venerdì 7 giugno 2024

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiama e dove si trova la statua che vedi sotto.


Nella foto di ieri l'Augusto di via Labicana al museo Nazionale Romano di palazzo Massimo.

     La statua ritrae l’imperatore Augusto con la toga, il capo velato, i calcei patricii ai piedi e acconto, la capsa il contenitore degli atti ufficiali. La posizione dell’avanbraccio destro suggerisce l’ipotesi che il princeps fosse raffigurato nell’atto di sacrificare e tenesse nella mano destra una patera, la coppa sacrificale.

     Augusto è qui rappresntato in veste di Pontifex Maximus, carica, che egli assunse nel 12 a.C. e che rimarrà nella titolatura imperiale fino al IV sec d.C. come sanzione sacerdotale al potere monarchico. La carica di Pontefice Massimo rientra nell’ambito del nuovo programma politico e religioso a cui si deve anche la creazione del cunto del Genius Augusti. Augusto sottolinea la nuova attualità dei mores maiorum sui quali si basava la sua autolegittimazione politica, non solo facendosi rappresentare nelle vesti di un sacrificante e nell’adempimento dei suoi doveri religiosi ma anche indossando la toga, l’abito più tradizionale del cives romanus.

     La testa, lavorata a parte e inserita, presenta tratti veristici mediati attraverso elementi della ritrattistica ellenistica. La statua viene ascritta verosimilmente all’ultimo decessio del I sec. a.C. subito dopo la realizzazione dell’Ara Pacis.


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