lunedì 20 gennaio 2025

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il mausoleo che vedi sotto.


Nella foto di ieri il museo posto all'interno del mausoleo di Elena.

Venne costruito dall'imperatore Costantino tra il 326 e il 330 per se stesso ma venne poi utilizzato come sepolcro per Elena (anche se lei è morta a Costantinopoli), madre dell'imperatore, morta nel 328.

     Il mausoleo si trovava all'interno di una vasta proprietà imperiale denominata "Ad duas Lauros" che si estendeva dall'attuale basilica di santa Croce fino al III miglio della via Labicana. Fanno parte di quest'area le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, la basilica omonima di cui restano pochi ruderi portati alla luce dopo l’ultima guerra dall’archeologo Friedrich Wilhelm Deichamann. Si tratta di una basilica destinata ai riti funerari cristiani e ad ospitare nuove sepolture. Era lunga 65 m larga 29. Era del tipo circiforme, aveva essenzialmente una destinazione funeraria, quale cimitero di superficie coperto. Nella zona era anche il cimitero degli Equites singulares ma non è stato possibile individuare l'esatta ubicazione. In questo luogo venne ucciso l’imperatore romano d’Occidente Valentiniano III nel 445 da due suoi ufficiali (questa notizia da Carlo Villa, cit.).

     Come tutti i monumenti romani, nel Medioevo, venne smantellato per essere riutilizzato per materiale da costruzione. Nell'VIII secolo divenne fortezza difensiva, nonostante ciò continuò ad ospitare la tomba di Elena fino al Mille quando il sarcofago fu portato in Laterano (nel XII secolo fu usato per il papa Anastasio IV nella Basilica di San Giovanni, invece il corpo all'Ara Coeli), oggi è conservato nei Musei Vaticani (il fatto che sul sarcofago vi siano scene militari ha fatto pensare che fosse stato costruito per Costantino e poi utilizzato per la madre di lui). All'interno del mausoleo si trova una chiesetta intitolata ai santi Marcellino e Pietro dei tempi di Urbano VIII[1] (1632), ingrandita nel 1764, ai primi del Novecento, era la parrocchia di Torpignattara fino alla costruzione della vicina chiesa.

     Si tratta di un edificio a pianta circolare formato da due cilindri sovrapposti e terminante a cupola. Il cilindro inferiore (che internamente è ottagonale) ha un diametro esterno di m 27,74 ed interno di m 20,18. L'altezza era di m 25,42, mentre oggi è di circa 18. Ai vertici troviamo delle nicchie che nell'anello superiore diventano otto finestre ad arco. Per alleggerire il peso della cupola sono state inserite delle anfore ancora oggi ben visibili, per il popolo erano delle "pignatte" per cui Tor Pignattara, il nome attuale.

     Tra il 1993 e il 2000 il mausoleo ha subito un'importante opera di restauro e di completamento delle opere di scavo iniziate precedentemente. Durante gli scavi è stato scoperto un pozzo al centro del mausoleo dal quale sono stati recuperati vasi dei secoli XI e XII. Il restauro ha permesso la realizzazione di due ballatoi che permettono la vista dall'alto di apprezzarne la dimensione e l'insieme. Sono stati restaurati i pochi frammenti rimasti del pavimento originario.

     E’ accessibile il vano nel quale era il sarcofago di Elena.

     Nell’ottobre 2019 – al termine di lunghi lavori di restauro – è stato aperto nella chiesetta dentro il mausoleo un antiquarium.


[1] Urbano VIII Maffeo Barberini di Firenze papa dal 1623 al 1644. Realizzò palazzo Barberini, il baldacchino di San Pietro, processo a Galilei.


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