lunedì 20 novembre 2023

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la scultura che vedi sotto.



Nelle foto di ieri la chiesa di Sant'Agnese in Agone, a piazza Navona.

eretta sul luogo ove, secondo la tradizione la santa fu esposta nuda alla gogna e fu ricoperta dai suoi capelli scioltisi prodigiosamente. L’attuale costruzione fu cominciata da Girolamo e Carlo Rainaldi[1] (1652) sotto Innocenzo X e compiuta dal Borromini (1653-57), che la modificò sensibilmente e al quale si devono la concava facciata a un solo ordine di pilasti e colonne, e l’alta CUPOLA, i campanili gemelli sono su disegno del Borromini, con intervento di Antonio Del Grande e di Giovanni Maria Baratta.

     Interno. Conserva del Rainaldi la pianta a croce greca, con i bracci trasversali più profondi di quelli longitudinali e con grandi nicchie all’incontro dei bracci stessi: il resto, splendente di ori e marmi è del Borromini: La cupola, sorretta da otto colonne di cottanello, è affrescata da Ciro Ferri (morto nel 1689 senza aver compiuto il lavoro, che fu ultimato dal suo allievo Sebastiano Corbellini) e, nei pennacchi, dal Baciccia (circa 1665), che vi raggruppò splendide figure allegoriche.

     Ai sette altari marmorei, grandi rilievi seicenteschi e statue: da destra Morte di Sant’Alessio, di Giovanni Francesco Rossi; Sant’Agnese tra le fiamme, statua, e Martirio di Sant’Emerenziana, rilievo di Ercole Ferrata; Sacra Famiglia e Angeli, all’altare maggiore di Domenico Guidi; Martirio di Santa Cecilia di Antonio Raggi; San Sebastiano statua di Pier Paolo Campi; Sant’Eustachio tra le belve, rilievo di Melchiorre Cafà, ultimato da Ercole Ferrata.

     La cappella dedicata a San Filippo Neri venne restaurata nel 1859 su progetto dell’architetto Andrea Busiri Vici. All’interno di un tabernacolo a forma di tempietto, posto sull’altare, Pio X fece sistemare il teschio di Sant’Agnese fin a quel momento custodito nel Sancta Sanctorum

     Sopra l’ingresso, monumento di Innocenzo X, sepolto con altri membri della famiglia Pamphili in una cripta a sinistra dell’altare maggiore, il monumento è opera di G. B. Maini.

     Nel sotterraneo sale a volta con ruderi del Circo di Domiziano, pavimenti romani a mosaico, alle pareti affreschi medioevali; all’altare Miracolo dei capelli di Sant’Agnese, rilievo marmoreo, ultima opera di Alessandro Algardi (circa 1653).

     Nel 1988, nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, si sono svolti i funerali di Giorgio Almirante leader del Msi – Destra Nazionale, era deceduto il 22 maggio.



[1] Girolamo Rainaldi e Carlo Rainaldi. Padre e figlio. Girolamo (Roma 1570 – 1655) iniziò come assistente di Domenico Fontana. La sua prima opera è il catafalco per Alessandro Farnese al Gesù (1589) e a Sisto V in San Pietro. Come architetto della famiglia Farnese realizzò Santa Teresa a Caprarola, Santa Lucia a Bologna. Lavorò a palazzo Pamphilj e alla chiesa poi sostituito da Borromini. Ha realizzato la tomba Sfondati a Santa Cecilia in Trastevere.

Carlo (Roma 1611-1691). Collaborò con il padre al palazzo Nuovo in Campidoglio e a palazzo Pamphili. Realizzò il suo capolavoro con la chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli (1633-67), fece la facciata di Sant’Andrea della Valle, le chiese gemelle di piazza del Popolo, la facciata absidale di Santa Maria Maggiore, la chiesa del Suffragio in via Giulia, la cappella Spada nella chiesa Nuova, la tomba di Clemente IX in Vaticano. Presentò un progetto per il Louvre.


Nessun commento:

Posta un commento