mercoledì 30 aprile 2025

Le azalee sulla scalinata di Trinità dei Monti.

 


   Continua la bellissima tradizione romana di esporre le azalee sulla scalinata di Trinità dei Monti. Uno dei luoghi di maggior fascino del mondo, con le azalee il luogo diventa magico. Vi resteranno fino alle prime settimane di maggio secondo le condizioni metereologiche. Quest'anno sono 340 piante, provengono dal semenzaio di San Sisto. Vi sono due rarità, le "bianche di Spagna" e la "fenicia". Roma non manca mai di stupire! Non basta una vita!


Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova il mercato che vedi sotto.



Nella foto di ieri alcune immagini del Drugstore Museum che si trova in via Portuense 317 e raccoglie i ritrovamenti archeologici dell'area intorno a piazza della Radio (quartiere Portuense).

martedì 29 aprile 2025

Buone nuove per la mobilità romana!

 


   Nella notte tra il 7 e l’8 aprile è arrivato il primo treno nuovo della metro B. Si tratta di un Hitachi di 106 metri a 6 casse con 48 porte (24 per lato), il convoglio è passato per via Pellegrino Matteucci alle ore 0,33. Entro l’anno 8 nuovi treni arriveranno a Roma. Sarà così possibile avere ogni 90 secondi un treno della metro B. L'aspetto più singolare, che pochi romani sanno è che in via Pellegrino Matteucci c'è un binario che permette di collegare la rete ferroviaria nazionale con la ferrovia Roma Ostia e i binari della metro B. Roma, non basta una vita. Nella foto la stazione Piramide della metro B.


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 sai come si chiamano e dove si trovano i resti archeologici che vedi sotto.



Nella foto di ieri gli affreschi della chiesa di Santa Passera sulla via della Magliana.

lunedì 28 aprile 2025

Giusta richiesta degli abitanti del Flaminio!

 


   I residenti chiedono che sia finalmente chiuso il cantiere che doveva collegare metro A e ferrovia per Viterbo fermo da 18 anni. I problemi dovuti ad Atac che all’epoca doveva avere competenza sul cantiere, non paga 5,4 milioni ai fornitori. Nel frattempo la società appaltatrice va in liquidazione. Per la ripresa dei lavori è necessario il trasloco del Garante dell’Infanzia. Dai quotidiani romani del 20.4.25.


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 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri la chiesa di Santa Passare lungo la via delle Magliana.

domenica 27 aprile 2025

Luoghi, palazzi e villa della famiglia Doria Pamphili

 


Questo è stato il tema della passeggiata di oggi in bici organizzata da VediROMAinBici. Un grazie sentito al nostro amico Alberto che ci ha fatto da guida con simpatia e con alto livello culturale.

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 sai come si chiama e dove si trova la chiesa che vedi sotto.


Nella foto di ieri i mosaici che si trova nel portico di ingresso alla stazione di Roma Ostiense.

sabato 26 aprile 2025

Buone nuove per il parco di Centocelle

 


 Si lavora alla riqualificazione del parco. Un parco di 126 ettari. Si lavora alla forestazione, ai tracciati e agli accessi anche verso Quadraro, Don Bosco, nuove attrezzature di servizio per lo sport e il tempo libero, la riqualificazione della stazione di servizio di via Casilina / Togliatti per ospitare servizi.


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 sai come si chiamano e dove si trovano i mosaici che vedi sotto.




Nella foto di ieri l'altorilievo in marmo sulla facciata della stazione Ostiense "Bellerofonte e Pegaso" di Francesco Nagni del 1940.

venerdì 25 aprile 2025

Festa del XXV Aprile

 


Questa mattina la passeggiata in bici, con i miei amici ciclisti di VediROMAinBici, non poteva che avere un tema: "Il XXV Aprile - 80° della Liberazione". Abbiamo fatto una pedalata che ha toccato tre dei punti più conosciuti della Resistenza romana: Porta San Paolo, le Fosse Ardeatine e il Museo delle Liberazione a via Tasso. Eravamo in tanti, con la cordialità e simpatia che c'è sempre tra di noi. In più oggi c'è stata anche una punta di commozione nel ricordare il sacrificio di tanti per la nostra libertà.



