subire il SACCO DI ROMA del 410 ad opera dei Visigoti di Alarico.
[7] Enrico VII di Lussemburgo, chiamato a Dante Arrigo (1275-1313) dal
1308 imperatore del Sacro Romano Impero, scese in Italia per essere investito
dal papa del titolo imperiale vacante da Federico II. Morì a Buonconvento
presso Siena, è sepolto nel duomo di Pisa.
[8] Progetto chiesa nel Colosseo. Da:Quella chiesa nel Colosseo, di
Luca Molinari, pag.30-31 de la Repubblica del 9 aprile 2017.
[9] Benedetto XIV, Prospero Lambertini di Bologna, condannò lo
schiavismo in America e l’usanza di ammettere le usanze locali nei riti cattolici.
La commedia “Il cardinal Lambertini” di Alfredo Testoni, interpretata da Gino
Cervi, fa leva sul suo carattere scherzoso.
[10] Pio VII, Barnaba Chiaramonti di Cesena (1742 – 1823), papa dal
1800, è il papa che ha incoronato Napoleone imperatore dei francesi a Parigi
nel 1804, fu arrestato nel 1809, è il papa del “non possumus”. Il suo monumento
funebre in san Pietro è opera del luterano Thorvaldsen. A lui si debbono le due
muraglie che sorreggono la facciata esterna del Colosseo, di cui rimane in
piedi i 2/5. Da Roma, libri per viaggiare, Gallimard – Tci, 1994.
[11] Pio IX, Giovanni Mastai Ferretti di Senigallia (1792-1878), il papa
del risorgimento, all’inizio sembro favorevole, poi fu contrario.
[12] Guido Baccelli (San Vito Romano 1832 – Roma 1916), medico e
politico, fu più volte ministro della Pubblica Istruzione. Contribuì alla
costruzione del Policlinico, all’isolamento del Pantheon, agli scavi nel foro
Romano e alla realizzazione della Passeggiata Archeologica. Istituì la Galleria
d’arte Moderna. A Roma gli è intitolata una via e un monumento in piazza
Salerno.
[13] Da Guida di Roma del Tci,
1993.
[14] Diego Della Valle, annuncio del restauro da: cronaca di Roma de “la
Repubblica” del 3.11.10.
[15] Apertura terzo anello e sotterranei da “la Repubblica” del 15.10.10.
[1] Un basamento piantato a cipressi, a destra dello sbocco di via dei
Fori Imperiali, indica il luogo dove sorgeva il colosso. Da Guida di Roma del
Tci, 1993. La statua di bronzo dorato, alta trenta metri, rappresentava Nerone
in sembianza di Sole, con la testa circondata dai raggi. Originariamente era
all’ingresso della Domus Aurea. Da: Guida ai misteri e segreti di Roma, ed.
Sugarco, 1992. Si ispirava al Colosso di
Rodi, una delle sette meraviglie del mondo, si trovava all’imboccatura del
porto della città greca, era stata costruita nel III secolo a.C. Crollò per un
terremoto.
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Nella foto di ieri la "Vigna Veccia" che si trova dentro villa Doria Pamphili.
Una bellissima notizia per tutti gli amanti di Roma, dell'arte, e in particolare dell'Appia Antica, strada patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO. E' arrivato alla fine l'iter del provvedimento voluto dal Comune di Roma che stabilisce i controlli per l'ingresso in questa strada meravigliosa, un luogo unico al mondo, un museo a cielo aperto. Saranno installati tre varchi elettronici grazie al via libera del ministero dei Trasporti, se tutto va bene entro l'estate. Sarà permesso entrare e uscire da uno stesso varco, ma non entrare da un varco e uscire da un altro, questo per evitare il traffico di attraversamento. I varchi saranno posti a porta San Sebastiano, via Ardeatina e via Appia Pignatelli. Questa è una notizia favolosa, percorro spesso la via Appia Antica in bici, le macchine la percorrono a tutta velocità e sui sampietrini fanno un rumore indiavolato. C'è un cartello all'inizio della strada (porta San Sebastiano) che vieta il traffico la domenica e i festivi, ma nessuno controlla. Quindi questa è proprio una bellissima notizia
sai come si chiama e dove si trova il casale che vedi sotto.
Nella foto di ieri il monumento ai caduti francesi del 1849, episodio della Repubblica Romana.
A villa Lazzaoni nel quartiere Appio Latino si presenta per il secondo anno consecutivo il festival Mi fa sol, da non perdere.
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Nella foto di ieri una veduta sulla cupola di San Pietro da villa Doria Pamphili presso il Casino dell'Algardi o del Buon Respiro
La passeggiata in bici di oggi fino ad Ostia e sul lungomare è stato un successo! Grazie al nostro amico Carmelo che ha ideato e condotto la passeggiata di oggi. E' stato bellissimo percorrere tutto il lungomare dalla stazione Cristoforo Colombo alla nuova ciclabile su lungomare Amerigo Vespucci, fino al porto turistico di Roma. Abbiamo fatto una sosta al parco Letterario Pierpaolo Pasolini all'idroscalo. Non poteva mancare una sosta da Armando Paglia che dal 1935 sforna i migliori krapfen del mondo a piazza Anco Marzio che - da quando è stata pedonalizzata - è diventata il salotto di Ostia. Un gruppo di noi è rimasta a pranzo sul mare. Alcuni coraggiosi sono anche tornati a Roma in bici! Una giornata da incorniciare.
sai da dove è presa questa immagine di San Pietro.
