domenica 12 marzo 2017

Biblioteche di Roma

   Splendida giornata di sole oggi a Roma. VediROMAinBici ha organizzato una suggestiva pedalata alla scoperta delle biblioteche di Roma. L'itinerario non poteva non partire dalla Biblioteca Nazionale Centrale a Castro Pretorio, per poi toccare alcune delle più antiche, prestigiose e suggestive biblioteca della città. Oggi eravamo in 31, un buon numero.
   La Biblioteca Nazionale Centrale è stata fondata nel 1877 con il materiale della biblioteca dei Gesuiti del Collegio Romano al quale si aggiunsero altre 70 biblioteche claustrali, da allora è stata continuamente accresciuta.  E' di carattere generale con pregevoli fondi speciali come topografia romana, riproduzione di codici, libri arabi, cinesi e giapponesi, opere relative alla storia della Compagnia di Gesù, raccolte di quotidiani, riviste, atti ufficiali e accademici italiani e stranieri. Possiede circa 1.500.000 libri, 5.670 manoscritti, 1.877 icunaboli[1], circa 5.000 periodici, 27.154 autografi.
     L'edificio che ospita la biblioteca è stato costruito tra il 1959 e il 1969 da Castellazzi, Vitellozzi e D'Andrea e rientra nella tipologia dello "stile internazionale", o "scatole di vetro". E’ stata inaugurata il 31 gennaio 1975 dall’allora ministro dei Beni Culturali Giovanni Spadolini.
     Dal 1990 il suo catalogo è on line. E' sede espositiva, vi si svolgono convegni e presentazioni di libri. E’ aperta al pubblico una mostra permanente per i 40 anni della biblioteca stessa. Attualmente il direttore è Osvaldo Avallone.
     La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 19, il sabato fino alle 13,30[2].



[1] Icunabolo  o incunabulo dal latino "in culla". Si riferisce ad un documento stampato con la tecnica dei caratteri mobili realizzato tra la metà del XV secolo e l'anno 1550 incluso. A volte è detto anche quattrocentina. Non presentano frontespizi. Sono i primi libri moderni, cioè realizzati in serie con delle modalità proto industriali, ma circa 10.000 dei 40.000 testi noti sono costituiti da fogli sciolti perchè erano bandi, proclami, lettere di indulgenza, modulistica. 1/4 degli icunaboli si trovano in Italia. Il più antico è la Bibbia di Gutenberg del 1452.
[2] Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Tutte le notizie da: Guida di Roma del Tci, bncrm.librari.beniculturali.it.

Tra le biblioteche più importanti e suggestive abbiamo visitato la biblioteca Angelica.
     Fondata nel 1614 dal padre agostiniano Angelo Rocca passata allo Stato nel 1873 e specializzata in letteratura e filologia[1]. Contiene circa 150.000 volumi, 12.000 opuscoli, oltre 1.000 icunaboli, 3.000 messali dal IX secolo in poi, oltre 11.000 edizioni cinquecentesche, 2.650 manoscritti. Splendido il salone Vanvitelliano.
     Conserva le varie edizioni dell’Index librorum prohibitorum, la prima edizione fu voluta da Paolo IV nel 1559, cioè i libri vietati dalla Chiesa Cattolica perché espressione del libero pensiero. Tra questi il Decamerone di Boccaccio, i testi politici di Macchiavelli, quelli di Erasmo da Rotterdam, Garganuta e Pantaguerl di Rabelais, i trattati scientifici di Copernico, le opere di Giordano Bruno, le opere degli illuministi Diderot e Voltaire, anche presenze inaspettate come Balzac, Stendhal, Hugo, Dumas, Fogazzaro, Beccaria e Croce. L’Indice è stato abolito nel 1966.


[1] Filologia è un insieme di discipline che studiano i testi letterari al fine della ricostruzione della loro forma originaria attraverso l'analisi delle fonti e con lo scopo di raggiungere una interpretazione la più corretta possibile. Dal greco amante, amico della parola, del discorso.

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