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 sai come si chiama e dove si trova il rilievo che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il sepolcreto Ostiense che si trova sulla via Ostiense nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le Mura.

giovedì 24 aprile 2025

Buone nuove per il cinema Apollo!



   L’ex sala Apollo - che si trova tra via Giolitti e via Cairoli (rione Esquilino) - riaprirà entro il 2026, lo ha dichiarato il produttore Pietro Valsecchi che ha lanciato la sottoscrizione di 1.000 euro ciascuno per riaprire il cinema. Hanno aderito Luca Zingaretti, Pierfrancesco Favino, Aurelio e Luigi De Laurentis, Riccardo Tozzi (Cattleya), Riccardo Milani, il direttore della Treccani Massimo Bray, Marco Bellocchio, Mario Martone. Una buona notizia per i tanti cinema di Roma che sono in difficoltà. Un mondo di socialità e di cultura che rischia di scomparire! Nella foto il cinema Apollo in una foto d'epoca, presumibilmente anni 60/70.

   Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un’involontaria violazione del copyright, in modo che io provveda subito all’eliminazione dell’immagine usata per errore.

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 sai come si chiama e dove si trova il sepolcreto che vedi sotto.



Nella foto di ieri la piramide di Caio Cestio presso porta San Paolo quando era in restauro nel 2013.

mercoledì 23 aprile 2025

Riqualificata la galleria sotto il Gianicolo

 


Nei giorni scorsi è stata completamente riqualificata la galleria PASA, cioè Principe Amedeo Savoia Aosta, quella che passa sotto il Gianicolo e congiunge il lungotevere con largo Cavalleggeri.

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 sai come si chiama e dove si trova la costruzione che vedi sotto.


Nella foto di ieri la camera interna alla piramide di Caio Cestio che si trova lungo le mura Aureliane presso porta San Paolo.

martedì 22 aprile 2025

Ecco il nuovo ponte del Pigneto

 


Si tratta di un ponte provvisorio, il vallo ferroviario sarà coperto, ma il ponte resterà come simbolo di un'epoca.


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Nella foto di ieri la Piramide Cestia che si trova lungo le mura Aureliane presso porta San Paolo.

     Uno dei monumenti più caratteristici e meglio conservati di Roma. Si tratta di un monumento sepolcrale costruito tra il 18 e il 12 a.C. per Gaio Cestio Epulone, pretore, tribuno del popolo e membro del collegio dei Septemviri epulones (ordinatori di banchetti sacri) in calcestruzzo con cortina di mattoni e copertura di lastre di marmo di Carrara, è alta 36,40 metri con una base quadrata di circa 30 metri di lato[1]. Come ricorda l’iscrizione sul lato orientale fu costruita in 330 giorni per volontà testamentaria pena la perdita della ricca eredità.

     All’interno vi è una unica camera sepolcrale, con volta a botte, di 5,95 x 4,10 metri ed alta 4,80, tale cubatura costituisce poco più dell’1% del volume complessivo. Nella camera, tutta dipinta di bianco, si possono vedere figure decorative di stile pompeiano. Il monumento era circondato da una recinzione in blocchi di tufo oggi parzialmente visibile, aveva quattro colonne agli angoli, due sono state rialzate, e due statue del defunto.

     Nel III secolo la piramide fu inglobata nelle mura aureliane come avvenne per altri monumenti di Roma. Nel medioevo fu creduta essere la tomba di Remo, anche il Petrarca in visita a Roma la credette tale. Data la sua fama fu oggetto di cure conservative, dei restauri di Alessandro VII del 1663 ce ne è traccia in una lapide, esiste un progetto del Borromini di farne una chiesa. Vi fu installato il primo parafulmine, altri dicono che il primo fu quello del Quirinale.

     Ai suoi piedi, dal Settecento, si cominciarono a seppellire gli stranieri, quindi i non cattolici. Nel 1821 fu ufficializzato come Cimitero degli Inglesi.