Nella foto di ieri il Casino del Bel Respiro o di Allegrezze o di Belle Statue o Casino dell’Algardi, opera è frutto di tre interventi successivi nel tempo, il primo di Spada Borromini[1], il secondo di Girolamo Rainaldi che pensò a due ali laterali mai edificate, il terzo, quello che ha dato al casino il volto attuale si deve ad Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi (1644-48). Esternamente il Casino si presenta come un parallelepipedo animato da un avancorpo che caratterizza la facciata principale. L'edificio riprende, nella decorazione con marmi antichi delle facciate, soluzioni adottate a Roma nella seconda metà del Cinquecento. Le fronti principali sono impostate su due livelli: il giardino segreto chiuso sul fondo da un muro con statue e bassorilievi, e un terrazzamento panoramico più alto. L'interno ha una pianta di ispirazione palladiana con un grande salone circolare centrale alto due piani, sotto al quale, al livello del giardino è una sala rotonda, con statue antiche, decorata, come gli ambienti adiacenti, di raffinati stucchi d'ispirazione classica su disegno dell'Algardi. Gli affreschi recano motivi di piante, fiori, palmette, mausolei, trionfi, medaglioni e scene mitologiche varie. La sala di Ercole ha affreschi di Francesco Grimaldi detto il Bolognese.
[1] Progetto Borromini per il Casino di Villa Pamphili. Un documento rinvenuto nella biblioteca Vaticana e pubblicato da Paolo Portoghesi ci fornisce una immagine della villa come fortezza. Un testo chiarisce le idee di Borromini.
Ospedale Oftalmico ristrutturato grazie ad un investimento di 6 milioni. Un nuovo blocco operatorio, ambulatori, apparecchiature e spazi per la telemedicina. “Una giornata storica per la sanità” ha detto il presidente della Regione Francesco Rocca. Le info dai quotidiani romani del 10.5.25.
L'ospedale per le malattie degli occhi venne costruito in sostituzione di quello voluto dai Torlonia sul Gianicolo nel 1866, inizialmente come dispensario del Governatorato su progetto dell’architetto Ignazio Guidi[1].
[1] Ignazio Guidi. (Roma 1904-1978) Nel 1931 scuola Guglielmotti ora Manzoni, la scuola Rosa Maltoni Mussolini (la madre del futuro duce) poi Leopardi a Monte Mario (scuola all'aperto), nel 1936 caserma dei Vigili del Fuoco a via Genova, nel 1936-39 scuola Fratelli Garrone a Ostia in corso Cardinal Consalvo, edifici per il Comune nell'attuale via Petroselli (anagrafe) con Cesare Valle, nel 1960 sottopassaggi di corso Italia, nel 1961 progetto per il quartiere INCIS di Decima con altri (Libera, Moretti, Cafiero).
sai come si chiama e dove si trova l'edificio che vedi sotto.
Nelle foto di ieri il teatro di villa Doria Pamphili.
In questi giorni il parco di Centocelle è soggetto a grandi lavori di riqualificazione, ma dai quotidiani romani del giorno 9 maggio abbiamo un'altra bellissima notizia. Acquistata una porzione del parco di Centocelle di 15,7 ettari da Cassa
Depositi e Prestiti. L’acquisto è finalizzato all’ampliamento del parco. Prevista la forestazione,
finora messi a dimora 146 alberi e 275 arbusti. Prevista la riqualificazione
dei percorsi e degli accessi.
sai come si chiama e dove si trova il teatro che vedi sotto.
Nella foto di ieri la fontana di Venere nella villa Doria Pamphili.
Riqualificata la riva destra del fiume Tevere: sistemati muraglioni e banchine. Si tratta di 3,5 Km sulla riva destra da Ponte Regina Margherita a Ponte Cestio e 2,4 Km sulla sonda sinistra da ponte Cavour a ponte Garibaldi. Puliti 80.000 mq di muraglioni ripristinati 1.100 metri di cigli, aggiustate 43 scalinate e messi 38 cancelli per chiudere le banchine in caso di piena. Manca l’allargamento della banchina sotto Castel Sant’Angelo per i quali servono ancora due mesi. La foto è stata scattata dal battello che percorre il fiume, sullo sfondo Castel Sant'Angelo con il ponte omonimo.
