mercoledì 12 giugno 2024

Corviale, basta la parola!

 


   Corviale, solo la parola indica un esempio di mostro edilizio, il peggio che si poteva realizzare nella nostra città come edilizia popolare. Per chi non lo conosce si tratta di un unico gigantesco palazzo lungo un chilometro, largo 250 metri, alto nove piani per accogliere 8.500 abitanti. Il progetto di deve all’architetto Mario Fiorentino (lo stesso del mausoleo delle Fosse Ardeatine) e venne realizzato tra il 1974 e il 1982. Il quarto piano doveva ospitare negozi e servizi per i residenti, peccato che questo non venne mai realizzato, al suo posto si installarono famiglie di senza casa in maniera del tutto abusiva. Il degrado fece il resto, ha ispirato diversi film, il più famoso è “Scusate se esisto” (2014) diretto da Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Raoul Bova. Adesso con i fondi del Pnrr si sta riqualificando il quarto piano e speriamo in un futuro migliore per questo quartiere di Roma.

   Tra le note positive c’è la biblioteca comunale intitolata a Renato Nicolini (che in questi giorni si sta riqualificando) e il centro culturale Mitreo Iside che si trova sotto l’aula consiliare dell’XI municipio. Da alcuni giorni il Mitreo ospita una bellissima mostra, a ingresso gratuito, dedicata all’aeropittura, un movimento artistico di pittori italiani che si affermò dopo la  prima guerra mondiale. L’idea che ispirava questi artisti era quella di vedere il mondo dall’aereo, cambia quindi la visuale che non è più solo quella terrestre. Il manifesto dell’aeropittura futurista venne pubblicato nel 1929 da Marinetti, Balla, Depero, Prampolini, Dottori, Benedetta Cappa e altri nel 1929. Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Valle Giulia) si trova il quadro più significativo di questo movimento “Aeropittura di un incontro con l’Italia” del 1939 di Benedetta Cappa, si tratta di una visione aerea dell’isola d’Elba. Per le opere esposte, per la qualità degli artisti, per il luogo nel quale avviene l’esposizione, merita arrivare fino a Corviale.

   Nelle foto, nell’ordine: Sibò, Dalle paludi alle città, 1933; Tullio Crali, Festa aerea, 1930; Giulio D’Anna, Rinascita.







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