mercoledì 19 giugno 2024

Sei romano de Roma se...

 sai come si chiamano e dove si trovano questi dipinti.





Nelle foto di ieri il sarcofago di Portonaccio.

Il grandioso sarcofago, rinvenuto nel 1931 nei pressi della via Tiburtina, presenta sulla fronte un simbolico quadro di battaglia articolato su più piani.

     La composizione è focalizzata sull’incedere di un cavaliere romano, raffigurato in qualità di vincitore universale, in un intrico di soldati, lance e cavalli; i romani assestano colpi con impeto, travolgendo i nemici.

     Le scene cruente sono inquadrate da due coppie di barbari asserviti ilc ui sguardo afflitto esprime la sofferenza che tocca a coloro che si ribellano a Roma. L’animazione drammatica del combattimento è enfatizzata dal profondo chiaroscuro ottenuto con un abile gioco di intagli.

     I basorilievi sui fianchi del sarcofago mostrano eventi successivi allo scontro: da un lato prigionieri barbari attraversano un fiume condotti da soldati romani su di un ponte di barche, dall’altro i capi si sottomettono agli ufficiali romani. Il fregio sul coperchio, tra duemaschere angolari, celebra il defunto e la sua sposa, presenti al centro nell’atto della dextrarum iunctior; a sinistra la donna esercita la sua virtus sulla casa, educando i figli; a destra l’uomo, dopo le attività belliche, riceve la sottomissione dei nemici, dimostrando la sua clementia.

     I volti dei personaggi principali sono rimasti incompiuti in attesa di scolpire i lineamenti dei defunti. La ecorazione del sarcofago, ispirata a molte scene della colonna Antonina, è databile intorno al 180.

     Le insegne militari rappresentate sul bordo superiore della cassa – l’aquila della Legio III Flavia e il cinghiale della Legio I Italica – permettono forse di identificare il defunto con Aulius Iulius Pompilius, ufficiale di Marco Aurelio al comando di due squadroni di cavalleria nella guerra con i Marcomanni.


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