Sabato prossimo è la notte dei musei, iniziativa che coinvolge i musei e luoghi della cultura di tutta Europa promossa dall'Unesco e dal Consiglio d'Europa per promuovere la conoscenza del nostro patrimonio artistico e culturale. A tale iniziativa aderiscono i musei del comune di Roma e quelli statali Dalle ore 19 ci sarà l'apertura straordinaria fino alle ore 22 con un biglietto al costo di un euro. Un consiglio: ma certamente andiamo alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea che si trova in viale delle Belle Arti 131 (metro A Flaminio) l'unica galleria statale di artisti dell'Ottocento e del Novecento, italiani e non solo. Sono previste tre visite guidate alle collezioni alle ore 19, 20 e 21. Per prenotarsi basta una mail a: prenotalagalleria@sistemamuseo.it.
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Nella foto di ieri il ninfeo di villa Doria Pamphili.
Dopo il parco di affaccio sul Tevere davanti al ministero della Marina, e quello dell'Acqua Acetosa, ecco un altro parco per la nostra città, per romani e turisti. Da non mancare.
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Nella foto di ieri la cappella funeraria della famiglia Doria Pamphili che si trova all'interno della villa omonima.
Ospedale Oftalmico ristrutturato grazie ad un investimento di 6 milioni. Un nuovo blocco operatorio, ambulatori, apparecchiature e spazi per la telemedicina. “Una giornata storica per la sanità” ha detto il presidente della Regione Francesco Rocca.
Si sta lavorando alla creazione di due nuovi ascensori che permetteranno di superare il ponte pedonale che scavalca la via del Mare e la via Ostiense e permetterà alle persone con ridotta mobilità di andare dalla stazione delle ferrovia Roma Ostia fino al centro cittadino di Ostia Antica ed anche agli scavi archeologici.
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Nella foto di ieri viale del Maglio all'interno di villa Doria Pamphili.
Uno spettacolo magico offerto dall'ente che organizza gli Internazionali di Tennis che si stanno tenendo ala Foro Italico a Roma. Stupendo, da non perdere. Ogni sera dalle ore 21.
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Nella foto di ieri un tratto dell'acquedotto Paolo all'interno di villa Doria Pamphili.
L'acquedotto venne realizzato da Paolo V[1] nel 1609-12, costruito riutilizzando in parte l'acquedotto di Traiano del 109 che utilizzava le acque del lago di Bracciano e serviva la zona di Trastevere, poco dopo si vede l'acquedotto passare sulla destra di via Aurelia Antica, notare la "porta" simile nella concezione a porta Furba sulla via Tuscolana.
[1] Paolo V Camillo Borghese di Roma, Papa dal 1605-21. Fu un papa nepotista, il nipote diede avvio alla costruzione della villa e del Casino come pure della collezione d'arte oggi Galleria Borghese. Affidò a Carlo Maderno la costruzione della facciata di San Pietro su cui spicca il suo nome, eresse il transetto modificando il progetto michelangiolesco. Affidò a Flaminio Ponzio l'ampliamento del palazzo del Quirinale. Restaurò l'acquedotto che portava l'acqua da Bracciano detto di Traiano e da allora Acqua Paola, fece costruire il fontanone del Gianicolo e quello oggi in piazza Trilussa come mostra. In santa Maria Maggiore fece costruire la cappella Paolina di fronte alla Sistina e davanti alla chiesa fece erigere la colonna prelevata dalla basilica di Massenzio. Fermo sostenitore dei diritti della Chiesa entrò in conflitto con Venezia per cui lanciò l'interdetto a Venezia nel 1606. Appoggiò la lega cattolica nella Guerra dei Trent'Anni. Fece costruire i porti di Fano e Civitavecchia.
Una bellissima domenica di sole a Roma. Con VediROMAinBici si è pedalato da San Giovanni alla Caffarella, sosta alla fonte dell'Acqua Santa (Egeria), quindi al parco di Tor Fiscale, ancora nel parco degli Acquedotti, per finire al parco Valentini a Lucrezia Romana. Tanta allegria e simpatia tra gli amici che pedalano, che si conoscono da anni e sono diventati amici per la bici e non solo!
sai come si chiama e dove si trova l'acquedotto che vedi sotto.
Nella foto di ieri il teatro Villa Pamphili che si trova all'interno di villa Doria Pamphili.
Ieri è stata aperta un'altra prospettiva per il turismo e per i romani che vogliono conoscere la nostra città. Il Comune di Roma ha inaugurato un percorso turistico alternativo che unisce questo parco a quello di Tor Fiscale. Si tratta di uno dei sette itinerari che fanno parte del progetto "Unexpected itineraries of Roma" che vuole promuovere esperienze lontane dal turismo di massa e far conoscere una Roma nuova, conosciuta solo dai veri "romani di Roma". Questo nuovo itinerario si aggiunge ai tre percorsi già inaugurati: Gabii, San Vittorino ed Esquilino. Lungo il percorso parco degli Acquedotti - parco di Tor Fiscale sono stati installati 48 pannelli illustrativi con QR code tattile, mappe e segnaletica direzionale, oltre a 6 rastrelliere per oltre 50 biciclette e targhe botaniche. ROMA, NON BASTA UNA VITA.