     Il restauro della cella sepolcrale è stato realizzato nel 2001. Nel dicembre del 2014 si è concluso il restauro finanziato dal magnate giapponese della moda Yuzo Yagi con due milioni di euro. L’inaugurazione è avvenuta il 21 aprile 2015 alla presenza del sindaco Ignazio Marino e del mecenate.


[1] Piramide. I dati sono della sovrintendenza. Per la guida rossa del Tci la Piramide è alta m 27 e il lato di m 22.

lunedì 21 aprile 2025

Ecco le immagini della ciclabile San Pietro Monte Ciocci

 




Queste immagini si riferiscono al viadotto del Gelsomino che da San Pietro conduce alla Stazione Roma San Pietro.


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Nella foto di ieri il plastico ferroviario di Urbinati che si trova al museo Ferroviario della stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma - Ostia oggi chiamata Metromare.

domenica 20 aprile 2025

Dopo il pranzo di Pasqua

 


Una bella passeggiata in Caffarella, aiuta a digerire. Viva la Caffarella!

Auguri di buona Pasqua

 Buona Pasqua a tutte le persone che seguono questo blog e alle loro famiglie! Che sia una Pasquaa che porta serenità e pace nel mondo.

sabato 19 aprile 2025

Evviva! Terminato il restauro della fontana delle Tartarughe

 


La fontana delle Tartarughe con i bronzi di Taddeo Landini[1] (1581 – 1584) si trova in piazza Mattei, venne realizzata su disegno di Giacomo della Porta. Le statue dovevano essere originariamente di marmo poi vennero realizzate in bronzo. La fontana poggia su una vasca quadrata con gli angoli arrotondati, alla base ci sono quattro conchiglie di marmo, una sorta di anfora regge il bacino rotondo superiore. Quattro efebi poggiano i piedi su delfini di cui tengono la coda con la mano, dalla bocca dei delfini esce l'acqua. Gli efebi[2] sembrano spingere con le mani le tartarughe affinché possano bere. Le tartarughe sono del 1658 del Bernini o del Sacchi. La fontana ha avuto vari restauri, il primo sotto il papa Alessandro VII[3], l'ultimo nel 2005-06 che ha incluso un impianto per il trattamento delle acque. Le tartarughe sono state rubate due volte, nel 1944 e nel 1979, ritrovate e portate ai musei Capitolini, le attuali sono copie.

   Una leggenda popolare vuole che il duca Mattei invitò a casa sua il futuro suocero, ad un certo punto aprì la finestra e mostrò all'altro la fontana che la sera prima non c'era per dimostrargli che non era un poco di buono. In ricordo dell'accaduto la finestra è stata murata, e si può ancora vedere.    

   Una copia di questa fontana fu voluta da William ed Etel Crocker e realizzata in una fonderia romana per la villa californiana dei coniugi. Alla loro morte i figli hanno donato la fontana alla città di San Francisco, oggi si trova nel principale parco cittadino Hungtinton Park.



[1] Taddeo Landini 1561-1596 architetto e scultore fiorentino, questa è la sua opera principale. Celebri anche un busto di Sisto V e la copia del Cristo risorto di Michelangelo.

[2] efebo adolescente che ha forme e aspetto delicato.

[3] Papa Alessandro VII Fabio Chigi papa dal 1665, è colui che diede incarico a Bernini di innalzare il colonnato in piazza San Pietro, fece costruire le due chiese gemelle di piazza del Popolo, istituì la biblioteca Chigiana (oggi nella Vaticana) e la biblioteca Alessandrina nella Università la Sapienza di Roma. Condannò il Giansenismo, elevò agli altari San Francesco di Sales.

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Nelle foto di ieri il museo Ferroviario del Trasporto Atac situato presso la stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma - Ostia, oggi detta Metromare.

venerdì 18 aprile 2025

Evviva! Una bellissima notizia per la Caffarella!

