martedì 13 marzo 2012

Un luogo magico di Roma con una mostra dai molteplici riferimenti mitologici, teologici e psicologici: Michele Protospathario.

   Ieri pomeriggio nella sala della Crociera del Palazzo
del Collegio Romano si è tenuta la retrospettiva del
pittore Michele Protospathario nome d'arte di Giuseppe A. Spadaro.

 La Crociera del palazzo del Collegio Romano.
Una bellissima tela ben indicativa della
poetica di Michele Protospathario.

   Il luogo è sconosciuto ai più ma si tratta di un posto
favoloso che evoca secoli di studio ed è l'immagine del
"pensiero umano". In questo luogo, già di per se meraviglioso,
si tiene la mostra retrospettiva del pittore Protospathario
che si esprime con un linguaggio simile a quello della
metafisica e del surrealismo, in un certo senso anticipatore
dei pittori "anacronisti" degli anni Ottanta (Di Stasio),
ma i suoi quadri sono senza dubbio più carichi di riferimenti
culturali, mitologici, teologici e psicanalitici.
Si prestano quindi a molteplici interpretazioni.
Protospathario è un artista del nostro tempo, ma il riferimento
va indubbiamente agli artisti del Rinascimento per la vastità
e complessità del suo "pensiero".



   Tra i suoi quadri mi hanno colpito "Sintesi borrominiana",
in cui vi è una particolare rappresentazione della guglia
di Sant'Ivo alla Sapienza, la grande tela "Leda con il cigno",
il bellissimo ritratto della moglie.

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