Nelle foto di ieri l'Istituto di Istruzione Superiore Margherita di Savoia di via Cerveteri (piazza Re di Roma).
Già
Istituto Magistrale. Dopo l’unità d’Italia la formazione dei maestri avveniva
nelle “Scuole Normali” della durata di tre anni. Nel 1888 in via Giovanni Lanza
venne aperta la Scuola Normale che l’anno successivo fu intitolata alla regina
(aveva una succursale in piazza Vittorio 110). Durante la guerra di Libia e la
prima guerra mondiale attuò iniziative a favore dei combattenti e dei reduci
con varie iniziative tra le quali un’intensa attività teatrale promossa dalla
preside Maria Romano[1]
(anche autrice dei testi teatrali) della quale è presente una lapide
commemorativa. Nel 1923 con la riforma Gentile la Scuola Normale divenne
Istituto Magistrale. Nel 1939 l’istituto si trasferì nell’attuale sede di via
Cerveteri con annesso Giardino d’Infanzia. In seguito alle leggi razziali
quattro alunne della scuola furono allontanate, nel 2006 sono state
rintracciate e invitate a scuola, nella biblioteca storica del III piano hanno
raccontato la loro esperienza, si tratta
delle sorelle Gilda e Franca Sabatello ed Enrica e Silvana di Veroli (parente
dei fondatori della cartoleria di Veroli di piazza Vittorio, oggi C’art).
Durante la II Guerra Mondiale le ragazze divennero “madrine di guerra”,
inviavano pacchi dono per i soldati al fronte[2].
Dal 1955 al 1970 l’istituto aumentò progressivamente i suoi iscritti fino ad
arrivare a 2.000 nel 1966/67 per cui ebbe bisogno di una succursale in via
delle Sette Chiese dove, in collaborazione con l’Istituto per Ciechi
Sant’Alessio sperimentò l’inserimento dei non vedenti. Un’altra succursale era
in via degli Angeli al Quadraro[3]. Conobbe
la contestazione del 1968, nel 1969 fu occupata dagli studenti e negli anni
successivi ebbe una intensa attività politica. Gli studenti si diedero un loro
giornalino: “Nuove idee”. Nel 1996/97, con la sperimentazione Brocca nacque
l’indirizzo Sociopsicopedagogico e quello linguistico che affiancarono il
Magistrale diventato Liceo di Scienze Sociali (decreto interministeriale 10
marzo 1997). Con la Riforma Gelmini
l’istituto è diventato Liceo delle Scienze Umane. La scuola è accreditata per
il tirocinio formativo attivo dei docenti in formazione con l’università La
Sapienza, Roma Tre, Luspio e del Molise. La scuola è dotata di laboratorio
linguistico, biblioteca, sala conferenze, laboratorio di informatica, di
fisica, di chimica e palestre. Dispone di un coro, partecipa alle olimpiadi
della filosofia, è attivo un corso di scacchi. L’8 maggio del 2014 si è tenuta
una giornata di celebrazioni per i 125 anni dell’Istituto, tutte le aule sono
state intitolate a pedagogisti o educatori di tutti i tempi e nazionalità.
[1] Maria Romano. (Perugia 1869 – Roma 1948). Si diploma al liceo Cavour di Torino nel
1888, prima di lei solo tre donne si erano diplomate. Si laurea in lettere nel
1892, quindi in filosofia. E’ tra le prime donne ad essersi laureate in Italia.
Nel 1910 è direttrice e insegnante di Lettere al Margherita di Savoia di Roma.
Negli anni ’30 si afferma come scrittrice per la gioventù. Tutte le notizie da:
“A spasso nel tempo. Al passo coi tempi”.
[2] Madrine di guerra. Nel volumetto “Le rondini garrivano” Alba Maria
Mendico ricostruisce questa iniziativa e l’atmosfera che si viveva nella scuola
in quei giorni.
[3] Succursale al Quadraro. Dai ricordi di ex alunni. Angelo Meli IV M,
in “A spasso nel tempo. Al passo coi tempi”, pag. 39.
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