domenica 30 agosto 2020

Che tristezza vedere palazzo Rivaldi

 Palazzo Rivaldi è un gioiello del Rinascimento ma i romani non lo conoscono, non sanno nemmeno dove si trova. Per il semplice motivo che è in abbandono da molti anni. Si trova sopra via dei Fori Imperiali tra via Cavour e il Colosseo. Si vede bene, giganteggia, dal Campidoglio.



Dopo decenni di degrado lo stanziamento di 35 milioni deciso dal Mibact inserito nel Piano Strategico Grandi Progetti, potrebbe salvarlo. Si tratta di una reggia del Rinascimento nata nel 1536 su progetto di Antonio da Sangallo per il cameriere segreto di Paolo III. Nel 1975 la proprietà passa all’Istituto Santa Maria in Aquiro, viene occupato per anni da un centro sociale, il Convento Occupato.

   Nello studiolo di Alessandro Medici poi papa Leone XI vi sono dipinti pompeiani con pavoni e ghirlande; nella stanza delle Ghirlande un affresco sul soffitto; nella sala degli Imperatori si trova Costantino e condottieri romani forse dipinti di Perin del Vaga. Nella sala delle Virtù vi sono le ninfe e finte architetture di Giovanni Battista Viola. Nella Cappella di Psiche le scene della  mitologia con dee seminude fatte ricoprire quando diventò Conservatorio delle Zitelle Mendicanti. Nel giardino un nicchione ninfeo animato da un congegno che emetteva il suono del canto degli uccelli.

   A settembre il Mibact convocherà un tavolo con la Regione per mettere a punto il progetto. Diventerà scuola di alta formazione del ministero ma luogo di esposizioni.



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