venerdì 30 agosto 2019

Sei romano de Roma se...

sai come si chiama e dove si trova il teatro che vedi sotto.

Nelle immagini di ieri la catacomba di via Dino Compagni.

   Si tratta della catacomba più importante del periodo tardo antico. Venne scoperta nel 1955 a seguito dei lavori di costruzione del palazzo sovrastante (via Latina 258) che causarono lo sfondamento di molti soffitti antichi , mentre accanto ai piloni antichi si trovano quelli moderni. Si trova a 16 metri sotto il livello stradale, la galleria principale è lunga 50 metri. L’indagine archeologica venne condotta dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per cui la scritta sul tombino. In essa si alternano pitture con episodi biblici (L’arrivo in Egitto della famiglia di Giacobbe, Mosè che batte la rupe, Il sacrificio di Isacco, Il passaggio del mar Rosso) ad altri pagani (La morte di Cleopatra). In una bella sala rotonda vi sono colonne, capitelli dipinti, mensole, decorazioni floreali e vegetali e scene di vita pastorale. In un cubicolo Sansone in lotta con i leoni e Adamo ed Eva con il serpente. In una sala quadrangolare vi è il mito di Eracle, nella volta puttini ed eroti alati. Nell’ultimo cubicolo sono riproposte scene del Vecchio e Nuovo Testamento come: La Resurrezione di Lazzaro, Il passaggio del Mar Rosso e Noè nell’Arca. Era una catacomba privata realizzata nei primi decenni del IV secolo, in quell’età di passaggio quando il Cristianesimo fu accettato. Ampia la descrizione che ne fa Argan nella sua storia dell’arte.

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