venerdì 20 ottobre 2017

A proposito del sottopasso di Santa Bibiana

   A proposito del sottopasso ferroviario di Santa Bibiana, che mette in comunicazione il rione Esquilino con il quartiere di San Lorenzo, facciamo propria la presa di posizione del Coordinamento Roma Ciclabile. Riteniamo sbagliato aver tolto spazio ai pedoni per creare una pista ciclabile. Non è questo il metodo giusto, bisogna togliere spazio alle auto, per avere una città con meno traffico e meno inquinata.

Il progetto realizzato per l’attraversamento ciclabile del tunnel di S. Bibiana è sbagliato, non poco ma molto sbagliato. Non andava fatto. Era meglio. Il primo motivo, e il più importante, è che non si possono penalizzare, mai, i pedoni, nemmeno in nome dei ciclisti. Perché a Roma i pedoni sono gli ultimi, i più penalizzati. Non si può togliere ai pedoni un intero marciapiede, da un lato del tunnel, costringendoli ad un doppio attraversamento. E’ intollerabile e noi che vogliamo far crescere la mobilità ciclabile non possiamo motivare una decisione così sbagliata. Era meglio rimanere come prima. E così sarà anche ora, perché sul lato a noi dedicato passeranno, giustamente, anche i pedoni, e noi in bici, giustamente, ci fermeremo per farli passare. Oppure non andremo in quel marciapiede. 
Ma c’è qualcosa che ci preoccupa ancora di più: che per far spazio ai ciclisti si tolga spazio ai pedoni invece che alle auto. E non per motivi ideali, ma per motivi molto concreti di politica della mobilità sostenibile. Noi pensiamo di voler e dover crescere di numero non perché ci vogliamo bene (anche), ma perché siamo una alternativa alle auto, possiamo ridurne il numero in circolazione – e la velocità - e quindi vogliamo, anzi dobbiamo togliergli spazio. 
E non diteci che non si poteva fare. Quando è stato fatto il progetto, epoca del sindaco Marino, abbiamo ampiamente dimostrato che si poteva. Ora vi chiediamo di fare quello che hanno fatto gli anonimi attivisti: rimuovete subito i cartelli di divieto per i pedoni, i ciclisti sono intelligenti e sapranno convivere rispettandone la precedenza. E poi rifate il progetto.

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