sabato 9 novembre 2013

Renzo Piano rinuncia al suo stipendio da senatore.

   Il grande architetto Renzo Piano, da poco nominato senatore a vita, a deciso di rinunciare al suo stipendio a favore di progetti nei quali sono coinvolti giovani architetti. E' una decisione che fa onore al grande architetto genovese che negli ultimi anni si era spesso pronunciato contro le affermazioni che vedevano i politici tutti uguali, tutti corrotti.

   Renzo Piano lo sentiamo un po' nostro, un po' romano, perché è suo il grande progetto dell'Auditorium Parco della Musica che proprio domani andremo a vedere in bici con gli amici di Vediromainbici e con la guida di un nostro amico architetto che volontariamente si è offerto di illustrarci questa nuovissima realizzazione della nostra città. Sarà proprio una bella occasione. La sua costruzione è iniziata nel 1995 ed è stato inaugurato il 21 aprile del 2002 (la sala Santa Cecilia è stata inaugurata il 21 dicembre).

   L'auditorium si compone di tre sale che dall'alto assomigliano a tre scarabei oppure a tre liuti, ogni sala è progettata per essere la cassa acustica più idonea per il genere di musica che vi verrà  interpretata. Tutti i materiali richiamano i colori di Roma: il bianco del travertino, il rosso dei mattoni, il grigio della copertura delle sale richiama la cupola del Pantheon. La sala Santa Cecilia da 2.700 posti dedicata ai concerti sinfonici per grandi orchestre. Le strutture portanti di copertura - di dimensioni eccezioni - sono costituite da travi in legno lamellare e acciaio. Il palcoscenico si trova quasi in posizione centrale circondato dai vigneti, cioè i posti a sedere posti su diversi livelli. Il controsoffitto - vera innovazione - è costituito da 26 gusci in legno ciliegio americano di 180 mq ciascuno, nel complesso coprono una superficie di 4.000 mq. Il tempo di riverberazione del suono è di 2,2 secondi. E' la più grande sala da concerti d'Europa. La sala Giuseppe Sinopoli  da 1.200 posti si adatta ai più diversi tipi di musica anche perchè l'orchestra può assumere varie posizioni. La sala Petrassi da 700 posti per generi musicali più nuovi a causa dei tempi di riverberazione dei suoni, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche perchè permette il cambio delle scene e dei costumi. Le due pareti laterali del palco possono ruotare di 90° così da realizzare il boccascena, tradizionale sipario all'italiana. Esiste una quarta sala: il teatro Studio, uno spazio poliedrico di 492 mq con 330 posti, aperta nel settembre 2005, dotato di posti a sedere non fissi, si trova tra la sala Petrassi e la sala Sinopoli. In quest'area si trovano il Teatro Studio1 - 2 - 3 ognuno di 120 mq, di ciliegio, con annessa sala di regia.
   Nel foyer, lungo 150 metri, si trovano venti testi dell'artista toscano Maurizio Nannucci.
Il centro George Pompidou di Parigi, 1971.

La scheggia di Londra, del 2012.
Tutte le foto sono di it.wikipedia.org tranne quella dell'Auditorium di Roma
che è dell'autore di questo blog.

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