 


     Sono iniziati da alcune settimane i lavori per il restauro della Vaccareccia, il casale centrale della valle della Caffarella. Costo 6,5 milioni di euro stanziati dall'attuale amministrazione comunale. La Vaccareccia occupa una superficie di 3.000 mq, venne espropriata ai Gerini nel 2005 (sindaco Veltroni). Con i lavori attualmente in corso il piano terra e tutto lo spazio intorno alla torre verrà destinato a spazio espositivo con aule didattiche e sala conferenze. Al primo piano ci sarà una foresteria con quattro stanze di cui una per persone con diversa abilità, saranno a disposizione di studiosi del parco. Le due stalle al piano terra (la prima già restaurata nel 2013) diventeranno sala ristoro e sala lettura. Il fienile verrà utilizzato per produzioni casearia e punto vendita. Prevista una passerella metallica esterna.

     La Vaccareccia venne fatta costruire nel 1547 da Giovanni Pietro Caffarelli che aveva riunito varie piccole proprietà in una unica e produttiva tenuta agricola, era ed è il casale centrale di tutta la vallata. I Caffarelli bonificarono il fondovalle, costruirono nuovi canali. La Vaccareccia ingloba una torre del XIII-XIV secolo in blocchetti di tufo e scaglie di marmo. Il corpo principale presenta un porticato ad archi su colonne di granito con capitelli corinzi in marmo. Fino a pochi anni fa si poteva notare lo stemma dei Torlonia (due comete) che avevano comprato la tenuta nel 1816 dai Pallavicini. Il 6 gennaio del 1985, a causa di una forte nevicata è crollato il tetto. Il fontanile sulla sinistra, attivo fino agli anni Trenta e rinvenuto nel corso di lavori di sistemazione per il Giubileo, veniva alimentato dalle sorgenti che tuttora si trovano nei pressi del Casale.


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 sai come si chiama e dove si trova il luogo che contiene i tram che vedi sotto.



Nella foto di ieri il cancello di ingresso al museo dei tram o Museo Ferroviario del trasporto Atac. Roma in via Bartolomeo Bossi 7. nel quartiere Ostiense, presso la stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma - Ostia oggi chiamata Metromare..

giovedì 17 aprile 2025

Evviva! Concluso il restauro della Barcaccia!

 


Concluso il restauro della Barcaccia, la fontana che si trova ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, uno dei luoghi più rappresentativi di Roma. Costo 1,77 milioni con fondi del PNRR. Recuperato il colore originario, rimosso il calcare e impermeabilizzata la vasca.

La fontana venne realizzata da Pietro Bernini[1], padre di Gianlorenzo Bernini negli anni 1627-29; raffigura un barcone che affonda in un basso bacino versando acqua da prua e da poppa (motivo che dicesi suggerito da un’inondazione del Tevere) e fu così ideata per sfruttare nel modo migliore la scarsa pressione dell’acqua. La fontana è stata restaurata con i contributi della pubblicità dal 25 ottobre all’8 dicembre 2013. Nel febbraio del 2015 venne danneggiata dai tifosi del Feynord giunti a Roma per una partita di Europa League, restaurata l'anno successivo con sponsor Bulgari.


[1] Pietro Bernini (Sesto Fiorentino 1562 – Roma 1629) pittore e scultore. Si trasferì a Napoli per lavorare alla Certosa di San Martino, qui sposò una napoletana ed ebbe il figlio Gian Lorenzo. Si trasferì quindi a Roma sotto la protezione di Scipione Borghese. Su commissione di Paolo V lavorò alla cappella Paolina in Santa Maria Maggiore. Fra le sue opere più celebri “Il Battista” in Sant’Andrea della Valle.


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Nella foto di ieri il ponte Colonne d'Ercole che unisce due giardini del quartiere Ostiense, il giardino Alessandro Malaspina e il giardino Lanzarotto Maloncello.

mercoledì 16 aprile 2025

Che sorpresa trovare l'Alberone fiorito!

