Faticosamente, lentamente va avanti il processo per salvare e riqualificare il lago che si trova all'interno della ex fabbrica Snia. Il Comune di Roma punta ad un ampliamento di 3 ettari del parco delle Energie, ovvero del lago ex Snia, dove si trova la vecchia fabbrica in abbandono.
Nel 1992, in occasione di lavori per
preparare le fondamenta di un nuovo edificio è stata trovata una falda acquifera
che ha prodotto un lago ben visibile da google maps, è stato battezzato lago Ex Snia. Nello stesso anno un
decreto regionale aveva annullato la concessione edilizia, nel 2007 il
Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso del costruttore (da Repubblica del
3.8.14). Non si tratta di una pozza stagnante ma un lago vivo connesso alla
falda che ne rigenera le acque, ha una superficie di 10.000 mq, ben più grande
di quello di villa Borghese. Sembra che i lavori di un parcheggio sotterraneo
illegale abbiano fatto venire alla luce il lago e bloccare i lavori. Ora la
vegetazione si scatena e nell’acqua appaiono i pesci. “Sembra che l’area sia
proprietà comunale dal 2004, da quella data dovrebbe essere parco pubblico, il
costruttore Pulcini dovrebbe essere colui che ha tentato di costruire” (queste
notizie dal comitato che si batte per la sua apertura al pubblico). Il 3 agosto
2014 il Comune – sindaco Ignazio Marino - ha formalizzato l’esproprio,
approvato lo stanziamento di 500.000 € per la realizzazione del parco (da
Repubblica del 3.8.14). Nell’ottobre 2019 la Regione Lazio ha pubblicato il
decreto che definisce l’area monumento naturale (da Repubblica del 29.10.19).
Secondo altra fonte il Monumento Naturale Lago Ex Snia Viscosa è stato
istituito dal Consiglio Regionale del Lazio il 30 giugno 2020 durante la
presidenza di Nicola Zingaretti (da pagina Facebook di Nicola Zingaretti
dell’8.11.22).
Il lago si vede dal limitrofo parco delle Energie che si sviluppa ad
un’altezza di 20 metri maggiore rispetto
all’ex edificio industriale per complessivi 2,4 ettari. In quest’area si trova
un capannone recuperato nell’estate 2011 con i principi della bioarchitettura,
è opera dell’arch. U. Sasso, si tratta di una struttura energicamente
autosufficiente; era un asilo per i figli delle operaie risalente agli anni
Venti del Novecento, oggi è usato come Centro Polivalente, in esso è allestito
il Centro di Documentazione Territoriale Maria Baccante[1] con la
raccolta di carte e documenti dell’archivio della Snia Viscosa. Una parte del
parco è occupato da un centro sociale, un’altra, con ingresso da via Michelotti
presenta una piscina e una palestra. Negli anni vari i tentativi di costruire
nell’area. Per i mondiali di nuoto del 2009 si è cercato di realizzare impianti
sportivi, con la giunta Polverini si volevano costruire case popolari nel
quadro del cosiddetto “Piano Casa”. Nel febbraio 2020 il comune ha realizzato
una nuova illuminazione del parco (da Repubblica del 29.2.20).

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