giovedì 27 giugno 2024

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la villa che vedi sotto.





Nelle foto di ieri villa Celimontana.

Già villa dei Mattei, creata nel 1582, dal 1928 parco pubblico. All’ingresso si trova un portale del 1615 già della villa Massimo Lancellotti (presso il Laterano, oggi via Matteo Boiardo). Ricopre tutte le pendici occidentali del Celio con la sua lussureggiante vegetazione di conifere, palme, lecci e allori, formanti gallerie. Alla fine del vialetto (viale Nilde Jotti) fronteggiante l’ingresso, si va a sinistra (viale cardinale Spellman) a un obelisco egizio. L’obelisco proviene da Eliopoli, è di Ramsses II, trasportato a Roma per il tempio di Iside in Campo Marzio presso Santa Maria in Aracoeli, venne donato nel 1584 dal Senato romano a Ciriaco Mattei per le sue benemerenze e qui innalzato nel 1817. Misura in altezza m 2,682 ma con il basamento e un’aggiunta di granito arriva  a m 12,236. Le cronache del tempo riferiscono che durante l'erezione dell'obelisco ci fu un incidente, le corde cedettero per cui il braccio e la mano di un operaio rimasero stritolate sotto il peso del monolite. L'uomo fu ripagato con una pensione e una casa.

     In mezzo alla villa popolata di sculture, statue, cippi e colone e altri marmi di scavo si trova il Casino sede della Società Geografica Italiana, fondata in Firenze nel 1867, trasferita a Roma nel 1872, il progetto dell’edificio è di Jacopo Del Duca[1]. La biblioteca dell’Istituto è la più grande del settore in Italia, ricca di oltre 250.000 volumi. Il museo annesso riunisce cimeli di esploratori e viaggiatori, cartografia antica e materiali cartografici. Al margine nord i fianchi e l’abside della Chiesa di San Tommaso in Formis, con minuscole finestre; da qui un viale rettilineo porta al monumentale ingresso originario della villa del 1650 su piazza dei Santi Giovanni e Paolo.


[1] Jacopo del Duca (Cefalù 1520 – Messina 1604) architetto e scultore. Autore della chiesa di Santa Maria in Trivio, del palazzetto Mattei in villa Celimontana, della chiesa di San Giovanni di Malta a Messina e la loggia dei Mercanti sempre a Messina distrutta nel terremoto del 1783.


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