giovedì 11 aprile 2013

Chi conosce le statue di atleti al Villaggio Olimpico?


   Sono state restaurate le statue di atleti dell'ex stadio Nazionale
che si trovano sparse nelle aree verdi del Villaggio Olimpico,
opere di Amleto Cataldi. Il restauro è stato compiuto dalla
Soprintendenza al Polo Museale Romano e dalla Sovrintendenza
capitolina. Si tratta di tre statue colossali, alte oltre 2 metri,
fuse nel 1929, erano state collocate originariamente all'ingresso
dello stadio che sorgeva dove oggi è lo stadio Flaminio.
   Per le olimpiadi del 1960 venne creato un quartiere di case
per accogliere gli atleti che venivano a Roma da ogni parte del
mondo. Finite le olimpiadi quelle case sono state assegnate
ai dipendenti dello Stato che ne avevano i requisiti. E' un
bel quartiere progettato da Vittorio Cafiero, Adalberto Libera
Amedeo Luccichenti, Vincenzo Monaco e Luigi Moretti.
Questo quartiere ha molte aree verdi, in esse sono
state collocate le statue "La Corsa", "Il Calcio" e "Il
Pugilato". Restaurate le statue e i basamenti. La spesa è
stata sostenuta dal senatore Luigi Ramponi in ricordo della
moglie, una studiosa di Amleto Cataldi.

Una delle statue sparse nelle aree verdi
del Villaggio Olimpico opera di Amleto Cataldi,
foto di Piero Tucci, il loro uso è libero.

   Le opere di questo artista sono visibili anche alla Gnam,
la Galleria Nazionale d'Arte Moderna a valle Giulia. Nel
Caffè delle Arti è visibile una bella scultura del 1921,
un affascinante nudo di donna intitolato "Portatrice d'acqua",
difatti si vede una giovane che porta una brocca d'acqua.
   Suo è anche il monumento alla guardia di Finanza in
viale XXI Aprile (zona piazza Bologna).

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