Nella foto di ieri il Vascello, in via di San Pancrazio, a due passi da porta San Pancrazio.
Qui infuriò la battaglia tra garibaldini e francesi dal 2 al
30 giungno 1849. La villa fu costruita da Elpidio Benedetti, un faccendiere al
servizio del cardinale Giulio Mazzarino tra il 1645 e il 1661. Era una villa
originalissima, eretta su disegno di una artista romana, Platilla Bricci, con
l’aiuto del fratello Basilio. L’edificio si ergeva su rocce poste in modo da
simulare delle onde, la forma dell’alzato era tale da sembrare una nave, da cui
il nome “Vascello”. Il salone al piano superiore, orientato secondo i punti
cardinali, presentava affreschi con l’Aurora di Pietro da Cortona, il
Mezzogiorno di Francesco Allegrini, la Notte e l’Oceano di Giovan Francesco
Grimaldi. La villa venne distrutta nei combattimenti, la resistenza era guidata
dal generale Medici, dopo l’unità d’Italia divenne villa Medici del Vascello e
una sorta di sacrario nazionale.
Addossato al muro
di cinta, sotto un busto si legge: “A Giacomo Venezian / triestino / caduto il
2 luglio 1849 / per la difesa di Roma / i cittadini posero / 20 settembre
1895”. Poco dopo un'altra lapide recita: “Pochi contro moltissimi / senza
speranza di vincere / duce però Garibaldi / i non degeneri figli /di Roma e
d’Italia / qui pugnarono /un intero mese costanti / esempio ai venturi come non
conti i nemici / chi combatte per la difesa della libertà e per la patria /
Assedio di Roma 1849 / Ad iniziativa dei non eletti del quinto collegio / Anno
1875”.
Al civico 8 una scritta rammenta
che qui è la sede della loggia massonica “Grande Oriente d’Italia”.
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