 


     Se passate su via Appia Nuova trovate lo storico "Alberone" nella piazza omonima circondato da bellissimi fiori. E' una bellissima iniziativa del fioraio che si trova lì vicino, dove inizia il mercato dell'Alberone. Parlando con il fioraio mi ha confermato che è stato lui ad abbellire l'aiuola intorno allo storico albero anche con l'aiuto del bar che si trova proprio di fronte. Che bello vedere questa cura della città, è una dimostrazione che ogni cittadino può fare qualcosa per rendere migliore la città in cui si vive. L'Alberone ha una storia che merita di essere raccontata.

     Nel 1988 la vecchia quercia è seccata ed è stata ripiantata a cura di un vivaio dell’Umbria. Il 7 novembre 2014 una bomba d’acqua si è abbattuta su Roma e l’Alberone è crollato alle 7 di mattina. Il 20 novembre 2014 è stato ripiantato e il giorno successivo (giornata nazionale dell’albero) inaugurato alla presenza degli alunni delle scuole e del sindaco Ignazio Marino. Si tratta di un leccio di 150 anni, alto 10 metri e con il diametro di m 1,60. A luglio del 2015 l’albero era secco. Il 28 ottobre è stato ripiantato ma nell’operazione di spostamento dal camion al terreno il tronco si è squarciato. Un nuovo albero, l’ultimo, è stato piantato il 30 ottobre 2015 alle ore 12 (è un alberello di 6 m). 

     Negli anni Venti la città arrivava fin qui, sotto l’Alberone stazionava un barbiere con una sedia, una valigetta e tutto l’occorrente per barba e capelli, vivere qui era come trovarsi in un piccolo paese. Ai primi del Novecento intorno all’Alberone è sorto un mercato per il semplice motivo che la cinta daziaria coincideva con il vallo ferroviario, era quindi il punto naturale di incontro tra le merci che arrivavano dai Castelli e i romani della zona. Aveva banchi e carretti di legno privi di ancoraggi al suolo, sempre più grande, negli anni Sessanta si estendeva anche per via Paolo Paruta, ricordo un venditore di lumache, le teneva in una grande cesta, ogni tanto le rimetteva dentro perché gli animaletti tendevano ad uscire, si incontravano venditori di sigarette di contrabbando. Il 5 novembre 1943 il portiere del civico 1 di via Paolo Paruta trova un volantino: “Chiunque collabora con i tedeschi è un traditore. Firmato i comunisti di Roma” (info da Mogavero Parisella, Memorie di quartiere, pag. 127). Sul lato sud della piazza, al civico15-17 di via Gino Capponi, aprì il suo primo negozio di salumeria-pizzicheria il fondatore dell’azienda Innocenzo Fiorucci. La sua famiglia, proveniente da Norcia, negli anni Venti gestiva solo quell’esercizio nella Capitale[1]. Oggi l’azienda Fiorucci ha sede a Pomezia, ha 4.000 dipendenti e un fatturato di 300 milioni di euro (2010). Fino al gennaio 2016 i locali a piano terra erano usati come rimessa dei banchi del mercato. Nel 2017 è stato realizzato un enorme palazzo bianco di dieci piani. La bella palazzina ad angolo con via Carlo Sigonio è stata per tanti anni sede della DC. La quercia, ho meglio il leccio, ha dato il nome alla sezione del Pci che si trovava nelle vicinanze, ora Pd, nei giorni successivi alla liberazione la sezione era in circonvallazione Appia – nel cortile - dove fino a pochi anni fa è stata una condotta medica (ora negozi di articoli sanitari). Scrive Vittorio Emiliani (giornalista, è stato direttore del Messaggero negli anni Ottanta) in “Gli alberi e la storia” ed. Ediletteraria “Alla caduta di Mussolini, il 26 luglio 1943 fu sotto l’Alberone che si riunirono gli antifascisti, i giovani soprattutto, e i componenti della cellula sovversiva del Poligrafico”. Durante i nove mesi di occupazione tedesca di Roma due episodi si segnalano su questo albero. Il 7 novembre 1943 Lillo Pullara, giovane partigiano di Bandiera Rossa, issa una bandiera rossa sull’albero, è l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, nelle stesse ore Carlo Salinari tiene un comizio volante in piazza San Giovanni in Laterano[2]. Uno dei partigiani più attivi della zona, Antonio Lalli, del Pci, venne arrestato e torturato a via Tasso, quindi venne portato dai nazisti sotto l’alberone, quasi cieco e lasciato apparentemente solo, la speranza era che qualcuno lo riconoscesse per poter arrivare ai complici. Nessuno lo riconobbe. Dopo la liberazione la sorella raccontò che in un colloquio, al momento dell’abbraccio disse che aveva riconosciuto due compagni di lotta ma di non averli chiamati per non coinvolgerli nella repressione. Antonio Lalli è stato fucilato a Forte Bravetta il 4 marzo 1944. Lasciò un biglietto al figlio: “Me ne vado cosciente di aver sempre fatto il mio dover di uomo”. Le notizie su Antonio Lalli da Trentagiorni n. 11 del novembre 1980, pag. 12, articolo a firma di Augusto Scacco.


