venerdì 30 marzo 2018

Sei romano de Roma se...

sai chi è l'autore e quale è il titolo del quadro che vedi sotto.

Nella foto di ieri una scultura di Manzù. 

GIACOMO MANZU'[1], Bambina sulla sedia, 1955, bronzo. Dono dell'artista nel 1978. Scultore di Bergamo, è autore di una delle porte della Basilica di San Pietro a Roma "Il trionfo dei martiri e dei santi della Chiesa". Ritiratosi ad Ardea vi ha creato un proprio museo che adesso fa parte della Gnam. Celebri i suoi "Cardinali".
   La prima versione in bronzo dell'opera risale al 1947, il soggetto sarà più volte ripreso quasi a comporre un percorso di immagini sulla bellezza segreta del corpo adolescente.


[1] Giacomo Manzù pseudonimo di Giacomo Manzoni  (Bergamo 1908 - Ardea RM 1991) Di modestissime origini fu intagliatore e stuccatore Ricavò la prima lezione proficua dallo studio delle porte di San Zeno a Verona nel 1927. A Parigi nel 1928, visse di stenti, finchè trovato quasi svenuto nelle sale del Louvre dove studiava tutti i giorni da due mesi, fu rimpatriato a forza. Si stabilì a Milano nel 1930 realizzando le prime fusioni in bronzo. Nel 1934 a Roma fu colpito dalle figure dei religiosi che in seguito gli dovevano ispirare la serie dei Cardinali. Nel 1936 di nuovo a Parigi scoprì Rodin e si staccò per sempre dal modellato impressionista e intimista anche per l'influenza di Medardo Rosso.  Alla cera e alla terracotta sostituì  bronzo e pietra con cui eseguì i primi Cardinali del 1938. Nel 1941 fu chiamato alla cattedra di scultura dell'Accademia di Brera a Milano. Gli anni della maturità sono caratterizzati dai bronzi Grande ritratto di signora del 1946, Bambina sulla sedia del 1949 e dai Cardinali alla Tate di Londra del 1948 e al museo Nazionale di Oslo del 1950. Nel 1952 vinse il concorso per la porta di San Pietro Il trionfo dei martiri e dei santi della Chiesa, terminata nel 1964. Seguirono la Porta dell'Amore nel duomo di Salisburgo 1955-58 e la Porta della Pace e della Guerra di San Laurenz a Rotterdam 1965-69. Ritiratosi ad Ardea nel 1964, vi ha aperto un proprio museo nel 1969 che è stato donato allo stato nel 1979 e aperto al pubblico nell'81.

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