[1] Mercato dell’Alberone. La notizia della nascita del mercato collegata alla cinta daziaria e quella di Fiorucci è tratta dal libro di Paolo Montanari, Appio Latino Tuscolano, ed. Europa, 2015, pag. 52. Secondo Roberto Bruschi, in data 13.2.16, il negozio di Fiorucci quello alla sua destra, era dove oggi è l’Acqua e Sapone. Il sig. Bruschi sostiene che anche la palazzina dell’Acqua e Sapone come quella ad angolo di via Carlo Sigonio, già sede della DC, sono tutt’ora proprietà dei Fiorucci

[2] Lillo Pullara e Carlo Salinari. La notizia da: Sara Fabrizi, Storia di Appio San Giovanni, ed. Typimedia, anno 2020, pag.154. Anche Mogavero – Parisella, Memorie di quartiere, Edilazio, 2007, pag. 22 e pag. 127.


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 sai come si chiama e dove si trova il ponte che vedi sotto.


Nelle foto di ieri il giardino Lanzarotto Maloncello che si trova tra la ferrovia per Civitavecchia e la circonvallazione Ostiense (quartiere Ostiense).

martedì 15 aprile 2025

Una bellissima notizia!



Evviva! Domani verrà inaugurata la pista ciclabile che da Monte Ciocci arriva al Vaticano, è la prosecuzione naturale della ciclabile che da Monte Mario arriva a Monte Ciocci. Evviva! Sarà tutto pedonale e ciclabile fino alla stazione di San Pietro. Con il viadotto del Gelsomino avremo la visione stupenda sulla cupola di Michelangelo! Evviva! Bisogna andare a vederla!

La foto che pubblico l'ho presa dalla pagina Facebook di Salvaciclisti che ringrazio.

     Alcune immagini di questo blog sono attinte da internet e quindi considerate di pubblico dominio. Vi prego di avvertirmi in caso di un’involontaria violazione del copyright, in modo che io provveda subito all’eliminazione dell’immagine usata per errore.

Che belli i giardini di Castel Sant'Angelo riqualificati


 

   Ecco alcune immagini dei giardini di Castel Sant'Angelo appena riqualificati e aperti al pubblico. Le immagini sono state scattate dal Passetto di Borgo.


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 sai come si chiama e dove si trova il giardino che vedi sotto.



Nelle immagini di ieri il giardino Antonio Pisino che si trova tra circonvallazione Ostiense e la ferrovia per Civitavecchia nel quartiere Ostiense.

lunedì 14 aprile 2025

Evviva! Aperto il primo tratto del GRAB

 


Una bellissima notizia per tutti gli amanti della bici e della mobilità sostenibile! E' stato aperto il primo tratto del GRAB ovvero il Grande Raccordo Anulare delle Bici che disegnerà un anello di circa 50 Km intorno Roma partendo dal centro e raggiungendo la periferia. Toccherà zone di pregio naturalistico e storico artistico come l'Appia Antica, la Caffarella e il parco degli Acquedotti.


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 sai come si chiama e dove si trova il giardino che vedi sotto.




Nelle foto di ieri il giardino Alessandro Malaspina che si trova presso la via Cristoforo Colombo e la linea ferroviaria per Civitavecchia (quartiere Ostiense).